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Autore: lollipop 2013    07/04/2014    7 recensioni
Due culture diverse si incontrano, mescolandosi.
Un amore contrastato, che va oltre la famiglia, oltre le tradizioni.
John si innamora di Mary.
Mary si innamora di John.
Lui è un gipsy, uno zingaro inglese che ormai staziona da anni nella stessa città.
Lei é una ragazza normale, una tipa di città, indipendente e con fin troppi problemi.
Due culture così diverse riusciranno ad amalgamarsi o entreranno in collisione?
Riuscirà John a vivere questa sua storia d'amore impossibile?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 14

 
Rientro in casa in punta di piedi, nel disperato tentativo di evitare di farmi sentire da mia madre.
Cerco di sgattaiolare nella mia camera, ma nel silenzio della casa dormiente, la voce di mia madre, alle mie spalle, echeggia come un tuono durante un forte temporale. << Dove sei stato? >> mi volto lentamente smorzando un ghigno.
Vedo mia madre retta dietro la porta, è stretta nella sua vestaglia di seta verde, ha le braccia conserte e i capelli arruffati. Sul suo viso c’è dipinta un’ espressione rude ed incattivita… << Sono rimasto a dormire da degli amici, ho detto a papà di avvisarti. >> mia madre si avvicina a me e afferra tra le mani il colletto della mia giacca… << Tuo padre è il re fuori da questa casa e nella sua palestra ma qui John, tra queste mura io sono la regina… Detto io le regole. >> cazziatone in arrivo!
Tengo il suo sguardo e nei suoi profondi occhi verdi striati, intravedo una vena di collera che mi fa rabbrividire. << Vi è vietato passare la notte fuori casa e --- >> le sue parole vengono interrotte dalla porta di ingresso che si apre lentamente, lasciando entrare la figura di Jenny.
 << Che succede? >> Jenny si sofferma dinanzi a noi, ha un sopracciglio inarcato e attende una risposta che, prontamente mia madre le da. << Tuo fratello ha passato la notte fuori casa. >>
Jenny sorride sorniona… << Sei stato con lei, complimenti. >> mi batte una pacca sulla spalla per poi dirigersi in cucina.
Mia madre mi guarda con espressione interrogativa… << Chi è lei? >> scuoto il capo.
Mia madre mi trascina in cucina, punta gli occhi su me e Jenny e ci invita a parlare.
<< Chiedilo a lui. >> << Io non ho niente da dire. >>  spazientita, mamma batte i palmi delle mani sul tavolo, facendo cadere a terra il posacenere di ferro che vi era poggiato sopra. Il rumore assordante fa sobbalzare tutti.
<< Che cosa mi state nascondendo? >>
<< Ok, te lo dico io… >> Jenny si fa avanti, avvicinandosi a mia madre. Scuoto il capo e la fisso, provando ad indurla a tacere.
<< John si vede con una ragazza e la cosa sembra essere seria… >>
Mia madre rilascia i muscoli del viso, quasi in un sorriso.
<< Vuoi sposarti John? Mi renderesti davvero felice, voglio conoscere la ragazza, voglio --- >> Jenny le si piazza d’avanti, con le mani ben ferme sui fianchi.
<< Non ci sarà nessun matrimonio mamma… >>
<< Jenny sta zitta. >> la ammonisco.
Mia madre scuote il capo corrugando la fronte, tiene lo sguardo di Jenny cercando di capire cosa le stia passando per la testa.
<< La ragazza di John è una gorge. >>
L’espressione della signora Kelly Evans muta notevolmente, ho quasi l’impressione che il suo viso sia diventato dello stesso colore della sua vestaglia di seta… Verde.
<< E’ vero? >> si volta verso di me e non riesco più a mentirle.
<< Mamma… lascia che ti spieghi… >> il palmo della sua mano destra va ad infrangersi sulla mia guancia sinistra.
Sento il caldo riscaldarmi l’intero volto. Riesco quasi ad immaginare quanto possa essere rossa la mia guancia.
Negli occhi di mia madre c’è odio, odio per me e per ciò che ne ho fatto della nostra cultura.
Jenny è in disparte, dispiaciuta per lo schiaffo ma felice che mamma sappia la verità.
Se c’è una persona che ama la nostra cultura e odia i gorge più di mia madre, quella è Jenny!
<< Perché, spiegami il perché? >>
<< Non c’è un perché mamma, è successo e basta. >>
<< Con tutte le ragazze gipsy belle e di buona famiglia, tu hai dovuto scegliere una gorge. Devi odiarmi proprio tanto John. >> gli occhi le si inumidiscono, non capisco perché la prende sul personale, manco avessi tradito lei con un'altra donna.
Tento di giustificarmi, di dir loro le mie motivazioni ma le loro assordanti urla non mi permettono di proferir parola.
<< Smettetela di urlare sveglierete tutti… >> mormoro facendo gesto con le mani di abbassare il volume della voce. Troppo tardi!
<< Si può sapere che diavolo vi è preso? >> Brece vestita col suo pigiama bianco a fiori lilla entra in cucina, seguita dal resto dei miei fratelli che, si trascinano a mò di zombi e con occhi semiaperti, nel corridoio.
<< Torna a letto sorellina, questi non sono affari che ti riguardano. >> Brece incrocia gli occhi con i miei e comprende in un solo sguardo, tutto il mio disagio.
<< Bhè cara Jenny, se tu urli come una cornacchia facendomi saltare giù dal letto, diventano anche affari miei! >> Brece imita Jenny, portandosi le mani a cingere i suoi esili fianchi. Ha soli 15 anni ma ha grinta da vendere!
Mamma ignora Brece e ritorna ad infuriarsi con me, dopo qualche istante anche Jenny la segue.
Sputano veleno come le vipere nei deserti.
Vorrei urlare e mandarle al diavolo ma non sono stato educato in questo modo.
<< Sei un disonore per questa famiglia! >> punto gli occhi su mia madre, non riesco a credere a quello che ha appena detto… Me ne resto in silenzio con il viso smorto.
<< Mamma! >> con tono ammonitorio Brece cattura l’attenzione di nostra madre.
Lei fa spallucce e fa per lasciare la cucina, nel totale silenzio mio e dei miei fratelli.
<< Questa è una famiglia di pazzi. Tu sei pazza, Jenny è pazza e tutti quei stupidi gipsy che la pensano come voi sono pazzi. >> Brece sbotta ed inizia ad urlare come una forsennata.
<< Brece! >>
<< Sono stanca. Stanca di vivere in un mondo fatto di troppi sfarzi e pochi sentimenti. Stanca di dover essere in eterna lotta col mondo esterno, un mondo fatto di tante culture belle e diverse che desidererei conoscere. Stanca di vivere in una famiglia che aggredisce ed accusa di disonore il proprio figlio, fratello, solo perché è innamorato. L’amore è unico non ce ne sono altri e tu non puoi costringere me o John o Malcom o chi altri ad amare qualcuno scelto da te. >> le lacrime rigano il volto di Brece. Non mi ero mai accorto di quanto soffrisse la mia sorellina…
Brece si avvicina alla mamma, parlandole ad un passo dal suo viso…
<< Tu non hai idea di quante volte io abbia desiderato di vivere come una normale ragazza. Si mamma, ho anche desiderato di essere una gorge e nei miei sogni ricorre spesso questo desiderio. >> pronuncia le ultime parole con sfida, vuole ferire mia madre, pugnalarla alle spalle e, a guardare dalla sua espressione, ci è riuscita in pieno.
<< Tu sei solo una ragazzina viziata, sei stata per troppo tempo tra i gorge e sei diventata esattamente come loro. Indisponente e maleducata verso i tuoi genitori. Io non ti ho insegnato questo. Voi tutti avete bisogno di essere rimessi in riga… >> mamma si sfila lo zoccolo dal piede e quello non è mai un buon segno.
Troppe ne ha date con quel zoccolo ed io, troppe ne ho prese.
Questa volta però la sua priorità non sembro essere io. Mamma colpisce Brece all’altezza della coscia destra, facendola urlare per il troppo dolore.
Malcom copre gli occhi di Andrea e Peter.
Jenny volta le spalle alla scena, troppo dura da vedere persino per lei.
Mi precipito su mia madre spingendola via.
<< Basta! >> urlo.
<< Non osare mai più fare una cosa del genere John. >> disobbedirle, mentirle o intromettersi nelle sue cose, fa infuriare ulteriormente mia madre. Per lei sono tutte mancanze di rispetto ed il rispetto per una donna gipsy è alla base della vita.
Alle donne gipsy non è concesso nulla, devono solo pulire casa ed allevare i figli.
Non possono uscire, se non con i propri mariti, non possono ne lavorare ne studiare.
Ciò che a loro sta a cuore è la parola “rispetto”, della quale, molto probabilmente, non conoscono neanche il significato.

