Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: Astoria McCartney    24/04/2014    3 recensioni
AVVISO: C'è un pizzico di surreale in questa storia ♥
Anne e Julia sono due normalissime adolescenti moderne, solo una cosa le differenzia dagli altri: il loro amore per i Beatles, una innamorata di Paul e l'altra di John. Entrambe amano gli anni '60 ma sanno benissimo che è un'epoca passata da quasi 50 anni. Un pomeriggio a casa di Anne, nello studio del padre...
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Ho messo insieme tutti e tre gli ultimi capitoli in modo che ci fossero 30 capitoli precisi. :) Spero il finale che incontrerete vi piaccia.. e spero anche di non aver esagerato..
Ovviamente questo aggiornamento è molto lungo, quindi, mettetevi comodi comodi!
Buona lettura, Astoria.






Con molta stanchezza lascio cadere la mia valigia ai piedi del letto e mi ci butto sopra senza aspettare un secondo. La camera d'albergo è molto accogliente e dovrò dividerla, credo per mia fortuna, proprio con Laura, essendo stata l'unica con cui sono riuscita a fare quattro chiacchiere senza facce strane da nessuna delle due ad ogni parola che ci dicevamo. La camera ha due letti singoli, una scrivania, due poltrone e un bagno. Siamo vicino al centro di Liverpool, il panorama che si vede dalla finestra mi è molto familiare, i mattoncini rossi e gli imponenti palazzi. Essendo non in periferia, come nel caso di Paul, sentiamo molto spesso le sirene delle navi che entrano nel porto. Meravigliosa atmosfera British, proprio quello che mi ci vuole.
 Decido di scostare le tende, anche se sono costretta lo stesso ad accendere le luci dato il caratteristico cielo uggioso. Il profumo di umido dell'aria mi ha subito avvolta appena sono scesa dal treno. 
"Anne, perchè sei venuta qui a Liverpool?" Mi Chiede Laura girandosi verso di me.
"Beh Laura, è complicato da spiegarti, perchè se ti raccontassi la mia storia mi prenderesti per una maniaca, saltiamo al dunque: io AMO i Beatles"
"I Beatles, eh?" Lei sorride.
"Si...e penso che sia una cosa fantastica essere qui e ad ogni metro percorso a piedi trovare qualcosa in loro memoria."
"A me non fanno impazzire, però non sono male.."
"Beh"
"Sai quale mi piace a me?"
"Dimmi"
"Ovviamente non ricordo i loro nomi non essendo fan accanita, mi piace quello con gli occhi azzurri, ha un nome particolare e molto familiare...se non ricordo ha a che fare con gli anelli"
"Oh, ahahahah si chiama Richard Starkey detto Ringo Starr"
"Oh si! Ringo! Ha una faccia simpaticissima." Mi dice sorridendo.
Ricambio il sorriso e mi siedo sul mio letto, ho preso quello vicino alla finestra.
"Invece, Anne a te?"
"Beh...io sono follemente innamorata di Paul"
"Paul, Paul.....McCartney?"
"Ahaha non mi dire!"
"Ahahah....Paul.....quello con gli occhi verdi?"
"S-si..." Chiudo gli occhi sognante e mi stendo sul cuscino del mio letto.
Laura sorride, ma non capisce. Non sa quello che mi è accaduto, scommetto che nemmeno mi crederebbe. Forse è meglio così, voglio tenermi tutto per me. Sospiro e Laura viene vicino a me. 
"Cosa faremo questa sera?" Chiedo a Laura.
"Faremo una piccola rinfrescata della storia inglese e poi faremo una piccola lezione sulla pronuncia di alcune parole essendo, la nostra inflessione, differente."
"E domani?"
"Domani possiamo andare dove vogliamo, mentre dopo domani faremo una visita guidata al museo dei Beatles"
"Beh... non ci accompagnano a vedere le case dei Beatles?"
"No....perchè di culturale c'è solo il museo, per il resto dobbiamo vedercela noi con i nostri soldini" Dice Laura con una puntina di tristezza.
"I quali devo ancora cambiare in sterline!" Finisco la frase.
"Esattamente Anne!"
Sbuffo e comincio a disfare la mia valigia, Laura mi aiuta molto volentieri. Ad un certo punto trova il mio Ipod,
"Posso?"
"Certo.." Le rispondo e lei comincia ad inforcare gli auricolari
"Che hai?"
"Beatles, discografia completa!"
"Wow...." Mi sorride e comincia ad ascoltare il primo brano della lunghissima lista, se non sbaglio è 'My Bonnie' anche se non era proprio dei Beatles. 
Dopo che ho finito di disfare la valigia la metto nella cappottiera, afferro l'impermeabile celeste, la mia borsetta con i soldi e decido di andare a cambiare i miei amati Dollari in Sterline. 
"Beh Laura, io esco. Vado a cambiare i soldi!"
"Va bene Anne, ci vediamo!"
"Divertiti con il mio Ipod!" Le dico sorridendo.
"Sicuramente!" Mi risponde cordialmente e mi chiudo la porta dietro.
Scendo in strada e mi guardo intorno, comincio a camminare. La città è cambiata come mi aspettavo. Beatles, Beatles ovunque! Che sogno. Mi sento a casa, molto stranamente. 
Ogni volta che vedo un negozietto non perdo due secondi e sto un buon quarto d'ora a fissare le vetrine molto spesso polverose. 
Di malavoglia cerco una banca e la trovo non molto distante. Vado a cambiare i soldi ed ho ben 300 sterline! Ho deciso di metterne da parte 150 per i miei acquisti, 50 per le spese come acqua, pizza eccetera e la restante parte per tutte le attrazioni, apposto! Non mi sento molto 'tasche bucate' quindi decido di fiondarmi subito nei negozi di antiquariato sperando di trovarvi qualche disco interessante. 
Mi squilla il telefono.

