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Autore: Fifilla995    07/04/2014    2 recensioni
Allora, mi era stato chiesto, dopo che alcupe persone hanno letto la mia One-Shot, di scrivere una long sui personaggi di Naminè e Draco, e così ho fatto.
Siamo agli sgoccioli della II guerra magica. Naminè, da tutti ormai creduta una mangiamorte, smaschera il fatto di non esserlo proprio quando Draco, nonostante Voldemort lo avesse solo usato, decide ancora di seguirlo. La famiglia Malfoy prende il suo atto come tradimento e, come tutti i Malfoy che si rispettano, i traditori devono sparire dalla loro vita, portando così a dividere anche Naminè e Draco.
Draco ha di fronte due scelte: o stare con lei o seguire la sua famiglia che è predisposta al peggio e Draco, per l'essere stato tradito e per l'orgoglio sceglie la sua famiglia. Nessuno dei due sa se si incontreranno di nuovo.
Una serie di peripezie accadono nella loro vita, alla fine della guerra, dopo la ricostruzione di Hogwarts i ragazzi riprendono con il loro ultimo anno di scuola, dove si incontrano nuovamente ma sono come estranei. Non si parlano più ed a nessuno dei due (apparentemente) importa qualcosa dell'altro. Beh, sta a voi scoprire come finirà.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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Capitolo 4.

Questa mattina i miei capelli emanano un piacevole profumo di pesca ma, visto tutto il macello che c’è in questa casa, non so quanto ancora possano durare. Li ho lavati da poco e ora ricadono tutti sulla spalla sinistra, mossi e neri come le ali di un corvo.
Ormai sono passati quasi due mesi da quando sono qui, a casa Weasley e, nonostante tutti siano molto gentili e affettuosi, per me è una tragedia. Ci sono io, con uno stile di vita alla Malfoy, sempre pronta a essere servita e riverita come da etichetta, e poi ci sono loro, i Weasley, gente semplice e dai modi un po’ da sempliciotti.
Due stili di vita che non sono per niente compatibili. 
Nonostante tutto, sto resistendo, anche se è più difficile del previsto. Forse ci riesco perché il bene che voglio a questa famiglia, è più grande di tutto il resto.

-Naminè, scendi?- mi chiede Ginny entrando nella sua vecchia stanza che, in questo periodo, è diventata mia. Lei si è spostata in camera di Ron con Hermione e Harry e Ron è finito nella camera di George. 
-Papà ha detto che dobbiamo occuparci delle galline. Sono uscite dal pollaio e stanno beccando per tutto il giardino. Dobbiamo rimetterle nel recinto, capisci?-
Vorrei tanto non aver capito.
Faccio una smorfia che è un misto l'ironica e l'incredula -Le galline?-
-Sì, sono di sotto. Non le sent...-
-Sì, purtroppo le sento-
dico strizzando gli occhi. Vorrei tanto sotterrarmi ma cerco di pensare positivo -Okay, scendo-.
Seguo Ginny di sotto, il salotto è vuoto e sono tutti indaffarati nelle varie faccende di casa. George è l’unico seduto al tavolo della cucina intento a fare colazione.
-Buongiorno, Naminè- 
-Weasley...-
rispondo al saluto di George con un cenno, non lo guardo nemmeno in faccia. 
Vado con Ginny in cortile e le galline, effettivamente, vagano libere senza una meta su e giù per il giardino. Mi massaggio la fronte, scoraggiata al solo pensiero di dover stare a contatto con quelle bestie. Non può farlo George?

-Allora, Naminè, è semplice. Devi avvicinarti a loro senza farle scappare e, se scappano, tu le insegui, le prendi e poi le metti lì- dice Ginny indicando un recinto poco più in là. 

-Devo mettermi addosso queste bestie?-
-Beh, hai altri modi?- 

Faccio per rispondere ma lei continua -Modi che non siano tragici-.

