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Autore: Robix    20/12/2004    3 recensioni
“Quest’anno è il nostro anno” sussurrò Sirius all’orecchio dell’amico.
“Il mio vorrai dire, tu hai già dato più volte!” ribattè Moony imbarazzato.
“Il nostro!” ripetè sorridente il bel malandrino “Quest’anno sarà per amore!”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Untitled Document Capitolo 2°: “Fuori di qui!”

Mezz’ora dopo Moony fu di ritorno, ma quando entrò nello scompartimento si trovò dinanzi una scena alquanto imbarazzante. Avvinghiati sui sedili c’erano solo Sirius e Martha Coen, grifondoro del sesto anno, impegnati piacevolmente in una discussione ravvicinata.
“Oh scusate!” disse il ragazzo che fece per andarsene ma venne bloccato dalle parole dell’amico che disse “No aspetta Remus, Martha stava andando, era solo venuta a dirmi una cosa… vero?”
La ragazza sorrise maliziosa, diede un ultimo bacio al moro e uscì dicendo “Ciao Lupin, lieta di rivederti!”
“Ciao Martha, il piacere è tutto mio!” rispose l’altro che dopo averla fatta passare entrò e chiuse la porta dietro di sé.
“Sei incredibile! Ma… dov’è James?”
“In bagno!”
“E lei quando è arrivata?”
“Cinque minuti fa, forse dieci…” sorrise Paddy “Ho perso il conto!”
“Sei senza speranza!” sorrise a sua volta Moony che si sedette e aprì la lista dei suoi incarichi per quell’anno.
“Che roba è?” Chiese Sirius avvicinandosi e sporgendosi a controllare che c’era scritto sulla pergamena.
“I miei turni di ronda, gli impegni e gli accoppiamenti” rispose Lupin il quale, convinto che Martha avesse lasciato un ricordino sull’amico, venne rapito dall’odore sensuale che emanava la sua pelle… sapeva di muschio bianco una fragranza che adorava e che risvegliava in lui dolci ricordi visto che era solito farne uso anche suo padre.
“Accoppiamenti?”
“Si, ho incontrato gli altri caposcuola, così ci siamo divisi le cose da fare, in alcuni casi si lavora a coppie!” spiegò Remus ridestandosi da quei piacevoli pensieri.
“Chi sono?” chiese Sirius curioso.
“Debbie Drucker per Tassorosso, Lily Evans per Serpeverde e Tom Kaletta per Corvonero”
“Meglio, per un attimo ho temuto per te che fosse Lucius Malfoy il caposcuola per serpeverde!” esclamò il moro sinceramente.
“Già, per fortuna non ce lo avrò tra i piedi!”
“Ma come, non eri quello che vuole essere amico di tutti?” domandò Paddy spintonandolo.
“Non voglio essere suo amico, Malfoy non è certo una di quelle persone che mi piacerebbe annoverare tra le mie amicizie, ma come tutti merita rispetto e io non ho intenzione di negarglielo, mi limiterò ad evitarlo!”
“Ma lui non lo fa con te, non ti rispetta, perché dovresti farlo tu?” sbottò duro il ragazzo.
“Perché io sono superiore e non mi abbasso a comportarmi in modo stupido e meschino come fa lui! Proprio perché sono diverso non mi piego ai suoi giochini”
“Ma come fai?”
“Mi è stato insegnato che ignorare qualcuno è la peggior vendetta che possa essere perpetrata. Tutti vogliamo essere considerati e apprezzati e quando questo ti viene tolto ti assicuro che ferisce molto di più che mille insulti” rispose calmo Remus che credeva fermamente nella frase che aveva appena detto, non pensava esistesse nulla di peggio che fingere di non vedere un’altra persona.
“E’ uno stronzo e un giorno di questi gli spaccherò quel visino ben curato!” ribattè Sirius deciso.
“E ti metterai nei guai!”
“Almeno mi sarò tolto una grande soddisfazione!”
