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Autore: Danger_stay    17/04/2014    1 recensioni
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«Sta ferma Strega!» Uno degli uomini presenti la spinse, mentre gli altri la presero, portandola alla piazza nella quale l'avrebbero messa al rogo.
«Quelle come te devono morire!» La voce di una donna tra le tante persone presenti, attirò l'attenzione della madre.
«Addio Irene Frenisi»
Quella frase fu una delle ultime che riuscì a sentire, prima che sentisse il fuoco bruciarle la pelle, e subito dopo, il cuore.
­Alessandro ricordò benissimo la storia, raccontata dal nonno. Anche se quella scena, per lui orribile, aveva ormai origine antiche, aveva sempre uno strano effetto su di lui. Ma la sua missione era cambiata, quella che aveva ucciso l'anno passato non era una strega. Questo voleva dire che la discendente di Irene Frenisi era ancora viva, e doveva assolutamente essere distrutta.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=onM7QEbLrV0
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO


L'umidità era ancora presente nella calda aria di Venezia, ma per fortuna si stava per avvicinare l'autunno, la stagione preferita di Andrea. Diceva che era come lei, a volte si sentiva cadere a pezzi, proprio come le foglie degli alberi durante quella stagione. Altre volte si sentiva allegra, vivace come il colore arancione delle foglie. Era molto strana, ma se ci pensava su, quella strana non era lei, ma quelli che la circondavano.

 

Quel giorno Andrea avrebbe dovuto affrontare il suo primo giorno per il terzo anno del Liceo Artistico che frequentava, ma non era per niente nervosa, soprattutto perché quell'anno aveva degli amici, e conosceva la maggior parte dei ragazzi della scuola. Inoltre, quella scuola le piaceva, si sentiva come attratta da quella struttura.

 

«Allora? Come si è concluso il tuo sogno?» Chiese Chiara, l'amica dagli occhi azzurro cielo che creavano un contrasto meraviglioso con i suoi capelli neri come la pece. Chiara era una persona molto simpatica, ma aveva il difetto di essere molto invadente, e certamente, non era in grado di mantenere un segreto.

«La strega è ancora al rogo, non ho visto altro, per mia fortuna» Andrea parlò a bassa voce, ancora distrutta per il mancato sonno, da ormai più di una settimana. Il suo sogno, a quanto credeva, non aveva una fine. O forse doveva continuarlo lei, ma una cosa era certa, l'aveva ispirata per il compito di Storia dell'Arte. Avrebbe rappresentato sulla sua tela, la scena che le appariva sempre in sogno. Una donna giovane legata ad un palo, sotto al quale erano posti tanti fasci di legname alla quale veniva dato fuoco.

«Wow interessante, e a proposito di roghi, indovina chi ritorna al nostro amato istituto» Disse Chiara con aria misteriosa. Parlando di fuoco e roghi, Andrea capì che l'amica si riferiva ad Alessandro Mirana, un ragazzo impenetrabile, era un mistero per l'intero istituto. Era stato cacciato un anno prima, accusato di aver dato fuoco ai preparativi della festa di fine anno, si diceva che furono trovati resti di un corpo, ma poi smentirono le voci.

«Credo sia una cosa sbagliata che ritorni qui, insomma, non passerà di certo inosservato» Rispose Andrea all'amica, che come risposta annuì. Subito dopo arrivarono anche gli altri amici, tra cui, Giada, una ragazza dall'aria affidabile e ,soprattutto, molto timida. Gianluca, praticamente il migliore amico di Andrea da sempre, erano come fratello e sorella.

«Marco entrerà alla seconda ora» Disse Giada salutando le amiche, mentre Gianluca la imitava.

«Comincia bene l'anno» Rispose Chiara con un leggero fastidio, anche se sapeva della sua critica situazione familiare, voleva cercare di aiutarlo, ma se lui non glielo lasciava fare lei non poteva farci niente. Doveva soltanto accettare la cosa.

 

 

 

 

Intanto all'ingresso dell'istituto, fra i tanti alunni presenti, si faceva spazio Alessandro. E come previsto da Andrea, non stava sicuramente passando inosservato, ma lui ne era al corrente. Sapeva dell'agitazione che provocava a tutte le persone che lo circondavano, ma faceva del suo meglio per non sembrarne condizionato, quando invece lo era. Sapeva benissimo che la storia dell'anno passato lo avrebbe segnato a vita, ma almeno, grazie all'intervento dei suoi genitori, era tornato a fare quello che amava tanto. Studiare arte. E se fare quello che amava l'avrebbe portato ad essere quel che realmente era, allora l'avrebbe fatto. Avrebbe seguito la volontà dei suoi antenati.

 

 

Edolo, 6 Luglio 1510.

 

«Geremia sta arrivando e scapperemo, vedrai che non ci scopriranno» La donna fece un giro intero intorno al tavolo che aveva in salone, per poi prendere l'ultima borsa, quella in cui aveva tutto quello di cui aveva bisogno, e prese il figlio per mano. Cominciarono ad uscire da quella casa, ma la madre intravide degli uomini avvicinarsi alla loro abitazione, intuì che stavano già cominciando a cercarla, ed inoltre, si riuscivano a sentire le urla della gente che gridava “AL ROGO” oppure “UCCIDETE QUELLE STREGHE”. La donna iniziò a spaventarsi, ormai stavano per raggiungerla.

«Mamma, usa quell'incantesimo» Disse il piccolo percependo il nervosismo della madre, ma lei scrollò il capo. Non poteva usare la magia rischiando di essere scoperta, e se poi l'incantesimo non avesse funzionato, sarebbe stata sicuramente uccisa. L'unica cosa che poteva fare era far salvare suo figlio.

«Tesoro, pensa alle grandi distese d'erba in cui abbiamo vissuto, ti piacerebbe tornare lì?» Chiese lei dolcemente, mentre una lacrima solcava il suo viso. Il bambino la guardò con sguardo triste , mentre annuiva, e poi le asciugò la lacrima e in quello stesso momento in cui la toccò, il piccolo sparì.

La madre sorrise tristemente, mentre gli uomini si avvicinavano a lei.

«Sta ferma Strega!» Uno degli uomini presenti la spinse, mentre gli altri la presero, portandola alla piazza nella quale l'avrebbero messa al rogo.

«Quelle come te devono morire!» La voce di una donna tra le tante persone presenti, attirò l'attenzione della madre.

«Addio Irene Frenisi»

Quella frase fu una delle ultime che riuscì a sentire, prima che sentisse il fuoco bruciarle la pelle, e subito dopo, il cuore.

 

 

­Alessandro ricordò benissimo la storia, raccontata dal nonno. Anche se quella scena, per lui orribile, aveva ormai origine antiche, aveva sempre uno strano effetto su di lui. Ma la sua missione era cambiata, quella che aveva ucciso l'anno passato non era una strega. Questo voleva dire che la discendente di Irene Frenisi era ancora viva, e doveva assolutamente essere distrutta.

 

ANGOLO AUTRICE

Ed eccomi con una nuova storia, allora, come vi sembra? Questo prologo in realtà non dice molto, ma credo che si riesca a capire abbastanza bene come si svolgerà la storia. Beh, se vi è piaciuta almeno un po, oppure se non vi è piaciuta, lasciate pure una recensione. Anche se negativa, ovviamente, accetto le critiche. 

 

 
  
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