-Andiamo, prima finiamo e meglio è- sbotto.
Mentre inseguo le galline rimpiango la mia vecchia vita, quella dove non dovevo fare nulla di tutto ciò. A quest'ora, probabilmente, sarei stata al Malfoy Manor a fare colazione con Draco.
Questi esseri muniti di ali, ma che non sanno nemmeno volare, rendono tutto più difficile e sono più cocciute di me. Arrivi da un lato e loro scappano dall'altro e se fai qualche movimento brusco ti prendi pure una bella beccata. 
Come minimo, alla fine di questo lavoro, dovrò di nuovo scappare in bagno a farmi un'altra doccia.

-Ginny!- urlo dopo un'ora buona -Dimmi che abbiamo finito, per favore. Non ne posso più-

-Quella che ho appena rinchiuso era l'ultima, tranquilla. Sei libera adesso- sorride.
Ricambio quel sorriso e poi mi avvio verso la veranda della casa. Qui, stanca morta, mi abbandono su uno dei gradini. 

Non trascorrono nemmeno dieci minuti che sento dei passi dietro di me.

- Posso farti un po' di compagnia?-
-Prima o poi io riuscirò ad avere un po' di pace, George?-
scoppio a ridere subito dopo. -Vieni, puoi sederti. Questa è pur sempre casa tua-.

-Avrò anche diritto sulla casa ma non su di te. Non te lo dimenticare mai, okay?- risponde George accomonandosi al mio fianco. Guardiamo entrambi gli immensi campi di fronte a noi. Nervosamente, gioco con il cinturino di cuoio della maglia che ho legato attorno alla vita.

-Che hai, Naminè, non ti piace stare qui?- sussulto a queste parole e per un attimo guardo George prima di tornare a voltarmi verso i campi davanti alla Tana. Quante cose può far venire in mente una semplice frase.


*Flashback*

Sto mettendo tutta la mia roba nei bauli. Papà non fa altro che ripetermi che d’ora in poi la mia casa sarà un’altra. Sono mesi che si comporta in modo strano e poi oggi è entrato in camera dicendomi di fare i bagagli per trasferirmi. Perché solo io? E lui?
Per fortuna la mia “nuova casa” non è una casa di sconosciuti, si tratta dei Malfoy.
Non so il perché di tutto ciò, so solo che papà glielo ha chiesto e loro hanno accettato senza troppi problemi. Meno male, almeno lì c’è Draco. Per quanto possa essere un bambino arrogante e insopportabile è mio amico.

-Naminè, sei pronta?-
-Si, ho preso tutto-


-Bene, andiamo allora-. 

Fortunatamente casa nostra non dista molto da quella dei Malfoy.
Le nostre famiglie abitano in un quartiere molto importante e di classe.

-Sono sicuro che il piccolo Malfoy non vedrà l'ora di averti lì- dice mio papà.
-Così come non la vedo io- affermo annoiata.
-Dai, non credo sia davvero così pessimo come bambino-.
-Papà, tu dici così solo perché non lo conosci bene. Fidati, quando si mette di buona volontà riesce a diventare davvero arrogante ed insopportabile-
continuo a lamentarmi per la bambina che sono. Voglio bene a Draco ma due teste calde come noi, non possono andare sempre d'accordo.

-Riuscirai a sopportarlo, Naminè. Smettila di lamentarti adesso e ricordati sempre che sei una Fraylin, e noi Fraylin non ci lamentiamo ma affrontiamo tutto con eleganza, superiorità senza il bisogno di essere spavaldi o arroganti. Lascia che gli altri notino la tua superiorità, sarà lei a parlare per te-. 

Mi ripete sempre queste parole, per lui sono come un mantra.

Arriviamo poco dopo al Manor dei Malfoy e alla porta vengono ad accoglierci Lucius e Narcissa. Draco è seduto sul divano e lì rimane. Ghigna ed io a mia volta gli rivolgo uno sguardo velenoso. 
Lo raggiungo subito e lo costringo ad aiutarmi a portare le cose di sopra, nella mia nuova stanza. Draco acconsente ad aiutarmi solo dopo essersi fatto pregare per un po’.

Entriamo nella mia nuova camera e la scruto quasi con tristezza.
-Naminè, va tutto bene? Non sei felice di stare qui?- chiede sinceramente Draco.

-Sì, sono davvero contenta di essere qui-.


