Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: mikasmile    26/04/2014    6 recensioni
«Dai vai, è arrivato il tuo ragazzo.»
«Non è il mio ragazzo.»
«Non si direbbe da come ti guarda.»
Silvia, ragazza fantastica e dipendente dalla musica, dalla musica di Mika. 17 anni. Frequenta il quarto anno del liceo linguistico. Da molto tempo sognava di incontrarlo ma non avrebbe mai pensato di poter diventare sua amica o forse anche qualcosa di più.
Mika, giovane popstar internazionale amato da tutti per la sua simpatia, bellezza e umiltà, conosce una ragazza speciale e da lì non riesce più a separarsi. Diventa indispensabile per lui. Vuole tenersela tutta per sé e tutto quello che vuole fare è renderla felice.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Bondage, PWP
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CAPITOLO SEI

Perdonami


           




















Le cinque ore di lezione sembrano non terminare mai e io non faccio altro che pensare ad una soluzione.
E’ complicato, molto complicato tanto che non mi viene in mente nessuna idea su come uscire da questa situazione che come un imbecille mi sono cacciata dentro.
Potevo benissimo restarne fuori ma sono fatta così e i guai per me sono sempre dietro l’angolo.

Anche l’ultimo secondo di lezione se n’è andato, mi precipito subito da Sarah per sbrigarci ad arrivare a casa.
Inizia a mancarmi tremendamente, non sento la sua presenza, il suo profumo.
Non vedo il suo sorriso, i suoi splendidi occhi, non posso toccare i suoi riccioli.

Arrivate a casa decido di mettermi subito all’opera per escogitare qualcosa.
Sarah intanto mangia un panino, non sa stare un attimo senza il cibo!

«Chiamalo» mi suggerisce subito.
«Non mi risponderebbe mai» dico «Ha il mio numero, genio
«Io almeno tenterei» dice con la bocca intenta a divorare il suo panino.
Compongo il suo numero, sembra che non sia neanche più di mia conoscenza.
Schiaccio la cornetta verde e appoggio il cellulare sul mio orecchio.

Squilla.
Dopo circa venti secondi di attesa una voce familiare risponde.
«Dimmi subito quello che hai da dire e poi sparisci.»
Mika. Sì, dopo tutto quello che gli avevo fatto riesce ancora a parlarmi.
Non posso lasciarmi scappare un amico così, una persona che riesce a volermi così bene.
Devo cercare in tutti i modi di riprendermelo e di fargli tornare la fiducia nei miei confronti.
«Possiamo vederci e parlare? Ti prego, dammi un’ultima possibilità …» dico sottovoce.
Le lacrime iniziano a scendermi e riempiono il mio volto.
«Forse è arrivato il momento di dividerci … E questa volta … PER SEMPRE.»

PER SEMPRE.
Quelle due fottute parole mi rimbombano nella testa come fossero macigni.
Non può finire così, non può.
«Michael, io tengo davvero ancora a te. NON VOGLIO CHE VADA TUTTO A PUTTANE!» dico urlando e non riuscendo neanche a trattenere quelle poche lacrime che mi ero risparmiata.

Silenzio.
Dall’altra parte della cornetta nessuno risponde più.
«Senti … Tra mezz’ora dietro alle scuole medie, voglio parlarti anche io» mi risponde Michael.
Rimango quasi stupita un’altra volta.
Mi ha dato un’altra possibilità e questa volta, davvero, non la voglio sprecare.
«A dopo allora» gli dico.
«Non pensare che sia tutto a posto, Silvia. Niente è a posto … Comunque a dopo» mi risponde quasi seccato.

Chiudo la chiamata e mi butto fra le braccia di Sarah.
«E ricordati … “Niente è a posto”» dice imitando la voce di Michael.
Scoppiamo tutte e due a ridere quasi contente del risultato ma non ancora del tutto convinte.
«Senti Mika arriverà fra mezz’ora, tu intanto pensa a cosa gli dirai. Mi è venuta un’idea, mettiti addosso qualcosa che ti ha regalato lui. Potrebbe aiutarti!»