“E’ il ragazzo di tua cugina, dovresti essere più comprensivo!”
“Comprensivo? Moony ma che stai dicendo? Tra lui e quel bastardo di Snivellus non so chi mi irrita di più, se potessi li prenderei entrambi a schiaffi”
“Devi smetterla di prendertela con Severus, sai meglio di me che è una pedina di Lucius e poi finiscila di lasciarti provocare, non capisci che gioca facile, sa come farti arrabbiare e tu ci caschi sempre!”
“Non lo sopporto e tu non dovresti essere così disponibile a giustificarlo, ti sei forse dimenticato come ti ha trattato? Come…?”
“Paddy, non voglio litigare con te su questa cosa, Malfoy non merita così tanto potere da obbligarci a litigare per lui, perché sprecare energie e discutere di quel borioso pallone gonfiato, ci sono così tante cose interessanti di cui potremmo parlare!?”
“Ma come puoi far finta di nulla? Come puoi legittimare il suo comportamento?”
“Non lo giustifico affatto, lo ignoro è diverso! Non gli consento di ferirmi, tutto qui!”
“Bhè io non ce la faccio!” esclamò il bel cacciatore alzandosi “Spiacente ma quel suo ghigno soddisfatto è insopportabile!”
“C’è riuscito ancora è strabiliante!” disse svelto Moony “Dovrò complimentarmi con lui!”
“Chi? Cosa?”
“Lucius, è bravissimo a farti perdere il controllo, guardati solo parlare di lui ti manda fuori di testa… concordi con me che questa cosa va gestita o finirà col cacciarti nei guai?”
Ci fu un attimo di silenzio che consentì a Sirius di capire ciò che l’amico cercava di dirgli.
Lentamente si risedette al suo fianco e abbozzando un sorriso consapevole disse “Hai ragione, è solo che vorrei che per una volta provasse ciò che fa provare agli altri”
“Non spetta a te occupartene, non temere, prima o poi, Malfoy pagherà per le sue cattiverie!”
“Sì ma…”
“Niente ma Paddy, finiamola di parlare di lui, non credi che abbiamo sprecato già abbastanza tempo?”
“Ma sì hai ragione!” sorrise Black che guardando Remus malizioso asserì “Torniamo a te e all’argomento Joyce!”
“No ti prego ancora? Ma perché, ti ho già detto tutto!” balbettò il lupacchiotto che improvvisamente perse la decisione di pochi attimi prima. Parlare di certe cose con Sirius lo metteva sempre in imbarazzo.
“Di cosa hai paura Remus? Temi che possa scoprire qualche tuo segreto?”
“Segreto, capirai, sai già tutto di me, qualsiasi cosa che meriti di essere saputa tu la conosci già!”
“Appunto, non dirmi che c’è qualcosa che non so?” domandò malizioso mentre il blu dei suoi occhi si perdeva nel color nocciola di Remus.
“Nulla davvero!”
“Dimmelo!”
“Cosa vuoi che ti dica? A parte che mi vergogno come un ladro per non avere ancora una ragazza, che la felicità di Peter mi ha depresso e che ho la certezza che non riuscirò a mantenere la promessa, direi che sei al corrente di tutto ciò che mi riguardi!”
“Quest’anno è il nostro anno” sussurrò Sirius all’orecchio dell’amico.
“Il mio vorrai dire, tu hai già dato più volte!” ribatté Moony sempre più imbarazzato.
“Il nostro!” ripeté sorridente il bel malandrino “Quest’anno sarà diverso, farò finalmente l’amore e non solo sesso!”
“Bhè a me basterebbe incominciare a fare sesso!” sussurrò Remus mentre Sirius esplose in una sonora risata.
“Tu ridi ma non hai di questi problemi, puoi avere chi vuoi, io invece sento che impazzirò se non darò libero sfogo ai miei ormoni impazziti, se non mi muovo qui finisce che muoio vergine!” aggiunse il bel licantropo a testa bassa mentre decisamente a disagio continuava a fissarsi le scarpe.
