Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Akeryana    26/04/2014    2 recensioni
un regno lontano con un giovane sovrano
una regina che li ha lasciati quando il principe era piccolo
un sovrano che cadrà in battaglia
un principe salito al trono troppo presto
una ragazza capitata li per sfuggire al padre
due amici che aiuteranno con un amore impossibile
un maestro con troppi segreti
e un lontano familiare tornato per prendersi quello che secondo lui gli appartiene
recensite :)
P.S. Tutti i capitoli sono in via di revisione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Leon, Ludmilla, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Tu eres mi sueno mas lindo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una notte insieme

 
Erano passate due settimane dall'incontro tra Violetta e Jorge e Leon sembrava molto contento che a sua padre Violetta gli abbia fatto una buona impressione. Leon e Violetta avevano raccontato tutto a Ludmilla e a Diego e all'inizio non ci volevano credere ma poi si sono convinti quando durante la notte Jorge è entrato a castello a vedere come stesse andando Leon come re e dopo quella visita si erano ricreduti.
Intanto oggi era un nuovo giorno al castello e Violetta e Ludmilla stavano ancora dormendo, due ragazzi aprono lentamente la porta per poi chiuderla alle loro spalle molto lentamente per non svegliare le ragazze, uno di loro aveva un vassoio in mano e lo posò senza fare rumore. Poi uno di loro si avvicinò a Violetta, le spostò le coperte, la prese mettendola in braccio a se e le sussurrò all'orecchio  <<  Per tuo padre sei un oggetto, per le persone normali sei una semplice ragazze, per me sei una principessa  >>  dissee questa voce molto familiare a Violetta per poi stringerla in un abbraccio.
A quelle parole Violetta si svegliò e si girò verso quel ragazzo.
<<  Ti amo mio re  >>  disse Violetta diventando rossa sulle guance.
<<  Ti amo mia principessa  >>  rispose Leon accarezzandole la guancia e dandole un bacio lungo e passionale, ormai Leon e Violetta non potevano più fare a meno l'una dell'altro e il loro desiderio non andava più ai loro baci o alle loro carezze ma a quello di appartenersi. Di essere una cosa sola.
<<  Se voi due avete finito noi vorremmo fare colazione  >>  disse Diego prendendo il vassoio con sopra la colazione per loro quattro e facendo staccare i due innamorati, che se non si fossero fermati avrebbero di certo dato troppo spettacolo.
I quattro ragazzi mangiarono e subito dopo andarono nella sala del trono, Diego come al solito era messo alla destra del trono sugli scalini con Ludmilla sulle sue gambe mentre Crumbs stava alla sua destra e vicino a lui c'era Violetta con cui il re si scambiava dei dolci sguardi.
Poi ad un certo punto entrò Felipe con un sorriso diabolico che fece subito preoccupare il re ma non lo diede a vedere.
<<  Cosa ci fai qui? Non ti avevo detto di non presentarti più qui?   >>   si mise a gridare il sovrano per la rabbia che provava vedendo quell'uomo.
<<  Non preoccuparti ragazzo mio sono venuto solo a farti visita  >>  si giustificò lo zio avvicinandosi a Violetta in modo sospetto.
<<  Non devi venire qui nemmeno per visite, forse non hai capito che non sei il benvenuto  >>  disse Leon scrutando ogni suo movimento.
<<  Hai ragione, non l'ho capito. Ma ti volevo anche chiedere chi fosse questa meravigliosa ragazza  >>  disse l'uomo avvicinando una mano a Violetta che però si fermò tenuta dal polo dalla mano del re che stringeva di più a ogni secondo che passava.
<<  Non la devi toccare  >>  disse quasi sillabando il re con rabbia e furia nelle sua parole.
<<  Perché? Perché non vuoi che la tocchi? Chi è questa ragazza? E cosa provi per lei?  >>  chiese l'uomo avendo raggiunto il suo obbiettivo.
<<  Non sono affari tuoi e adesso vattene  >>  disse Leon lasciandogli il polso e spingendolo verso l'uscita.
L'uomo non disse niente si limitò, come l'ultima volta, a lanciare uno sguardo a Violetta e come l'ultima volta lei rabbrividì.
Quando Felipe uscì Leon corse da Violetta per vedere se stesse bene mentre Felipe fuori dal castello parlava con un suo "complice".
<<  Allora avete trovato quello che cercavate?  >> chiese l'uomo che seguiva Felipe.
<<  Si, ho capito quello che prova mio nipote per quella ragazza. Stasera attueremo il nostro piano e vedremo se mio nipote non correrà per salvare la sua amata rischiando per sino la sua vita  >>  pianificò l'uomo.
<<  Non capisco, che piano avete in mente?  >>  chiese l'uomo trattato come un servo da Felipe.
