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Autore: Lucrezia_Ferri    26/03/2014    0 recensioni
E' lora di madare tutto a fanculo e vivere una vera avventura, una vera storia ... solo per INIZIARE UNA VITA.
Genere: Dark, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
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Capitolo 5

Entrai in casa e dopo aver preso il panino andai diretta in camera, non riuscivo a pensare ad altro che “Non è possibile che io piaccia a Liam”.

Mi risuonava la parola “Liam” nella testa.

Accesi il computer e mi collegai subito su Facebook per parlare con Liam o per parlare con qualsiasi tipo di essere umano; ma dovevo parlare.

Improvvisamente sentì bussare alla finestra. Mi girai e… ecco Styles!

Era arrampicato su un albero e si teneva con una mano al ramo e con l’altra bussava.

“Peccato che eri al computer, speravo che ti stessi cambiando.”

Disse con aria maliziosa Styles.

“Se fosse andata così saresti caduto dall’albero e non saresti nemmeno vivo, fidati!” Replicai sicura.

“Mmmh dubito, comunque mi fai entrare?” Chiese.

“Perché dovrei?”

“Perché ti devo parlare All… di Liam” Disse con faccia abbastanza seria.

“Ok” Risposi.
 
Non volevo che Styles entrasse in casa mia, ma non avevo scelta, volevo parlare di Liam.
 
“Allora… ehmm, a te non piace Liam, quindi…”.

 Cercò di iniziare il discorso Harry.

“E chi te lo dice?” Sputai acida.

“Andiamo, tu sei una ragazza aggressiva, non vuoi un ragazzo dolce accanto a te, vuoi un ragazzo stronzo.”

 Disse Styles.

“Wow, è questa l’idea che hai di me ?? Invece può darsi che mi serva un ragazzo dolce e non uno stronzo come te !” Risposi.

“Ma infatti non ho mica detto che ti servo io o uno come me, ho solo detto STRONZO, nulla di più.”

“Vabbè, non volevo intendere quello, non mi riferivo proprio a te..” Dissi.

Mi aveva confuso un po’ le idee, io non avevo mica detto che.. lasciamo stare; io avevo capito e l’importante era quello.

“Comunque cosa te ne può fregare dei miei sentimenti?” Chiesi cambiando un po’ il discorso.

“Niente, io voglio parlare con te, solo perché voglio il meglio per Liam e non voglio che sia ferito.”

Mi rispose Style con una piccola smorfia sul viso.

“Non ti preoccupare, sono sicura che Liam non resterà ferito da nessuno.”

Alle mie parole Styles fece un piccolo gesto in segno di difesa, poi si voltò e uscì di nuovo dalla finestra.

“Allora a domani..” Disse

“Certo, a domani.”
 
Chiusi la finestra e tirai la tenda; poi mi buttai sul letto e tirai un lungo sospiro… Non sapevo cosa fare.
 
*Il giorno seguente*

Mi alzai di scatto dal letto e.. porca puttana!! Erano già le sette e mezza!!

Dovevo prepararmi in fretta, non avevo tempo di fare colazione e tante altre cose… dovevo vestirmi e poi correre all’autobus.

Ma appena uscì di casa, ecco passare davanti al mio naso il pullman con i ragazzi che salutavano spiritosamente…

“Ciao All, ci vediamoooooo” Sentì urlare dal finestrino.

M’incamminai verso scuola, ero talmente incazzata che avrei picchiato persino la vecchietta che stava sistemando l’aiuola davanti a me; solo così, senza motivo.

Ma me ne feci una ragione e per fortuna, non fu ancora l’ora della vecchietta che tornò dentro casa “sana e salva”.

Arrivai a scuola con dieci minuti di ritardo, entrai in classe in fretta e furia e ci si mise pure la professoressa a farmi incazzare…

“Smith, cos’è non ti è bastato il tempo per truccarti ??”

Disse la prof. Williams facendo un sorrisetto alla classe.

Non riuscivo proprio a trattenermi, mi salì tutto il nervoso della mattina e pure del giorno prima!! Così scoppiai a parlare.

