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Autore: _moody    19/04/2014    1 recensioni
Lui doveva salvarla.. Lei voleva scappare dalla realtà..
La sua vita diventò un incubo e un groviglio di problemi. Riuscirà la luce a risplendere?
                 
Protettore
Il suo compito era quello di proteggerla.
Ma non come un amico protegge la sua migliore amica,
non come un ragazzo protegge la sua fidanzata,
non come un padre protegge la figlia.. ma come un angelo protegge l'anima che gli è stata affidata.
Ma lui era all'altezza di essere definito 'angelo'?!
Dal 6° Capitolo
«.. "Avrei dovuto percepire la tua paura." la sua risposta mi fece pietrificare. Feci un passo indietro quando ebbi un capogiro. Il suo fare tranquillo, se pur confuso, quando parlò.. come se fosse naturale che sentisse le mie emozioni. Sapere che non potevo impedirlo perchè era lui ad avere il dominio su di me, in questa prospettiva, mi torturava dentro.
Harry era nella mia testa, poichè mi leggeva i pensieri, ed era anche nel mio cuore, e sotto la mia pelle, e in ogni nervo, cellula, ogni parte di me.
Volevo allontanarlo da me il più possibile. Per impedirgli di continuare a invadermi.. »
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Facciamoci una birra


Osservai un'altra volta la varietà di lucchetti in metallo posizionati sul tavolo, poi scontrai gli occhi chiari del biondo mentre se ne stava immobile, ad attendere una mia azione. Sospirai considerando i congegni sul suo lato e, prendendo l'ennesimo lucchetto di fronte a me, cominciai a maneggiare con quelli che ricordai si chiamassero grimaldello e tensore di qualche tipo. Avevo perso il conto di quanti tentativi avessi già fatto, ma lo sguardo sempre concentrato e fiducioso di Niall mi incoraggiò a riprovare. Cercai di ripetere le azioni che mi aveva più volte fatto vedere. Il lucchetto faceva dei rumori secchi per ogni scatto. Ormai cercavo di andare un po' a caso, scoraggiata. 'Nessuno riesce mai a sbloccarlo ai primi tentativi.' Aveva detto Bethany arricciando il naso con superficialità, intanto che mi passava casualmente davanti. Niall notò  il mio sconforto, dato che era circa un'ora e mezza che ci trovavamo in quella situazione.
"Non ti preoccupare, riproveremo anche domani e finchè non ci sarai riuscita." disse promettente. Sorrisi e lo aiutai a mettere tutti gli attrezzi a posto. In meno di mezz'ora sarebbe calata la sera e Bethany, Chantal e Daniel erano già andati via dal rifugio. Mancavano 3 giorni al colpo, io non venivo molto presa in considerazione e tutto il lavoro e l'organizzazione li avevano fatti gli altri mentre a me erano toccati dei 'ripassi di teoria', valutato che tutto quello che facevo era ascoltare le varie indicazioni di Zayn e Niall intanto che cercavano di insegnarmi come comportarmi durante il furto. Non c'era molto divertimento, anche se a volte mi facevano fare dei test e degli allenamenti sugli allarmi o, appunto, sui lucchetti. Cercavo comunque di rimanere concentrata e dare del mio meglio sperando di poter imparare in fretta.  Dopo aver dato il mio contributo nell'ordinare, mi sedetti sul divano e concessi una sigaretta, godendomela dopo tanto tempo. Non ci volle molto che la biondissima Allison mi raggiunse, fumando qualcosa di diverso riguardo cui mi astenni dal chiedere notizie.
"Hai programmi per adesso?" chiese inaspettatamente.
"Emm.. no. - risposi esitando, stupita da quella domanda. - Come mai?"
"Ti andrebbe di andare a berci una birra? Una birra come si deve intendo." 'Perchè no.' pensai.  Mi ero chiesta più volte come fosse avere un'amica con cui uscire e Allison mi stava simpatica.
"Certo." le sorrisi. Ci alzammo e avvertimmo gli altri della nostra uscita.