“Esagerato! Hai diciassette anni, non ne hai quaranta e comunque non rido di te Moony, ma con te, sei troppo tenero quando sei così imbarazzato… non ti preoccupare, troverai la persona giusta, quella che ti ruberà il cuore e che amerai e sarà bellissimo farlo la prima volta, ti sentirai come in paradiso, ne sono sicuro”
“Parli per esperienza immagino!” sorrise l’altro.
“No, non mi sono mai innamorato veramente, posso dirti tutto quello che vuoi sul fare sesso ma assolutamente nulla sul fare l’amore, non so cosa si provi veramente a farlo con la persona che si ama!”
Remus fissò l’amico per qualche istante che sembrò eterno poi spostando lo sguardo anche se controvoglia aggiunse “Allora questo sarà il nostro anno, ci innamoreremo e lo faremo come si deve per la prima volta con la persona che amiamo!”
Paddy annuì e gli porse la mano dicendo “Prometto che quando m’innamorerò te lo dirò immediatamente!”
“D’accordo ci stò, farò lo stesso!” rispose l’amico stringendogliela.

“Ti dico che stavano parlando di te!” esclamò Astor Zabini mettendosi comodo.
“Quando?” domandarono due occhi di ghiaccio.
“Poco fa, sono andato in bagno e li ho sentiti!”
“Chi erano?”
“Lupin lo straccione e Black!”
“Spero per loro che non abbiano detto nulla di cui pentirsi!”
L’espressione di Astor fugò ogni dubbio dalla mente di Malfoy che cattivo sibilò “Me la pagheranno!”
“Lucius, per favore, possibile che tu e Sirius non riusciate a…”
“Narcissa, non è colpa mia se tuo cugino è un maledettissimo Grifondoro, che per giunta si accompagna ad amici che sarebbe meglio evitare visto da quale famiglia provengono”
“Sai che Sirius è sempre stato un anticonformista!” rispose gentilmente la bella ragazza “A lui non è mai importato il ceto sociale o la ricchezza, sceglie i suoi amici in modo diverso!”
“Sembrerebbe quasi che tu lo voglia difendere!” esclamò secco il biondino.
“Gli voglio bene, non condivido le sue scelte, ma non per questo lo condanno!”
“Sei strana mia cara, passare le vacanze con lui ti ha cambiata!”
“Pensala come vuoi Lucius, mi conosci sai che non sono così facilmente influenzabile”
“Mezzosangue e pezzenti, questi sono i suoi amici!” sbottò duro il serpeverde.
“E allora? Non ti ha mai chiesto di condividere le sue amicizie, ma tu fai di tutto per provocarlo… ignoratevi, vivrete meglio entrambi!”
“Purtroppo non posso…” sibilò il ragazzo “Diventerà mio malgrado parte della famiglia un giorno e non posso ignorare questa sua vena palesata ad infrangere tutto ciò in cui crediamo”
Narcissa inspirò profondamente, sapeva che era del tutto inutile convincere Lucius del contrario quando si metteva in testa qualcosa, così senza più aggiungere altro sollevò il suo libro e ricominciò a leggere.
“Voglio sapere cos’hanno detto!” sussurrò Malfoy a Astor che sotto voce cominciò a raccontargli ciò che aveva udito.
“Così Lupin si crede superiore al sottoscritto?”
“Sì ha detto che non vale la pena perdere tempo con te, che non si abbassa ai tuoi giochini!”
“Come osa quel pezzente, non è degno neanche di pulirmi le scarpe!”
“Si ma non è tutto devi sapere che il caro Remus…” continuò a raccontare Zabini all’orecchio del suo capitano che illuminato da cotanta rivelazione ribattè con una perfida luce negli occhi facendosi schioccare le dita “Imparerà a sue spese che nessuno può sfidare Malfoy e poter credere di vincere”
“Che hai in mente?”
