Sesto giorno
Se c’era un giorno in cui Shikamaru
si alzava presto, era il giovedì. Per svegliarsi alle sei di mattina, il
ragazzo dal codino aveva sicuramente qualcosa di importante
da fare. Alle 6:20 era già vestito con la sua
maglietta a rete sotto la giacchetta, i capelli ordinatamente pettinati e
legati, e la borsa pronta con le cose che gli sarebbero servite più tardi. Dopo
essersi preparato una colazione a base di latte e cereali, si sedette in una
delle sedie della cucina a godersi la calma del primo mattino.
Alle sette sarebbe dovuto essere
in stazione per dirigersi alla sua destinazione: c’era una partita
importantissima ad aspettarlo.
Ino non si era ancora svegliata: nel
caso, Shikamaru non avrebbe mangiato cereali a colazione. Nel caso, Shikamaru
non si sarebbe goduto la calma del primo mattino. Nel caso…
I suoi pensieri si succedevano vorticosamente
quando il suono di una porta che si apriva richiamò la sua attenzione. Voltando il capo verso quella direzione, scorse Ino
camminare verso di lui ancora mezza addormentata. Improvvisamente la sua
bocca si asciugò mentre l’immagine della ragazza dagli
occhi blu si faceva più vicina…
Shikamaru sapeva che questa volta Ino
non stava flirtando con lui, ma anche fosse stato il
caso…beh, ci stava decisamente riuscendo. Mentre il
suo corpo si avvicinava a lui, poteva sentire una sensazione crescere dentro di
sé. Oh, vedere quell’immagine di prima mattina era
assolutamente pericoloso.
Ino era ancora vestita col suo
pigiama…in realtà sembrava che stesse indossando solo l’intimo: un sottile top
bianco e cortissimi pantaloncini coordinati, che a lui sembravano più culotte, a dirla tutta. Qualunque cosa fossero,
le sottolineavano perfettamente il fondoschiena rotondo, mentre la parte
superiore marcava la forma dei suoi seni, e no, decisamente non indossava il
reggiseno.
Mmmm…tutta da gustare. Shikamaru disapprovò da solo
quel pensiero perverso, senza spiegarsi da dove provenisse.
Ino intanto lo aveva oltrepassato con
un sorriso sonnolento prima di sparire dietro la porta del bagno.
Gli occhi gli sbalzarono dalle orbite.
Ora come ora pensava che svegliarsi presto la mattina non
fosse poi così male...
Qualche minuto dopo, sentì tirare l’acqua del bagno mentre la porta si apriva. Ma non si voltò a
verificare i suoi sospetti: forse era meglio lasciare che i suoi pensieri di
poco prima se ne andassero da soli prima che si
ritrovasse in una situazione peggiore di quella precedente. Sapeva che non
avrebbe dovuto sentirsi attratto da lei, a prescindere da quanto la ragazza
fosse allettante. La sua fastidiosa vita sarebbe diventata ancora più fastidiosa se avesse lasciato che una ragazza vi facesse
capolino, e Ino non era nemmeno il tipo di ragazza
che avrebbe cercato, in ogni caso. Inoltre, lei sarebbe uscita dalla sua vita
in 48 ore a partire da quell’istante.
Gli andò di traverso il latte quando
d’improvviso Ino comparve di fianco a lui, evidentemente
ancora mezza addormentata: lo guardò assonnata senza rendersi conto di com’era
abbigliata e senza rendersi conto di quanto danno poteva arrecargli solo
rimanendogli così vicina…
Così vicina che lui poteva sentire il profumo dei suoi
capelli.
Ino sbadigliò, prese il latte dalle
mani di Shikamaru e lo bevve, finendolo.
Shikamaru si lamentò: “Ehi…”
Ino lo guardò attonita e lui si rese
conto di aver fatto un errore a rivolgerle la parola.
In quel momento, a pochi centimetri da lui, le labbra
leggermente dischiuse di Ino
sembravano chiedere di essere baciate...
Lo stava decisamente
conquistando.
I lunghi capelli erano ancora arruffati e le accarezzavano
mento e guance prima di appoggiarsi lievemente alle sue spalle. I suoi occhi
azzurri sembravano ancora più limpidi del solito e lui non poteva fare a meno
di fissare le profondità di quel cielo. Poteva addirittura scorgere il suo
stesso riflesso in quegli occhi chiari.
In quel preciso istante doveva davvero sembrare molto
stupido.
Vedendo una traccia di latte scorrerle giù dal labbro,
Shikamaru non seppe più resistere al suo desiderio…
Pigro o no, Shikamaru era decisamente
normale.
Ino mugugnò sorpresa sentendo due
forti braccia afferrare il suo corpo; i suoi occhi strabuzzarono
quando sentì un paio di labbra abbattersi sulle sue. Non era un
eufemismo dire che ne rimase scioccata.
Ora era decisamente sveglia.
Le labbra di lui stavano
esplorando la sua bocca mentre la sua lingua provvedeva a rimuovere le ultime
tracce di latte dalla sua bocca.
In quell’istante Ino si sentiva leggera. Era così perfetto: Shikamaru aveva
un sapore unico, migliore di quello di ogni ragazzo
che avesse mai baciato prima.
Punto extra:
Shikamaru era maledettamente bravo a baciare.
Nonostante il bacio durò pochi secondi, lo spirito di Ino salì alle stelle. Si
sentiva bruciare ovunque. Nemmeno Sasuke Uchiha era stato capace di farla sentire così.