*Fine Flashback*

Quel ricordo così vicino, eppure così lontano, è venuto a galla dal nulla. Continuo a fissare un punto nel vuoto mentre George attende ancora una mia risposta.

-Sì, sono felice di essere qui, Draco- rispondo poi.
-Mi chiamo George-.
-E io che ho detto?-
-Mi hai appena chiamato Draco, non te ne sei resa conto?-
ribatte George accennando un sorriso gentile.

Mi passo una mano fra i capelli tenendo lo sguardo fisso a terra -No, non ci ho fatto proprio caso. Scusami, George-.

-E' questo il problema allora?-
Non rispondo e George sospira -Allora, che effetto ti ha fatto rivederlo dopo tanto tempo?- dice dopo un po'.

-Brutto. Un brutto effetto, George. I suoi occhi mi guardavano in modo così gelido…così...maligno. Non mi ha mai guardato così. Io speravo che fosse cambiato invece….invece non è cambiato nulla. Draco ha un ghiacciolo al posto del cuore- sospiro mentre asciugo una lacrima ribelle.

-Ti piacciono le avventure?- chiede George all’improvviso.

-Beh…sì, ma che c'entra questo con Malfoy?- domando sconcertata.

-Vieni con me-.

-Dove?-


- Andiamo a fare un giro intorno alla Tana- risponde guardando l'orizzonte di fronte a lui sorridendo. Si alza poi in piedi e mi prende per mano costringendomi a seguirlo. 


Vaghiamo per un bel po' nei dintorni, per la maggior parte ricoperti da campi di grano, fino ad arrivare vicino a un vecchio pozzo ancora pieno d'acqua. Ci appoggiamo contro la parete del pozzo, esausti ma felici, continuando a scambiarci sguardi complici.

-Ti posso raccontare una storia, Naminè?- inizia a parlare George guardando il cielo.
-Non sono un po' troppo grande per le storie?- gli rispondo scettica.
-Oh, sono sicuro che questa ti piacerà-
-Raccontamela allora-
acconsento freddamente.

-Il giorno del funerale di Fred, per quanto la cosa possa sembrare strana, Draco era presente. Stava in disparte e ben nascosto per non farsi vedere da nessuno e, a quanto pare, c'è riuscito-.

-NON E' VERO!-
-E' così. Lui era lì-

-E tu come lo sai?- ruggisco incredula.
-Perchè l'ho visto dopo, in ginocchio e in lacrime sulla tomba di Fred. Sembrava davvero molto dispiaciuto per quello che è accaduto e sembrava dispiaciuto anche per l'aver preso parte a tutto ciò-.

-Non può essere-.

-Perchè no?-.
-Perché, se fosse stato davvero così dispiaciuto come dici, non mi avrebbe mandato via. Anch’io l'ho combinata grossa eppure lui non mi ha perdonato- sbraito.

-Naminè, fidati.E’ la verità ma tu, ovviamente, sei libera di pensarla come vuoi-
Sento lo sguardo di George su di me mentre guardo a terra e strizzo gli occhi -Pensaci su, okay? Io torno a casa, prenditi tutto il tempo che vuoi. Nessuno verrà qui a disturbarti- dice George.
-E' un posto particolare questo?-.
-Oh sì. Fred ed io venivamo sempre qui quando volevamo pace-
risponde alzando gli occhi al cielo. Sgrano gli occhi.
-Prendi questo sentiero quando hai voglia di tornare tra di noi- dice George indicando un sentiero per poi avviarsi in quella direzione. 
Sospiro sommessamente e socchiudo gli occhi.
Non ho mai dubitato che Draco, quando vuole, possa essere capace di provare un amore immenso ma, se è davvero dispiaciuto come dice George, perché io sono l'unica di cui non sente la mancanza? Sono davvero così imperdonabile? O è lui che è diventato senza cuore? Forse….forse non ha più bisogno di me.

Una cosa però è certa: da oggi smetterò di versare lacrime per una persona che non vuole più sapere nulla di me. Per quanto sbagliato possa essere, tirerò fuori la Serpeverde che c'è in me per tutto ciò che riguarda lui: Draco Malfoy.



