Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: Dreamer_chan    03/04/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se Tsunayoshi Sawada, destinato a diventare il Decimo Boss della famiglia Vongola, venisse a sapere di non essere figlio unico? Cosa succederebbe alla nostra Decima generazione?
***
Marty, una ragazza normalissima (o almeno così credeva), è costretta a trasferirsi in Giappone per chissà quale motivo. Fortunatamente non è sola, e oltre a portare con se le sue due migliori amiche, fa la conoscenza di alcuni ragazzi molto simpatici.
Le strade dei due sono in qualche modo collegate? La nostra famiglia Vongola verrà coinvolta in altri guai con l'apparizione di questi nuovi personaggi?
Siete curiosi? Troppe domande? Allora non esitate a leggere! ^_^
Buona lettura!! Dreamer :D
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-Tratto dal capitolo-
Tsunayoshi Sawada, Hayato Gokudera e Takeshi Yamamoto camminavano nel corridoio della scuola. Sarebbe stato tutto normale se non fosse per il fatto che, quella mattina, il giovane Sawada non aveva ancora visto Reborn.
Scoprire dove fosse il bambino in quel momento era abbastanza imprevedibile per i tre ragazzi, anche se Sawada aveva uno strano presentimento.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Prologo -


Italia - Sicilia 

-Oggi a scuola non ne potevo più. I professori sono stati più noiosi del solito.- Sbuffò la ragazza camminando annoiata e non vedendo l’ora di tornare a casa.
-Si hai ragione. Meno male che è finita presto la giornata.- Rispose l’altra.
-Io invece mi sono addormentata. Nemmeno se ne sono accorti quei rompiscatole!- Esclamò una terza.
Le tre ragazze camminavano per le vie della città tornando a casa dopo una lunga e faticosa giornata di scuola.
-Oggi alla fine usciamo insieme?- Domandò una del trio. Era alta e longilinea con lunghi capelli ricci e neri che le ricadevano sulle spalle con occhi castani e vispi che prestavano sempre molta attenzione a ogni minimo particolare di qualsiasi cosa.
-Certo! Come sempre!- Rispose un'altra. A differenza della sua amica, ella era bassina con capelli castani e delle meshes bionde, ma non si capiva bene se li aveva mossi o lisci dato che ogni giorno prendevano una piega diversa. I suoi occhi erano grandi e color cioccolato, ricordavano molto quelli di un cucciolo (Non a caso la ragazza si sentiva chiamata così diverse volte).
-Allora ci si becca oggi pomeriggio!- La terza a parlare era abbastanza alta, ma non troppo. I suoi capelli erano biondi e gli occhi variavano da castani a verdolini quando gli pareva. Sembrava la più spavalda delle tre.
Si erano organizzate per vedersi quel giorno, ma non si sarebbero mai immaginate che cosa le aspettava.
 
Giappone – Scuola media Namimori

Tsunayoshi Sawada, Hayato Gokudera e Takeshi Yamamoto camminavano lungo il corridoio della scuola. Sarebbe stato tutto normale se non fosse per il fatto che, quella mattina, il giovane Sawada non aveva ancora visto Reborn. Tutto ciò era strano visto che quel bambino era sempre tra i piedi del suo allievo. L’ultima volta che era successa una cosa del genere, il tutor era stato colpito dal bazooka dei dieci anni finendo nel futuro e scoprendo che erano tutti in pericolo a causa della famiglia Millefiore. Questo pensiero aumentava la preoccupazione del castano perché quando Reborn spariva dalla circolazione non significava nulla di buono.
-Non vi preoccupate Decimo! Vedrete che Reborn-san tornerà!- Cercava di consolarlo Gokudera, mentre Yamamoto sorrideva rassicurante.
-Grazie Gokudera-kun. Spero solo che torni entro sta sera … Cavolo, deve sempre farmi preoccupare!- Sospirò Tsuna.
Scoprire dove fosse Reborn in quel momento era abbastanza imprevedibile per i tre ragazzi, anche se Sawada aveva uno strano presentimento.
 
