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Autore: _Giuls17_    26/03/2014    9 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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Eccomiiii!!
Vi avevo promesso una maggiore puntualità perciò...
Eccomi qua che rispetto, per la prima volta, la parola presa!!
Beh... Non vorrei dire molto su questo capitolo perchè aspetto i vostri punti
di vista e le vostre riflessioni..
Dico solo che Draco avrà un ruolo importante e ringrazia tutte le bellissime persone che leggono
ancora questo sclero, di cui lui, ringrazie, è il protagonista :D

 
Marzo del 2000
 
 
 
Caro Draco,
I due anni sono passati, finalmente, e aspetto con ansia la lettera del Ministero che mi comunichi il giorno della tua scarcerazione.
Non vedo l’ora di vederti, sono cambiate tante cose in questi anni, tranne il mio amore per te, quello è rimasto immutato, adesso io ho diciannove anni e abbiamo una figlia, Elis.
Ha già fatto un anno, ma non ti preoccupare, vedrai la sua crescita passo dopo passo, sarà come se non fossi mai andato via.
Il giorno del suo primo compleanno lo abbiamo festeggiato al Manor, non c’erano persone importanti ma eravamo tutti in famiglia, Ginny e Harry, Fred e George, Ron e molti insegnanti.
Le persone che mi hanno accompagnato durante la crescita!
Sono riuscita a dare i M.A.G.O e col massimo punteggio, adesso non deridermi, credevo di non farcela, non è stato facile crescere Elis, non è un rimprovero nei tuoi confronti, solo che certe volte avrei voluto mollare tutto e andare via, ma i miei amici non mi hanno mai lasciata sola ed è grazie a loro che adesso io e lei siamo qua, ad aspettarti.
Vogliamo vederti Draco, tua figlia vuole conoscerti, ha tante cose da dirti e credici… Sa già parlare, non è una meraviglia?
Ha i tuoi stessi occhi…
Aspetto con ansia il giorno in cui potrò stringerti di nuovo tra le mie braccia, baciarti e amarti,
a presto amore mio
 
Hermione
 
***
 
Quando vennero a bussare alla sua cella, seppe che il tempo era scaduto. In silenzio lo condussero fuori da Azkaban e venne accecato dal sole del primo mattino, ma allo stesso tempo non riuscì a staccarvi gli occhi.
Era da due anni che non si beava dei raggi solari, due anni che non respirava dell’aria decente o che vedesse persone diverse dagli Auror.
Due anni che era stato rinchiuso ad Azkaban, due anni che non aveva visto lei e proprio per questo motivo aveva chiesto, solo una cortesia, di non mandare nessuna lettera ad Hermione Jean Granger, voleva che fosse una sorpresa.
Voleva vederla correre verso di lui, senza che si aspettasse il suo arrivo, col cuore che batteva veloce, perché sapeva che il suo avrebbe fatto lo stesso.
Venne rilasciato nella Londra Magica, ma prima di tornare a casa si dedicò alla sua persona, andando a comprare dei vestiti nuovi e decisamente più decenti di quelli che gli avevano fatto mettere ad Azkaban per poi farsi dare una sistemata ai capelli.
Adesso erano molto più lunghi, forse anche di più del suo primo anno a scuola.
Guardò l’orologio esposto sopra la Gringott e si rese conto che era arrivato il momento di andare, di tornare, finalmente, a casa.
 
