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Autore: LadyBlack91    07/07/2008    2 recensioni
Sono passati dieci anni dall'addio in Eclipse.Jacob vaga senza meta,Bella è una vampira.Ma quando Jacob decide di tornare a casa,incontra una misteriosa ragazza che porta un braccialetto con un ciondolo a forma di lupo...Sembra che Jacob abbia finalmente trovato il vero amore,ma...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ecchan

I have to say goodbye 

 

Quando mi svegliai,era già mattina inoltrata.

Faceva davvero caldo,così mi tolsi la maglietta e mi avviai verso il bagno. Dopo essermi fatto una doccia,mi misi a cercare Aurora.

La trovai in cucina che preparava del bacon.La sua figura era piccola e graziosa;i lunghi capelli scuri, che scendevano morbidi sulle spalle,alla luce del sole apparivano quasi ramati;gli occhi grandi e luminosi erano del medesimo colore.Osservai,però,che erano gonfi e arrossati;forse non era riuscita a dormire.

-Alla buon’ora!E’ da un pezzo che sono sveglia.

-Già,si vede!-annuii,fissando il suo volto.

Lei mi lanciò addosso una pentola,che schivai abilmente.

-Mangia e stai zitto.E poi,la vuoi finire di girare mezzo nudo?!-

Mise due piatti sul tavolo.Notai che in uno,oltre al bacon,c’erano delle uova e delle frittelle bruciacchiate.

-E’ per me?-chiesi sorpreso.

-Le ho comprate stamattina.Ti piacciono?-

-Sì…grazie,Aurora.-

-Figurati…non posso costringerti alla mia dieta a base di bacon e carne cruda,anche se su di me ha degli effetti strepitosi-rise e fece una giravolta.

-Hai ragione,davvero strepitosi.Ora ho capito a cosa devi la tua altezza-

Mentre schivavo la seconda pentola,non potei fare a meno di pensare che era davvero carina, anche quando si arrabbiava.

 

 

***

 

 

Quel giorno,decisi di portare immediatamente Aurora da Billy;lui era la persona che poteva saperne di più,su questo.

Billy conosceva già Aurora,con tutte le volte che era venuta a bussare a casa mia.Tuttavia,sembrò stupito quando venne ad aprire la porta.Credevo che avesse già intuito che avevo passato la notte a casa di Aurora,anche se doveva aver completamente frainteso.

-Era ora,Jake.Ciao,Aurora.-

-Salve,signor Black.-rispose lei educatamente.

-Entrate-sospirò Billy.

 

***

 

-Mmh,capisco.-Billy continuò a fissare Aurora,finchè lei non abbassò la testa imbarazzata.-Non credevo neanch’io che quelle voci fossero vere.-

-Quindi ne sapevi qualcosa?-chiesi.

-Sì,ma solo qualche voce sentita qua e là.Esperimenti sui licantropi non ancora trasformati a opera di vampiri…Pazzesco.-

Si alzò,con la fronte corrugata.

-Mi dispiace,ma non posso esservi d’aiuto.Non ne so niente.-

-Non importa,signor Black-disse Aurora.

-Quindi non conosci nessuno che ne sappia di più?-chiesi spazientito.

Billy ci pensò un attimo su.-Be’,sai,ci sarebbe il cugino Chris…vive in montagna,è abbastanza distante da qui,e non siamo in ottimi rapporti,ma sa sempre un mucchio di cose a noi sconosciute,non si sa come.-

-Grazie,Billy-presi Aurora per mano e la trascinai fuori di casa,correndo.

-Ehi,Jake!Che fai?!-urlò Aurora,senza fiato per la corsa.

-Sai dove abita?-disse,sempre ansimando.

-Sì,ci sono andato qualche volta da piccolo.Lui e Billy non si sopportano.-

-Come mai?-

-Christopher credeva nella collaborazione con i vampiri,per diventare più forti.Era una cosa che Billy non  poteva sopportare;gli impedì di unirsi al branco,dopo le nostre trasformazioni.Ora sembra che non gli importi più,ad ogni modo.Praticamente vive come un’eremita…

 

***

 

La casa dello zio Chris era una piccola baita immersa nel verde di quelle  montagne, dall’aspetto trascurato;nel raggio di qualche chilometro,doveva essere l’unica abitazione.

