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Autore: holls    06/07/2008    8 recensioni
“Grazie!”. Dietro di me odo una voce femminile, pare quasi di una bambina.
Mi volto per risponderle “Non c’è di---“
Non c’è nessuno.
Silenzio.
La stazione è vuota!
“Chi ha parlato?!”
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“M-ma… lei fa a sapere cosa prova Lily? Non ci siamo mai visti, noi! Come può conoscere Lily e i suoi sentimenti?”

“Io…non posso spiegarlo adesso ma… sono sicuro che lei non prova rancore verso sua figlia, vero?”

La donna abbassa lo sguardo.

C’è silenzio nella stanza, riempito solo dal cinguettio vivace di alcuni pettirossi.

“Era… era solo una bambina. Perché Lily deve pensare questo? Non riesco a spiegarmelo… Avevo capito che quella povera bambina stava soffrendo, e volevo scusarmi. Proprio perché bambina avrà frainteso un qualche mio gesto! Non so spiegarmelo altrimenti.”

La voce della donna si fa sempre più bassa e fievole, probabilmente non vuole dare cenni di debolezza di fronte ad un estraneo, o forse non vuole ricordare.

“Anche io lo credo, signora”

Cerco di dire qualcosa per tirarla su di morale. Consolare non è mai stato il mio forte, ma credo di poter essere comunque un buon sostegno per le persone. E dovrò esserlo anche stavolta.

“Lily avrà sicuramente frainteso ma… serve che qualcuno glielo dica. Che glielo faccia capire.”

La donna alza il volto con un mezzo sorriso.

“Lei?”

“Cosa?”

Rimango stordito da quell’improvvisa domanda, posta con quel tono tra l’ironico e l’incredulo.

“Io sono vecchia ormai… può farlo lei, vero? Non so chi lei sia, né come faccia a sapere della piccola Lily, ma ho capito che lei ha qualcosa di speciale… Mi sembra un giovanotto sveglio, un po’ sospetto, ma nel complesso affidabile…”

Non comprendo i discorsi della signora, perlomeno non completamente. Comunque, pare che si sia decisa a darmi qualcosa per poter far riposare finalmente in pace Lily. Dev’essere una donna molto sola, e molto affranta da questo ricordo.

“Aspetti qui, giovanotto”

La donna si alza lentamente, tipico delle persone della sua età, e scompare su per le scale.

Se ne ritorna poco dopo, con un mano un piccolo oggetto.

Non capisco cos’è finché non si avvicina e me lo porge.

“Era l’orsacchiotto preferito di Lily. Lo trovai gettato tra le cartacce subito dopo il nostro litigio…”

La donna si ferma e sospira.

“Adesso ricordo con chiarezza… Oh Lily… è per questo che hai pensato che io ti odiassi? Sa, giovanotto… Avevo come rimosso questo brutto incidente dalla mia mente. Erano molti anni che nessuno mi parlava più di Lily. Ho continuato a ricordarla nel mio cuore… e all’improvviso arrivi tu. La causa del litigio fu proprio questo orsetto: la mia piccola… voleva solo giocare… e io l’ho sgridata e cacciata via…”

La signora sembra sul punto di crollare. I suoi discorsi pieni di amarezza e rimpianto, dettati solo della disperazione, hanno fatto riflettere anche me.

“Ti prego… porta questo orsetto a Lily. Capirà così che io l’ho sempre amata… e continuo a farlo, nei miei ricordi… Adesso la prego, mi lasci sola…”

Prendo l’orsetto con me e mi avvio verso l’uscita. Vorrei dire qualcosa alla signora, ma forse non è il caso. E poi se la sua volontà è questa, io la rispetterò.

Chiudo piano piano la porta, e mi indirizzo verso la strada per quella fatidica stazione della metro.

Il rumore dei miei passi rimbomba su quegli scalini ormai datati, mentre l’eco si sparge per tutto il perimetro della stazione. Do un’occhiata all’interno, finché non vedo il fantasma della piccola Lily. Il rumore dei miei passi si fa sempre più forte, facendo girare la bambina, quasi sorpresa.