Torniamo in Italia

La ragazza dagli occhioni da cucciolo arrivò a casa. Viveva con suo padre e non sapeva nulla su sua madre.
La sua dimora era molto grande. Lui e suo padre non erano ricchi, ma avevano abbastanza soldi da riuscire a vivere in una bella casa a due piani. Tutto ciò la ragazza non riusciva a spiegarselo, visto che lavorava solo suo padre, ma non si soffermava mai sull’argomento.
Varcando il grande portone d’ingresso, la castana notò che, a differenza degli altri giorni, suo padre era tornato presto dal lavoro. Sedeva sul divano in salotto vestito con uno smoking. Accanto a lui era seduto un buffo bambino con in mano una tazzina bollente di espresso e sul cappello una specie di camaleonte alquanto strano.
Quando vide quella scena, alla ragazza fu spontaneo chiedere: -Ciao Papà! Come mai sei arrivato così presto?-
-Ben tornata Marty. Ti stavamo aspettando.-
A quel punto lo sguardo della ragazza si posò sul piccolo bimbo seduto accanto a suo padre. Si domandava chi fosse mentre continuava a guardarlo incuriosita.
-Ciaoss Marty. Io sono il tutor Reborn. Sono un killer professionista e grande amico di tuo padre.-
-Un … un … un killer?! Papà! Perché abbiamo un killer in casa?-
-Non ti preoccupare, in fondo anche io lo sono.- Disse semplicemente il padre.
-Che cosa? State scherzando?! Papà ma tu fai il panettiere!- Sbottò la ragazza incredula.
-Senti Marty … Ci sono un po’ di cose complicate che dovrei spiegarti. Spero tu capisca che se ho mentito l’ho fatto per una buona causa.-
-C’è dell’altro?-Domandò ancora la castana che in quel momento aveva un espressione a dir poco sorpresa sul viso. Cosa stava succedendo? Cosa le nascondeva suo padre?
-Vedi Marty … - L’uomo sospirò passandosi una mano tra i capelli, cercando di trovare il modo migliore per formulare la frase.
Marty ormai non stava più nella pelle. Era curiosa di quello che le avrebbe detto il padre.
-Io … Non sono un panettiere. Ecco … E’ complicato da spiegare.- Non sapeva proprio come affrontare la situazione. Immaginava che la figlia avrebbe reagito tutt’altro che bene, ma non aveva scelta: Doveva rivelare la verità.
-Parla!- Sbottò la ragazza. Il padre stava esitando troppo e questo non faceva altro che preoccuparla.
-Io … Sono il Consigliere Esterno di una famiglia mafiosa.- Disse senza guardarla. Aveva paura della sua reazione.
-Che cosa? Sei un membro … Della mafia?- Non poteva essere vero. No, non poteva crederci.
-Esattamente … E anche tu sei coinvolta in tutto questo. Devi partire subito per il Giappone, la questione è urgente.-
-Giappone? Ma … Papà perché è tutto così improvviso? Dimmi di più. Perché sei membro della mafia? Perché devo partire?  Io non voglio partire. Qui ci sono le mie amiche, c’è la mia vita.- Rispose la figlia con convinzione.
-Marty purtroppo non posso darti altre informazioni per adesso. Ti spiegherò strada facendo. Ora va a prepararti per favore.- Tagliò corto lui.
-Ma papà! Non adesso per favore!-
-Abbiamo l’aereo tra poco. Non possiamo perderlo.-
La castana non sapeva come reagire a una dichiarazione del genere. Avrebbe dovuto lasciare l’Italia, il suo paese, per andare in Giappone. Inoltre avrebbe dovuto lasciare anche le sue due migliori amiche, senza avere il tempo di salutarle. Purtroppo non poteva rifiutare la proposta di suo padre, dato che la questione sembrava abbastanza importante.
Spostò lo sguardo sul bambino che in quel momento la stava fissando, chiedendosi ancora come faceva a essere un killer professionista. Probabilmente stava scherzando, ma c’era un qualcosa nelle sue parole che le era sembrato vero.
-Meglio che ti sbrighi, non vorrai fare tardi.- Le disse il piccolino quasi con aria familiare.
-Va bene … Vado in camera mia a prepararmi … - Sbuffò con disapprovazione.
Era successo tutto troppo in fretta. Era strano. La ragazza salì le scale per raggiungere la sua stanza e iniziò a preparare tutto. Dopo un po’ scese, e insieme a suo padre si diresse all’aeroporto. Con loro venne anche quello strano bambino vestito di nero … Chissà se c’era anche lui dietro tutta questa storia.


Angolo Autrice: Ciao a tutti cari lettori!! Mi presento, sono Dreamer! Sono nuova in questo fandom quindi spero davvero tanto di aver iniziato con il piede giusto :D
Allora ... Partiamo dal fatto che questo capitolo era già stato pubblicato, ma ho letto alcune recensioni che avevo ricevuto che mi hanno fatto notare molti errori che avevo fatto nella versione precedente. Mi scuso con tutti quelli che lo hanno letto e invito invece a leggere questo, ovvero quello definitivo e di lasciarmi una recensione per farmi sapere se sono migliorata o se fa schifo lo stesso xD
Per quelli invece che non l'avevano ancora letto, spero tanto di avervi incuriositi! E anche VOOOI! Si parlo proprio con VOI che state leggendo! Se non vi è di disturbo, lasciatemi una recensione per farmi sapere se il capitolo/prologo vi è piaciuto oppure no ^^
Voglio anche scusarmi se il capitolo non è molto lungo, ma come c'è scritto anche nel sottotitolo, è solo un prologo quindi i prossimi capitoli spero di farli più lunghi. Inolte anche parlando delle descrizioni, non mi sono voluta dilungare troppo proprio perchè è solo un capitolo introduttivo ma i prossimi capitoli saranno senza dubbio più corposi :)
Detto questo non ho altro da aggiungere! Al prossimo capitolo!! 

Dreamer :)
   
 
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