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Autore: everyday35    26/04/2014    1 recensioni
"Dobbiamo andarci per forza mamma?" Dico subito dopo che la macchina si ferma a un semaforo.
"Si Liz. Papà ha dato una buona parola alla professoressa Katrin a proposito dell'inglese su di te. Quest'inverno sembravi così felice di partire in Inghilterra e per di più da sola! In una città come Manchester vedrai che ti divertirai molto." Prese a dire mia madre "tuo padre ha anche detto che andrai in un college di irlandesi, si dice che siano molto socievoli, magari trovi qualche ragazzo carino." Aggiunse con un sorriso.
"Forse ti sei scordata che sto con Nate, mamma. Da cinque mesi, ricordi? Te l'ho anche presentato."
"Giusto ma questo non toglie il fatto che potresti fare conoscenza con qualcuno del posto."
"Questo magari si."
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dopo aver fatto una doccia e aver esplorato il bagno del mio piano, apro la finestra e un'aria non troppo fredda mi riempe l'animo. Manca ancora un ora al pranzo e io sto morendo di fame. Così busso alla porta di Charlotte. -Hey Liz! Hai bisogno di qualcosa?- -Scusa se ti disturbo, per caso ti è rimasto qualcosa da sgranocchiare prima di pranzo? Io ho consumato tutto quello che avevo in pullman e ora sto morendo di fame.- dico toccandomi la pancia con la mano destra. Sento un gorgoglio che persiste. -Purtroppo no, scusa Liz! Ho solo un pacchetto di gomme ma non penso possa aiutare il tuo stomaco!- dice con aria dispiaciuta. -Va bene fa niente, grazie comunque. - concludo la conversazione congedando Charlotte. Torno in camera delusa. Possibile che non mi sia rimasto nulla nello zaino?! Frugo dentro il borsone ma non trovo nulla se non delle caramelle gommose che mi aveva dato mia madre per il viaggio e che ho dimenticato sbadatamente qui dentro. Per fortuna che c'è stato Peter a darmi le sue. Un sorriso si fa spazio sulle mie labbra secche. Peter!! Lui aveva i Kit-Kat che aveva comprato in aeroporto! Esco velocemente dalla mia stanza e mi precipito nella sua camera contrassegnata da un post-it con scritto il suo nome. Busso più volte ma non risponde nessuno. Starà dormendo? Non lo so ma di certo il mio stomaco ne risentirà. Decido di fare una passeggiata fuori per distrarmi un po' e proprio mentre sto per uscire, vedo qualcuno seduto su la rotonda punta di una collinetta vicino al salice. Riconosco i capelli di Peter e felice corro verso il prato. Lui, sentendo i passi, si gira improvvisamente e la prima cosa che vedo è un pacchetto di cioccolato nella sua mano. Mi sorride e il mio cuore si ferma per un attimo. Pur essendo disordinati i suoi capelli sono perfetti ancora una volta , con qualche ciocca più chiara sul davanti. Alcune lentiggini circondano la perfetta forma del suo naso cosiddetto "alla francesina". E il suo sorriso, beh anche se lo vedesse una persona in fin di vita riuscirebbe ad apprezzare un dono così grande. Peter, l'ottava meraviglia.
  
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