Corro verso l’armadio e senza pensarci prendo un maglioncino speciale.
“S+M=♥”  scritto sopra.
Me l’aveva regalato qualche settimana fa e non l’ho mai messo.
Questo è il momento buono per inaugurare il mio nuovo indumento.
Cambio la felpa e me lo infilo.
Mi guardo allo specchio e penso “Wow, è stupendo”
«Direi che è perfetto!» dice Sarah facendomi l’occhiolino.
Un enorme sorriso spunta sul mio viso e la ringrazio.

«Ora andiamo, ormai è quasi ora.»
Usciamo da casa per poi dirigerci verso le scuole medie.
Sono più che agitata, chissà cosa mi dirà.
Chissà come andrà a finire.
«Silvia, ti lascio ora. Fammi sapere dopo come va, ok?»
Annuisco e ci uniamo in uno splendido abbraccio lunghissimo.
Si stacca e si allontana salutandomi con la mano.

Ok, ora devo solo aspettare che Michael arrivi e poi si vedrà.
Dopo circa cinque minuti avvisto una macchina nera in lontananza.
Sono sicura: è lui.
Compare davanti a me e una figura di 1,91 m apre la portiera per poi richiuderla dietro di sé.
Fa segno al conducente di andarsene e di ritornare dopo.
La macchina gira e sparisce nel centro della città.

Il suo occhio cade inevitabilmente sul maglioncino, lo guarda quasi con disprezzo.
«Patetico … » mi dice «Inizia tu.»
«Ok … Senti Michael non si cosa mi sia preso, davvero, non riesco a capacitarmi ma non sono riuscita a fermarmi. Non ero io, giuro. Dire che mi dispiace è poco ma non voglio che tu mi perdoni, accetterò la tua scelta ma sappi che vorrei sparire» dico tutta d’un fiato.
«Bene, io volevo solo dirti che per me è tutto finito, non voglio che tra noi due ci sia ancora qualcosa perciò è stato bello passare tutto questo tempo insieme a te ma non posso più continuare. Da quando ci sei tu la mia vita ha iniziato a girare nel senso opposto. Basta, sono stanco. Ti auguro tutto il bene di questo mondo, ma dimenticati di ME.»

Si gira e si incammina verso la parte opposta della mia.
Mi butto a terra, quelle parole mi stanno mangiando viva.
Non riesco a sopportare tutto questo dolore, preferirei non essere mai nata.
«TI PREGO MICHAEL, TI PREGO! NON POSSO CONTINUARE SENZA DI TE, LA MIA VITA NON HA UN SENSO. TI PREGO, FERMATI!» urlo con tutto il fiato che ho dentro di me.
Le lacrime solcano ancora il mio volto e questa volta penso che non mi sia mai sentita così male come adesso.
All’improvviso si ferma.
Si gira verso di me, mi guarda ma si rigira ancora.
Guarda verso il basso e stringe i pugni.

«No, non posso» dice venendomi incontro.
Mi aiuta a rialzarmi.
«Non riesco a vederti in queste condizioni, davvero» mi dice con le lacrime agli occhi.
«Michael …»
«Silvia … La colpa è anche mia. Me la prendo troppo per ogni minima cazzata e questo mi stava facendo perdere una delle persone più importanti della mia vita. Non sono vere le parole che ti ho detto prima, niente è vero di quello che ti ho detto, in questi quattro giorni che sei mancata la mia vita era una merda. Ti prego, perdonami» dice versando tutte le lacrime che ha.

Con i pollici asciugo le sue lacrime e mi sento leggermente sollevata.
«No Michael, per fortuna che tu mi hai perdonata!» gli dico.
Apre le sue braccia e io mi infilo dentro.
Quanto mi erano mancati quegli abbracci, solo ora capisco quanto sono importanti per me!
«Ti voglio bene piccola» mi sussurra nell’orecchio.
«Ti voglio bene anche io ricciolino.»
 
 


Angolo dell'autrice

Mi scuso veramente tanto se
è da parecchio tempo che non scrivo
quando molte persone
aspettavano il mio capitolo.
Ora eccolo qua, spero vi piaccia :3
Vorrei ringraziare chi continua a
seguire la mia storia, lo
apprezzo molto.


GRAZIE.
  
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