Quando arrivammo,era già pomeriggio inoltrato.

Diedi qualche colpetto con le mani alla porta.

-Jake,fai piano,o la butterai giù!-strillò Aurora.

Aspettammo qualche istante,ma nessuno venne ad aprire.

Feci per bussare un’ altra volta,ma Aurora mi bloccò il braccio e picchiò leggermente il suo pugno sulla porta.

Anche stavolta,nessuna risposta.

-Che facciamo?-chiese Aurora nervosa.-Forse non è in casa…-

-Zio Chris!Zio Chris!-urlai,bussando più forte.

-Che hai da agitarti tanto,ragazzo?-disse una voce alle nostre spalle.

Mi voltai di scatto.

Zio Chris era molto cambiato da come me lo ricordavo.Quel suo aspetto di chi è invecchiato troppo in fretta,era rimasto invariato.Ma ora,la sua espressione,così come la sua figura,aveva un qualcosa di selvaggio.I lunghi capelli bianchi erano sciolti e disordinati,i vestiti strappati e logori.Era molto diverso dallo zio Chris spavaldo e allegro che ricordavo.

Aurora si aggrappò al mio braccio,sussultando.

-Ci si rivede,Jacob.-disse con un mezzo sorriso.-E tu-volse lo sguardo verso Aurora,e il suo ghigno si fece più ampio-Finalmente ti ho conosciuta,Ayasha.

Aurora tremò di nuovo e  mi strinse di più, facendomi quasi male.

-Zio,Billy deve essersi sbagliato.Lei è Aurora.-

Zio Chris rise,beffardo.-Non sento Billy da una vita;ma se ora si fa chiamare Aurora,non c’è problema-

 

***

 

A volte davvero non capivo lo zio Chris.Forse stava solo cercando di impressionarci come al solito,pensai mentre entravamo in casa;o forse,aveva davvero molto da raccontarci.

L’ambiente,all’interno,era altrettanto spartano che all’esterno,ma,se non altro,era pulito e più o meno in ordine.

-Sedetevi su quelle sedie,preparo il tè-

-Zio,non c’è bisogno.Volevamo chiederti se sai qualcosa sugli ibridi.

Zio Chris fece una risata.-Non sei cambiato,Jacob:dritto al punto come sempre.Certo che so qualcosa sugli ibridi;ma sedetevi,sarà una lunga chiacchierata.

Io e Aurora obbedimmo.Potevo capire quanto fosse nervosa,perché io lo ero altrettanto.Le strinsi la mano,sotto il tavolo,e lei ricambiò la stretta.

-Allora…Aurora.Cosa sai del tuo passato?-chiese zio Chris dopo essersi seduto.

Lei sussultò di nuovo.-Io…so che qualcuno ha fatto quest’esperimento su di me.Quand’ero piccola,vedevo foto di donne che mi somigliavano,morte da tempo.

E’ tutto ciò che so.-

L’espressione di zio Chris cambiò:le rughe sul suo volto diventarono più evidenti,il suo ghigno beffardo era scomparso.-Nient’altro?-

Aurora scosse la testa.

-Santo cielo,non vorrei essere io a…be’,fa lo stesso-borbottò fra sé.

-Zio,cosa c’è?-chiesi preoccupato.

-Niente,Jacob.Solo,potrebbe non piacervi molto quello che sto per dirvi.

-Vada avanti,la prego.-disse Aurora decisa,ma la sua mano tremava.-Siamo qui per sapere.-

-E va bene-,sospirò zio Chris.

 

 

 

 

-Le ricerche sugli ibridi,che sono in corso tutt’ora,iniziarono più di cinquecento anni fa.

I vampiri erano già i più forti,e i licantropi,molto meno numerosi,non rappresentavano un’eccessiva minaccia per loro.E allora,perché darsi tanto da fare per creare qualcosa di assolutamente imprevedibile?

La prima risposta,la più ovvia,era quella di stabilire il dominio di pochi sugli altri,in particolare sui Volturi,la più forte famiglia di vampiri conosciuta,con un esercito potente.