“Lo vedrai amico mio!” rispose l’altro giusto un attimo prima che Steven McNair e Bellatrix Black entrassero nello scompartimento dicendo “Hey ragazzi, vi siete persi una scena fantastica… la Evans che insulta Potter e lo caccia dallo scompartimento”
“Giura? Ma quando?” domandò Narcissa destandosi dalla sua lettura.
“Poco fa, stava beatamente parlando con Severus di un incantesimo di pozioni quando Potter, che non credevo fosse così geloso, ha cominciato a sbraitare come un ossesso contro di lui” spiegò Steven ridacchiando.
“Lei gli ha chiesto di non urlare ma lui ha afferrato Severus gridando “Giù quelle luride mani da lei!”
“Perché, che stava facendo Sev?” domandò scioccato Lucius che conosceva i sentimenti dell’amico per Lily ma mai avrebbe pensato che riuscisse a dichiararsi.
“Nulla, è questo il bello erano solo seduti accanto, lui le stava correggendo una pozione e lei lo stava ringraziando”
“E Potter è impazzito all’improvviso?” domandò Astor confuso.
“No Potter è arrivato mentre Lily stava abbracciando Severus per ringraziarlo!”
“Che tempismo!” esclamò Narcissa che lanciò uno sguardo felice al suo ragazzo che contraccambiando aggiunse “Cosa gli ha detto?”
“Testuali parole…” rispose Bellatrix imitando la voce di Lily “JAMES COME TI PERMETTI? SCUSATI IMMEDIATAMENTE!”
“E lui?”
“NEANCHE MORTO!” imitò McNair inscenando con la Black il diverbio a cui avevano da poco assistito.
“POSSIBILE CHE TU NON TI SAPPIA COMPORTARE?”
“SNIVELLUS, SPARISCI SE NON VUOI CHE…” disse Steven afferrando per il colletto Zabini che all’occorrenza era diventato Piton.
“SE NON VUOLE COSA? QUI L’UNICO FUORI LUOGO MI SEMBRI SOLO TU!” recitò scattando in piedi la bella sorella mora di Narcissa ormai presa dalla parte interponendosi tra i due.
“LILY MA…”
“VATTENE JAMES!” gridò la serpeverde puntando il dito ad indicare la porta.
“COSA?” balbettò Steven.
“HO DETTO SPARISCI E NON FARTI RIVEDERE SINO A QUANDO NON SARAI CRESCIUTO UN PO’ SIGNOR POTTER!” finì Bellatrix incrociando le braccia e voltandosi a dare la schiena al compagno di recitazione che imitando perfettamente lo sguardo allibito del grifondoro fece finta di uscire dallo scompartimento con la coda tra le gambe.
Una sonora risata esplose nello scompartimento dei serpeverde che soddisfatti della reazione avuta dalla Evans applaudirono compiaciuti e si complimentarono con i due compagni per la sublime rappresentazione.

James era così furioso che per poco non scardinò la porta del suo scompartimento. La aprì tanto bruscamente che Remus e Sirius, colti alla sprovvista, sobbalzarono per lo spavento.
“Hey bello, vuoi farci morire d’infarto?” domandò Paddy portandosi una mano al cuore.
“Che è successo James?” chiese invece Moony notando la vena che prepotente pulsava sulla sua tempia.
“Quel gran figlio di… BASTARDO!” urlò l’altro lasciandosi cadere sul sedile di fronte ai due amici che allibiti lo guardarono senza capire.
Il moretto raccontò l’accaduto e le reazioni furono ovviamente molte diverse mentre Sirius imprecava insulti irripetibili a ripetizione contro Piton e tutti i serpeverde che divertiti se la ridevano felici, Remus cercò di far ragionare il bel cercatore che forse aveva effettivamente esagerato nel reagire in quel modo.
“Moony, non tutti siamo come te, che riusciamo a controllarci… lo so di aver sbagliato ma vederla abbracciata a lui mi ha mandato fuori di testa!”
“James, Lily è pazza di te, queste scenate sono fuori luogo lo capisci?”
“Saranno fuori luogo per te forse… ma non per me!”
