Ancora un po’ e si svelerà la trama della storia! (al contrario
della Rowling che con l’ultimo libro mi ha lasciato più dubbi di quando ho
iniziato a leggere la saga…). Riguardo al fatto che Tom Riddle non poteva
essere a scuola coi malandrini non ci avevo pensato ;), ma la stessa scrittrice
ha detto che Piton voleva unirsi a quelli che erano i precursori dei
mangiamorte che Lily tanto odiava motivo per cui non ha più frequentato Piton,
e James e Lily andavano a scuola insieme… boh!
5.Vero?
«Aspettate!
– urlò la Rowling pregandoli in ginocchio – abbiate pietà!».
«Non
mi pare che tu abbia avuto molta pietà nei nostri riguardi!» fece James.
«Già
– esclamò Codaliscia – sei una traditrice!».
«Senti
chi parla! – disse Sirius – Tu tradirai tutto il mondo magico!!».
«Ti
sbagli non lo farò mai!»
«Intanto
lei lo ha scritto però…»
«Preferisci
credere a me o a lei?» fece Peter.
«In
effetti non ne ho idea…» rispose Sirius con la bacchetta ancora puntata contro
il petto della terribile babbana.
«Credo
che dovremmo scoprire come ha fatto, prima di darle quel che si merita» disse
Lupin.
«Già
– continuò James – e poi non vale la pena di finire ad Azkaban per aver usato
una Maledizione senza Perdono contro questa qui!»
«Tanto
io ci finirò comunque…» puntualizzò Felpato, ma mise giù la bacchetta anche
lui.
«Allora?»
chiese Lupin. Rivolto alla babbana.
«Allora
cosa?» chiese J.K.
«Come
allora cosa? – urlò James – perché siamo qui e contemporaneamente nei tuoi
libri!»
«Vuoi
che ti faccio un disegnino o ti basta leggere il labiale?» disse ironico
Sirius.
«Ma
non lo so com’è possibile!» disse lei esasperata.
«Be’
ma li hai scritti tu, saprai almeno come mai ora siamo davanti a te! – esclamò
spazientito James – Si tratta di un Incantesimo?»
«Se
è di quello che si tratta non è colpa mia. Io non posso fare magie!»
«Ma
scrivere cretinate si purtroppo!» disse Sirius in borbottio ben udibile.
«Se
continuiamo a litigare non arriveremo mai ad una soluzione. –disse il Mannaro
del gruppo – Quindi vediamo di calmarci e di giungere ad una conclusione!».
«Con
lei mi pare difficile – fece Sirius – non riesce a dare una conclusione come si
deve neanche ai suoi libri. Vedi Voldemort: ha rotto l’anima per tre anni con
la sua immortalità e poi è morto con un Expelliarmus lanciato da un maghetto
che era appena maggiorenne!»
«Non
parlare male di mio figlio!» saltò su James
«Ma
tu non hai ancora un figlio!!» gli ricordò Felpato
«Allora
non parlare male del mio futuro figlio. – disse James – se c’è qualcosa che
questa babbana ha fatto di buono e che io e la Evans ci siamo sposati!»
«Ecco,
vedi? Ti ho fatto felice!» disse la Rowling presa da nuova speranza.
«Si
ma poi me l’hai uccisa!!» urlò James.
«Vi
volete calmare?!» urlò Lupin. Tutti guardarono Lupin allibiti.
«Complimenti!
È il tuo primo urlo!» fecero in coro gli altri Malandrini facendo la fila per
dargli le pacche sulle spalle.
«Auguri!»
fece in tempo a dirgli Peter prima che Lupin urlasse di nuovo per farli sedere
dimostrando che il primo urlo non era stato un caso.
«Cerchiamo
di ragionare!» fece Lupin quando si furono seduti e guardando la Rowling in
particolare. La Rowling, dal canto suo, si innervosì ancora di più: chiaramente
sul fatto di dover ragionare non era molto preparata.
«Allora,
la prima cosa da fare, è analizzare la successione degli eventi. Tutto è
cominciato tre giorni fa…»
«Lunastorta,
non serve che dici come è iniziata la storia, la sappiamo tutti!» disse James
all’improvviso alzando la mano come se fosse in classe.
«Lo
faccio per allungare il discorso! – rispose Lunastorta – e ora zitti!
«Dunque,
tre giorni fa abbiamo deciso di visitare una casa babbana. Quello che dobbiamo
chiederci è: perché abbiamo preso questa decisione?»
«Che
domanda idiota!» fece James scocciato rompendo il silenzio carico di presagi
che avrei dovuto descrivere prima che James rompesse…
«Non
è una domanda idiota! – fece Lupin – È una domanda logica: con tutte le case
babbane di questa parte di Londra, siamo capitati proprio qua. Ci sarà un
motivo!»