 
Si Materializzò a casa sua, al Malfoy Manor, non sapendo bene cosa aspettarsi, ma quello che vide lo lasciò leggermente confuso.
La casa che sarebbe dovuta essere piena di vita era, inesorabilmente, vuota. Le tende erano accostate e le finestre chiuse, aprì la porta senza esitare.
Non vi era odore di muffa o di chiuso, ciò voleva dire che abitualmente qualcuno entrava per aprire e dare una pulita.
Hermione.
Guardò ogni stanza, rendendosi conto che Hermione aveva realizzato il desiderio di sua madre di ridipingere e cambiare alcuni mobili, per un attimo non gli sembrò casa sua, ma quello di uno sconosciuto, ma poi ricordò tutte le torture e le uccisioni che si erano verificate là dentro e fu felice che non le assomigliasse più.
Vagò per un tempo che gli parve infinito, godendosi tutti i particolari nuovi che gli facevano battere il cuore ma un solo dubbio aveva assalito la sua mente da quando aveva varcato la soglia di casa.
Dov’è Hermione?
La cercò, con ossessione, in ogni stanza ma non trovò un solo indizio che gli fece sperare nella presenza della Grifona, notò che in camera sua mancava la sciarpa della sua casata, qualcosa gli disse che era stata lei a prenderla.
Così com’era entrato uscì da quella casa, sperando che sua madre fosse più felice di lui, quando l’avrebbe rivista.
 
 
Non seppe bene dove cercare, così si Smaterializzò nei pressi della Londra Magica, cercando qualche indizio che le indicasse lei, che gli facesse capire dove fosse finita Hermione Granger.
Passò da tutti i negozi e venne accolto calorosamente, e questo lo preoccupò più del necessario, non gli era mai successa una cosa del genere, tutte le persone che lo guardavano non avevano più sguardi carichi di rabbia ma solo di compassione.
Cos’è successo in questi due anni?
Girò senza sosta finché una semplice idea non gli venne in mente, cosi elementare che anche Tiger ci sarebbe arrivato, senza problemi.
Sentendo il cuore carico di speranza si Smaterializzò un’altra volta, però a casa dei genitori di Hermione.
 
***
 
Hermione venne distratta da un suono leggero, il crack di una Materializzazione, che la riportò alla realtà. Posò il piatto che stava lavando per guardare l’orario, era ancora troppo presto per il ritorno di Elis, poiché Fred aveva deciso di portala alla Tana per darle la possibilità di sistemare casa e di mettersi un po’ a studiare per il suo tirocinio al San Mungo, dato che quella mattina la bambina non aveva fatto altro che piangere, non dandole neanche un secondo di tempo per se.
Un altro suono la distrasse, la porta di casa sua era stata aperta, con un incantesimo.
Prese la bacchetta dalla tasca e la strinse nella mani, si avvicinò al salone pronta per attaccare, senza esitare, ma la persona che si presentò davanti a lei le fece cadere la bacchetta.
E non per colpa di un incantesimo.
Ma solo perché Draco Malfoy era appena entrato nel soggiorno di casa sua e le stava sorridendo.
-Tu… Sei…- non riuscì a dire altro, che le lacrime le coprirono la visuale e dovette costringere ogni cellula del suo corpo per smettere, così rimase a guardarlo.
Vide un uomo al posto del ragazzo di quel giorno lontano al Wizengamot, i capelli erano alla sua solita lunghezza ma pensò che li aveva fatti sistemare prima di venire, i vestiti impeccabili e lo sguardo pieno di emozioni.
Amore?
Come se fosse nata per quello Hermione si fiondò nelle braccia di Draco che l’accolsero senza remore, come se anche lui fosse nato per fare quello.
Fu un abbraccio pieno di sentimento, pieno di gioia ma anche di tristezza, un abbraccio che per Hermione significava pace, amore e casa.
Lui era tornato, e non sarebbe più andato via.
-Aspettavo una lettera.- disse alzando lo sguardo verso di lui, e solo in quel momento si accorse che anche lui stava piangendo, non come lei, ma che qualche lacrima aveva avuto il sopravvento sul suo cuore ghiacciato.
-Ho voluto farti una sorpresa.- le carezzò una guancia ed Hermione chiuse gli occhi per bearsi di quella sensazione, aveva sognato così tante volte quel gesto che adesso non le sembrò vero, non riuscendo quasi a distinguere la finzione dalla realtà.
Solo che la sua mente lo riuscì a cogliere, poiché col tempo non era più riuscita a ricordare l’odore di lui, adesso che lo sentiva, forte e prepotente, si rese conto che non era più solo un sogno.
Era tutto vero.
-Ci sono tante cose che voglio dirti.- si illuminarono gli occhi, non avrebbe tralasciato neanche un dettaglio.
-Tutto a suo tempo.-
Draco si sporse per baciarla, ed Hermione sentì che il suo cuore avrebbe smesso di battere una volta per sempre, ma una voce lo fece arretrare.
 