“Se nota, stupida professoressa che non si cura minimamente, con una vita totalmente fallita che deve rifarsela con gli alunni la mattina a scuola, invece di avere il coraggio di dire a suo marito: voglio il divorzio!
Perché si scopa ogni singola donna che gli passa davanti, come la supplente Evelyn; io non sono minimamente truccata. Con ciò ho finito.”
 
Non le lasciai nemmeno il tempo di rispondere, rimase con la faccia stupita e per poco non si mise a piangere….

“E sì, concordo con lei… vado dal preside.”

 Continuai sicura di me stessa.

Uscì dall’aula e appena girato l’angolo capii che avevo fatto la stronza.

Ma non la stronzetta da niente, una vera stronza cronica! Avevo umiliato la professoressa davanti a tutta la classe.

Come se non bastasse, un alunno aveva filmato tutto l’ accaduto e lo aveva postato sul sito della scuola in nemmeno cinque minuti.

Compresi che ero nella merda fino al collo.

E dato che le sfighe non vengono mai sole… dal preside ci ritrovai anche Styles.

 Harry era in coda da un quart’ora.. a quanto diceva. Ma improvvisamente il preside uscì dalla stanza sbattendo la porta e urlando:

“Smith !!!!!!!!”

Era davvero incazzato nero, Harry mi guardò stupito e non riuscì a dire nemmeno una parola. Così mentre mi alzai per poi entrare in quell’inferno del preside… dissi.

“Ti spiego tutto dopo Styles.”

Mi rispose limitandosi ad un piccolo sorrisetto.
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“Ma che cosa cazzo ti prende ?”

Mi chiese il preside.

“Ah, non lo so… mi sono resa conto solo dopo di ciò che ho fatto, mi dispiace tantissimo.”

Cercai di giustificarmi.

“Mi dispiace, ma devo chiamare a casa”

Disse il preside.

“No… la prego non chiami mio fratello!!”

Supplicai.

“Mi dispiace davvero Smith..” Disse.

Oooo cazzo!

Dovevo imparare a cucirmi la bocca ogni tanto, e in poco tempo arrivò mio fratello che non sapeva cosa fare; sia con me, sia con il preside.

Ero preoccupatissima, non volevo dare delusioni a mio fratello, e non volevo che si sentisse in colpa per merito mio!

“Senti Justin, lo so che ho sbagliato..”

Cercai di iniziare a parlare… meno di un’ora fa ero riuscita a parlare molto bene, anzi avevo parlato anche troppo!

“ Ti sono riuscito ad evitare la sospensione. Ho parlato con la professoressa che ci è venuta in contro capendo un po’ la nostra situazione.”

Disse freddo Justin.

“Mi dispiace tantissimo.”
 
Non mi rispose e continuò a guidare senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
 
Arrivammo davanti alla porta di casa ma io non volevo entrare.

“Non ce la faccio, vado a fare un giro, devo pensare, ti prego.”  Dissi

“Vai, vai a pensare come fare a scusarti con la professoressa, oppure vai a pensare come potrai fare a guardarla ancora negli occhi.”  Mi rispose Justin.

Posai lo zaino all’entrate e poi uscì e m’incamminai verso il parco.

Presi un caffè ed individuai una panchina, forse l’unica libera, dove potevo sdraiarmi a pensare.

Iniziai a correre…. BOOMMM

Un ragazzo che correva mi scontrò, mi fece cadere e mi fece rovesciare anche tutta la bevanda addosso.

“Oddio scusa!”

“Cazzo” Dissi molto finemente.

“Tutto bene?” Mi chiese

“A parte che il caffè avrei preferito berlo…Sì, tutto a posto.” Risposi.

“Mi dispiace tantissimo.” Cercò di scusarsi.

“Ok… ora devo andare..”

“No, aspetta… come faccio a farmi perdonare ? Voglio dimostrarti che mi dispiace davvero.” Insistette

“Si vede che ti dispiace. Ora devo andare.” Dissi

Sentivo tutti i suoi amici da lontano sbellicarsi dalle risate, e non mi andava di essere presa per il culo.

“Io sono Kayle” Si presentò.

Lo guardai con aria strafottente, poi mi girai e continuai il mio cammino verso la panchina dove poi mi sedetti. 

Scusatemi tanto se non aggiorno da tanto... <3 vi voglio bene recensite pleaseee <3 -La vostra Lu 
   
 
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