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Autore: giny    21/04/2014    1 recensioni
La Guerra è finita, tra morti e sopravvissuti, vittoriosi e sconfitti. Harry è ormai diventato un eroe oltre che uno stimato Auror e nutre la simpatia dell'intera comunità magica. Ma se mancasse ancora un tassello alla sua vita apparentemente perfetta?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Rieccomi genteeeeee!!!!!!!!!! Perdonatemi per il ritardo nelle ultime settimane, ma non ho avuto proprio tempo. Allora, eccoci giunti alla fine di questa meravigliosa avventura :) vi ringrazio tutti quanti per il supporto che avete dato a questa storia e per averla seguita fino a questo punto :) grazie a tutti, siete stati magici!!!! Un miliardo di baci :********* giny







Dopo l'ultima udienza e la conseguente dichiarazione di McKenzie riguardo alla colpevolezza del Ministro, Harry pensò che la situazione si sarebbe complicata ulteriormente; per fortuna, invece, le cose si risolsero prima del previsto.
McKenzie, Isaacs e Adam erano ormai stati condannati: Adam avrebbe scontato 5 anni ad Azkaban e gli altri due avrebbero finito di scontare gli anni per la questione delle intercettazioni.
Quanto al Ministro, lui avrebbe trascorso ad Azkaban 10 anni, con conseguenziale destituzione dall'incarico.
Il nuovo Ministro, Pheneas Coleridge, ispirò ad Harry molta fiducia, sperò solo che non si trattasse dell'ennesima fregatura.
Dopo l'elezione di Coleridge, Harry chiese dei giorni liberi; dopo tutto quello che era successo, aveva bisogno di stare con Draco, di staccare la spina per un po' e di godersi le imminenti vacanze natalizie.

Per ciò che riguarda le vacanze di Natale, Harry si trovò davanti ad un altro, enorme problema.
Infatti, una sera, aveva ricevuto una lettera da Ron.




Ciao Harry! Io ed Hermione volevamo invitarti da noi il giorno di Natale. Mamma, papà e i gemelli andranno da Charlie in Romania e Billy andrà con Fleur in Francia, quindi abbiamo deciso di organizzare tutto a casa nostra, ci sarà anche Ginny.
Ron

P.S. puoi usare la Metropolvere per venire




Quando lesse la lettera, la mente di Harry iniziò a lavorare freneticamente. Avrebbe dovuto dirlo a Draco, che avrebbe strabuzzato elegantemente gli occhi e gli avrebbe detto ''Potter, stai scherzando, vero?'', riusciva già ad immaginarlo. Ron sarebbe morto sul colpo, Hermione sarebbe rimasta senza parole, ma avrebbe cercato di riportare la situazione alla normalità.
Ginny... be', Ginny sarebbe rimasta un po' scossa, ma sarebbe durato poco. Forse.
Comunque, il problema di Draco rimaneva. E non sarebbe stato facile dirglielo.






Era il 23 dicembre, Harry e Draco stavano passeggiando tranquilli, approfittando della rara giornata di sole.
-Draco, volevo dirti una cosa- iniziò Harry.
-Dimmi, non devi mica chiedermi il permesso di parlare- disse Draco, sorridendo.
-Ehm... avrei dei progetti per il giorno di Natale- continuò Harry, cauto.
-Ah sì? Di che si tratta?- chiese Draco, interessato.
Harry non sapeva se continuare o meno. Ormai non poteva più tornare indietro.
-Ron ed Hermione ci hanno... mi hanno invitato a casa loro per Natale. Chiaramente, loro non sanno di noi e... be', ci sei anche tu- rispose Harry, tutto d'un fiato.
Come previsto, Draco strabbuzzò gli occhi.
-Potter, stai scherzando, vero?-
Ecco, appunto.
-Sapevo che avresti risposto così...-
-Hey, non fraintendermi, è solo che...-
-...che non ti va, lo so.- disse Harry, sconsolato.
-Va bene, d'accordo, andremo da Weasley a Natale- rispose Draco, sbuffando.
-Davvero?- Harry si illuminò, non riusciva a crederci.
-Sì Potter, davvero. So che ci tieni e dato che mia madre non è a Londra possiamo andare da loro-
-Grazie- disse Harry, abbracciando Draco.
-Okay okay Potter, ma non in mezzo alla strada-
Harry rise e si allontanò. Non avrebbe potuto essere più fortunato.







Arrivò il giorno di Natale. Fuori la neve cadeva lenta e leggera e durante la notte aveva ricoperto tutto con uno strato sottile e soffice.
Draco era a casa di Harry, entrambi si trovavano davanti al camino, pronti per andare a casa di Ron.
-Pronto?- chiese Harry.
Draco rispose con un cenno poco convinto della testa e si prepararono ad andare.
In un attimo furono a casa Weasley. Ron ed Hermione si precipitarono subito in salone e accolsero calorosamente Harry.
-Ciao ragazzi!- li salutò.
Gli amici si resero conto solo in un secondo momento della figura sottile e immobile che stava a pochi passi di distanza da Harry.
Harry passò rapidamente lo sguardo da Ron a Draco a Hermione un paio di volte, in ordine sparso, temendo il peggio.
-Malfoy- disse Hermione, in un soffio. Ron era ancora sotto shock.
-Ciao Granger- rispose Draco, cercando di essere più gentile possibile.
Harry decise che era meglio intervenire.
-Okay, ragazzi, ehm… Io e Draco… Cioè, Draco è qui perché…-
I ragazzi sollecitarono, o meglio, Hermione sollecitò Harry a continuare, Ron era ancora imbambolato.
-….perchè stiamo insieme- concluse Harry, come se avesse affrontato una fatica immane.
-Be’, a questo punto dobbiamo considerarti ‘’della famiglia’’- disse Hermione, rivolta a Draco.
Il ragazzo la guardò come fosse un’aliena.
-Dici sul serio?-
-Dico sul serio, sì- rispose Hermione e, inaspettatamente, abbracciò Draco.
Il biondo restò interdetto, ma poi ricambiò l’abbraccio, invaso da una massa di capelli ricci.
Quando si allontanò, Hermione guardò Ron, che non sembrava intenzionato a muoversi.
Ron si riscosse dal suo torpore e, sbuffando, porse la mano a Draco, che la strinse, tutto sotto lo sguardo sconvolto di Harry.
Qualche secondo dopo, si sentì un rumore provenire dal camino. Ginny e Mark uscirono dal camino.
-Salve a tutti- disse Mark.
-Ciao Ginny!-
-Ciao Hermione, che è successo a mio fratello?-
-Puoi vedere tu stessa- disse Hermione, sorridendo e guardando Draco.
Ginny rimase a bocca aperta.
-Ginny, -iniziò Hermione- da questo momento in poi abbiamo un nuovo ‘’familiare’’-
Ginny sembrò non capire subito, ma poi realizzò ciò che l’amica aveva detto.
-Oh be’, m-mi fa piacere per voi- disse, accennando un sorriso.
-Okay ragazzi, penso che tutti quanti stiate aspettando il pranzo!- disse la riccia, dirigendosi verso la cucina. Sarebbe stato un Natale molto particolare.
   
 
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