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Autore: MagnusBane_    09/04/2014    3 recensioni
E se Harry Potter avesse una sorella? E se Draco Malfoy non fosse quello che tutti credono, e cambiasse per amore? E se Ron si fosse dichiarato prima ad Hermione? E se Fred avesse trovato la ragazza giusta per lui? E se Ginny ed Harry avessero subito la loro storia? Come sarebbero andate le cose?
Genere: Fluff, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 10
Per Fred non si poteva di certo definire una bella giornata, quella che era stata oggi,  e lui era Fred Weasley, di solito tutte le sue giornate erano fantastiche, insomma, lui e George non avevano fatto nemmeno uno scherzo, stava perdendo colpi, non capiva perché George non l’avesse invogliato a far esplodere una palude in scatola nella classe di pozioni, com’erano soliti fare ogni lunedì.
In realtà, non ne aveva nessuna voglia, e George l’aveva appoggiato.
Non capiva perché l’avesse fatto, ma non gli importava veramente. Quello che gli importava è che non aveva visto la sua piccoletta nemmeno una volta, e non aver  visto quel faccino, lo metteva di cattivo umore.
Per fortuna, la giornata era finita e lui poteva andare nel suo dormitorio, ma qualcuno lassù doveva avercela con lui, l’unica cosa che voleva fare era dormire, e nemmeno questo gli sarebbe stato concesso dal Grande Capo.
--
 
Era ormai mezzanotte passata, e lui era nel letto accanto al gemello, cercando invano di prendere sonno in qualche modo,ci sarebbe riuscito, se non fosse stato per i forti fulmini e tuoni che infestavano il cielo.
“ALLY!”pensò Fred, alzandosi di scatto e correndo a mettersi qualcosa addosso.
Si diresse verso il dormitorio femminile, dimenticandosi completamente che le scale si tramutavano in scivoli quando un ragazzo cercava di salire.
Il rumore provocato dalla sua caduta doveva essere stato molto forte, oltre che doloroso, perché attirò l’attenzione di qualcuno in sala comune.
“Iris? Sei tu? Sei caduta per le scale per l’ennesima volta?”disse la voce, ridendo.
Fred quella voce non avrebbe potuto confonderla con nessun’altra. La voce della sua piccoletta era inconfondibile, una voce allegra e squillante anche se la voce che aveva appena sentito accennava ad un insolito tremolio.
-Di solito i bambini non sono a letto a quest’ora, piccola?-chiese Fred, entrando in sala comune mentre si massaggiava la parte dolorante dovuta alla caduta.
Finalmente Fred riuscì a vederla, illuminata solo dalla pallida luce della luna che filtrava dall’unica finestra presente. Ally aveva i capelli rossi legati in una coda disordinata, indossava un pigiama di Harry che le andava decisamente troppo grande e che la faceva sembrare ancora più piccola.
Fred represse l’istinto di stringerla a se’. –Wow, sei davvero minuscola, piccoletta.-
-Soffri d’insonnia Fred?-chiese Ally, sbuffando.
Fred l’affiancò sul divanetto su cui era seduta. –No, al contrario, stavo facendo un sogno bellissimo, e anche molto strano. Poi mi sono ricordato che la mia piccoletta aveva paura dei temporali e ahimè.-disse con tono drammatico. –Il mio essere così meravigliosamente generoso ed eroico mi ha spinto a venire a cercarti, perché, ammettilo, nessuno oltre ad Harry, sa che hai paura dei fulmini. A proposito perché non sei da lui?-disse, continuando con il tono di voce tragico.
-Beh ,perchè poi gli altri lo avrebbero scoperto.-
-Beh non ti sei fatta problemi a casa nostra.-
-Oh andiamo Fred, a casa vostra potrei anche circolare in mutande.-
Fred aggrottò le sopracciglia. –Uhm, quando vuoi  Ally. Mi casa es tu casa!-
-Questo era davvero spagnolo? Aspetta, tu sai una lingua che non sia la tua?-
-Non sai quante lingue conosco, Allyson.-disse il rosso, malizioso.
-Hai appena detto una cosa con un doppio-senso celato?-
-Ma guarda un po’! Tu trovi doppi-sensi ovunque Allyson! Come farò a sopravvivere una notte con te? Sono rovinato.-
-Guarda che se ti annoi puoi...-
BOOM.