Ma questa è solo una delle ragioni che spinsero quei vampiri e quei licantropi-sì,c’erano anche dei licantropi tra loro-alla ricerca dell’essere perfetto.-

-Che ragioni?-chiesi.

-Sete di conoscenza,voglia di poter manipolare gli eventi naturali per creare qualcosa di straordinario…E’ qualcosa che può accostarti a un dio!-Zio Chris,ora,aveva un’espressione curiosa.Probabilmente,non era completamente in disaccordo con quei vampiri e quei licantropi.Ciò mi fece venire uno scatto di rabbia;cominciavo a capire perché Billy detestasse tanto lo zio Chris.Comunque,cercai di controllarmi e di nascondere il mio nervosismo ad Aurora.

-I primi esperimenti furono un completo disastro:tutti i licantropi morirono entro poche ore.

-Come…sceglievano i licantropi?-chiese Aurora.

-Oh.Domanda interessante.I primi erano per la maggior parte figli dei licantropi che aiutavano a condurre gli esperimenti…ma poi,morirono quasi tutti.

-E’ assurdo!-mi alzai urlando,fuori di me.Sentii un formicolio percorrermi tutto il corpo.Dovevo stare attento,o mi sarei trasformato.

Christopher era rimasto in silenzio,Aurora tremava.Mi risedetti,prendendole di nuovo la mano.Sapevo a cosa stava pensando:forse i suoi genitori facevano parte di quei licantropi.

-A quel punto,bisognava variare gli esperimenti e cercare altri giovani licantropi.Cominciarono a rapirli alle loro famiglie,certi che la maggior parte non sarebbe stata d’accordo.-

-Vorrei vedere!-dissi con energia.Zio Chris mi guardò senza espressione.

-Questa seconda prova andò leggermente meglio,e i licantropi sopravvissero.Aurora,tu sei tra questi.

Aurora sospirò;doveva star pensando ai suoi genitori,a ciò che le avevano fatto quei vampiri…ero pieno di rabbia,al pensiero di come dovesse sentirsi.

-Poi,per un po’ gli esperimenti si fermarono.Alcuni licantropi capirono che tra i loro simili c’erano dei traditori e si ribellarono.E’ tutto.

-Ma cosa intendevi prima dicendo che quegli esperimenti andarono “leggermente meglio”,zio?

Zio Chris guardò da me a Aurora,con espressione grave.

-I licantropi sopravvissero…e qui tutti  credettero di aver vinto.Ma ci furono alcuni imprevisti.

Primo,i nuovi ibridi non sembravano essere così straordinariamente forti come si prevedeva.Erano sì più forti di un comune essere umano,ma meno di un licantropo o un vampiro.

Secondo,e questo fu scoperto molto tempo dopo,il fatto che all’inizio fossero sopravvissuti non significava che fossero completamente sani.

-Che vuoi dire?Aurora è…-

-Vuoi davvero conoscere il perché di tutti quei ritratti somiglianti,Aurora?-mi interruppe Christopher.

Aurora annuì.

-Vedi,i primi licantropi morirono perché era stato iniettato loro del sangue di vampiro,assolutamente non compatibile con quello di un licantropo.

Nel loro secondo esperimento,cambiarono qualcosa nella quantità e nella composizione chimica del sangue.Il corpo di quei Quileute subì una trasformazione,e questo fu un grande risultato per quei ricercatori.Ma il loro corpo non poteva comunque sostenere tutto questo;dopo un certo periodo,era chiaro che avrebbe ceduto.

Ora,c’era un’altra complicazione.Quei Quileute si erano comunque trasformati,e la loro anima era divenuta… immortale,come quella di un vampiro.Così,mentre il loro corpo avrebbe ceduto,essa sarebbe sopravvissuta in eterno,reincarnandosi.Questo processo si ripete…

-…ogni diciassette anni-concluse Aurora.Aveva lo sguardo perso nel vuoto.

All’improvviso,mi sentii come terrorizzato.Aurora…sarebbe morta?O,per meglio dire,scomparsa?Mi sarebbe stata portata via?!