“J dovevi spaccargli la faccia!” esclamò Sirius deciso “Io l’avrei fatto!”
“Non avevamo dubbi!” lo freddò Remus che guardando Potter chiese invece “Di cosa hai paura che ti lasci per mettersi con Severus? Andiamo sii serio Lily ti ama non…”
“E tu come fai a dirlo con certezza? Scusami non voglio sembrarti maleducato ma come fai a giudicarmi? Non ce l’hai una ragazza, non sai che si prova a vederla abbracciare un altro?” sbottò il moro pentendosi un attimo dopo di aver detto quelle cose.
Remus deglutì lentamente e si alzò mentre Sirius cercava di rimediare all’offesa dell’amico con un “Non diceva sul serio Moony, siediti!”
“Moony scusami, non so che mi sia preso, non volevo offenderti, me la sono presa con te quando invece l’unico con cui prendersela è Piton!”
“Sbagliato James, neanche lui centra, sei tu che devi imparare che esiste l’amicizia tra uomo e donna, che si può volere bene ad una persona senza per forza volerci andare a letto insieme!” e con quelle parole uscì lasciando i due amici da soli.

“Merda!” pensò Lupin allontanandosi dallo scompartimento a grandi passi “Sono davvero l’ultimo che può dare consigli su questioni di cuore… ma che mi è saltato in mente!?”
Senza accorgersi il ragazzo andò a sbattere contro qualcuno che cadde a terra rovinosamente.
“Oh Dio scusami… ti sei fatta male?” domandò il Grifondoro gentilmente aiutandola ad alzarsi.
“No, ma che cavolo avevi per andare così di corsa?”
“Mi dispiace ero soprappensiero, sicura che non ti ho fatto male?”
“Mi verrà un bel livido ma… pazienza!” sorrise dolcemente una moretta dagli occhi blu che il ragazzo riconobbe subito.
“Cristal ciao, sono davvero mortificato…”
“Remus, ti trovo bene, un po’ agitato ma decisamente in forma!” commentò la bella serpeverde alzandosi finalmente da terra.
“Gra.. grazie!” balbettò il caposcuola “Dove stavi andando?” chiese per cambiare discorso.
“A prendere degli altri fazzolettini, c’è Lily che piange come una fontana in quello scompartimento, tutta colpa del tuo amico… certo che Potter sa essere un vero stupido!”
“Ti assicuro che la ama moltissimo è solo un po’ impulsivo… posso fare qualcosa?”
“Magari se provassi a parlarle tu?”
“Forse è meglio di no… io non saprei che dirle…”
“Andiamo Remus!” lo pregò Cristal saltandogli al collo “Per favore?” richiese a meno di una spanna dal suo viso.
Il bel caposcuola sentì le proprie guance bruciare per l’imbarazzo, averla così vicina lo metteva a disagio, sperò che non se ne fosse accorta e annuendo la seguì nello scompartimento inconsapevole che un paio d’occhi nascosti avessero assistito a tutta la scena.

“Re… Rem… Remus!” balbettò Lily vedendolo entrare dalla porta.
“Lily, Dio mio ma…”
“Ja… James… lui ha… ha…”
“Lo so, mi ha raccontato quello che è successo, mi dispiace tanto!”
“Perché fa così?” chiese tra i singhiozzi la bella rossa.
“Perché è uno sciocco innamorato e delle volte non ragiona!”
Un lamentoso ululato della caposcuola convinse Moony a sedersi accanto a lei e ad abbracciarla.
“Non è vero che mi ama…” balbettò la Evans “Altrimenti non si comporterebbe così!”
“Ti ama tantissimo sciocchina, è proprio per questo che si comporta così, è geloso marcio di chiunque ti si avvicini e purtroppo deve ancora imparare a controllarsi… per te farebbe di tutto, inconsapevole che delle volte esagera!”
“Mi sono spaventata, dovevi vedere con che odio guardava Severus!”