Il suono di un tuono la interruppe, facendola saltare tra le braccia di Fred, impaurita.
Il rosso era rimasto completamente paralizzato, non sapeva dove…dove mettere le mani.
La rossa si strinse a lui, tremando.
Fred le accarezzò i capelli, sussurrandole parole di conforto.
-Va tutto bene piccoletta. Di certo un tuono non può farti del male, sei così piccola, e poi qui c’è BIG Fred al comando, non aver paura-.disse, cercando di buttarla sullo scherzo.
Ally si scostò da lui, all’improvviso, imbarazzata per quello che aveva appena fatto.
Il problema era che le era venuto talmente spontaneo…tenersi a Fred.
Stava per chiedergli scusa, ma Fred la riprese tra le braccia, zittendola.
-Zitta piccoletta, a volte la tua voce è davvero irritante. Su, dormi. Ti proteggo io.-
Sulle prime, Ally era esitante, ma le braccia di Fred erano calde, sicure, accoglienti…e a lei non andava proprio di rimanere sveglia tutta la notte, quindi si accucciò a lui e cercò di dormire.
-Guarda cosa sono costretti a fare i gentiluomini al giorno d’oggi.-disse Fred,ridendo e accarezzandole i capelli per farla rilassare.
.-Zitto Weasley.- disse Ally, mezza addormentata.
Fred si mise ad osservare la sua piccoletta, quel viso angelico lo fece sorridere spontaneamente.
--
*la mattina*
Iris si svegliò presto quella mattina, stranamente.  Volendo rendere partecipe la sua amica del grande miracolo, o meglio, volendo dare fastidio ad Ally si girò, aspettandosi di trovarla nel letto accanto al suo, e restò sorpresa quando si rese conto che non c’era.
Si alzò, raccogliendo dei vestiti in giro per la stanza e infilandoseli velocemente.                                                      
“Dove può essere finita quella nanetta dai capelli rossi? Avrà aiutato un'altra formica a tornare a casa?”
Iris rise al ricordo.
Il primo anno di scuola, Allyson si era messa a piangere perché aveva trovato una formica tutta sola, e, pensando che si fosse persa, aveva impiegato ore ed ore per trovare un formicaio e ricongiungere la formica alla sua mamma.
“Ma si può essere così maledettamente buone e ingenue?”
“Chissà se anch’io sarei stata così se non fosse arrivato lui…”
Scacciò velocemente quel pensiero dalla testa, e andò a cercare l’amica in sala comune.
Quando arrivò lì, per poco non cadde a terra dalla sorpresa.
Tutto si sarebbe aspettata, tranne di vedere la sua migliore amica avvinghiata a Fred Weasley.
“Da un certo punto di vista, è perfino dolce.”pensò lei, ridacchiando.
Ally aveva la coda spettinata, e dormiva beatamente sul petto del gemello, il quale la stringeva a se’, come se non ci fosse altro al mondo.
In tutta quella dolcezza nauseante, però, Iris notò qualcosa che non le fece molto piacere:si sbagliava, o una mano di Fred era sotto la maglietta di Ally?
Beh, avrebbe fatto dopo i conti con il rosso, visto che la mano si era limitata al fianco.
Ma ora voleva divertirsi un po’. Risalì le scale e urlò:
-ALLYSON LYLIAN POTTER. DOVE DIAMINE SEI?-
Ally per poco non cadde dal divano.
Si alzò in piedi di scatto, e buttò Fred dietro il divano. Il povero gemello gemette, più per la sorpresa che per il dolore.
Ally gli intimò di tacere, e, rispondendo ad Iris con un “Sono qui!”, si risedette sul divano, fingendo che tutto fosse estremamente piacevole.
Iris arrivò in sala comune, e, fingendosi sorpresa, si avvicinò.
-Ma che ci fai qui? Stamattina non ti ho trovata. Mi hai fatto preoccupare, brutta nanetta.-
Ally storse il naso a quel nomignolo alquanto irritante. –Sì, scusami. Sono venuta qui ieri sera,  a causa del temporale.-
Iris alzò un sopracciglio, oh andiamo, una scusa migliore se la poteva inventare.
-Strano. Preferivi stare da sola che con me mentre avevi paura? Mi ritengo offesa ragazza mia.-
- Beh ti avrei svegliata e, dato che sono una persona eccezionalmente gentile, ho preferito non farlo.-
-Ehi la parte di quella che se la tira è mia. Comunque, la prossima che scompari senza dirmelo finirà male Allyson.-
Ally rise e fece per abbracciarla, ma Iris fece un passo indietro.