-Hermione io e Elis siamo a casa.-
Draco la guardò, rimanendo immobile nella posizione di prima, e poi sentì qualcosa rompersi dentro di lui.
-Weasley?- disse con astio.
-Sì, ma stai tranquillo, adesso ti dico tutto.- Hermione continuò a sorridere e quel gesto ferì Draco.
Solo in quel momento guardò la stanza e si rese conto che oltre ai libri di lei, era piena di giocattoli, giocatoli per bambini.
-Hai una figlia.- asserì freddo.
-Sì ma…-
-Hai una figlia con Rona… No, è uno dei gemelli Weasley?!- le urlò in faccia.
-Hermione?- la voce di Fred si fece sempre più vicina.
-Non… Entrare, porta via Elis, Fred.- disse avvicinandosi alla porta per un attimo, per poi tornare dal suo “ragazzo.”
-Draco ascoltami non è come pensi tu, dammi modo di spiegare.-
-Spiegare? Spiegare cosa? Che ti sei fata mettere incinta da uno che non sa neanche cosa voglia dire avere in Sanguepuro?-
-Stai esagerando.- rispose lei seria.
-Esagerando? Tu non sai cosa voglia dire stare due anni chiuso ad Azkaban illudendosi che la propria ragazza lo aspetti, quando in realtà si fa sbattere come una putta…-
Lo schiaffò che ne seguì rimbombò per tutta la stanza, e la mano di Hermione rimase sospesa a mezz’aria, non riuscendo a trovare le forze per muoverla.
-Non ti permetto, tu non sai cosa io ho passato, cosa io ho dovuto sopportare durante la tua assenza.-
-Hai ragione, scommetto che deve essere stato brutto spassartela in questo modo. Sai… Credevo che valessi più di tutte le Purosangue di questo modo ma chi nasce Mezzosangue, rimane Mezzosangue.- sputò quelle parole con odio e cattiveria e senza aggiungere altro uscì da casa di Hermione sbattendo la porta.
 
 
La ragazza rimase ferma in mezzo alla stanza per un sacco di tempo e solo dopo le sue gambe crollarono, per finire seduta a terra, singhiozzando come una bambina.
Strinse le gambe intorno al petto, cercando conforto in se stessa ma non ne trovò.
-Herm.- una voce dolce si fece più vicino e la strinse in un caldo abbraccio.
-Vado da lui e gli spiego tutto.-
-No, dov’è Elis?- chiese senza pensarci.
-Al piano di sopra, Hermione non è giusto…-
-Cosa? Che mi abbia dato della puttana senza darmi il tempo di spiegare? No, non è giusto ma non ho intenzione di parlare con lui, adesso. Grazie per Elis.-
-Quando vuoi, lo sai.-
-Sì.-
La fece alzare e dopo averla abbracciata un’altra volta, lasciò la casa e lei potè salire da sua figlia.
Fred l’aveva messa nella culla ma la bambina, si affacciò non appena sentì il rumore della madre.
-Mamma?-
-Ciao piccola, come stai?-
-Pecché non mi vuole conoscere?- chiese con una voce fioca, molto delicata.
-Chi?-
-Il mio papà.- rispose guardandola.
Hermione la prese in braccio e capì che Fred le aveva detto chi era quella persona, ma senza aggiungere altro andò in camera sua per sdraiarsi nel letto.
-Dobbiamo dargli tempo.- sussurrò per poi addormentarsi con Elis accanto.
Chiudendo fuori dalla sua mente e dal suo cuore, Draco Malfoy e il  dolore che le aveva procurato, lo fece per la prima volta dopo due anni che non aveva fatto altro che pensarlo.



Spoiler:

“Ti aspetterò.”
Aveva detto così ma era solo una bugia, lei non mi ha aspettato, forse non c’ha mai creduto a quelle parole.
 
   
 
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