“Parlagli Lily, ti assicuro che è mortificato è solo che ha molta paura di perderti!”
“Perdermi? Ma io… non lo lascerei mai!”
“Questo lo so io, lo sai tu, ma lui come dire… non ne ha la certezza!”
“Non crederà che lo voglia lasciare per… per… per Severus?”
Lupin annuì e le sorrise “Sciocco lo so, ma che vuoi noi uomini delle volte ci fasciamo la testa prima di rompercela!”
“Non posso crederci!”
“Lo giuro, è terrorizzato di vederti sparire, non so bene per quale motivo si è fissato con Piton, forse perché non riesce a credere nella vostra amicizia, fatto stà che delle volte parte per la tangente e reagisce in modo un po’ impulsivo”
Lily fece un piccolo sorriso e Remus ne approfittò “Oh finalmente, ti ho mai detto che sei più bella quando ridi?”
“No, ma fa sempre piacere sentirselo dire!” rispose la ragazza abbracciandolo.
“Senti James ti ama davvero, chiarisci con lui e perdonalo, ti assicuro che è molto dispiaciuto per quanto è accaduto!”
“Gli parlerò dopo il banchetto!” sussurrò la rossa all’orecchio del bel caposcuola che la strinse a sé e annuì soddisfatto di quella risposta “Tu però lascialo ancora un po’ nel suo brodo, a pensare a quanto è stato stupido, non dirgli della nostra chiacchierata!”
“Se è ciò che vuoi lo farò!”
“Si per favore!”
“E’ meglio che vada!” disse il Grifondoro alzandosi che, salutate Cristal e Jennifer ancora rapite dalle belle parole del ragazzo, uscì lasciando le tre amiche da sole.

“Lupin, da quando fai il buon samaritano e consoli i serpeverde?” chiese trascicata una voce alle sue spalle.
“Malfoy, buongiorno, sono sempre disponibile se un amico ha bisogno di me!”
“Noto con disgusto che i tuoi abiti sono sempre più logori, accidenti ma tua madre non riesce a dartene degli altri?”
Remus sentì un brivido di rabbia salirgli per la colonna vertebrale ma non volle cedere alla provocazione così si limitò a sorridere e rispose “Stò bene con questi Lucius, vedo però che tu ne hai di nuovi, complimenti ti stanno bene!” e detto questo si voltò per andarsene ma il biondo non voleva rinunciare tanto presto al suo divertimento così urlò “Lupin, come ci si sente ad essere l’unico essere di sesso maschile di questa scuola ancora vergine?”
Moony accusò il colpo, si voltò lentamente verso il serpeverde che cattivo lo stava guardando con disprezzo misto a pietà in attesa di un suo commento e cercando di nascondere come meglio poteva la sua vergogna disse “Bene grazie, ho sempre pensato che dovesse essere qualcosa di bello da condividere con una persona speciale, ma immagino che di questo tu sia concorde visto che stai con Narcissa Black da tre anni ormai!”
Lucius non poteva crederci, quel ragazzo era imperturbabile, non la spuntava nel provocarlo, come diavolo ci riusciva? Tentò un’ultima volta di metterlo in imbarazzo dicendo “Povero Lupin, nessuno ti vuole perché sei un povero pezzente senza padre e con una madre trasandata di cui vergognarsi… ti capisco, ma abbi fede una che te la molla per pietà la troverai anche tu…” aggiunse Malfoy che facendo un esplicito gesto con la mano concluse l’insulto dicendo “Per ora continua pure ad ammazzarti di solitari, ma non troppi… sai come si dice… non vorrei mi diventassi cieco!”
Moony a fatica riuscì a contenere la voglia di saltare addosso al serpeverde e massacrarlo di botte, non gli importava che insultasse lui ma sua madre non doveva neanche nominarla, fece un passo in direzione del serpeverde ma prima che potesse ribattere qualsiasi cosa una voce alle sue spalle esclamò dura “Chiedigli immediatamente scusa, lurido, viscido, bastardo!”

  
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