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Autore: Jomy Pace e Amore    17/04/2014    1 recensioni
Harry e Mina, sono sposati da poco tempo. Harry ha appena finito il tour con il suo gruppo, e si è trasferito, con Mina in un paese vicino a Londra, in una casa un pò isolata per stare lontani dal gossip e rumors. Mina una 24enne che lavora come assistente sociale. E vissero tutti felici e contenti? No invece, non è così, perché Mina riceverà una chiamate da un numero sconosciuto: 047
Genere: Horror, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 3: Lo scrigno











Arrivarono due agenti. Una donna e un uomo. La donna era una tipetta medio alta, mora dalla carnagione olivastra. Lui un uomo con gli occhi merroni e i capelli mori. La donna:
-Sono l'agente Morris piacere, siamo stati chiamati qui, per un atto di vandalismo-
Harry:-Esatto-
Agente Morris:-Lui è l'agente Cooper, ipezionerà la casa, mentre io vi farò un pò di domande-
Agente Cooper:-Vado-
L'agente Cooper si allontanò dentro casa.
Agente Morris:-Voi siete i signori?-
Harry:- Harold Styles, meglio noto come Harry, lei è mia moglie Romina Carter, meglio conosciuta come Mina-
Agente Morris:-A che ora siete usciti?-
Mina:- Verso le sette-
Agente Morris:-A che ora siete tornati?-
Harry:-Verso un quarto alle dieci-

L'agente Cooper entrò in casa. Osserva la casa da cima a fondo. Si diresse in cucina. Era tutta cosparsa di cibo, il frigor aperto,... Coltelli, forchette e cucchiai per terra. Piatti e bicchieri rotti per terra. Pentole sparse. Iniziò a scattare qualche foto con il telefono. Visualizzò le foto un attimo dopo. Erano nere. Completamente nere. Il poliziotto rimase per un attimo scioccato.
-Ma cosa?...-
Un secondo dopo sentì delle risate. Delle risate in lontananza. Iniziò a retrocedere.
-Chi è? Chi sei? Vieni fuori, sono l'agente Cooper!-
Le risate aumentarono. Sembravano delle risate chiuse. Tappate. Soffocate. L'agente Cooper iniziò a spaventarsi. Ma continuò a parlare.
-Sei nei guai signorino, vieni fuori!-
Nessuno rispondeva e le risate non cessarono. L'agente Cooper tornato all'ingresso tirò fuori la pistola. Salì le scale. Si ritrovò nello stretto corridoio. Le risate provenivano dalla settima stanza. L'agente si avvicinò lentamente. Le luci iniziarono ad accendersi e spegnersi. Le risate aumentarono. Il poliziotto iniziò a sudare freddo. Aveva paura. Si avvicinava a passo lento. Quelle risate inquietavano. A due metri di distanza, la porta della settima stanza si aprì leggermente da sola, rimanendo sempre socchiusa. Il poliziotto mise la mano sul pomello della porta. Spinse leggermente la porta, e una forza lo tirò dentro la stanza tagliandoli la testa sul colpo.La porta si richiuse da sola. Quel povero poliziotto, non fece neanche in tempo a chiedere aiuto,... 