Mi alzai in piedi di scatto.-Ma è assurdo!!!Zio Chris,ci dev’essere un modo…qualcosa per aiutare Aurora!-

Zio Chris rimase per un po’ in silenzio.-Be’…a dire il vero,un modo ci sarebbe.-

 

 

***

And when your fears subside
And shadows still remain
I know that you can love me
When there's no one left to blame
So never mind the darkness
We still can find a way
'Cause nothin' lasts forever
Even cold November rain

November Rain,Gun’s’ Roses

 

 

-Aurora!Apri!-gridai.

-Vattene!-urlò lei di rimando,con la voce rotta.-Sono un mostro,uno scherzo della natura,smetti di perdere tempo con me!

Mi misi a sbattere più forte il pugno sulla porta:-Se non la smetti di frignare e dire sciocchezze e non apri subito la porta,la butto giù!Hai capito?Aurora!!-picchiai più forte.

-Jacob,smettila!-disse lei piangendo,mentre apriva la porta.

-Ti sei decisa!E’ da ore che ti sei rinchiusa nella tua stanza.Cosa speri di ottenere?-

-Non voglio ottenere proprio niente!-urlò lei tra i singhiozzi.-Tanto,ormai non c’è più nulla da fare!-

-Chris ha detto che c’è una soluzione.-

-Bere completamente il sangue di un licantropo non è una soluzione!E’ la prova che sono un mostro!-si coprì il viso con le mani.-Jake,io…non voglio che qualcuno mi guardi e pensi che sono un mostro.E più di tutto,non voglio che tu…mi guardi.-

Sbuffai.-Nessuno penserebbe che sei un mostro.E per quanto riguarda me,-aggiunsi togliendole le mani dal volto con delicatezza e decisione allo stesso tempo,-l’unica cosa a cui riesco a pensare mentre ti guardo,è che sei meravigliosa e speciale.Perciò smettila con queste sciocchezze,ok?-

-Jake…-Aurora mi guardò da dietro le sue lacrime,confusa.

Distolsi lo sguardo,imbarazzato.-Sì,purtroppo mi sono innamorato di te.Che ci vuoi fare,è la vita.-

Non avevo ancora finito di parlare,quando Aurora mi gettò le braccia al collo e spinse le mie labbra contro le sue.La strinsi forte a me e le accarezzai il viso,asciugandole le lacrime.Era possibile che,malgrado  tutto ciò che stava succedendo,in quel momento mi sentissi immensamente  felice?

Poi,dopo quella che mi sembrò un’eternità,Aurora  si staccò da me.

-Jake,io,tra un po’…non ci sarò più.-

La abbracciai di nuovo.-Certo che ci sarai.Troveremo un licantropo in fin di vita,o malvagio,e…-

-Ora sei tu che stai dicendo sciocchezze.-

-Ok.Allora,ti darò il mio sangue.-

-Questa poi…!-

La scossi per le spalle-Vuoi che resti a guardarti morire?!-

-Non morire,rinascere.Jake,lo sai che non è così che funziona.Tra altri diciassette anni,allora,cosa dovrei fare?-

-Trovi un altro scemo come me e…-

-Jake,non scherzare su queste cose.In questa mia vita,tu sei la cosa più importante.Se tu dovessi morire,non la riconoscerei più.Quindi non fa molta differenza.-

-Non è vero,-borbottai.-Sei dannatamente egoista.E io,allora,cosa dovrei fare?

-Tu hai la tua famiglia,la tua vita,.Non posso rubartela.

-Anche tu hai la tua famiglia:Bella,la vampira molesta,il succhiasangue  babbeo.E la mia vita è già tua.Dal giorno in cui sei arrivata,non c’era altri che te ad infastidirmi.

Lei fece qualche passo verso di me,poi mi abbracciò.-Jake,ti amo.-

-Anch’io ti amo-dissi,accarezzandole la testa.-E allora,perché non possiamo stare insieme?-

 

 

 

***

 

Sapevo che tutto ciò non era giusto.Aurora era giovane,eravamo innamorati.Perchè,se davvero esisteva un Dio,aveva permesso che accadesse tutto ciò?

Me ne stavo nel giardino di casa Cullen a pensare a queste cose;ormai era notte fonda.

Presi violentemente a calci una pietra,che andò a schiantarsi contro un albero,scavando un buco nella corteccia.Possibile che non c’era nulla che potessi fare per lei?