L'aria era rinfrescante a quell'ora del pomeriggio. Affiancavo Al che mi guidava in un locale a me sconosciuto, occupando il tempo a chiacchierare. In diverse occasioni si era dimostrata amichevole e propensa a darmi suggerimenti per includermi un po' di più nel gruppo e le ero davvero grata, a lei come a Niall e suo cugino Daniel. Mi fidavo abbastanza di Allison e sapevo che, nelle questioni in cui provavo imbarazzo nel chiedere, avrebbe reagito con rispetto e serenità, come una vera amica.
"Non credo lo capirò mai." dissi facendo riferimento a Zayn. Sospirai, guardando il marciapiede scorrere sotto i nostri piedi.
"Ci riuscirai invece, forse non del tutto ma ci riuscirai. Lui non si apre quasi con nessuno ma con te si, lo farà se non l'ha già fatto. Ti ha invitata ad entrare nella comitiva e cerca di starti dietro, di farti in un certo senso crescere e deve per forza provare un po' di fiducia nei tuoi confronti, ed è questo l'elemento che lo farà aprire e che ti aiuterà a capirlo. La fiducia è tutto per lui. Devi solo avere un po' di pazienza, continuare a essere fedele al gruppo e impegnarti a contribuire nel lavoro." era stata chiara. Allison era davvero una persona intelligente e in gamba, sapeva farsi valere e mi scoprii per un momento a pensare che fosse sprecata per quella vita. La vedevo caduta e persa nel circolo dell'alcool, della droga, del furto,  dello spaccio.. Con quel suo abbigliamento sbrindellato e il viso non dei più puliti; era tutto a contrasto con il suo modo di parlare, i suoi capelli luminosi e gli occhi pieni di vitalità e limpidezza. Non sapevo come era finita in tutto questo e mi sentii incuriosita e in qualche modo avvisata dalla sua circostanza. Solo, non era il momento di parlarne nè io mi sentivo nelle condizioni di chiederle della sua vita, quindi mi limitai a domandare del moro.
"Tu sei molto legata a Zayn? Da quel che ho capito lo conosci bene.." da un lato invidiavo il fatto che potesse comprenderlo. Allison sorrise.
"Sai, ci conosciamo da tanto.. lui e Niall. Siamo sempre stati molto legati, abbiamo passati difficili e loro due mi sono stati accanto." disse. Rimasi sorpresa e fui ancora più incuriosita. 
"E gli altri?"
"Daniel l'ho conosciuto subito dopo, per via di Niall, poi Zayn ci ha presentato Charlie. Era con lui che Zayn già spacciava e scippava ma all'inizio erano piccoli furti.. sai, le solite cazzate da ragazzini. Poi, quando decisero che non gli bastava, riunirono il gruppo, comprese Bhetany e Chantal. Personalmente, tra noi ragazze non è mai corso buon sangue: loro non mi piacciono e io non piaccio a loro ma ci limitiamo a ignorarci a vicenda, quando è possibile.. " mi lanciò una furtiva occhiata maliziosa: spesso avevo avuto l'occasione di vederla punzecchiare e prendere in giro le altre due. Ridacchiai, cosa che fece anche lei, prima di riprendere il discorso.
"Comunque sia, Zayn è un vero farabutto. - rise ancora. - ma sa essere gentile e comprensivo verso la sua 'famiglia'." famiglia.. era così che li considerava. "E sai.. non mi sorprenderebbe se si comportasse così anche con te." mi guardò di sottecchi mentre si fermava e prendeva un'altra sigaretta. Mi arrestai con lei, cercando di capire le sue intenzioni. Un paio di volte fece scattare la rotella dell'accendino prima di riuscire ad accenderla. Riprese a camminare quel poco che bastava per girare l'angolo. Di fronte, mi ritrovai una serie di tondi tavolini di ferro davanti all'entrata del pub. La seguii. Si sedette e ordinò per entrambe una birra ad un cameriere con cui aveva molta confidenza. Una volta sole, potei finalmente riprendere nel tentativo di sfamare a piccole dosi i dubbi e le domande che rendevano quell'intero gruppo offuscato.
