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Autore: quantoseitu    26/03/2014    0 recensioni
Niall e Devonne sono amici fin da quand'erano bambini.
Da sempre Niall è il punto di riferimento di Devonne...
E' la spalla su cui piangere,l'unica ragazza che abbia mai amato...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ci sentiamo!-Devonne richiuse la portiera dell’auto che avevo preso in prestito da mio padre e si avviò lungo il vialetto di casa.Si girò a guardarmi e mi salutò con la mano,prima di rientrare. -Svegliami anche di notte- mormorai,quando lei non poteva più sentirmi.Avevamo trascorso l’intero pomeriggio al lago e già mi mancava.Valutai l’idea di bussare alla sua finestra,ma cosa avrebbe pensato?Era già qualche anno che non mi arrampicavo più sulla struttura in legno per sgattaiolare in segreto nella sua stanza.Eravamo cresciuti,da allora.Eppure il pensiero di stare ancora un po’ con lei mi tentava.Poi,però,ripensai alle sue guance accaldate dal sole,al sorriso rilassato e agli occhi stanchi.Non potevo.Avrebbe preferito dormire,la conoscevo bene.Era stata una giornata intensa e il giorno dopo avrebbe dovuto lavorare alla piccola caffetteria dei suoi genitori,nel centro di Lake Placid.Ma io non ero ancora sicuro che sarei riuscito a vincere la tentazione di sottrarla a quel dovere per stare un po’ con lei.Tra qualche settimana sareu partito insieme a mio padre,che doveva valutare una proposta di lavoro in Europa.Faceva il fabbro,perché avrebbe dovuto cambiare?Di certo non eravamo molto ricchi,ma non ci mancava niente.Ancora non sapevo come avrei sopportato di non vedere Devonne per un intero mese.Figurarsi l’idea di un trasferimento dall’altra parte del mondo.Sua madre,ormai,doveva aver intuito i sentimenti che provavo.Lo avevo capito dagli sguardi che ci lanciava di nascosto quando ci trovava a scherzare in cucina o al modo in cui cercava sempre una scusa per dileguarsi in fretta e lasciarci soli. Solo Devonne non si era accorta di nulla.Eravamo inseparabili,eppure a volte l’impressione che non mi vedesse.La luce della sua stanza si accese.La osservai per un momento,combattuto.La sua sagoma scura si avvicinò alla finestra,sfilando la maglietta dalla testa e il cuore mi balzò in gola.Deglutii e accesi il motore prendendo la mia decisione.Sarebbe stata dura,convincerla,ma l’indomani saremmo andati in gita. *** IL GIORNO DOPO -Splir Rock Bar?Vorrei, ma devo lavorare.Mi sembrava di avertelo detto ieri pomeriggio!- .Andiamo!Lo sai che tra un po’ dovrò partire.E se mio padre decidesse di accettare quel lavoro?Chissà per quanto tempo non ci vedremmo…- Gli occhi di Devonne ebbero un guizzo,che lei tentò di nascondere.Avevo sfoderato la carta del trasferimento e lei aveva incassato il colpo. -Ci vorranno mesi prima che si arrivi a una decisione,lo hai detto tu stesso…-replicò lei alla fine. Era vero,ma forse lo ripetevo solo per convincere me stesso.Chi poteva sapere come sarebberi andate le cose? -Non ne sono certo.Se non fosse così e mi trasferissi tra qualche settimana?Rimpiangeresti di non aver trascorso più tempo con il tuo vecchio amico Luke.Magari tra qualche anno sarò solo Horan,per te,il lontano ricordo del vicino rompiscatole che non ti faceva mangiare le schifezze- Devonne rise e mi colpì alla spalla -Non potrei mai dimenticarmi di te,brutto scemo-,rise.-E,anche se andassi a vivere dall’altra parte del mondo,saresti sempre il migliore amico- Il mio sorriso si affievolì.Se solo Devonne si fosse accorta di me,niente sarebbe riuscito a farmi partire. -Non mettere quel muso,ho promesso a mio padre che avrei dato una mano.Devo farlo,se voglio guadagnarmi un’auto tutta per me.Te lo sei scordato?- -E rinunceresti al privilegio di un cavaliere come me?Lo sai che mio padre mi presta l’auto quando voglio…E poi Hope mi ha detto che se non vieni tu non se fa niente.Non fare la guastafeste!- La guardai con il mio sorriso migliore,quello cui lei non riusciva a resistere.Il suo sguardo ricadde sulle fossette ai lati delle mie guance e sorrise. -Sei proprio testardo!- mi sgridò con dolcezza.Ogni tanto le piaceva toccarle con un dito e col tempo ero riuscito a padroneggiare la compara per sentire il suo tocco su di me.Non sapeva che ogni volta che mi sfiorava,anche solo distrattamente,lottavo contro l’impulso di attrarla a me.Un desiderio troppo forte per essere ignorato. .Allora,ti ho convinta?-Sollevai un sopracciglio,in attesa della sua risposta.Sembrava sul punto di cedere,e io non avevo rivali. -Non guardarmi con quegli occhi,anche se volessi non potrei!Tra qualche ora questo posto si riempiràdi turisti.C’è bisogno di me,qui…- -Sono sicura che ce la caveremo!-
  
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