<<  Sciocco, stasera quella ragazza andrà nel bosco durante la tempesta e ovviamente Leon non permetterà che le capiti qualcosa così mentre lei sarà fuori Leon uscirà per salvarla rischiando la sua vita  >>  disse Felipe con un sorriso diabolico.
<<  Ma come faremo a fare andare quella ragazza nel bosco e come uccideremo Leon?  >>  chiese l'uomo 

<<  Per Violetta potremmo scrivere un biglietto mentre per Leon ci penserà la tempesta ad ucciderlo  >>  disse Felipe per poi ridere all'idea che il suo sciocco nipote possa rischiare la propria vita per una ragazza.
Arrivò l'ora di pranzo e Violetta e Ludmilla andarono in cucina a preparare il pranzo, una volta aperta la porta della cucina videro Leon sopra il bancone della cucina con la bocca piena di biscotti al cioccolato e, come al solito, Olga con il cucchiaio di legno in mano che lo sventola davanti a lui minacciandolo. Mentre sopra il tavolo Diego stava mangiando un'intera torta di mele e la vice cuoca, sempre con la scopa, che lo colpiva alle gambe cercando di farlo cadere e nessuno si era accorto della presenza di Ludmilla e Violetta.
Però quel caos venne interrotto dal grido di Ludmilla.
<<  BASTA!  >>  gridò la bionda facendo girare tutti dalla sua parte.
Quando Diego vide Ludmilla arrabbiata perse l'equilibrio e cadde a terra facendo cadere la torta sulla sua testa mentre Leon appena vide Violetta scese dal bancone della cucina inghiottendo tutti i biscotti che aveva in bocca e andando fuori dalla cucina lasciando Violetta a bocca aperta mentre Diego si pulisse, si alzò e corse da Leon.
Dopo che Violetta e Ludmilla aiutarono a sistemare preparano il pranzo e lo portano a Leon e Diego che erano nella stanza di Leon.
<<  Ci volete spiegare cosa stavate facendo o lo dobbiamo indovinare noi?  >>  chiese la bionda avvicinandosi a Diego che era seduto a lato del letto di Leon mentre Violetta si sedeva sulle gambe del re.
<<  Ci dispiace  >>  dissero i due insieme, le ragazze accettarono le scuse e gli diedero il pranzo.
Dopo andarono ad allenarsi, Ludmilla andò a lucidare il pavimento della sala del trono mentre Violetta andò a spolverare la libreria.
<<  Violetta grazie per aiutarmi  >>  disse Crumbs alla ragazza che non lo stava ascoltando presa da un libro che la faceva viaggiare con la fantasia.
<<  Violetta ti piace molto quel libro?  >>  chiese Crumbs compiaciuto.
<<  Si. Parla di una ragazza costretta a sposarsi con un uomo che non ama ed è pure costretta a separarsi dall'uomo che ama ma poi quando si separano la ragazza scopra di essere incinta ...  >> disse Violetta non finendo la frase pensando che la storia del libro era simile a quella di lei e Leon, tranne che lei non era incinta.
<<  Sai Violetta, quello era il libro preferito della regina Martina  >>  rivelò il maestro alla ragazza.
<<  Veramente?  >>  chiese contenta la ragazza.
Il maestro si limitò a scuotere la testa in segno di si.
Dopo venti minuti Crumbs uscì dalla stanza per prendere una cosa nel salone e intanto qualcuno entrò nella stanza per lasciare un biglietto e poi uscì molto velocemente senza farsi vedere da Violetta ma lei sentendo la porta sbattere si girò però non c'era nessuno, controllò bene e vide sul tavolo un biglietto, lo prese e lo lesse.
Biglietto 
<<  Violetta stasera incontriamoci nel bosco, non lo dire a nessuno e quando ci incontriamo fai finta di non avere letto il biglietto, vorrei che rimanesse una cosa nostra e poi stanotte voglio che tu stia soltanto con me senza interruzioni.
Leon   >>  
Fine Biglietto
Violetta lo strinse al cuore e divenne rossa a quelle parole che gli risuonavano nella testa  "stanotte voglio che tu stai soltanto con me "  immaginando la splendida serata che avrebbe passato con Leon, non vedeva l'ora che fosse arrivata la sera per stare con lui.
Come ogni pomeriggio Violetta e Ludmilla avevano portato una bibita a Leon e Diego alla fine dell'allenamento, appena si videro Violetta mantenne la promessa e non parlò del biglietto che teneva in tasca. Finalmente arrivò la sera e Violetta uscì dal castello senza farsi vedere e non preoccupandosi del tempo che era ovvio che ci sarebbe stata una tempesta ma a Violetta non importava.