Draco’s Pov 

Il castello è immenso e, il solo fatto di essere solo, lo fa apparire ancora più immenso e angosciante. Vorrei che, almeno per un attimo, qualcuno si smaterializzasse proprio qui, di fronte a me, rompendo il silenzio nel castello e mettendo fine miei pensieri.
Qualche ragazza magari, dagli stravaganti occhi lilla e dalla risata fragorosa, capace di farmi accennare un sorriso anche quando tutto ciò che ho voglia di fare è disperarmi. 
Perchè deve essere tutto così difficile? L'assenza di Naminè si fa ogni giorno più pesante ma in me continua a crescere il rancore e l'odio. Com'è possibile? Non lo so ma accade. 
A un certo punto bussano al portone ed io, dalla mia camera, sconcertato come non mai, scendo nell’ampio atrio e apro.
Se fosse stata Naminè sarebbe entrata come una furia, senza nemmeno guardarmi in faccia, iniziando a rinfacciarmi quanto fossi stupido. Ma non è Namine. 
Studio la ragazza davanti a me. I lunghi capelli color oro le incorniciano un volto piccolo e pallido sul quale spiccano due occhi vispi e verdi. In viso, ha un'espressione che è un misto tra il maligno e il soddisfatto.
-Mi fai entrare o vuoi lasciarmi fuori tutto il giorno? Non è carino sai?- inizia lei inarcando appena le sopracciglia verso l’alto.
-Non sia mai. Accomodati per cortesia- rispondo con tono ironico. Già m'innervosisce. -Posso sapere chi sei?- domando poi senza levarle gli occhi di dosso. 

-Il mio nome è Astoria Greengrass e da oggi in poì starò qui con te col compito di tenerti sotto controllo-.

Mi sono appena liberato di una ragazza ed ecco che ne arriva un’altra con la pretesa, ancora una volta, di controllare ogni mia mossa. 
-Chi ti manda? Io non ho bisogno dell'aiuto di nessuno né tantomeno di essere tenuto sotto controllo. Ho diciotto anni, non tre- sbuffo, scocciato. 

-Lo sappiamo. Ma per evitare altri danni abbiamo pensato a questa come soluzione migliore-.

-Abbiamo pensato, chi?-. 
-La mia famiglia. E’ una delle più importanti di tutta l'Inghilterra. Strano che tu non ne abbia mai sentito parlare. Ma, giustamente tu sei un Malfoy, per voi esiste solo la vostra famiglia-
dice Astoria con una cena ironica nel tono. Si gira di spalle e inizia ad ammirare con aria di disgusto tutto ciò che la circonda. 
Se ci fosse stata Naminè l'avrebbe carbonizzata solo con lo sguardo.
La vorrei qui, ora come ora.

Mi dirigo verso le grandi scalinate per tornare in camera, seccato da morire, quando mi sento chiamare.
-Draco, non porti le mie valigie nella mia nuova stanza?-.
Per un attimo torno indietro nel tempo quando, quelle stesse parole sono state pronunciate da un'altra persona.


*Flashback*

-Sei arrivata finalmente. Ce ne hai messo di tempo. Stavi per caso cercando di renderti presentabile?- dico a Naminè che è proprio di fronte a me. Mi guarda minacciosa, gli occhi viola scuro che fanno gelare il sangue nelle vene.

-Abituati alla mia faccia, Draco. Perché, da oggi in poi, sarai costretto a vederla tutti i giorni-.

-Purtroppo lo so. Sto già iniziando a prepararmi mentalmente-.

-Aiutami immediatamente a portare le mie cose di sopra. ADESSO!-.


-Non puoi chiedermi questo, Naminè- sbuffo guardandola contrariato.
-Infatti, non te lo sto chiedendo. Te lo sto ordinando, Draco-.
-Ma..-
-Ho detto muoviti e non lamentarti troppo- 


*Fine Flashback.*

Mi aveva ordinato di aiutarla ed io non avevo potuto dirle di no. 
Ma Naminè è un caso diverso.
I suoi modi di fare sono completamente diversi. E' decisa e determinata ma, allo stesso tempo, superiore a tutto ciò che la circonda. E’ elegante in qualsiasi situazione, sempre pronta a guardare tutti dall'alto verso il basso solo per far capire chi comanda. Non l’ho mai vista essere spavalda, arrogante o vantarsi della sua posizione sociale. Lei diceva una cosa e quella era, sicura di ogni parola pronunciata. Parole affilate più una spada.