"Pronto?"
"Anne!"
"Mamma?"
"SI! TI AVEVO DETTO CHIARAMENTE DI CHIAMARMI APPENA SARESTI ARRIVATA!"
"Si...che ci sono state un po' di complicazioni...comunque STO BENE DIAMINE!"
"Ok, che stai facendo?"
"Ho appena cambiato i soldi"
"E quanto hai ricavato?"
"300 sterline..."
"Ottimo e NON SPERPERARLE COME SE NIENTE FOSSE!"
"Uffa...okay..."
"Chiamami quando vuoi! Ciao!"
"Ciao.."
Chiudo il telefono.

Entro subito in un negozio particolare, mi ha attirato il grammofono in vetrina, ci dovrebbero per forza essere dei dischi!
Quando apro la porta si sente suonare un campanellino.
"Salve signorina, come posso esserti utile?"
"Ehm...buon pomeriggio...ehm vorrei sapere se qui avete qualche vinile..."
"Dei Beatles?"
"Come....come lo sa?"
"Beh...siamo a Liverpool..."
"Giusto..."
"Bene, seguimi" 
La signora mi fa salire le scale e mi porta in una stanza piena di poster e vinili, cavolo che paradiso!
"Ecco a te! Dai pure un'occhiata, io ti aspetto giù!"
"Va bene!"
Mi ci fiondo subito, non so da dove cominciare li vorrei quasi quasi comprare tutti! Allora, abbiamo Queen, Pink Floyd....B....B....BEATLES!
OH MIO DIO!! "WITH THE BEATLES!" Urlo senza controllarmi, il cuore mi batte fortissimo. Il disco deve essere originale perchè il vinile ha un'etichetta molto molto vecchia ed è gialla! STUPENDO! Mi viene quasi da piangere! Lo poggio su un tavolino e continuo a cercare tra la pila, il resto sono tutte ristampe e rimasterizzazioni, c'è Yellow Submarine, Let it be e Imagine....un'altro album che davvero mi interesserebbe è Sgt Pepper's...ma è raro da trovare. Mi guardo ancora intorno, non trovo nient'altro e prendo il mio nuovo tesoro molto trionfante, scendo alla cassa.
"Allora cara, questo disco è originale, dunque te lo devo far pagare minimo minimo 70 sterline...."
"COSA???" Rimango a bocca aperta.
"Mi dispiace..."
"Mi scusi ma sono una piccola turista e poi....la prego..."
"50. Basta così."
Felice pago il vinile ed esco dal negozio con una busta marrone, Il tramonto è ancora lontano e decido di farmi un altro mezzo giretto. Cammino.
Perchè non vado al porto? Ottima idea. Ci arrivo solo dolo mezz'ora di cammino.
E' esattamente come lo ricordavo, il molo intendo. Mi siedo su una panchina che si specchia sull'acqua e molto attentamente prendo il disco dalla busta per riguardarmelo. Lo estraggo come se fosse oro e comincio a studiarmelo. 
Quando lo apro trovo un bigliettino. 
Accidenti: E' LA STESSA GRAFIA DI QUELLO TROVATO NEL MIO PLEASE PLEASE ME. Con un tuffo al cuore, trovo delle scritte con inchiostro sbiadito:
"Ancora tu, si ancora tu. Hai vissuto quell'avventura ma evidentemente non ti è bastata per capire, vivrai subito il tuo sogno e solo se capirai la lezione tutto sarà come è giusto che sia, solo se capirai ,ti salverai"
Fisso il biglietto senza capire, un'altra volta.....
Che fare? Crederci? Non crederci? Cosa dovrei capire poi? Sbuffo e rimetto il biglietto nel disco, ho capito che tutti gli album originali dei Beatles mi portano solo brutte sorprese. "Vivrai il tuo sogno" Ecco, questa forse è la parte più piacevole ed interessante.
 Rimetto il disco nella busta e fisso il mare sotto di me. Sobbalzo. 
"ODDIO!" Urlo. Riflessa nell'acqua ci sono io con dietro un Paul sorridente. Mi giro e lo trovo proprio qui, dietro di me. Sto ferma, non so che fare, che dire, arrossisco...
"Ciao Annie"
"Cavolo...c-ciao Paul..." Dico piano, quasi sussurrando.
Lui viene verso di me e mi prende le mani: "Mi sei mancata tantissimo..."
"Oh......beh a-anche t-tu....."
Mi abbraccia e io chiudo gli occhi, poi mi bacia delicatamente, fantastico.....eccolo qui il mio sogno.
"C-come mai s-sei qui?" Gli chiedo senza sapere che dire.
"Non so, mi ci sono ritrovato improvvisamente" Dice lui arriccinado il naso.
"M-ma dove siamo?" Chiedo completamente spaesata.
"A Liverpool..."
Il mio sguardo cade sulla busta del mio disco, vi è stampato il logo del negozio e realizzo che siamo nel 2013. 
"S-si....siamo sempre nel 2013"
Lui annuisce e mi abbraccia ancora, è tutto troppo bello, troppo perfetto, non può finire.
Insieme ci sediamo sulla panchina del molo, io mi guardo i piedi e lui mette un braccio dietro le mie spalle.
"Sei così bella...."
Arrossisco violentemente "Ma che dici!...."
Lui mi guarda dolcemente e io non capisco più niente, più niente. Dopo di che mi chiede curioso: "Cosa c'è in quella busta?"
"N-niente!" La afferro e la metto vicino a me sullo spazio vuoto che resta della panchina.
Lui adesso mi abbraccia più insistentemente...buio.

