Lo volevate? Ed eccovelo servito, anche se non è il massimo T.T
Perché questo seguito?
Beh, ho ricevuto la fantastica notizia che sono stata promossa!Mi sono diplomata! ^O^
Quindi per festeggiare ho scritto questo!
Grazie a tutti spero di ricevere tante recensioni come nella prima parte! Ben 20!Fatemi contenta, per favore! Io non chiedo altro che una piccola recensione!
Grazie!

.-.-.

Era riuscito a 'catturarla'.
Era sua.
Solo sua e di nessun'altro in quella festa scolastica... almeno per quel ballo, visto che Kushina sarebbe subito fuggita da lui per salvaguardare quello stupido orgoglio.
'Beh...', Minato si ritrovò a sorridere al pensiero. ' Se non fosse così, non la amerei.'
" Smettila di sorridere in quel modo! Sembri un ebete!", esclamò la rossa, andando a pestargli il piede.
Il ragazzo si lamentò un poco ma la tenne stretta a sé.
" Non mi scappi!", rise lui.
" E chi può scappare! Sembri un polipo! Si vede che sei un alunno di Jirayasensei! Maniaco! Avevi detto solo un ballo!", iniziò Kushina cercando di liberarsi. " Aiuto! Aiuto! Voglio un adulto! Namikaze mi tocca!!"
Minato scoppiò in una fragorosa risata.
" Non ti sto toccando!"
" Tsunadesensei! Mi salvi!", piagnucolò la ragazza cercando di attirare l'attenzione della sua insegnate. " Mi vuole molestare!"
La donna bionda mandò giù d'un sorso un alcolico e guardò la rossa con fare divertito.
" Ma lasciati molestare! Con un ragazzo così di che ti lamenti?!", esclamò Tsunade.
" Ma..."
" Neanche tu dovresti lamentarti vero Tsunade? Hai me!", dichiarò un attimo dopo Jiraya apparendo alle spalle della bionda che, in tutta risposta, gli tirò un potente pugno sul 'muso'.
Minato di fronte a quella scena scoppiò a ridere, voltandosi verso la sua amata per vedere se a sua volta era divertita ma si ritrovò a schivare un pugno.
" Ehi!"
" Non vale! Imbrogli sempre! Dovevi prenderlo quel pugno!"
" Ma mi faresti male!"
" Appunto."
Calò il silenzio e i due si osservarono negli occhi.
L'adirato verde speranza nel divertito azzurro del cielo.
" Lasciami! Te l'ho detto! Non-ti-sposerò-mai!"
" Perché?", domandò Minato accennando un sorrisetto.
Kushina apri la bocca poi la richiuse, come alla ricerca di una scusa plausibile.
" Hai imbrogliato alla partita! Non chiedermi come ma hai imbrogliato!"
Il biondo scosse la testa lasciandola andare ma lei non scappò, nonostante fosse un'occasione d'oro.
" Poniamo che sia vero che io abbia imbrogliato, anche se è falso. Io non sono un tipo che si arrende. Quindi... ti sfido di nuovo!"
Alla parola 'ti sfido' gli occhi della giovane donna si illuminarono.
" Accetto!", esclamò senza esitazioni.
" Non ascolti neanche la posta in gioco, Kushinachan?", scherzò Minato.
" Tanto sono le solite cose. Se vinci tu dovrò sposarti, bla bla bla. Se vinco io tu dovrai smetterla di molestarmi bla bla bla..."
Il biondo però scosse la testa.
" No.", era tremendamente serio, a tal punto da spaventare e affascinare la ragazza. " Se vinco io, tu mi dirai tutta la verità. Se provi qualcosa per me o meno. Mi basta questo.", le sussurrò sincero all'orecchio, per poi allontanarsi.
Kushira lo osservò a bocca aperta sentendo le sue guance andare a fuoco, ma mandò giù lo stupore rincorrendolo.
" Minato!", lo bloccò afferrandolo per un braccio.
" Mi hai chiamato per nome. Che onore.", ironizzò lui.
" Il tema della sfida?"
" Dobbiamo sceglierlo.", rispose.
" Ho già deciso io e non si discute.", e senza dargli tempo di ribattere lo abbracciò baciandolo, appena staccata sorrise soddisfatta.
" Non avevamo mai provato con l'apnea è hai vinto tu.", disse velocemente.
" Eh?"
" Shh...", due candide falangi si posarono sulle labbra del biondo. " Ti amo."