Intanto al castello Ludmilla era tornata in camera ma non vedeva Violetta, preoccupata corse da Leon e Diego che come al solito avevano rubato del cibo dalla cucina e se lo stavano gustando nella camera di Leon, Ludmilla aprì la porta e preoccupata disse  <<  Violetta non è in camera e nessuno al castello sa dov'è  >>  
<<  Ludmilla sei sicura?  >>  chiese Leon alzandosi dal letto e andando nel corridoio.
<<  Si, sicurissima e sono preoccupata  >>  disse la bionda andando tra le braccia di Diego.
<<  Leon cos'è quello?  >>  chiese l'amico indicando un pezzo di carta a terra, Vergas lo raccolse e capì che era una trappola preparata da suo zio.
Corse nelle stalle, prese il suo cavallo e corse nel bosco a cercare Violetta mentre Ludmilla e Diego andarono a raccontare tutto a Crumbs.
Intanto Leon stava percorrendo quella strada da venti minuti e non aveva ancora tracce di Violetta, dopo un tuono fece spaventare il suo cavallo facendolo correre dalla parte opposta e facendo cadere Leon a terra ma per fortuna si era fatto solo dei graffi così si poté rialzare per continuare la ricerca della sua Violetta anche se il tempo era contro di lui e andava peggiorando.
Dopo altri venti minuti di cammino vide una figura appoggiata ad un albero che stava piangendo, si avvicinò e vide la sua Violetta.
<<  Violetta  >>  la chiamò Leon sorridendo, lei lo vide e si alzò correndo verso di lui e andando tra le sue braccia.
<<  Perché sei venuto tanto tardi? Credevo mi avessi preso in giro  >>  disse Violetta piangendo.
<<  No Violetta, quel messaggio era di mio zio, l'ha scritto fingendo di essere me per attirati qui, lui sapeva che ti sarei venuto a cercare e con le tempesta che sta per arrivare lui credeva che sarei morto  >>  spigò Leon mettendo il viso di Violetta tra le sue mani e asciugandole le lacrime con i pollici.
<<  Perdonami Leon sono stata una sciocca  >>  disse Violetta.
<<  No, avrebbe ingannato chiunque. Adesso dobbiamo a cercare un riparo  >>  disse Leon per poi incamminarsi con Violetta alla ricerca di un posto dove stare per quella notte.
Camminarono a lungo e il tempo era contro di loro, iniziava a fare anche freddo e Violetta lo sentiva molto bene, aveva un vestito a maniche corte e una gonna che le arrivava sopra il ginocchio. Leon si accorse che la sua amata stava congelando. Si tolse la giacca e gliela mise sulle spalle e la strinse a se, lei a quel gesto divenne rossa ma le piaceva il calore che gli stava dando Leon. 
Continuarono a camminare fino a che non trovarono una specie di baracca, si avvicinarono a una finestra e videro che era disabitata, entrarono, chiusero la porta con una sedia essendo che non avevano la chiave.
Non era molto grande, era composta da un solo piano e da una sola stanza, in un angolo c'era un enorme letto matrimoniale, in un altro c'era un tavolo e vicino un lavandino e in altri due delle sedie e ai muri dei quadri.
<<  Non sarà grande ma ci riparerà dalla tempesta  >>  disse Leon guardando il tempo peggiorare alla finestra.
<<  Secondo te quanto durerà?  >>  chiese Violetta sedendosi sul grande letto.
<<  Penso che entro domani mattina smetterà così potremo tornare ma per stasera dovremo restare qui  >>  disse Leon.
<<  Da soli  >>  disse Violetta diventando rossa  <<  Intendo dire solo noi due  >>  terminò attirando l'attenzione di Leon con quelle parole.
<<  Si, solo noi due  >>  disse Leon avvicinandosi a Violetta che era seduta nel letto.
Leon fece distendere Violetta e si mise sopra di lei iniziandola a baciare con passione, lei capì le intenzioni di lui e non si oppose. Leon iniziò a baciarle il collo e con la mano sinistra si reggeva per non schiacciare Violetta mentre con l'altra le toglieva il vestito. Intanto la ragazza gli toglieva la maglietta con difficoltà, era troppo presa dai baci del sovrano ma dopo molti sforzi ci riuscì e iniziò a massaggiare quei muscoli che erano su tutto il petto e lo sentiva gemere mentre, intanto era riuscito a toglierle il vestito.
Dopo un po rimasero nudi e Leon ammirò il corpo di Violetta che a lui sembrava la perfezione, le accarezzò la guancia ricominciando a baciarle il collo e entrando in lei diventando una cosa sola, continuarono così tutta la notte e si sentivano solo i loro sospiri e le loro voci scambiarsi frasi dolci e baci pieni di passione e amore.
Intanto alla villa Castillo, Francesca aveva capito di essere in pericolo, German non si sarebbe fermato pur di avere di nuovo Violetta e Thomas era della stessa idea.