Mi volto verso la città, siamo negli anni 50. 
"Paul, siamo nella tua epoca" Dico basita.
"Si, ho visto. Non è fantastico?" Lui mi sorride.
"Non so....io dovrei tornare nel 2013...."
"Naah....resta con me ti prego....."
Farfalle nello stomaco. "V-va bene...."
Fa un po' freddino e lui mi cede la sua giacchetta di pelle, dopo di che decide di portarmi in un locale a bere una cioccolata con la panna, il migliore della città. Fa impressione guardarmi intorno, o meglio, più che impressione fa paura perchè ho avuto l'opportunità di vedere la città modificatasi nel tempo, i negozi sono scomparsi, l'asfalto è diventato sbiadito e i monumenti sono rimpiazzati da aiuole. E' tutto diverso, Liverpool non è più una città turistica. Insieme camminiamo abbracciati verso un locale e insieme ci sediamo in un tavolino vicino alla Toilette. 
Lui mi guarda sempre e io non so se ricambiare lo sguardo o di osservarmi le unghie completamente mangiucchiate. Il mio cellulare è muto. (Ovviamente)
"Ragazzi cosa volete ordinare?"
"Prendiamo due cioccolate con panna grazie" Dice Paul.
Sorrido. 
"Sai......io penso che....insomma..."
"C-cosa?"
"Vedi Anne....tu mi piaci, davvero..."
"Anche t-tu..."
Ci baciamo ancora, e ancora, e ancora, non voglio più staccarmi da lui. Con la mano sinistra gli sposto il ciuffo di capelli che gli era andato davanti agli occhi e lui mi da un bacio sul collo. Che sogno. 
Allarmata controllo che con me ci sia la busta con il disco e fortunatamente eccola qui, ad un millimetro di distanza dalle mie cosce. 
Le cioccolate ci arrivano dopo dieci meravigliosi minuti di sbaciucchiamento. Lo so che è lui il ragazzo giusto per me, Paul, Paul McCartney, io l'amo da sempre. Punto. 
Bevo piano, è davvero buonissima, dalle mie parti non ne ho mai assaggiate di così. Mi guardo intorno e vedo i soliti ragazzini Teddy Boy.
Una ragazzina va al Juke Box e mette un disco Rock'n'Roll, Paul Mi fa l'occhiolino:
"DAI ANDIAMOCI A SCATENARE COME GLI ALTRI!"
"Ehm....non lo so se è il caso..."
"Dai!!!!"
Penso al disco e lo metto sotto la giacca di pelle di Paul (Piccolo scioglilingua!), con aria sfacciata e di sfida accetto il ballo sfrenato.
Andiamo insieme agli altri ragazzi sulla pista da ballo e ci scateniamo a tempo di Rock, avrei sempre voluto farlo.....realmente negli anni '50.
Paul è un mito a ballare, secondo me non lo batte nessuno.
Ci scateniamo, ci scateniamo, ancora e ancora! Poi ci baciamo, una volta, due volte, tre volte, mille volte!
Quando torniamo a sederci al tavolino, entrambi con il fiatone, dopo aver tolto il disco da sotto la giacca e dopo averlo messo sulle mie ginocchia, Paul mi guarda e mi dice:
"Sai.....con il gruppo..."
"Con il gruppo?"
"Tra qualche mese cominceremo una Tournèe ad Amburgo...."
"Ad Amburgo? W-wow!" (Eccoli i Beatles!)
"Ma..."
"Ma?"
"Io non ci voglio andare..."
All'improvviso impallidisco :"COSA??"
"Annie...io ti amo! Resta con me negli anni '60.."
"Paul, ma che stai dicendo? Il gruppo?"
"Chi se ne frega del gruppo! L'amore è più importante!"
Mi sento crollare il mondo addosso: "Tu devi andare in Germania!"