“Signor Adam!”

Chiamando il mio nome aveva quasi tradito un sorriso, subito nascosto da un’espressione seria, di quella che non vuol far vedere che ci spera, per poi magari rimanerci male.

Nascondo l’orsetto dietro la schiena, decido di farle una sorpresa.

I suoi occhi però domandano, vogliono sapere cosa è successo laggiù. Meglio non tenerla troppo sulle spine, no? Anche se come si dice, più lunga è l’attesa, più dolce è il desìo.

Tiro fuori all’improvviso l’orsetto, e l’espressione di Lily diventa stupita.

“Da parte della tua mamma, Lily. Tieni.”

Ancora una volta sento il contatto con quelle mani fredde, forse l’ultimo che avrò in vita mia. Quando penso che ci sono cose che faccio ‘per l’ultima volta’, divento un po’ melanconico.

“Oh! C’è qualcosa qui signor Adam!”

Le piccole manine di Lily partono alla ricerca di quel qualcosa che ha scoperto nell’orsetto, qualcosa che anche io ignoro. Chissà cosa ci ha nascosto la vecchia signora?

La ricerca di Lily è breve, e finalmente ottiene il suo tesoro.

“È un biglietto, signor Adam… C’è scritto…”

All’improvviso si blocca. Non parla più.

“Lily… tutto ok?”

“C’è scritto…”

Piccole lacrime cominciano a rigare il viso della bambina che lascia cadere tutto a terra per asciugarsi le lacrime che sembrano non fermarsi.

Raccolgo l’orsetto e il foglietto, e leggo.

Ti voglio bene e te ne ho sempre voluto, piccola mia.

Con affetto,

Mamma.

“Signor Adam…”

Lily scoppia in un pianto incontenibile e mi abbraccia. Mi stringe forte, per quanto può, e piange. Ma piange perché è felice… e per questo sono felice anch’io. Sapevo che non poteva esserci odio tra quelle due! Non si può odiare un bambino. Proprio no.

“Signor Adam… Grazie!”

Le lacrime di Lily riescono quasi a commuovere anche me. Quasi!

“La ripagherò sicuramente, signor Adam! Grazie!”

Non capisco la fretta con la quale Lily pronuncia parole che più si adattano ad un addio, quando la vedo quasi scomparire. Il suo corpo si fa sempre più trasparente, le sue lacrime sempre più un miraggio.

“Non la dimenticherò mai, signor Adam”

“Anche io, Lily… ti ricorderò per sempre!”

A questa frase Lily sorride, mentre scompare sempre più, portandosi via con sé gli oggetti che l’avevano aiutata a trovare la pace.

La guardo piano piano scomparire, finché… non c’è più.

Resto imbambolato per qualche minuto, cercando di capire. Forse è stato solo un sogno? Mi do una botta in testa…ahi! No, non stavo definitivamente dormendo!

È stato tutto reale? Che storia assurda… ma, assurda o meno, è stato bello. È bello donare il sorriso ad una persona, specialmente ad una bambina. In qualche modo mi sento diverso. E adesso? Che ne sarà della mia vita? Licenziato, senza una donna… e senza un obiettivo. Forse dovrei fare il punto della situazione…

All’improvviso mi squilla il cellulare.

È un messaggio…di Daiana?

Adam… scusa per come ti ho trattato. Sono stata una sciocca.

Una pizza e vediamo di fare pace?

Troverai sicuramente un altro lavoro!

Daiana

Quel messaggio mi stupisce. Mi riporta alla realtà. Daiana… mi sta perdonando? E poi ha ragione… certo che troverò un altro lavoro! Stranamente, alla fine di questa vicenda molti tasselli stanno tornando al loro posto…

Sarà il destino? O forse…

“La ripagherò sicuramente, signor Adam! Grazie!”

Naaah.

Fine ^^ xD Ringrazio le persone che hanno seguito questa piccola storiella senza pretese, spero vi sia piaciuta ^^ Alla prossima xD
   
 
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