"Allison, è stata una mia impressione o la storia del periodo di prova non è reale?" domandai insicura.
"Cosa intendi dire?" aggrottò le sopracciglia. Mi posizionai meglio sulla sedia, cercando di non sembrare troppo sfacciata - non volevo che credesse fossi superficiale.
"Insomma.. a me sembra di essere già nel gruppo. Tutta questa storia che la rapina sia un test.. Non mi quadra. Se non mi consideraste già nel gruppo, non parlereste apertamente dello spaccio, dei vostri piani eccetera.." sul viso della bionda si aprì un largo sorriso.
"Ever. - enfatizzò poggiando i gomiti sul tavolo e indicandomi con la sigaretta. - Più ti conosco e più mi piaci." continuò aspirando la nicotina e stiracchiandosi. Strabuzzai gli occhi. Non mi aveva risposto.
"Non capisco."
"Devi sapere che Zayn mi ha parlato di te, ha detto che sei ancora rinchiusa in una specie di guscio e devi farti delle esperienze. E' anche vero che tu sei sveglia nella tua ingenuità e l'intera situazione non ti intimidisce ma devi stare attenta a non sottovalutarla." continuò. Ma cosa.. Perchè tutti credono di conoscermi così bene? Harry, Zayn.. Chi gli dà il diritto di giudicarmi e inquadrarmi come una stupida e sciocca ragazzina infantile! Mi morsi l'interno della guancia per reprimere il nervoso e concentrarmi sulla presenza di Allison. Ancora, non mi aveva dato risposta.
"Quindi..-"
"Si! - mi interruppe velocemente. - Sei già nel gruppo ma io non te l'ho detto." fece un occhiolino. Il cameriere era arrivato con le nostre bibite fresche. Un boccale d'oro scintillante mi si parò davanti; in cima, uno strato di schiuma bianca e soffice. La ragazza scambiò qualche parola con il cameriere, alquanto mingherlino e dall'atteggiamento insicuro, sembrava ci provasse.. Quando se ne andò, avevo già bagnato le labbra nella mia birra. Più che birra schiuma. Mi accertai di non averne residui sulla bocca, ricominciai:
"Ma perchè Zayn ha puntato su di me?" era una domanda lecita, che mi ero già posta. "Insomma.. So che lo fa per aiutare la mia situazione ma che ne sa se ne sono all'altezza?" un'altra volta Allison sorrise, poggiando la sigaretta sul posacenere per bere.
"Lui ha una sorta di sesto senso. Sulle persone e sulle scommesse. Ha scommesso su di te così come l'ha fatto su di noi, che poi eravamo suoi amici.. E quando scommette, non sbaglia mai." rispose. Rimasi in silenzio, per riflettere. Le figure di Zayn e degli altri adesso erano con una leggera cornice. Che il ragazzo fosse sicuro di sè era una certezza risaputa ma aveva anche un lato più semplice che si rivelava solo in certe occasioni e con chi si fidava. Non sapevo la storia degli altri, se non il fatto che la maggior parte avessero un passato turbolento, chi non l'aveva. Rimasi del pensiero che Chantal e Bethany, passato turbolento o no, erano un po' - abbastanza - oche e Allison aveva supportato questa teoria. Ma, naturalmente, anche loro erano avvolte da un alone di mistero. Pensavo positivo al riguardo. Avevo la sicurezza che, presto o tardi, avrei capito sempre più cose e ne ero sollevata - ero stanca di non capire mai niente di nulla.
Coperta dalle logiche, avevo acceso un'altra sigaretta. Al aveva finito e spento la sua. A causa del vento, un po' di cenere grigia si era sparsa sul tavolino. Ero rimasta a fissarla.
"Sei vergine Ever?" iniziai a tossire nuvolette di fumo per l'inattesa e privata domanda. La guardai con gli occhi spalancati mentre sorrideva con un sopracciglio sollevato e bevetti un sorso, inumidendo la gola. "Non dire nulla. E' come se avessi già risposto." scosse la testa senza cambiare espressione.