"NO ANNE! IO non ci andrò! Io voglio stare con te e poi che cosa mi aspetterei dalla nostra Band? Siamo cinque falliti!"
"MA CHE STAI DICENDO?"
"E poi che mi importa....Stuart suonerà al posto mio..."
"No Paul...."
"Io voglio abbandonare il gruppo..."
"NO!"
Lui mi prende le mani e mi bacia ancora: "Resta con me..."
Mi viene da piangere. Che ho combinato.....
"Annie, ti senti male?" Mi chiede dolcemente Paul.
"Ehm...t-ti dispiace? V-vado un attimo in bagno.." Gli rispondo con un nodo in gola, afferro la busta con il mio disco e vado subito alla Toilette vicino al nostro tavolino. Appena entro sbatto la porta e mi rannicchio sotto una finestrella con il disco sulle ginocchia, provo a prendere il mio cellulare, i contatti sono spariti...come era successo la prima volta che mi ero ritrovata a Liverpool. Comincio a piangere, le lacrime mi escono all'impazzata, non riesco nemmeno a respirare e comincia a colarmi il naso. Afferro un pezzettino di carta igienica e mi soffio violentemente il naso. Mi guardo allo specchio e vedo riflesso il mio volto sfigurato dalle lacrime, tutta la matita mi è colata rigandomi le guance di nero. Chiudo gli occhi forte. All'improvviso mi sento sollevare, vuoto...che sta succedendo?
Li riapro, mi ritrovo nello stesso bagnetto, solo che è molto più rovinato, molto molto. L'intonaco è cadente, il vetro della finestrella è incrostato e gran parte delle mattonelle sono rotte, panico! Dov'è il mio disco? Ah eccolo, ai miei piedi...raccolgo velocemente la busta ed esco piano dal bagno...MIO DIO! Il locale è sparito! Al suo posto vedo solamente una bettola malandata e abbandonata, Paul è sparito! Sono spariti tutti! E' tutto polveroso, pieno di ragnatele e tutti i muri sono imbrattati di scritte di vandali, il jukebox è sfondato ed il pavimento è pieno di vetri rotti. Dove sono finita? E' forse uno scherzo? Cammino lentamente e sotto i miei piedi sento dei vetri frantumati.. continuo a camminare e trovo una vecchia tavoletta del locale, con la manica della felpa scosto la polvere e leggo "The Cavern Club", Paul mi aveva portato al Cavern.....io non me ne ero nemmeno resa conto, ecco perchè c'era la musica assordante e ragazzi che ballavano. 
E adesso? Che diamine è successo qui? E' piuttosto inquietante e decido di uscire alla luce del giorno, una tarantola mi sta guardando dall'alto. Esco velocemente all'aria aperta, il cielo è nuvoloso. Liverpool è diversa, non è più la stessa, mi guardo intorno fuori dal Cavern in rovina.
"Ehi tu!" Mi sento chiamare.
"Chi...è?" Mi giro di scatto e mi ritrovo un vecchio abbastanza familiare.
"NON DOVRESTI ESSERE QUI!" E' infuriato, ma non ho ancora capito cosa vuole.
"Perchè scusi?"
"PERCHE' QUESTO POSTO E' CADENTE E TRA QUALCHE GIORNO LO DOVRANNO DEMOLIRE"
"Scusi può non gridare?"
"Dunque si, le ragazzine come te non devono avventurarsi nel Cavern!!"
"Ma....perchè...co-cosa è successo? Quando l'hanno chiuso?"
"Eeeeef saranno 53 anni che è fallito questo postaccio, se non sbaglio era il lontano 1959 o 1960..."
"Ma...in che anno s-siamo?"
