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Autore: Monkey_D_Alyce    17/04/2014    7 recensioni
La vita di una normale diciassettenne viene sconvolta da due ragazzi, trovandosi in situazioni a dir poco strane e un po'pazzerelle. Troverà nuovi amici, che considererà come una famiglia, e chi lo sa...forse troverà anche l'amore!
Dal testo:
-"Chi sono questi?" domando senza capire.
"Ma che maleducata! Sono i nostri nuovi vicini! Te li presento: Portgas D Ace e Marco La Fenice!"
-"Molto piacere. Ace" dice in tono freddo e distaccato. Bello, ma antipatico, non c'è che dire.
"Alice" rispondo usando la sua stessa moneta, per poi lanciarci uno sguardo carico di astio e sfida.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law, Un po' tutti | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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32° capitolo: la guerra

 
 
 
Dopo aver terminato abbastanza bruscamente la telefonata con mio fratello Rufy, ho ripensato a quello che ci siamo detti.
Forse ha ragione, è un gesto suicida andare a salvare Alice da solo, ma non riesco e non posso stare fermo un secondo di più!
Dopo che Dom ha detto che lo aveva fatto per proteggerci, mi sono dato del coglione in continuazione, rimproverandomi di non averlo capito prima.
Fortunatamente ho sentito dire da Ash dove si trovava il covo di quel bastardo, prima che potesse rivelarlo anche agli altri.
 
 
DRIN! DRIN!
 
 
Ancora Rufy? Ma non gli avevo già detto che la questione era chiusa? Che sarei andato a salvare Ali anche senza il loro permesso?
Chiudo la chiamata senza neanche rispondergli, parcheggiando successivamente la Nissan in un posto abbastanza coperto dagli occhi della banda…
 
L’esterno della villa è ben protetto: decine e decine di uomini vestiti di nero armati fino ai denti…non sarà facile abbatterli tutti!
Di soppiatto, mi avvicino da dietro ad uno di quei scimmioni, facendolo svenire con un pugno ben assestato, venendo scoperto dal suo collega, messo K.O. pure lui…
“Argh!”
 
Ehi! E’ successo qualcosa? E’ tutto ok?” domanda una voce proveniente dalla ricetrasmittente di uno dei due.
 
“Tutto ok. Il mio collega è stato male” rispondo atono cominciando a cambiarmi i vestiti.
 
Devo far venire il cambio?” chiede ancora impaziente. Sono proprio pignoli!
 
“No, tranquillo. Me la cavo benissimo da solo” rispondo scocciato, finendo di allacciarmi la camicia del completo nero con non poche difficoltà.
 
Va bene. Passo e chiudo
 
Finalmente libertà da questo tipo!
Per un po’ non dovrei avere problemi con il mio travestimento!
Mi dirigo verso l’entrata della base, notando che davanti alla porta d’ingresso ci sono altri quattro uomini armati.
“Che cosa vuoi?” domanda spazientito uno di quelli, facendo sghignazzare gli altri senza ritegno.
“Devo parlare con il capo” ribatto con il suo stesso tono, cosa che lo infastidisce parecchio, vedendo il suo viso bronzeo contratto da una smorfia.
“Perché? Che è successo?” chiede allora l’altro con fare sospettoso.
“Non sono tenuto a dirtelo”
“Tsk! Ne hai di fegato! Va bene! Puoi passare!” esclama quello aprendomi la porta.
Dentro la tana del leone…speriamo che vada tutto per il meglio!
 
Dopo aver camminato a lungo per i vari corridoi semibui, mi ritrovo davanti ad una porta più grande rispetto a tutte quelle che ho visto sino ad ora, sentendo delle voci provenire dall’interno della stanza: un uomo e una donna…deve essere Alice!
Prendendo un respiro profondo, decido di bussare con fare deciso, facendo ammutolire all’istante quel brusio.
 
“Avanti!” ordina la voce dell’uomo, facendomi sobbalzare sul posto.
 
Entro nel grande salone.
E’ arredato come un ufficio: scrivania molto grande e pregiata, tre finestroni adornati da grandi tende di velluto rosso e pochi quadri di paesaggi naturali, notando infine la grande poltrona rivolta verso il finestrone centrale…
 
“Che cosa vuoi? Non dovresti badare all’area che ti hanno assegnato?” domanda l’uomo, facendomi innervosire.
“Sono qui…per riferirle che ci sono degli intrusi…” dico guardandomi in giro, sperando di trovare Alice da qualche parte, ma senza successo.
“Come? Hanno già scoperto la nostra posizione?” chiede ancora girandosi assieme alla sedia, mostrando finalmente il suo volto: lo sguardo è severo e i lineamenti del volto sono induriti dalla sua espressione infastidita.
Porta un cappello con la visiera bianco e un completo rosso con motivi floreali, accompagnato da un mantello dello stesso colore del cappello simile a quello del Babbo.
“Sì. Ho notato una Nissan postata poco lontano da qui” dico ingoiando rumorosamente la mia saliva.
“Già. E’ strano. A parte noi, qui non ci abita nessun altro”- osserva incrociando le braccia al petto- “Sarà sicuramente uno dei suoi amichetti che tanto vuole proteggere…tsk! Carter!”…
 