Le mie urla si accavallano con quelle di mia madre, poi al coro si aggiungono Brece, Jenny e persino Malcom.
<< Silenzio! >> La figura austera di mio padre è eretta sullo stipite della porta. Stretto nel suo braccio destro c’è il piccolo Peter che, spaventato, si succhia il pollice di una mano.
Nascosta dietro la sua gamba sinistra c’è la bionda e minuta Andrea, di lei spuntano solo i leggeri boccoli. E’ incredibile quanto, fisicamente, somigli alla mamma!
Gli animi si placano sotto lo sguardo inquisitorio del capo famiglia.
<< Che sta accadendo a questa famiglia? >> nessuno parla, ci limitiamo a lanciarci occhiate assassine.
<< Allora? >> urla Billy, ansioso di sapere cosa ha scombussolato gli animi di tutti i suoi famigliari.
Ricominciamo a parlare tutti insieme, le nostre voci si accavallano e si riaccende la discussione.
<< Basta, basta, basta. Che ne dite di discutere da persone civili? >> a capi chini seguiamo mio padre sino al soggiorno. Prendiamo posto intorno al tavolino e ci guardiamo in silenzio… Chi per primo proferirà parola?




 



Jenny.


Brece.

 

- 4 alla fine.
Cosa accadrà a John e a Brece? Credete che Kelly gliene darà loro di santa ragione?
Lasciatemi qualche recensione, su, voglio vedere qualche nome nuovo nei commenti...
Vabbè, vi attendo lunedì prissimo.
Intanto, passate anche nella mia originale drammatica, vorrei qualche vostra opinione: 
Unbreakable.

 


xo lollipop 2013 
   
 
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