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Autore: smarties89    20/04/2014    2 recensioni
Durante una delle solite visite in ospedale dopo i problemi al cuore, Slash incontra una donna, Lyla. Tra i due si instaurerà subito un legame forte, fatto di fisicità e disperazione.
Ma Lyla nasconde un segreto: forse non sarà fortunata come il chitarrista e non riuscirà a cambiare il suo destino.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Duff McKagan, Matt Sorum, Nuovo personaggio, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Signor Hudson…Signor Hudson!”
 
Slash aprì gli occhi di colpo, sentendosi scuotere. Cristo santo, che male al collo…addormentarsi coricato sulle maledette sedie dell’ospedale era stata una pessima idea. Ma era così stanco e voleva solo riposare un po’ gli occhi…sì, alla faccia del riposare un po’ gli occhi! Aveva dormito per quasi due ore.
Poco prima di cadere in quel sonno tormentato, aveva costretto Marc e Duff a tornare a casa: era già metà pomeriggio e loro avevano qualcuno a casa che gli aspettava. Ora erano le sette di sera e gli sembrava di avere dormito trenta secondi.
 
“Signor Hudson, la signorina Lyla si è svegliata.”
 
“Posso vederla?” domandò il riccio alzandosi di scatto in piedi.
 
“Sì, anche se solo per qualche minuto. Inoltre devo farle indossare un camice e una mascherina.”
 
Il riccio annuì, con un po’ d’angoscia all’idea di come avrebbe potuto trovare Lyla. Sapeva che doveva aspettarsi di tutto e che nonostante l’operazione era troppo presto per cantare vittoria.
L’infermiera lo imbardò di tutto punto e lo accompagnò davanti alla porta della stanza.
 
“Dieci minuti, Signor Hudson.”
 
“Va bene. Grazie.”
 
Le porte si aprirono e lui entrò. L’aria era pesante per il troppo disinfettante e entrava poca luce dalla piccola finestra. Lyla era sdraiata sul lettino ed attaccata a una miriade di fili; il suono del suo battito regolare era l’unico rumore che sentiva in quella stanza così isolata per ridurre al minimo il rischio di infezioni.
Si avvicinò con una lentezza esasperante.
 
“Saul, sei tu?” Lyla fece quella domanda a voce così bassa, che per un istante Slash fu incerto su cosa potesse avere detto.
 
“Lyla…” rispose semplicemente, ormai ai piedi del letto.
 
La vide aprire le palpebre lentamente, come se ciascuna di esse pesasse centinai di chili e squadrarlo con i suoi meravigliosi occhi così stranamente luminosi tenendo conto della condizione in cui si trovava.
 
“Pensavo di essere morta quando ho aperto gli occhi. E’ tutto così bianco, qui…”
 
“Come ti senti?”
 
“Come se un treno mi avesse investita…e fosse di nuovo tornato indietro per assicurarsi di aver concluso l’opera!” fece un lieve sorriso con le poche forze che aveva.
 
“L’operazione è andata bene.”
 
“Lo so. L’infermiera me l’ha detto. Però non è ancora detto che…”
 
“Ssh, ora non devi pensare a nulla. Solo a essere forte e superare questo momento. Andrà tutto bene.”
 
“Ho rischiato di morire senza nemmeno salutarti…”
 
“Sai, non te lo avrei mai perdonato.” disse Slash, per poi farle l’occhiolino scherzosamente.
 
“Nemmeno io me lo sarei perdonato…beh, sempre che nell’aldilà si possa sentire un qualcosa di simile a un senso di colpa.”
 
“Non ti devi preoccupare nemmeno di quello, dato che sei qui con me.”
 
“In caso qualcosa andasse storto…grazie, Saul. Per quello che hai fatto per la mia salute, per tutto l’amore che mi hai dato. E scusami per essere stata così stronza…”
 
“Smettila, Lyla! Ti ho detto che devi stare tranquilla e non pensare a nulla se non a stare bene.”
 
“Ok, hai ragione…Pensavo anche a un’altra cosa però…” ma non fece in tempo a finire la frase che entrò il dottor Davert.
 
“Signor Hudson, devo chiederle di uscire così che possa visitare la paziente. Poi potrà rientrare cinque minuti ancora.”
 
“Va bene, dottore. A dopo, amore mio.” Disse il chitarrista, dando una lieve carezza alla mano di Lyla e uscendo.
 
Una volta fuori, si appoggiò al muro: non aveva respirato per minuti, là dentro. Aveva il terrore di vederla stare male, di vederla avere una crisi di qualche genere davanti ai suoi occhi. Fece dei respiri profondi, aspettando che il medico terminasse la visita e gli potesse dare buone notizie.
Ci vollero venti minuti, e finalmente l’uomo uscì, parandosi immediatamente di fronte a lui.
Il dottor Davert iniziò a parlare, dicendogli e spiegandogli tante cose: alcune non erano molto chiare, altre un po’ di più, e altre lo erano estremamente…forse troppo, perché Slash chiese se aveva capito bene o era la sua immaginazione a giocargli brutti scherzi. Le condizioni di Lyla erano estremamente buone e c’erano ottime possibilità che tutto andasse nel migliore dei modi.
Avrebbe voluto urlare, saltare, abbracciare tutte le persone che c’erano lì intorno, ma si limitò a tirarsi su la mascherina e ad entrare nella stanza appena il medico gli diede il permesso.
Lyla era lì, con il viso leggermente voltato verso di lui e un sorriso sulle labbra.
 
“Meno male che sei rientrato…non sono riuscita a chiederti una cosa.” Gli disse sempre con lo stesso tono lieve.
 
“Che cosa?”
 
“Ricordi a Parigi? Mi facesti una proposta…è ancora valida?”
 
Slash sentì la terra mancargli sotto i piedi per l’emozione e si inginocchiò ai piedi del letto.
 
“Certo che è ancora valida!”
 
“Bene, allora…”
 
“Allora cosa?”
 
“Allora voglio diventare tua moglie, Saul Hudson. Sempre se riuscirò mai ad alzarmi da questo letto!”

"Oh, non dire sciocchezze! Ti amo e non vedo l'ora di sposarti..."
 
Slash avrebbe voluto baciarla, abbracciara, stringerla, ma si limitò a prenderle la mano e avvicinarsela al viso, per quanto poteva con tutte le protezioni.
Ma non importava, era sufficiente.
Contava solo che erano lì, insieme…e questo bastava.





Lo so!!!! E' incredibile, ma anche questa storia è finita! Questo epilogo ve l'ho fatto sudare, ma ho un po' di casini, i soliti e anche alcuni nuovi -.- Quindi potete immaginare che meraviglia!
Dunque, spero che questa storia vi sia piaciuta...ovviamente ringrazio tutti coloro che hanno messa la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate e tutte le fedelissime che hanno recensito ogni singolo capitolo! Grazie grazie grazie :D
Ora non so bene cosa ne sarà di me in questo fandom: ogni tanto mi dico che non scriverò più nulla, ma poi mi vengono mille idee in testa e mi ritrovo a buttare giù bozze su bozze! Quindi, non ho bene le idee chiare...magari potreste trovare una mia nuova storia domani o fra due mesi...chi lo sa :)
Per ora, ringrazio ancora tutti quanti di cuore!!!
A presto :)

 
  
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