Eccola.
Devo dire che è molto cambiata…non tanto per i suoi vestiti, più che altro dalla sua espressione fredda e indifferente.
“Boss?”
“Questo ragazzo mi ha riferito che c’è una Nissan qui vicino…se non sbaglio è la macchina del tuo amico Ace! Che ne dici di fargli una piccola visita?” più che un’offerta, era un ordine.
Posa il suo sguardo su di me, che all’improvviso si illumina, per poi tornare alla sua maschera.
“D’accordo!” esclama senza protestare, estraendo la sua pistola…
 
Ci dirigiamo verso la porta e forse verso anche la libertà, ma la nostra corsa viene subito fermata…
“Aspetta un attimo Carter! Come mai tutta questa fretta? Di solito hai sempre qualcosa da ridire sui miei ordini…” ghigna lui, facendo gelare il sangue nelle vene a noi due.
Ci ha scoperti!
“Ho…ho voglia di prendere una boccata d’aria…è da tempo che non esco…” cerca di giustificarsi tentando di mantenere la calma.
“Tsk! Non è che per caso conosci questo tizio, vero?” domanda ancora, cominciando ad alzarsi dalla sedia.
“No no! Affatto! Non l’ho mai visto in vita mia!” esclama girandosi di scatto verso di lui, trovandoselo a due centimetri dal viso…se non fosse per la situazione, gli avrei già riempito il muso di botte.
“Capo! Non ti tradirei mai!” sibila nuovamente a denti stretti, caricando l’arma a sua disposizione.
“A me non sembra…lo hai già fatto una volta…”
“Sono stata scoperta senza che mene accorgessi! Non avevo nessuna colpa”
“Allora perché hai caricato la pistola? Potresti farti molto male” la deride accarezzandole il viso con una mano.
“Come posso farmi male…se quello che morirà sei tu, Akainu?” domanda puntandogliela contro.
“Sapevo che saresti giunta a questo punto!” sospira rassegnato allontanandosi da lei, guadagnandosi un’occhiata truce dal sottoscritto.
“Così tu saresti il suo fidanzatino? Devo dire che il tuo amore nei suoi confronti è davvero patetico!” esclama con fare teatrale guardandomi con aria di sfida.
“Sta’ zitto. Tu non sai nulla di lei!” sbotto stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche.
“Ahahahahahah! Io non saprei nulla di lei? Ti sbagli, moccioso! La conosco fin troppo bene! E’ una debole! Per salvare i suoi amici ha deciso di lavorare per me!” ribatte ridendo sguaiatamente, facendomi incazzare sempre più. Perché non sta’ zitto?!?
“Sei solamente un…”
“Taci, Ace!” mi zittisce Alice, mantenendo il suo sguardo fisso su quello di Akainu.
“Perché?” le domando solamente, facendola sobbalzare, mentre una scia di malinconia attraversa i suoi occhi verdi.
“Nessuno…mi conosce…nessuno…conosce quello che sto’ passando in questo momento. Siete solamente degli egoisti! Come pretendete di darmi ordini, dicendo che ci sono gli amici e i fratelli ad aiutarmi, quando nessuno sa veramente come stanno le cose?!? Perché non considerate i miei sentimenti?!? Sto’ cercando di salvare quelli che amo, e voi che fate? Fate quel cazzo che volete senza accendere il vostro cervello per pensare!!!” grida, spostando il suo sguardo su di me.
“…” non so nemmeno che cosa dire. Noi volevamo solamente aiutarla!
“Ahahahahahah! Alla fine ha tradito pure voi, eh? O meglio. Voi avete tradito la sua fiducia!”
“Stai zitto, Akainu! Sei solamente un figlio di puttana che ricatta le persone!”
“Ti ricordo, Carter, che se osi, anche solamente toccarmi, la situazione non finirà molto bene!” la minaccia avvicinandosi.
“Ahahahahahahah!”- ride Alice abbassando lo sguardo, per poi rialzarlo velocemente sul suo nemico- “Lo sai? Non l’ho mai detto a nessuno, ma io una volta ho ucciso una persona. E sai perché telo dico? Perché sono sicura che starai pensando, o meglio, convincendo che io non avrò il coraggio di ucciderti…ma ti sbagli!”
“E sentiamo! Chi avresti ammazzato, da non farti venire neppure un senso di colpa?” le chiede Akainu derisorio.
“Tu.”





Angolo di Alyce: Buon pomeriggio!!!
Allora! In questo capitolo, possiamo ben notare che Alice si sta' ribellando sempre più ad Akainu! Vai così, ragazza!
Anzi! Si è ribellata del tutto, ormai, dato che gli ha detto chiaramente che vuole ucciderlo, puntandogli anche la pistola contro!
Diciamo che comunque...come dire...aveva (in teoria) già la situazione sotto controllo, dato che aveva già programmato di ucciderlo...anche se logicamente sarebbe stata ammazzata dal resto della banda...uno contro cento...
Tutti: Cosa hai detto?
Io: Io? Niente! Ho detto, che logicamente sarebbe stata uccisa, ma...non era nel mio programma!
Tutti: (ripongono le armi)
Io: Andiamo! Vi siete spaventati?!?
Tutti: E CE LO DICI COSI'?!?!?!?!?!?!?!?
Io: Chiedo perdono (si inchina)
Sachi e Penguin: MA PER COSA?!?!?
Bene! Vi annuncio, che ormai siamo al termine di questa storia!
Mancheranno ancora pochi capitoli...tipo due o tre, dipende come gli suddivido.
Vi saluto!
Ciao e un strasuperbacione!!!!
Alyce :))))))))
  
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