All’improvviso mi ricordai.Sì,c’era un’ultima cosa che potevo fare,per quanto piccola e insignificante fosse.

 

 

***

 

 

-Che c’è,Jake?Cosa ci facciamo sulla spiaggia a quest’ora?-chiese nervosamente Aurora.

-Niente di particolare,ho pensato che fosse il posto più adatto.-

-A fare cosa?!-

-Puah,i tuoi pensieri mi fanno schifo.-

Aurora fece per protestare,ma io la anticipai:-Quando oggi te sei scappata da casa di Chris,piantandomi lì come un idiota,zio Chris mi ha dato questa.-Le porsi un cofanetto di legno.Era a forma di bauletto,piccolo e grazioso,ma il legno era un po’ rovinato.Dopotutto,per quanto fosse stato custodito bene,aveva pur sempre cinquecento anni.

-Cos’è?-chiese Aurora incuriosita.

-Apri e lo scoprirai.Credo che ti piacerà.-

Aurora aprì delicatamente il cofanetto.Dentro,c’erano alcuni ritratti.

Il primo ritraeva una bella ragazzina dalla pelle e i capelli scuri,tipici dei Quileute,e dei grandi occhioni. Aurora,o,per meglio dire,Ayasha prima della trasformazione.

Lei sfiorò delicatamente il foglio con la mano.-Questa…sono io?-

-A parte il fatto che manca l’elemento caratterizzante,cioè l’altezza,credo che potresti essere tu.Guarda,qui c’è un piccolo dipinto.

Aurora ripose con delicatezza il primo foglio e passò al secondo.Era un ritratto di famiglia:c’erano un uomo dai lineamenti marcati e la pelle scura,e una donna non molto alta con dei capelli liscissimi,che teneva in braccio una bambina.

-Questi…sono…-disse Aurora,cercando di trattenere le lacrime.

Sorrisi.-Sì. Guarda,su quest’altro manoscritto-dissi,prendendo un altro pezzo di carta.-C’ è documentato tutto,di quel periodo.A quanto pare,i tuoi furono tra i capi della lotta per far cessare gli esperimenti.

-Jake,-disse Aurora,stringendo forte a sé i fogli.-Grazie.Sul serio.Io mi sono sempre chiesta…come fossero,o se mi volessero…-

-Be’,a quanto  pare ti volevano eccome.-dissi.

-Ok,allora…e su quell’ultimo foglio strappato,cosa c’è scritto?

-Oh-feci una smorfia.-Chris ha detto…che è la data dell’esperimento,cioè…-

-…La data del giorno in cui me ne andrò,-concluse Aurora.

Annuìì,non sapendo che altro dire.

Aurora prese il foglio piegato a metà e lo rigirò per un po’ tra le dita.Poi,improvvisamente,lo strappò in mille pezzi.

-Aurora,che fai?!-chiesi allarmato.

-Non voglio saperlo-,disse lei.-So che non mi resta molto,ma non voglio svegliarmi ogni mattina pensando che mi resta un giorno in meno.Preferisco credere che mi è stato dato un giorno in più.-

Sorrisi,cercando di trattenere le lacrime;non volevo che lei vedesse che avevo paura,paura che arrivasse quel giorno.

-Aurora,sei davvero straordinaria come il tuo nome.-

Lei mi dette un pugnetto nello stomaco,ridendo.-Ehi,non è da te farmi troppi complimenti.Mi abbracciò e mi spinse sulla sabbia.Lei appoggiò la testa sulla mia spalla e per un po’ rimanemmo distesi così.

-Però,-disse Aurora ad un certo punto-c’ è una cosa che non mi è chiara.Come faceva tuo zio a sapere tutte queste cose,e addirittura ad avere il cofanetto?-

Feci una smorfia.

-Credo che sia o fosse stato in contatto con alcuni ricercatori. Suppongo che si sia nascosto tra le montagne per tagliare i ponti con loro.Avrei voluto pestarlo a sangue,ma dato che c’erano cose più importanti,l’ho messa sulla lista delle cose da fare.Domani,ad ogni modo,riceverà una visitina dal branco.-

Aurora fece una risatina.-Povero zio Chris!In fondo ci ha aiutati…-

-Povero un cavolo!-dissi irritato.-Stare a guardare gli altri che commettono un crimine senza dire niente forse è anche peggio di commetterlo.Dobbiamo trovare i loro laboratori e distruggerli.-

Aurora fece cenno di sì con la testa,poi si voltò verso di me.-Quali cose?-

-Eh?-

-Hai detto che volevi pestare zio Chris,ma poi hai avuto di meglio da fare:cosa,di preciso?