"Nel 2013....ma con chi ho a che fare?"
"Mi scusi e che sono un po' intontita..." Gli rispondo senza capire.
"E anche tanto..." Mi dice guardandomi attentamente.
"Ma cosa è successo qui esattamente, posso darle del tu?"
"Si, è successo che questo club è fallito....nel 1959-60 perchè il gruppo che vi suonava 51 anni fa non ebbe successo.."
"E qual'era questo gruppo?" -ti prego fai che non siano loro, ti prego, ti prego- Penso disperata.
"The Bealtes" Mi dice con un sibilo.
Mi sento il vuoto nello stomaco "C-come i B-Beatles?"
"Eh si....io ne facevo parte e ti dico che è stato un disastro, un vero disastro..."
"C-come ne facevi parte?"
"Il mio nome è Peter Best.."
"Pete Best!" Esclamo.
"Come fai a sapere il mio nome d'arte?"
"Ehm... lasciamo stare comunque ti prego.....dimmi cosa è successo!"
"Eravamo cinque noi....John Lennon, Paul McCartney, George Harrison, Stuart Sutcliffe e io, fino al 59 siamo stati un gruppo eccellente, al Cavern eravamo sempre i benvenuti e la gente per vederci faceva la fila..una cosa fantastica!"
"E....p-poi....?" Gli chiedo con un fil di voce
"Poi arrivò lei.... se ti raccontassi tutta la storia nemmeno mi crederesti..."
"N-no dimmi tutto"
"Non ricordo come si chiamava....mah....il fatto sta che Paul McCartney si innamorò follemente di lei e lei di lui, abbandonò il gruppo e poi si sposarono..."
"A-ah...e...?"
"Poi le cose nel gruppo cominciarono ad andare malissimo, quando Paul decise di lasciare il gruppo, non andammo più ad Amburgo e rimanemmo a Liverpool, John Lennon si arrabbiò moltissimo e lui e Paul diventarono praticamente nemici, Stuart Sutcliffe morì poco dopo e nel gruppo rimanemmo solo io George Harrison e John, insieme non combinavamo un granchè, non c'era chi suonava il basso e ci provò George per un po', era un disastro. Io,poi, non ero un gran batterista e quindi finimmo tutti e tre nella merda, Il Cavern ci cacciò e poi fallì per assenza di clientela..."
Mi porto una mano alla bocca e mi esce qualche lacrima "Mio Dio....e poi..intendo...che fine hanno fatto tutti?"
"Allora....John Lennon è morto qualche mese fa, diventò un pittore, George Harrison anche, ma dodici anni fa per la stessa malattia di Stuart credo....poi è rimasto Paul..."
"Posso vederlo?"
"Non lo so....non lo vedo da anni, lui, invece è diventato professore di lettere e penso viva con la sua amata, la sua cara amata..." Dice quasi con una punta di rabbia.
"Non ti ricordi proprio come si chiamava?"
"Sinceramente no..credo una cosa con la A.."
"Anne?" 
"ECCO! SI! Si chiama Anne..."
"Ed è ancora viva?"
"N-no.....è morta da pochissimo....non so il motivo..."
Mi sento svenire. "Non possiamo proprio andare a trovare Paul"
"Ci vai tu! Io non voglio proprio averci a che fare!"
"L'indirizzo?"
"Non è lontano, infondo a questa strada la casa con i mattoncini rossi.."
"Grazie Peter Best..."
Lui aggrotta la fronte e si allontana lentamente con una sigaretta in bocca. Mi sento morire, ecco qual è il guaio, ho rovinato il pianeta, ecco cosa ho fatto. Prendo il cellulare nella tasca del pantalone e vedo che funziona! Provo a chiamare Julia.

