"Ciao Demi scusa se ti disturbo..." rispose lei di rimando. "No figurati, nessun disturbo anzi domani ti avrei chiamata per farti gli auguri" dissi tranquillamente. Era passato moltissimo tempo da quando io e la bionda leader dei The Pretty Reckless eravamo in competizione per la stessa ragazza e dopo ció che era successo in qualche modo ci eravamo avvicinate visto che condividavamo lo stesso dolore. Il primo scambio di parole era avvenuto durante il funerale, cautamente si era avvicinata a me dicendo che sapeva perfettamente cosa stavo provando e dopo avermi lasciato il suo numero se ne andó. Definirci amiche forse era eccessivo ma dopo aver messo da parte la nostra rispettiva diffidenza il rapporto fu tranquillo e basato su un rispettivo rispetto. "Immagino tu sia con Josh..." la voce si incrinó leggermente mentre pronunciava il nome di mio marito. "Si beh essendo la vigilia é normale visto che siamo sposati" ribattei sorridendo. "Appunto..." sentii la ragazza sospirare e non riuscendo a capire il motivo del silenzio imbarazzante che era calato tra noi le chiesi apertamente spiegazioni. "Che succede?" dissi andando dritta al punto. "Senti...ormai avrai capito come sono fatta e sai che i preamboli non mi piacciono quindi saró diretta...meglio che ti siedi peró..." la ragazza sembrava stranamente preoccupata e la cosa mi insospettí ancora di piú. "Taylor..." tutti questi segreti iniziavano a darmi i nervi. "Fallo Demi..." la sua voce non ammetteva repliche e cosi ormai esasperata mi sedetti sul divano. "Ok mi sono seduta ora parla..." ribattei decisa. "É difficile...solo pensarlo sembra assurdo, dirlo ad alta voce lo fa sembrare ancora piú folle ma sei l'unica persona con cui possa parlarne e soprattutto che possa volerlo quanto me..." Taylor soppesava le parole con cura come se da ció che stava per dirmi dipendessero le sorti di tutto il genere umano. "Di cosa diavolo stai parlando??" chiesi alzando la voce piú del dovuto in preda al nervosismo che ormai si era impadronito di me. "Forse...c'é un modo per farla tornare" disse tutto d'un fiato. Ogni parte di me venne scossa da violenti tremori e per un attimo fu come se il mio cervello e soprattutto il mio cuore non fossero in grado di sopportare ció che la ragazza mi aveva detto. "Non é divertente..." sussurrai con le lacrime agli occhi. Razionalmente sapevo che non poteva essere vero ma ormai il pensiero che ci fosse anche solo una possibilitá di rivederla, di riaverla accanto si era fatto largo dentro me con la forza di uno tzunami. "Lo so, lo so che penserai che sono pazza ma se ci fosse un modo per riportarla in vita? Non dirmi che non vorresti ribaciare Linda di nuovo..." disse enfatizzando l'ultima frase sapendo che mi avrebbe colpita in pieno. "Sta zitta Taylor...non voglio ascoltarti! Tu sai quanto c'ho messo per andare avanti e ora te ne esci con questa sparata!" le ringhiai contro. "Io so che questa non é la vita che volevi!! Non dirmi che quando fai l'amore con Josh non vorresti che al suo posto ci fosse lei, che quando ti svegli al mattino non speri di trovare lei accanto a te, che quando ti sei sposata non hai pensato a lei perché non ci credo! Sappiamo entrambe che tuo marito é solo una specie di rimpiazzo!" mi urló contro. "Tu non sai nulla!!" ribattei con rabbia. "Fa come vuoi, viviti la tua vita...faró questa cosa con o senza di te" senza darmi tempo di replicare, chiuse la conversazione. Appoggiai il telefono e rimasi a fissare il muro di fronte a me fino a quando sentii qualcosa di freddo cadere sulle mie mani. Come abbassai lo sguardo capii che stavo piangendo come non mi era succedeva da molto. Mi asciugai le lacrime di fretta cercando di cancellare ció che avevo appena sentito ma solo il pensiero di risentire le sue labbra calde sulle mie mi faceva girare la testa. "Ehy amore che fine hai fatto?" il rumore di passi proveniente alle mie spalle si fece sempre piú vicino fino a quando non mi ritrovai Josh di fronte. "S-si..." balbettai a fatica. "Chi era al telefono?" mi chiese sospettoso. "Era il mio manager...mi ha detto che il cd é arrivato primo in classifica" sussurrai sforzandomi di sorridere. Odiavo mentire ma come potevo dirgli la veritá se anche per me era una cosa inconcepibile? "Sono fiero di te" disse l'uomo sinceramente felice "Ora su andiamo a letto" continuó. Ancora sorridendo mi prese per mano conducendomi in camera. Mi sentivo in colpa per ció che stavo provando in quel momento ma non potevo mentire a me stessa. Quell'amore incondizionato che avevo provato molti anni prima non era mai cessato di esistere e ora stava bruciando di nuovo piú forte di prima. -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------SPAZIO AUTRICE: Ecco il secondo capitolo! Che dite, ce la fate a fare un bis? A 5 recensioni aggiornerò di nuovo! Buona lettura