“Che...cosa...perché mi hai baciata?”
domandò a corto di fiato quando lui l’ebbe lasciata. Ansimava leggermente,
sperando segretamente in un secondo bacio.
Shikamaru sorrise: “Avevo bisogno di un bacio di Miss
Fortuna”
Ino lo fissò con sguardo
interrogativo.
“Ho una partita di scacchi oggi” disse lui raccogliendo le
sue cose e dirigendosi alla porta “Ah, e considera questo bacio un pagamento
per la lezione di ieri”.
Mentre ancora fissava la porta chiusa, Ino imprecò sottovoce.
Col cavolo che me ne
vado da questa casa! Ti farò mio, MIO!
Aspetta solo un po’, Shikamaru! Vedrai!
Dev’essere davvero furiosa ora, sorrise lui tra sé e sé mentre
entrava in ascensore.
Poteva ancora vedere gli occhi azzurri spalancati di
sorpresa dopo il bacio, fissarlo come se fosse impazzito.
Beh, in effetti lo era.
E poi è un bene se si agita, pensò divertito. Potrà pensare che io sia un pervertito, ma
se questo la fa spaventare e la fa uscire di casa
ancora prima, tanto meglio…
Uscì dall’edificio e si incamminò
verso la stazione.
La prossima volta le salto sul letto. Sì, quella sarebbe una bella mossa…
La routine di Shikamaru il giovedì mattina consisteva
nell’andare a trovare le sua famiglia. La famiglia
Nara abitava in cima a una collina, un posto perfetto
per crescere i cervi e fare ricerche mediche sulle loro corna. Qualche volta,
quando non era occupato con lo studio, Shikamaru andava ad aiutare i suoi a
sorvegliare i cervi: non lo trovava un compito noioso come invece reputava la
maggior parte dei lavori; guardare i cervi era facile: poteva lasciarli vagare
per i campi verdeggianti mentre i cani li radunavano e
lui se ne stava steso sull’erba, sistemandosi comodamente a guardare le nuvole.
Suo nonno, che condivideva con lui la passione per gli scacchi
e per ogni tipo di gioco da tavolo, era il suo sfidante preferito per ogni
partita. Ogni volta che Shikamaru andava a trovarli, il giovedì, giocavano
insieme a scacchi, o a shougi i a go prima che il
ragazzo se ne tornasse a casa. La partita era sempre
un ottimo contraltare per tutto il tempo che ci
metteva nel raggiungere la casa, perché suo nonno si dimostrava sempre un
ottimo avversario: nonostante il suo genio lo aiutasse sempre nel corso della
partita, l’esperienza del nonno di solito aveva la meglio, così che Shikamaru
non vincesse spesso. Ma quando vinceva, c’era sempre
un premio pronto ad aspettarlo.
E oggi, con l’aiuto del bacio di
Miss Fortuna, forse aveva qualche possibilità.
Domani è il
compleanno di Shikamaru...
Quando la lezione finì, Ino corse di fretta al lavoro.
Nonostante sembrasse assorta nel suo compito, i suoi
pensieri vorticavano veloci pensando al giorno
seguente. Stava pensando di dare a Shikamaru un regalo che non avrebbe
dimenticato per il resto della sua vita, qualcosa che avrebbe allo stesso tempo
assicurato senz’ombra di dubbio il suo posto in quella casa.
Ino sorrise compiaciuta pensando al
suo piano.
Era quasi mezzanotte quando
Shikamaru rientrò a casa. Le stanze erano buie e sorprendentemente silenziose. Sarà andata in discoteca…
Il ragazzo vide la porta della camera di
Ino chiusa, e quando si avvicinò per assincerarsi che non ci fosse, non udì volare una mosca all’interno.
O era fuori o stava dormendo. Non che gli importasse.
Si diresse in camera sua e si spogliò dirigendosi in
bagno. Dopo una doccia calda, si infilò un paio di
boxer e si fece spazio sul suo letto prima di buttarvisi sopra. La sera era
fresca, ma a lui non dava noia, così non si curò di chiudere la finestra,
lasciandola aperta senza nemmeno coprirsi.
Mentre si stava addormentando, una
figura si mosse verso il suo letto nell’oscurità...
Era passata la mezzanotte, il che significava che era l’ultimo
giorno della settimana di prova di Ino.
Ri-eccomi!!!
Catlady: Ciao e grazie mille, davvero! Magari Shika se ne rendesse conto…credo che uno dei pregi di
questa ff sia proprio il tenere
i personaggi estremamente IC…e così far sclerale i lettori che entrerebbero
volentieri nello schermo per dare un calcio a Shikamaru e svegliarlo un po’!!!
Mimi18: Mimi! Sono felicissima del concerto, e
della ff e di…beh, tu lo sai…life is good! Anche
io speravo tanto in un compleanno, mah…beh…Ino è più
originale di noi! ;P Che mi dici del punto extra? E poi, quanto è adorabile Ino dopo
il bacio? E Shika…vuole
saltarle sul letto *.*...cattivo Shika…eheh…
celiane4ever: Don’t worry, l’importante è recuperare!
Kikichan:
grazie mille per i complimenti sulla traduzione: l’autrice scrive in modo molto
colloquiale quindi alle volte è difficile rendere le espressioni gergali,
soprattutto perché spesso temo di cadere in modi di dire regionali…ma se mi
dite che funziona, mi rasserenate molto! Grazie mille!