«Per
me è una domanda idiota!» disse James deciso a restare nemico della logica.
«Scusate
se rompo – fece Sirius – («Figurati, siamo abituati!» borbottò James) – Ma se è
veramente questa vecchia pazza a decidere il nostro futuro – ed indicò la
Rowling – non basta che scriva un finale diverso?»
«Ormai
i libri sono pubblicati, non posso cambiare nulla!» fece J.K. decisa.
«Si,
ma nessuno ha ancora scritto un finale alla tua storia, vuoi che lo faccio io?»
fece Sirius minacciandola con la bacchetta.
«Scusate,
ma la soluzione non può essere nelle fanfiction?» chiese Peter.
«Come?»
fece Lupin
«La
soluzione non potrebbe essere nelle Fanfiction?» ripetè Peter.
«Giusto!
– esplose Lupin – come mai non ci ho pensato io, però – aggiunse triste – sono
io il genio del gruppo!».
«Cosa
aspettiamo? Tutti al computer!» disse James entusiasta incurante della
tristezza del Lupo-Mannaro-per-amico.
«Che
cosa facciamo Lunastorta?» chiese James prendendo il mouse.
«Chiedilo
a Codaliscia, l’idea è sua»
«Si
ma sei tu l’unico che sa bene le cose dei babbani» lo incoraggiò James.
«Ehi,
e io chi sono?» disse J.K. irritata.
«Meglio
che non te lo dico!» scattò Sirius.
«Vai
sull’icona di Internet, scrivi Malandrini prima e clicca su “cerca con
Google”!» disse Lupin. James eseguì. La pagina piena di Fanfiction sui
Malandrini si aprì di nuovo.
«Questa
l’abbiamo già letta.» fece Lupin indicando col dito la prima Fanfiction che
avevano aperto quella notte. Aprirono quella successiva e la lessero tutta.
«Niente.»
disse Lunastorta.
«Ma
cosa cerchiamo?» fece James
«Qualche
Fanfiction che abbia attinenza con quello che ci è successo stanotte»
«E
perché?» chiese Sirius.
«Poi
ti spiego!» disse Lupin.
Scorsero
la lista fino ad arrivare ad una Fanfiction intitolata “La Scoperta dei
Malandrini".
L’aprirono.
«È
questa!» fece Lupin di colpo.
«Ora
ci spieghi, il tuo piano?» chiese James. Lupin si spiegò:
«Se
è vero che siamo personaggi di fantasia e crediamo
solo di esistere dobbiamo essere per forza citati in qualche storia. Siccome la
Rowling si è spaventata vedendoci qui è chiaro che non ha ideato lei questa
storia. Quindi è una Fanfiction!»
«Che
cosa?» fece James che non aveva capito un accidente. Lupin non si fermò a
spiegargli nulla, sperando che i probabili lettori avessero capito più di
Ramoso.
«Ma
se la Rowling è qui in questa storia… vuol dire che non è reale neanche lei?»
chiese Sirius
«No.
Non in questa storia almeno!»
«Ma
che diamine state dicendo? – fece la Rowling – Io sono reale!»
«E
dov’è tuo marito con i tuoi figli? – la fece ragionare Lupin (cosa difficile
conoscendola…) – la vera Rowling è sposata, mentre in questa casa sei tutta
sola!»
«Per
tua informazione mio marito ha portato i suoi figli in gita come gli aveva
promesso, ma io non ci sono andata perché ero stanca!».
Lupin
parve spiazzato, ma si riprese subito e disse:
«Evidentemente
l’autore di questa Fanfiction ha voluto fare finta che tuo marito ha portato in
gita i figli per non avere troppi personaggi tra i piedi! (ed è vero! Nda)»
«Perché
non proviamo ad aprire la Fanfiction per vedere se hai ragione?» disse Sirius.
«Okay!».
La lessero. Era tutta uguale, ma cambiava il finale.
«Come
mai finisce diversa?» chiese James confuso. Lupin rimase in silenzio a pensare.
Poi capì. E se erano tutte coincidenze? Forse erano veri…
Fiuu! Finita!
Ero molto indeciso su come far finire questa storia, avevo idea di
far finire tutto con loro che scoprivano di essere un invenzione di uno
scrittore di Fanfiction, ma mi sembrava troppo brutto (e molto alla Rowling)
così ho lasciato in sospeso, ma per me la storia finisce con la scoperta che
erano tutte coincidenze (tutte quelle Fanfiction e i libri della Rowling).
Forse Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso esistono insieme al resto del
mondo magico, solo che non lo sappiamo!