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Autore: cyrusaddicted    29/04/2014    1 recensioni
Sono passati sei anni da quando i fratelli Jonas si sono trasferiti, sei anni da quando Miley ha rischiato la vita. Sembra si sia tutto sistemato, eppure ci sarà qualcosa che scombussolerà la loro vita.
(E' il seguito di Stay With Me.)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 23
 
MILEY
Ormai era passata un'altra settimana e Miley era già andata dall'avvocato a chiedere il divorzio.
Il problema era che, avendo una figlia, le cose si complicavano. Lo scioglimento del matrimonio non sarebbe potuto avvenire subito e si doveva decidere il tipo di affidamento per Destiny.
Miley stava parlando al telefono con l'avvocato quando vide Joe entrare in casa sua senza bussare, come suo solito. Staccò la chiamata e raggiunse quello che a breve avrebbe smesso di chiamare cognato.
-Hey Joe- lo abbracciò -che ci fai qui?-.
-Sono venuto a vedere come stavi- le porse una busta gialla -ed ho trovato questa davanti alla porta-.
Miley la guardò e la riconobbe subito, sbuffò e l'appoggiò sul mobile lì affianco -La deve smettere-.
Joe la guardò curioso -Che succede?-.
-Quel cretino di tuo fratello! Quanto mai l'ho sposato- disse passandosi una mano tra i capelli.
-Cos'ha fatto stavolta?-.
Miley riprese la busta e la aprì davanti a Joe -Queste sono le carte che tuo fratello dovrebbe firmare per il divorzio ma, per la terza volta, le ha rimandate indietro senza nemmeno guardarle!-.
-Beh, non puoi biasimarlo- appena Joe finì di parlare, Miley lo guardò minacciosamente e si avvicinò a lui.
-Non posso?- sputò scettica -Sono forse io che l'ho lasciato solo con sua figlia?- si puntò un dito contro.
-N-no- disse Joe spaventato.
-E sono forse io che l'ho tradito?!- Miley sembrò andare su tutte le furie.
Joe sgranò gli occhi chiaramente terrorizzato, vide la bambina passare e la prese subito in braccio usandola come scudo -Piccola aiutami tu!- le sussurrò.
-Hey, non usare mia figlia come protezione- disse Miley, improvvisamente comparve un sorriso malefico sul suo volto, le era venuta un'idea e ciò fece spaventare ancora di più Joe.
-Miley che ti prende?-.
-Ho capito cosa devo fare...Nick non vuole firmare le carte, beh dopo che mi avrà vista cambierà subito idea-.
Joe si avvicinò a lei velocemente -No no no! Non puoi farlo!-.
Miley lo guardò confusa -Perchè?-.
Joe si mise una mano dietro la nuca -Ehm...diciamo che Nick da quando è tornato a San Francisco è cambiato, in peggio-.
-In che senso è cambiato?-.
-Beh...ora sembra avere in testa una sola cosa, se capisci cosa intendo- spiegò Joe.
-Oh si, ho capito benissimo!- Miley sorrise -Ora so cosa devo fare, vado a cambiarmi e poi tu mi porterai in aeroporto!-.
-No Mils, andiamo, non dirai sul serio- Joe iniziò a preoccuparsi seriamente.
-Si che dico sul serio! E poi quella sottospecie di marito che mi ritrovo ha dei doveri verso sua figlia e se ne sta fregando!-.
Joe sbuffò -Va bene, preparati, io intanto ti prenoto un volo per San Francisco-.
Quando tutto fu pronto, Joe la portò in aeroporto.
-Non credo di aver mai fatto così tanti voli come quest'anno- disse Miley mentre si avviavano al terminal.
-Per qualsiasi cosa chiamami okay?- le disse Joe.
-Okay- Miley si fermò e l'abbracciò, poi guardò la piccola e la prese in braccio -Fai la brava con lo zio-.
Destiny annuì e le diede un bacio sulla guancia.
Miley la mise a terra -Il tempo di andare da lui e fargli firmare le carte e tornerò indietro-.

NICK
Aveva appena finito di lavorare all'ultimo progetto del mese e si stava divertendo a giocare con il nuovo smartphone che si era comprato. Ora che il suo stipendio era aumentato notevolmente, poteva permettersi di realizzare qualche suo capriccio.
Entrò nell'ufficio Bridgit e si avvicinò alla scrivania -Hai finito con il progetto?-.
-Ovvio baby- le disse Nick sorridendo, lo prese e glielo porse -tieni-.
Bridgit lo guardò male -Preferivo di gran lunga il vecchio Nick-.
-Quello nuovo è più divertente- Nick continuò a sorriderle.
-Quello nuovo è stupido- gli disse la segretaria prima di uscire.
Passò qualche ora e sentì di nuovo bussare la porta, rispose senza alzare lo sguardo e solo quando, grazie al rumore dei tacchi, capì che non era Bridgit, sollevò lo sguardo. Squadrò la ragazza partendo dal basso, il suo viso era l'ultima cosa che gli interessava. Indossava dei tacchi a spillo capaci di infilzare qualsiasi cosa con un solo colpo, alzò ancora di più lo sguardo verso le sue gambe e finalmente trovò l'orlo del vestito, era molto corto ed anche attillato. Stava già iniziando ad eccitarsi, continuò a salire e si soffermò sulla scollatura che lasciava intravedere gran parte del seno.