"P-pronto?"
"Julia sono io, Anne!"
"Anne? Mhh scusami non mi risulta...credo che tu abbia sbagliato numero! Non conosco nessuna che si chiama così!"
"Ma cosa dici Julia! Sono la tua migliore amica Anne!"
"Ehm...credo ti sia sbagliata perchè la mia migliore amica si chiama Amanda.."
"I Beatles!" Esclamo disperata cercando di farmi riconoscere.
"Ahahaha cosa?"
"I Beatles!"
"Chi sono? Mai sentiti..."
"Ma come..."
"Scusami...Anne....ma ho da fare, spero tu riesca a trovare la tua amica Julia, ciao!"


Non faccio in tempo a rispondere che mi ha chiuso il telefono in faccia, panico! E adesso? E' come se non esistessi! Provo a chiamare mia madre.

"Pronto, chi parla?"
"Mamma sono io, Anne?"
"Anne? Mamma? Mi dispiace ma io e mio marito non abbiamo figli..!"
"C-cosa?..."
"Scusami ragazzina ma non posso tenere la linea del cellulare occupata..."

Chiude anche lei il telefono.

E adesso che faccio, non ho più una vita! Non sono nessuno! Mentre cerco di raggiungere la casa di Paul mi guardo intorno. I monumenti sui Beatles sono tutti spariti, non c'è più nulla, un'enorme insegna dove prima c'era scritto "Entra nel vegetarianismo con Paul e Linda" è scomparsa, non c'è più nulla, niente più statue e soprattutto niente più turisti! Liverpool è una città inglese qualunque, ripensandoci non avendo più una vita non esiste più il gruppo studio e non esiste nemmeno più Laura. Prendo il disco e mi spavento nel vedere la copertina, ci sono solo Pete John e George, lo giro e ci sono solo due canzoni, il prezzo del disco è di dieci sterline. Che amarezza.....e tutto questo per colpa mia. A passi pesanti cerco di raggiungere la casa di Paul. Non so a cosa pensare, in mente non ho un bel niente. Cammino cammino ed eccomi qui, affrontiamo la triste verità? 
Busso. 
Non mi risponde nessuno.
Busso ancora.
Niente.
La porta e socchiusa ed entro piano, la casa è piuttosto malandata, come se qualcuno no ci pulisse da anni.
"Ehm permesso? C'-c'è qualcuno?"
Niente.
Cammino piano facendo scricchiolare gli assi del pavimento, sento qualcuno piangere al piano di sopra, molto timidamente salgo le scale fino alla camera da letto da cui proviene il pianto silenzioso, spio dalla serratura e vedo un vecchietto sui settanta piangere disperatamente.
"CHI VA LA'!"
Sobbalzo. La sua voce è familiare, è Paul. "Ehm mi scusi....cercavo Paul McCartney"
"Sono io...."
"Posso entrare..?"
"Si.."
Entro nella camera e finalmente lo riesco a guardare bene, un viso molto sciupato e i capelli grigi. Gli occhi verdi sono spenti. Mi guarda perplesso.
"Che sei venuta a cercare?"
"N-niente volevo solo vedere come stava.."
"Beh io sto male..."
"E perchè..?"
"Perchè l'unica donna che ho mai amato nella mia vita è morta ieri....l'amore della mia vita....aveva un nome graziosissimo, Anne, ma per me è sempre stata Annie... non riesco più a vivere senza di lei.."
"Si sbaglia....vede che tra un po'..."
"No....era tutto per me lei....ho rinunciato alla fama per lei, alla ricchezza, al mio migliore amico John, agli altri della band, a tutto!"
