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Autore: _Puffetta_93    21/04/2014    1 recensioni
A quindici anni era già la terza volta che cambiavamo paese, dall’Irlanda, dov’ero nato, eravamo arrivati fino in Inghilterra, avevamo vissuto per un periodo a Cardiff e ora ci stavamo trasferendo ancora, da Doncaster a Bradford.
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Angelica.
Penso che nessun nome fosse più azzeccato di quello.
L’incontro fu un disastro, non solo perché feci la figura dell’imbecille fissandola impalato,ma perché, già da allora, sapevo che non sarei più riuscito a togliermela dalla testa.
Questa è una storia scritta a due mani da me e Laly..
Abbiamo deciso di scriverla per far capire la storia di Niall, per capire bene sarebbe da leggere la Ziam pubblicata da Laly..Trovate il link dentro a questa storia =)
Buona lettura XX
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II°


Era passata ormai una settimana da quando mi ero trasferito e la scuola procedeva molto bene.
Avevo visto altre volte Angelica ma proprio di sfuggita. Per il momento non avevamo corsi uguali che ci permettessero di stare insieme.
Oggi essendo sabato non c’era scuola, così decisi di andare a farmi una passeggiata in centro.
Arrivai al centro e iniziai a girare quando sentii una melodia che inizia a seguire.
Improvvisamente mi bloccai vedendo una ragazza danzare, era molto fluida nei movimenti anche se lo stile era hip hop. Mi misi seduto a fissarla ma poco dopo mi accorsi che la ragazza in questione era Angelica.
Rimasi a bocca aperta, era bravissima e bellissima. Molti ragazzi guardandola potrebbero pensare che vestita in quel modo era alla pari con un maschiaccio, ma io la trovavo stupenda.
La musica terminò e la vidi girarsi per prendere una bottiglietta d’acqua ed è li che si accorse di me e sorrise.
Dio quel sorriso mi sciolse il cuore e istintivamente sorrisi anche io salutandola con la mano.
 
-Niall! Ciao! Scusa ma non ti avevo sentita –
-Oh tranquilla. Scusami tu se sono stato fermo qui a fissarti, ma dio ti muovi benissimo. Sei bravissima! –
- Grazie sei molto gentile! Bhe sai, ballo da quando ho 3 anni, quindi ora che ne ho 15 dovrei riuscire a cavarmela bene – e si mise a ridere.
-Fidati, vista da un occhio esterno anche se non esperto te la cavi alla grande – arrossii sorridendomi.
-Senti se aspetti un minuto recupero le mie cose e andiamo a prenderci una cioccolata calda ti va? –
-Certo, aspetta che ti do una mano – Andai a prendere lo stereo e infine ci incamminammo verso il centro.
 
Arrivati a destinazione entrammo e ci accomodammo al tavolino prendendo entrambi una cioccolata con latte. Iniziammo a parlare, mi raccontò di tutto, dalla sua famiglia alla passione che nutriva per la danza. Stessa cosa feci io rivelando il mio amore per la musica e per la chitarra.
 
-No allora mi devi far sentire qualcosa un giorno Nì-
-Come mi hai chiamato? – La guardai intensamente negli occhi e subito la vidi abbassare lo sguardo e arrossire violentemente.
-Bhe io..Si ecco, trovo carino il diminutivo Nì, ma se ti da fastidio posso anche lasciar perdere – le presi la mano e le sorrisi.
-Non mi da affatto fastidio, puoi chiamarmi Nì tranquillamente –
 
Andammo avanti a parlare del più e del meno quando mi disse che doveva andare. Ci alzammo e ci dirigemmo alla cassa per pagare. La fermai ed estrassi i soldi pari all’importo che mi era stato detto per poi uscire.
 
-Non dovevi pagare tu Nì –
-Oh Angelica, non vado in fallimento per 5€ che ho pagato – si mise a ridere e mi preso a braccetto.
-Allora prima di tutto chiamami Angy, secondo chiama tua madre e dille che stasera sei invitato da me a cena per sdebitarmi-
-Ma non serve, davvero Angy. – iniziammo a discutere e alla fine dovetti accettare.
 
Arrivammo poco dopo e ad accoglierci ci fu la sua gemella. Dio esano identiche, al bar mi aveva detto che si chiamava Odrina e che ballava anche lei. Era stupenda, ma Angy aveva quel qualcosa in più.
La salutai e salimmo in camera sua. Non era come le solite camera da ragazze, era piena di roba buttata all’aria, cose inerente alla danza sparsa per tutta la stanza e poster di snoop dog e di un cantante a me sconosciuto appesi alla parete.
 
-Si chiama Samy Deluxe, è un cantante tedesco. Sai mio padre mi ha trasmesso la passione per quel genere di musica essendo tedesco. –
-Bhe magari un giorno mi fai sentire qualcosa di suo –
 
Nemmeno il tempo di dirlo che partii una canzone. La vidi muovere la testa e il corpo a ritmo mentre sistemava la stanza. Mi venne da ridere e la vidi voltarsi bloccandosi immediatamente.
 
-No scusami continua –
-Perché ridi? Ho qualcosa che non va? –
-No sei perfetta ma mi sono reso conto che non riesci a stare ferma quando hai la musica attorno a te, anche la bar mi sono accorto che tenervi il ritmo con la testa e il piede –
 
Ci mettemmo a ridere e quando ebbe finito ci mettemmo seduti sul letto.
 
-Oh, aspetta qui arrivo subito – la vidi correre fuori e tornare poco dopo con una chitarra in mano.
-Hai detto che sai suonare, mi strimpelli qualcosa? – me la tese sorridendo.
-Ehm va bene. Ma di chi è questa chitarra? –
-Oh tranquillo, è di mia madre. Sai lei e mio padre sono patiti della musica e suonano entrambi.   Solo che mio padre lo fa di mestiere, mentre mia madre per passione come te –
 
Annuii e iniziai a strimpellare qualcosa quando mi venne in mente la melodia che avevo scritto qualche giorno fa pensando a lei. Istintivamente iniziai a cantare. Lei era li, a gambe incrociate che mi fissava e aveva gli occhi lucidi. Quando finii la guardai.
 
-Stai bene? – tesi la mano appoggiando la chitarra accanto a me sul letto.
-Si si solo che sei bravissimo. Come si chiama questa canzone? –
-Midnight Memories – mi venne spontaneo dirlo. Avevo pensato a lei e le parole mi erano uscite di getto.
-Davvero Nì è stupenda. – e improvvisamente fece una cosa che mai mi sarei aspettato. Si accoccolò a me e insieme ci stendemmo insieme sul suo letto.
-Sai stando vicino a te mi sento davvero bene, mi sento me stessa senza dovermi nascondere. –
 
Rimasi colpito da quelle parole e da ciò presi una decisione che avrebbe cambiato le nostre vite per sempre, unendoci nel profondo.
Decisi che mi sarei preso sempre cura di lei, così quello fu l’inizio di una splendida amicizia che si sarebbe tramutata in qualcosa di molto più intenso, qualcosa a noi sconosciuto in quei tempi.
 
Spazio Autrice:
 
Allora come potete notare il capitolo è più lungo del precendente. Quei si sa qualcosa di più dei protagonisti che stanno man mano iniziando ad avvicinarsi. Mi scuso per il ritardo ma gli impegni non mi hanno permesso di aggiornare fino ad oggi.
Spero che il capitolo vi piaccia, per farcelo sapere basta lasciare una recensione.
Alla prossima!
 
Giadina & Laly :3
 
 
  
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