Astoria non ha niente a che vedere con Naminè. E' solo una piccola viziata che chiede già con la certezza di essere esaudita in tutto e che, quando non ha ciò che vuole, inizia a lamentarsi e a mostrare segni di arroganza.
Ne ho fin troppo di persone così.

-Draco? A che pensi? Ti ho dato un comando-

Mi volto per guardarla in faccia, sorride beffarda. Penso nuovamente a Naminè.
La immagino seduta su uno dei divani stile ‘800 in salotto accanto a Astoria, a leggere per l'ennesima volta “Animali fantastici dove trovarli”. 
Non sono mai stato sicuro che quel libro le piacesse davvero o lo leggesse soltanto perché glielo avevo regalato io nel Natale ’92, durante il secondo anno a Hogwarts. Accenno un sorriso senza nemmeno accorgermene.

-Te lo ripeto per l'ultima volta, Draco, dammi una mano- sbraita Astoria.
-Lascia tutto lì. Il maggiordomo poi farà quello che c'è da fare- ghigno e mi volto per raggiungere la mia stanza

-Ma questa casa non ha un maggiordomo!-
-Proprio per questo non capisco perché dovrei diventarlo io, Astoria!-
rispondo ironico. 

-MI AVEVANO AVVERTITO, I MIEI, CHE SEI UN RAGAZZO DIFFICILE E VIZIATO- urla lei dal fondo delle scale.

-NON E' UN PROBLEMA CHE MI RIGUARDA LO SAI,VERO? NESSUNO TI HA CHIESTO DI VENIRE- rispondo con una smorfia. Decido di chiudere qui questa discussione ridicola e torno a rifugiarmi nella mia stanza lasciando Astoria a se stessa.



Angolo me:
Ok, dopo tanto tempo, ecco a voi il 4° capitolo. Scusate il ritardo ma hanno aggiustato internet da noi e sono stata per svariati giorni senza, fino ad oggi e finalmente ho potuto aggiornare. 
Scusate se il capitolo è un po' così, ma dovevo comunque raccontare qualcosa di quest'estate, anche perchè c'è l'introduzione di un nuovo personaggio.
Dalla prossima volta saremo già ad Hogwarts, promesso :3 
Leggete il capitolo e ditemi che ne pensate, è molto importante per me, dopo tutto, siete voi che mi incoraggiate!
Se ci avete fatto caso, si nota il banner nella storia. Bene, volevo solo dirvi alcune cose riguardo i personaggi.
George: Lo conosciamo tutti.
Naminè: Interpretata da Megan Nicole, una ragazza che su Youtube fa cover bellissime ed ha una voce pazzesca. Sembra piccola, ma in realtà ha 19 anni. 
Draco: Lo conosciamo tutti.
Astoria: Interpretata da Gaia Weiss, chi ha visto il film "Bianca come il latte, rossa come il sangue" la conosce, interpreta il ruolo di Beatrice. Beh, so che nel film si vede un'Astoria completamente diversa da questa, ma io ho comunque voluto darle questa immagine perchè mi è sembrato meglio così.
Alexander: Interpretato da Mirko Trovato, attore che ha recitato nella fiction "Braccialetti Rossi" ed entrerà in scena un paio di capitoli più avanti, per questo non posso dirvi chi è, ma ha un ruolo fondamentale.

Per il resto, so che non sono solo questi i personaggi che si trovano, ma questi diciamo che hanno di più particolare rispetto a tutti gli altri (ho dovuto anche per una mancanza di spazio).

Detto questo, ringrazio nuovamente Raya_Cap_Fee che come sempre, rivede i miei capitoli con tanta pazienza. 
A presto e fatevi sentire :3
_Fede_
  
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