Sospiro piangendo. "Ma.."
"Niente ma....non rimane che togliermi la vita e raggiungerla ..."
"COSA?"
"Si...." Paul prende una pistola che è sotto una pila di giornali e se la punta in fronte.
"NO, LA PREGO NO!!"
Lui chiude gli occhi.
"AAAAAAAHHH HO CAPITO!! ADESSO BASTA! SONO STATA UNA STRONZA EGOISTA! HO CAPITO LA LEZIONE! HO CAPITO TUTTO! NON DEVE FINIRE COSI'....NON DEVE FINIRE COSI'! LUI DEVE SPOSARE LINDA EASTMAN....DEVE ESSERE FAMOSO! I BEATLES DEVONO ESSERE FAMOSI! TUTTO DEVE ESSERE COME E' GIUSTO CHE SIA! HO CAPITO LA LEZIONE! TI PREGO CHE TUTTO RITORNI COME PRIMA! RIVOGLIO LA MIA VITA! RIVOGLIO ANCHE LA SUA VITA!"
Tutto buio. 
Un leggero raggio di sole mi cade sullo sguardo, mi ritrovo in una stanza piena di dischi impilati, è il negozio di Liverpool dove ho acquistato il mio disco, con il cuore che mi batte fortissimo riguardo la copertina, tutto è normale. 
Esco fuori dal negozio e vedo che la città è tornata come era prima, ci sono i monumenti e i turisti! Il Cavern è là, con una fila di gente che aspetta di entrarvi. Tutto è tornato normale, sono contenta. 

_______________________________________________________

"Anne, Anne!"
"JULIA!!" Corro ad abbracciare la mia migliore amica e anche mia madre.
"Mi sei mancata tantissimo!"
"Anche tu!" Mi risponde felice.
"Come è andato il viaggio a Liverpool?"
"Semplicemente favoloso!"
"Ahahaha lo immagino!"
"Poi è successo un casino con James?" Chiedo all'improvviso curiosa di sentire la risposta.
"Con chi?" Julia aggrotta la fronte.
"Con Paul" sussurro.
"Annie, ti sei fatta una canna? Che stai dicendo?"
Tutto è tornato veramente normale, nessuno ricorda niente. Sorrido lievemente "Ho qualcosa per te!" 
"Fa vedere!" Mi risponde felicissima.
Le porgo una felpa di John Lennon con su scritto 'You May say I'm a dreamer' Julia rimane contentissima e aggiunge: "Anche io e tua mamma abbiamo un regalo per te!"
"C-cosa?" 
Mi ritrovo in mano due biglietti del concerto di Paul McCartney.
"OH MAMMA, JULIA TI AMO!!" La abbraccio fortissimo e insieme ridiamo.
Quando andrò a quel concerto e lo vedrò, lui non mi riconoscerà e, soprattutto, non saprà mai niente di tutta questa assurda storia.

"Let me take you down
'Cause I'm going to Strawberry Fields
Nothing is real" 
"NOTHING IS REAL".






Note dell'autrice: Questa mia prima Fanfiction è conclusa, spero di non aver annoiato nessuno! Inoltre spero di ricevere recensioni da tutti coloro che hanno letto e ringrazio di cuore: Chiara_LennonGirl06 per aver recensito quasi TUTTI i capitoli e anche Caterock , Evola_Love_Beatles , xamistake ,McLennonAreSoulmates, SaraMcCartney.
Ringrazio anche le critiche costruttive di: Kia85 e Melk
Grazie di aver letto e sostenuto questa piccola storia. :)
Un enorme abbraccio a tutti, Astoria McCartney
PS: Spero abbiate piacere a leggere l'altra mia storia 'Un pizzico di McAsher' alla quale tengo davvero tanto tanto.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Astoria McCartney