"No. Cosa? Come sarebbe a dire?" fu la mia reazione incontrollata. Dovevo ammettere di essere imbarazzata dalla mia verginità, nonostante non ce ne fosse un motivo, quelli del gruppo scopavano un giorno si e l'altro pure.
"Avanti.." ridacchiò con tono ovvio. Notò che continuavo a guardarla seria e, ancora scioccata. "Ok ok. Allora te lo richiedo ma mi aspetto un 'si' o un 'no' come risposta. Ever, hai mai fatto sesso?" certo il mio fine non era che me lo richiedesse ma che sviasse il discorso.
"Dai Al. - sorrisi alzando le spalle, non sapendo cosa fare. - Ti sembrano discorsi da fare?" Feci una pausa per vedere la sua reazione. Adesso era lei la seria e silenziosa. "Secondo te?" enfatizzai cercando di far intendere che lo avessi fatto, dato che sembrava non volesse sviare la domanda.
"Si. o. no." scandì ferma. Sbuffai internamente.
"No.." sussurrai con un filo di voce. Allison si allontanò poggiando la schiena alla sedia.
"Lo sapevo." commentò con aria altezzosa.
"Ma non dirlo a nessuno!" sentenziai subito dopo, sentendo l'ansia all'idea che gli altri lo sapessero e mi ridessero dietro.
"Perchè no? Secondo me ti prenderebbero un po' più sul serio e con riguardo." non risposi, battendo le unghie contro il vetro del bicchiere. "Come vuoi.." sospirò a seguire.
Con i minuti che passavano, tornammo ad una atmosfera più spensierata, scontrando argomenti più semplici. Ridemmo molto intanto che mi raccontava di alcuni buffi avvenimenti accaduti con Daniel, Niall e Zayn durante gli anni passati insieme, e dei vari confronti che aveva avuto con le altre due della compagnia. Per lo più parlava lei e io chiedevo i dettagli, non avendo esperienze interessanti da condividere, ma mi stava bene e ci stavamo divertendo. Poi gli rivelai del tempo passato con il moro a casa sua e, nuovamente, la bionda sembrò essere favorevole e vedeva in modo più concreto la possibilità che Zayn si aprisse con la sottoscritta. Più tardi compresi il comportamento che ebbe con il cameriere, una tattica usuale che adoperava per non pagare e farsi offrire qualche drink. Passeggiammo per un po' continuando a scherzare anche su questioni e interessi comuni. Allison chiamò Zayn per sapere cosa stesse facendo e se poteva riportarci a casa. Alzò il volume del cellulare per farmi ascoltare la conversazione e trovai interessante come lei si approcciava a lui, canzonandolo e dandogli testa.
"Su Zayn, cosa ti costa darci un passaggio già che sei fuori." borbottò la ragazza al telefono. La voce metallica di Malik rispose:
"Sono stanco di farvi da autista. Ho da fare. Prendete un qualsiasi mezzo pubblico."
"Dai Zayn. Siamo due ragazze sole ed è già sceso il buio. Pensa a quali persone potremmo incontrare." lagnò ancora facendomi un'altro occhiolino. Sentii una risata venire dal cellulare.
"Dovrebbero essere gli altri ad avere paura di te." contenni un sorriso a quella risposta, mentre Allison apriva la bocca senza parole.
"Malik! Guarda che mi offendo. E comunque ci sarebbe Ever.." rispose quella lanciandomi una veloce occhiata.
"Ho capito ho capito. Stò arrivando ma ricorda che sei in debito." il tono di Zayn era ancora divertito.
"Si come no." Al chiuse la chiamata quando il moro stava per ribattere e ripose l'oggetto nella borsa con aria soddisfatta.
"Non c'era da preoccuparsi: non avrebbe mai permesso che girassimo da sole." sorrise dolcemente.
"E' protettivo?" chiesi senza pensarci. La voce si affievolì verso la fine della frase; l'immagine di Harry mi comparve per un istante in mente.
"Verso noi si. Ma non in modo possessivo. Ha un gran rispetto per il genere femminile."