-Ah,quello…-dissi pensandoci un po’.-Niente,è solo che avevo un appuntamento con una ragazza.-

Lei mi diede uno schiaffo.-Ehi!-

-Come sei violenta…considerato che è da mezz’ora che te ne stai spaparanzata su di me,e tra l’altro mi si è anche addormentato un braccio,dovresti almeno aspettare che finisca di parlare.Dicevo,dovevo vedere una ragazza.Brutta,violenta,bassa,che cucina le frittelle più indigeste d’America.La conosci?-

Inaspettatamente,Aurora si strinse più forte a me.

-Jacob,ti amo.-

Rimasi per un po’ senza parole.

-Ti amo anch’io.-dissi infine.-E allora,perché dobbiamo separarci?-

Aurora ci pensò su un attimo.-Non ci separeremo.-

-Ma…-

-Jake,riesci a vedere il cielo,stanotte?-chiese Aurora.

-Sì…-risposi confuso.

-D’ora in poi,ogni volta che lo guardi,pensa che ognuna di quelle stelle sono io che vorrei dirti ti amo,e che ,siccome non posso,non mi resta che illuminare le tue notti.

Al mattino,il calore del sole sarà il mio abbraccio.Quando pioverà,pensami un po’ di più,perché sono io che mi sento sola…

 

 

 

 

-----15 anni dopo-----

 

Credo che certi incontri non avvengano mai per caso. Almeno,sento che quello tra me e Aurora è stato così.

Sono passati quindici anni da quella mattina di novembre in cui è diventata polvere davanti ai miei occhi,eppure,sento che lei è ancora accanto a me,proprio come mi aveva detto quella notte.Ricordo quegli ultimi  mesi insieme,i più belli che abbia mai vissuto,con nostalgia,ma non sono infelice.Non troppo,almeno.

Aurora mi ha insegnato a non scappare dal mio dolore,dopotutto.

C’è solo una cosa che avrei voluto vedesse.Abbiamo distrutto ogni singolo laboratorio,noi Quileute e i Cullen.Chi l’avrebbe mai detto che Bella avesse un potere così straordinario da vampira?Vederla trasformarsi in altri vampiri,in particolare nei Volturi,è stato fantastico.Alcuni si arrendevano senza neanche combattere.

Ecco.Come al solito,mi perdo in ricordi passati.E ora,lei dov’è finita?!

-Aurora!Aurora!-

Piccola peste.La prossima volta,al parco ti ci porta Leah.E’ pur sempre tua madre.

-Aurora?Ma è un nome bellissimo!Sai,non so perché,ma ho sempre desiderato che i miei mi chiamassero così.Comunque,com’è fatto tuo padre?-

E’ una bella voce allegra,da ragazzina.Mi guardo attorno per vedere chi ha parlato.

-E’ lui!Papà!-mia figlia mi corre incontro.Non ha ancora quattro anni,ma è davvero una piccola peste.

-Dove ti eri cacciata,stavolta?!-

-Mi ero persa,ma poi quella signora mi ha riportato indietro!-dice indicando un gruppo di ragazze.

Macchè signora.Quella ragazzina avrà al massimo tredici  anni;non sarà alta nemmeno un metro e cinquantacinque.

All’improvviso,la ragazza si volta a salutare mia figlia.Anche se è lontana,posso vedere chiaramente che ha un viso molto carino,quasi come una bambola,con gli occhi grandi e lunghi capelli castani.

Può essere…

Le sue amiche la stanno chiamando;se ne va,ridendo.Sembra felice.

Scuoto la testa,sorridendo.Lei ora è nel sole e nelle stelle,e anche nella pioggia.

Prendo la mano di mia figlia: è ora di ritornare a casa.

 

 

November Rain

                                                                                                                                                                                                                                                                            -fine-
  
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