Agente Morris:-Uhm,... Va bene,... Grazie per la vostra disponibilità-
Mina:-No, grazie a voi per essere venuti-
Agente Morris:-Bene, ora per una notte dormirete in albergo, domani verranno messe porte e vetri nuovi, non preoccupatevi. Chiamo l'agente Cooper-
Prese il suo walky talky://Agente Cooper, mi sente? Passo//
Nessuna risposta.
//Agente Cooper, ripeto, mi sente? Passo//
Ancora nessuna risposta.
L'agente Morris iniziò ad avviarsi dentro casa. Harry e Mina la seguirono. L'agente Morris prese la sua pistola ed entrò. Mina percepiva delle vibrazioni negative. Non aveva paura, ma, era intimorita. Prese la mano di Harry. L'aveva presa perché aveva un forte bisogno di protezione in quel momento, ed era strano, molto strano. Mina non aveva mai avuto bisogno di aiuto, o protezione. Ma in quel momento aveva bisogno di Harry. Harry le strinse la mano. Aveva percepito il suo bisogno. Così per tranquilizzarla la strinse. 
Agente Morris:-Agente Cooper? Risponda!-
Un silenzio tombale regnava nella casa. Salirono le scale. L'agente Morris notò delle ombre muoversi sotto lo spiraglio della settima porta. Si avvicinò lentamente.
Harry:-Quella porta è chiusa, non c'è verso di aprirla-
Agente Morris:-Stia in silenzio Signor Styles-
L'agente Morris mise la mano sul pomello. Lo girò. La porta non si apriva. L'agente Morris iniziò a spingere. Non si apriva. Sparò contro la serratura, diede un calcio. La porta si spalancò. L'agente Morris entrò subito 
dentro. Al centro della stanza c'era uno scrigno. Uno scrigno piccolo, grosso come una scatola delle scarpe, fatto di legno scuro, con qualche decorazione dorata ai lati. Tutto impolverato. E basta. Dentro quella stanza non c'era altro. Neanche la più piccola traccia di sangue dell' agente Cooper.
Mina:-Che fine ha fatto?-
Agente Morris:-E' sparito,... Ok, Signori Styles, non potete dormire qua per la notte, a causa della sparizione di porte, e delle finestre rotte,... E della scomparsa dell'agente Cooper,... Sapete già dove andare?-
Harry:-Andiamo a casa di Louis,... Va bene Mina?-
Mina:-Sì,...-
Agente Morris:-Bene, io devo annunciare a tutte le unità della sparizione dell'agente Cooper,... Lo troverò,... A costo di non dormire-
Mina:-Dai andiamo,...-
Harry:-Aspetta! Voglio prendere lo scrigno-
Harry andò vicino allo scrigno. Si chinò. Mina aveva un brutto presentimento. Harry mise le mani sullo scrigno. Lo prese e si tirò su.
Harry:-Ok, andiamo-

In macchina regava il silenzio. Mina stava per piangere. Harry era un pò sconvolto. Dopo un pò Mina parlò:
-Per quanto tempo staremo a casa di Louis?-
-Finché la casa non sarà a posto,... Ci vorranno al massimo tre giorni-
-Ok,... Perché hai preso lo scrigno?-
-Voglio vedere cosa c'è dentro,...-
-Harry,... Forse è meglio non farlo,...-
-Perché? Scusami, sei sempre tu la prima a dire che dobbiamo sempre e solo scoprire cose nuove tutti i giorni!-
-Ti prego, non aprirla,...-
-Perché?-
-Ho un brutto presentimento-
-Dai Mina! E' solo perché non è stata una bella giornata, ma cosa vuoi che ci sia dentro lo scrigno?-
-Non aprirlo,... E' meglio di no-
-Tu sai cosa c'è li dentro?-
-No,... Ma,...-
-E allora?!-
-NON APRIRE QUEL CAZZO DI SCRIGNO O TE LO METTO SU PER IL DIDIETRO!!!-
-Che cosa c'è li dentro di così importante?! Mi stai nascondendo qualcosa?!-
-Non lo so nemmeno io, ma,... Senti Harry,... Io credo negli spiriti,... Dopo quello che è successo,... Insomma,... Avverto dell'energia negativa dentro lo scrigno,...-
-Allora, se preferisci passare la notte in un manicomio,...-
-Harry, lo so che sto dicendo una cazzata, ma ti prego,... Fallo per me, non aprirla-
Harry tirò un sospiro. Si girò a guardarla. Gli dispiaceva di com'era andata la giornata a lui e a Mina. Così gli rispose:
-Va bene,... Te lo prometto-
-Grazie-
-Il poliziotto che fine avrà fatto?-
-Non lo so,... E' strano che sia sparito così,...-
-Già,...-

Arrivarono a casa di Louis ed Eleonore. Louis era davanti alla porta di casa. Subito cordiale si avvicnò a salutarli e ad ospitarli. Entrarono. Eleonore gli fece accomodare in salotto. Si sederono. Louis domandò curioso:
-Ma che cosa è successo?-
Harry:- Degli idioti ci hanno portato via quasi tutte le porte,... Rotto le finestre, e incasinato tutta la casa-
Louis:-Madonna,... Bhè potete star qui quanto volete, siete i benvenuti!-
Harry:-Grazie Louis!-
  
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