"Tranne quando c'è da scopare." risposi di getto con amarezza, ripensando a lui e Chantal. Avevo assistito ad alti gesti e atteggiamenti intimi tra i due.
"Lui non lo farebbe mai se lei non fosse consenziente. Per lui è come se le facesse un favore." lo difese.
"Come se a lui desse fastidio.." sussurrai tra me e me. Allison mi guardò con un mezzo sorriso arreso, senza parlare. C'era un grande riguardo reciproco tra Al e Zayn. Considerai brevemente l'idea che potessero essere stati più che amici. Sospirai e con sorprendente leggerezza ingoiai un piccolo nodo che avevo in gola.
"C'è mai stato qualcosa tra voi due?" mi guardò con gli occhi spalancati.
"Me e Zayn?! - esclamò prima di frenare una risata. - No. Assolutamente." alla fine non riuscì a non ridacchiare. Aspettai qualche secondo in silenzio, il tempo che lei tornasse seria. Mi guardò con aria mielata.
"Non funzionerebbe mai tra noi. Lui mi vede come altro e io.. beh.. c'è Niall." mi contrassi guizzando gli occhi sul suo viso, i suoi occhi mi guardavano calmi e sereni, per niente imbarazzati da quella sua rivelazione.
"Niall?" ripensai al suo nome ad alta voce. Annuì.
"Diciamo che c'è stato un trascorso.. è un rapporto turbolento il nostro." ecco che, per la prima volta, la vidi abbassare lo sguardo con un sorriso malinconico. Non avevo mai scorto nulla tra loro. Forse avrei dovuto. Si scambiavano risi e occhiate ma pensavo fossero normali per due persone che si conoscono da tutta una vita. E poi Niall guarda così tutti. Allison sembrava così esile quando aveva parlato di lui. La sua sicurezza, la sua schiettezza e ironia, erano svaniti. Non sapevo nulla dell'amore, ma questa cosa che provava per il biondo sembrò averla cambiata in pochi istanti. Manifestai il bisogno di abbracciarla. Lei ricambiò dopo poco e un piacevole calore mi riscaldò mentre sfregavo la mano sulla sua schiena. Nel momento in cui ci staccammo, Al si affrettò ad asciugare una lacrima comparsa tanto velocemente quanto la durata della sua presenza sulla guancia della ragazza. Le sorrisi e cercava di fare lo stesso.
"Non ho esperienza sulle amicizie e altri rapporti sociali, ma sappi che se hai bisogno di parlare con qualcuno io ci sono e cercherò di fare del mio meglio per starti accanto." lei annuì. Sembrò essersi sciolta, come se fosse rimasta rigida per tutto il tempo.  Le sfregai ancora la mano sulla spalla cercando di tirarla sù, mentre sospirava un flebile 'grazie' e si schiariva la voce per riprendersi dal momento di debolezza.

Guardavo i lampioni illuminare i marciapiedi poco animati, senza pensare a nulla. Nell'abitacolo una canzone alla radio suonava a volume basso e lento, per non farci rimanere in totale silenzio. Mi ero offerta di sedermi nei sedili posteriori, offrendo ad Allison quello accanto a Zayn. Da quando è arrivato, non abbiamo parlato molto, fino a quando la bionda prese parola - era l'unica dei presenti a cui, forse, risultava difficile sostenere una simile quiete troppo prolungata.
"Allora.. Cosa stavi facendo di così importante quando ti ho telefonato?" chiese rivolta a Zayn in modo schernente.
"Non sono affari che ti riguardano."
"Suvvia, voglio sapere cosa hai dovuto interrompere per darci un semplice passaggio." continuò lei stuzzicandolo. Zayn non si smentì, e continuò a non sembrare minimamente infastidito o vinto dalle sue beffe. Io assistevo in silenzio, con una strana serenità che mi fondeva il loro rapporto, così leggero e fraterno.
"Quando smetterai di fare la ficcanaso?"
"Dopo tutti questi anni pretendi ancora che io cambi?"