<<  Cosa faccio?  Se scappo German si insospettirà ma se rimango mi ucciderà fino a che non gli avrò detto dove sono Violetta e Ludmilla. Non so più che fare.  >>   disse tra se e se Francesca.
Nella mente aveva mille domande e mille dubbi tutti su la sua adorata cugina Violetta, sul suo odioso zio, sulla sua migliore amica Ludmilla, su quel antipatico nobile Thomas e sul suo amato fidanzato Marco. Però quei pensieri vennero interrotti dal campanello, Francesca andò a vedere chi era, aprì lentamente la porta temendo che si trattasse o di German o di Thomas e invece si ritrovò davanti a se il suo amato Marco.
<<  Per fortuna che sei tu, temevo fossero German e Thomas  >>  disse Francesca correndo tra le braccia di Marco e facendolo entrare in casa.
<<  Francesca ho un piano per salvarti da German  >>  disse Marco sorridente.
<<  Che piano ?  >>  chiese curiosa la ragazza.
<<   Tu conosci il nascondiglio di Violetta e Ludmilla?  >>  chiese lui per essere sicuro.
<<   Si, ma perché me lo chiedi?  >>  rispose lei sempre più confusa.
<<   Andrai da loro stasera  >>  rispose Marco a grande sorpresa di Francesca.
<<  Cosa?!  >>  rispose Francesca sconvolta dal piano di Marco.
<<  Si, lui non sa qual'é il loro nascondiglio quindi non vi troverà mai  >>  spiegò Marco.
<<  E tu che farai? Se io scappo lui crederà che tu sai dove sono e ti tormenterà come sta facendo ora con me  >>  disse preoccupata la ragazza.
<<  Posso venire con te, così non saprà mai dove siamo  >>  disse l’amato.
<<  Allora si, stasera ce ne andremo  >>  disse Francesca abbracciando Marco.
<<  Bene e stasera porta solo quello che ti serve alle altre cose ci peseremo una volta arrivati  >>  spiegò Marco.
<<   Va bene, a stasera  >>  disse Francesca per poi baciare Marco.
Marco uscì e Francesca andò subito in camera sua a decidere cosa portare e come voleva Marco stava preparando solo il necessario e mise tutto in uno zaino. La sera arrivò presto e come promesso sotto la finestra di Francesca c'era Marco ad aspettarla in groppo a un cavallo e anche lui aveva uno zaino , Francesca prima lanciò lo zaino e Marco lo prese e poi saltò lei e ancora una volta Marco la prese e si diressero verso il nascondiglio di Ludmilla e Violetta, cioè il castello.
Intanto da Leon e Violetta era spuntato il sole che illuminava la stanza dall'unica finestra che c'era e nel letto abbracciati c'erano Violetta e Leon. Leon era sveglio da pochi minuti e stava accarezzando i capelli di Violetta sorridendo al ricordo della scorsa notte in attesa che lei si svegliasse, dopo alcuni minuti l’amata aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu il viso del suo amato che la fissava con gli occhi pieni d'amore e con un sorriso sulle labbra. I due si diedero un dolce bacio per darsi il buongiorno.
<<  Da quanto sei sveglio?  >>  chiese Violetta appoggiandosi al petto di Leon con l'orecchio teso al di sopra del cuore che sentiva i suoi battiti.
<<  Da pochi minuti, volevo perderti da mangiare ma non ho trovato niente, credo che dovremo aspettare di tornare al castello per mangiare  >>  disse Leon continuando ad accarezzarle i capelli.
<<   Allora dobbiamo iniziare a partire?  >>  chiese dispiaciuta Violetta, sapeva che al castello sarebbero stati da soli pochi minuti, invece li sono stati da soli tutta una notte, la loro notte più bella.
<<  Si, ma non ti preoccupare possiamo tornare qui tutte le volte che vogliamo, questo sarà il nostro posto speciale  >>  disse Leon risollevando Violetta.
Lei sorrise e ricominciarono a baciarsi per qualche minuto ma poi si prepararono per tornare al castello e quando uscirono con loro sorpresa videro il cavallo di Leon che era scappato quando aveva sentito quel tuono. Leon aiutò Violetta a salire e poi salì lui e andarono verso il castello.
Arrivarono in meno di venti minuti e Crumbs, Ludmilla e Diego li tormentarono di domande, però prima fecero colazione. 
 
NOTA AUTORE: Salve eccomi con un nuovo capitolo pieno di novità. Leon e Violetta hanno finalmente avuto la loro notte magica. Felipe userà quella notte come ha usato Violetta per fare del male a Leon? Francesca e Marco hanno preso la decisione di scappare. German li troverà? Come reagiranno Leon, Violetta, Diego, Ludmilla e Crumbs al loro arrivo? Recensite
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Akeryana