-Non voglio i tuoi abbracci, sporca Giuda traditrice. Va’ a vestirti.-
La rossa lanciò una rapida occhiata al divano,preoccupata che Iris potesse aver visto Fred.
-Ehm..sì, però….tu…tu vieni con me.-
-E perché? Oddio, ancora non arrivi al gancio dell’accappatoio? Io avevo anche ordinato una scaletta…-
Ally le lanciò uno sguardo truce. –Sei una stronza.-disse, per poi salire velocemente di sopra.
Iris aspettò di sentire la porta del dormitorio chiudersi, prima di avvicinarsi al divano e appoggiarsi con le braccia incrociate sopra lo schienale, guardando in basso, il povero Fred.
-Hey Weasley, non trovi che io sia una brava attrice?-
Fred si alzò, rosso in viso.
-Ehm…ehm….Iris…io..ehm..ehm.-
-Non mi sono mai piaciute le persone che balbettano. Beh, in realtà tu non mi sei mai piaciuto e basta. Però…ora sarò costretta ad odiarti.  E odiare una persona costa tante energie…Io di solito mi limito ad ignorarle. Quindi, ritieniti fortunato.-
-Non è successo niente. Non l’ho sfiorata in quel senso.-
-E’ ovvio Fred. Altrimenti adesso saresti già all’inferno. Sai, ne ho sentito parlare. Non sembra un bel posto.-
Fred sogghignò. –Beh, Iris, tanto ci incontreremo lì, quando sarà il momento.-
-Aspetto quel momento con ansia, Weasley.-
-E dimmi, cosa ho fatto di tanto terribile per suscitare la tua collera?.-chiese Fred innocentemente.
-Primo: Abbracciavi la mia migliore amica con le tue sudice zampe. Secondo: La tua brutta zampa numero 1 stava sotto la maglietta dell’individuo numero 2, cioè di Ally, se il discorso è troppo complicato per te.-
Fred arrossì ancora di più, se possibile.
-Non..non..non sapevo dove mettere le mani…io…ehm…Non ho fatto niente!-
-Vorrei tanto crederti, Weasley. Ma ora passiamo alle cose serie, sei sulla mia lista nera.-
Fred alzò un sopracciglio. –C’è qualcuno che non lo è?-
Iris fece finta di pensare.  –Beh..Harry non mi da fastidio, e Neville è così adorabilmente imbranato. E beh…oh sì, ho intenzione di aggiungerci il mio gatto.-
-Iris, tu non hai un gatto.-
-Che domande Fred, lo comprerò!-disse Iris, alzando gli occhi al cielo, con fare ovvio.
Poi tornò a guardare il rosso, con aria truce.
-Comunque, tornando a noi, so che sei bravo a volare, ma…attento, non si mai quando il destino ti fa fare per puro caso un volo di cinquanta metri.-disse Iris, sorridendo, maligna.
-Ma tu.. tu.. mi avevi detto..come..come fare a conquistare Ally. Tu mi hai incoraggiato!-
Iris sorrise, sistemando un cuscino.
-Finalmente, Fred. Certo che è stata dura per te arrivarci. Però, peccato, è così divertente vederti terrorizzato!-
-Intendi dire che tu mi hai….-cercò di dire Fred, puntandole il dito contro.
-Credo che la parola che tu stia cercando nel tuo alquanto povero dizionario, sia “Manipolato” e sì, Fred, l’ho fatto. Ed è stato uno spasso!-disse la riccia, ridacchiando.
-Quindi tu non sei arrabbiata-
Iris sbuffò, evidentemente seccata- Merlino, Fred! E’ ovvio che non lo sono. La tua è solo una testolina ben pettinata o dentro c’è anche qualcosa? Era ora che ti dessi una mossa!-
-Ma..ma..tu…-si fermò. –Aspetta, ti piacciono i miei capelli?-
-Oh Fred, che ti devo dire, le pulci ti danno un non so che. Comunque, resterei per tormentarti e giocare con la tua fragile psiche, ma devo andare. Probabilmente Ally non sarà ancora riuscita a prendere l’accappatoio.-
E, saltellando, se ne andò, lasciando un Fred ancora spiazzato che borbottava tra se’ e se’.
  
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