"Mai perdere la speranza. Visto Ever cosa mi tocca sopportare? Subire la tua curiosità in confronto è una passeggiata." mi rese partecipe lanciandomi una veloce occhiata.
"Bene, allora non voglio più sentirti lamentare quando ti faccio delle domande." risposi nello stesso tono di quel dialogo. Allison rise.
"Ragazzi. Qual'è il nostro problema?" esclamò quella. Scoppiammo tutti a ridere. Mi sentivo bene, avevo passato una giornata piacevole e non avevo intenzione di farmela rovinare dal pensiero di Harry: era da un paio di giorni che non mi parlava e io mi ero stancata di cercare di capirne il motivo. Dei due ero l'unica che cercava di andare in contro all'altro e non vedevo il motivo per cui dovessi continuare; lui era venuto da me e di punto in bianco aveva preso a non parlarmi, senza dare spiegazioni. Non vedevo perchè dovessi star male dal suo comportamento e complessarmi per capirne le ragioni; per questo avevo iniziato ad ignorarlo a mia volta, non prendendo in considerazione i suoi sguardi opprimenti. Quando scesi dall'auto, dopo aver salutato e ringraziato Allison e Zayn, scommisi con me stessa sulla presenza di Harry - se l'avrei trovato a casa o no - ma solo per monotonia.. Salivo le scale saltellando a tempo della canzone che avevo intesta e tentavo di riprodurre fischiettando. Mi fermai sullo zerbino davanti l'entrata del mio appartamento per frugare nella borsa e prendere le chiavi poiché non ne ebbi il bisogno per l'ingresso principale, scovato già aperto. Il rumore della porta che si apriva mi fece alzare gli occhi e smettere di fischiare e frugare. Lo sguardo verde di Harry era su di me. Mi paralizzai. Avevo perso la scommessa. Cercavo di capire le sue intenzioni. Era fermo davanti a me, evidente che stesse per uscire, ma non aveva ancora cercato di superarmi. A dirla tutta, l'avevo visto poco quel giorno e adesso mi stava osservando normalmente, senza malizia. Le labbra schiuse e gli occhi grandi, fermo con la mano sulla porta. Io ferma con la borsa in mano. Poi inspirò, il suo torace si gonfiò e sembrava stesse per aprire bocca e finalmente parlarmi..
 

 

 


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Bau.
Mi dispiace pubblicare solo ora proprio quando sembrava stessi aggiornando ricorrentemente (non credo esista questa parola.. in tal caso l'ho appena inventata) ma mi stò davvero impegnando a scuola e, essendo al 3 anno di superiori non è facile, per una volta stò andando discretamente quindi faccio di tutto per non mollare la presa sullo studio = stanchezza e poco tempo e energie per scrivere. ç_ç
Oltretutto ero pronta a pubblicare ieri, dato che era l’ultimo giorno a casa, ma di punto in bianco internet ha iniziato a non funzionare. Non vi dico le sfuriate che ho fatto. Ho perfino spaccato l’uovo di cioccolata ma stamattina (alle 5 -.-) sono partita per le vacanze e mi sono portata dietro la chiavetta con la speranza di trovare un pc e pubblicare solo per voi. Ed eccomi qua.
Anyway.. poteva andare peggio.
Non è dei migliori capitoli ma ci ho lavorato sodo (come l'uovo hahaha ok).
E’ per lo più concentrato sui rapporti all'interno del gruppo e.. pasta.
Dimenticavo: MA IL VIDEO DI YOU & I?
Io lo amo e voi?
Scusate se non riesco a restare sul tema della storia ma ho il cervello che è un budino haha.
UN GRAZIE FANTASMAGORICO A TUTTI COLORO CHE LEGGONO
UN BACIO ALTRETTANTO FANTASMAGORICO A QUELLE BELLISSIME PERSONCINE CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA LE SEGUITE/PREFERITE/RICORDATE. Non sapete quanto mi rendiate felice.
Vi mando un bacione e vi auguro delle buone vacanze di pasqua. Mangiate tanta cioccolata!
A presto
_moody

 

  
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