-Wow, che schianto!- sussurrò e solo allora guardò il viso della ragazza, ci mancò poco che volasse giù dalla sedia, come aveva fatto a non riconoscere quel corpo?
Si allargò il colletto della camicia e ancora sorpreso le chiese -Cosa ci fai qui?-.
Lei gli sorrise falsamente e si sedette di fronte a lui -Sono qui perchè dobbiamo parlare-.
-E di cosa?- Nick iniziò ad agitarsi, era lei che gli faceva quell'effetto.
-Devi firmare quelle carte- accavallò le gambe e Nick riuscì ad intravedere i suoi slip.
Deglutì nervosamente e prima che lei se ne accorgesse spostò lo sguardo sul suo viso -N-non so di cosa tu stia parlando-.
Miley sorrise di nuovo, ora però sembrava infastidita -Nick piantala, non puoi evitare il divorzio- si alzò -Io le metto qui, tu firmale- si sporse sulla sua scrivania e Nick guardò involontariamente la sua scollatura, quella ragazza lo stava facendo apposta, ma Nick non riusciva a resisterle -S-si, lo farò-.
Vide Miley sorridere leggermente e tornò a concentrarsi -Perchè vai in giro conciata così?- le chiese Nick cercando di mantenere un tono neutro.
Miley lo guardò innocente -Così come?-.
-Così...così...sembra di vedere la ragazza che eri quando ti conobbi. Sei una madre ora, non puoi andare in giro vestita da puttana-.
Miley lo guardò maliziosa -Ammettilo, il problema non è che io sia una madre- si alzò e si avvicinò a lui poi con voce suadente continuò -il problema è che ormai il mio corpo non ti appartiene più-.
Nick non la guardò, stava impazzendo e doveva fare qualcosa per mantenere la calma -D-destiny come sta?-.
Miley gli girò la sedia in modo da averlo di fronte, non aveva più quello sguardo seducente di prima, ora sembrava incazzata -Oh, ora vuoi sapere come sta tua figlia? Beh, sta bene considerando il fatto che è stata abbandonata più di una volta da suo padre-.
-Mi dispiace davvero, ma sto trovando un sistema per vederla più spesso, credimi- le disse sincero.
Miley sembrò addolcirsi -Va bene- fece per andarsene ma Nick si alzò in piedi e la bloccò -Nick ti ho detto tutto ciò che dovevo dirti, ora lasciami andare-.
Nick la prese per i fianchi e la avvicinò a sé -No piccola, ti sei divertita a stuzzicarmi, ora è il mio turno- le disse sorridendo maliziosamente. Fece segno a Miley di aspettare un attimo e prese il telefono, chiamò Bridgit e lei subito rispose.
-Fammi indovinare, da ora a quando me lo dirai tu, nessuno dovrà disturbarti, giusto?- gli disse ridendo Bridgit.
-Brava...e grazie- Nick attaccò la chiamata e tornò a guardare Miley.
Erano così vicini che riusciva a sentire il suo profumo, cosa che aumentò la sua eccitazione -Dov'eravamo rimasti?- sussurrò Nick.
-Ad io che ora me ne vado- rispose Miley allontanandosi.
Nick la prese nuovamente e la baciò senza lasciarla parlare, Miley si staccò immediatamente e gli tirò uno schiaffo -Ha ragione Joe, sei diventato un depravato-.
-Sarò pure diventato un depravato, ma non sono così stupido- la riprese tra le sue braccia e le sussurrò all'orecchio -se ti faccio così schifo perchè sei venuta qui?- prese a baciarle il collo e sentì Miley gemere. Sorrise soddisfatto, lei lo voleva almeno quanto lui, solo che era troppo orgogliosa per ammetterlo -Ti voglio Miley, ora! E so che anche tu mi vuoi- le disse tra un bacio e l'altro.
-Con quante altre ragazze hai usato questa tattica?- disse Miley cercando di staccarsi, ma Nick non glielo permise.
-Con nessuna piccola, lo giuro- le sfiorò il collo con le labbra, sapeva che l'avrebbe fatta impazzire così.
Miley smise di opporre resistenza e si strinse a lui -Questo non cambierà le cose- disse ansimando.
Nick annuì velocemente e la baciò con passione. In realtà per lui le cose le cambiava eccome, sperava che dopo aver fatto l'amore, Miley avrebbe capito che senza di lui non poteva vivere. Proprio come lui non riusciva a stare senza di lei.
La spinse delicatamente contro il muro e le accarezzò la coscia, Miley lo allontanò di poco -Aspetta, e se entra qualcuno?-.
Nick andò a chiudere a chiave la porta e tornò da lei -Ora rilassati, nessuno ci disturberà- riprese a baciarla e pian piano le sfilò il vestito.
Rimase a guardarla per qualche secondo, poi la prese per mano e la fece sdraiare sul divanetto lì affianco. Si mise sopra di lei e riprese a baciarla dolcemente. Lei gli sbottonò la camicia e velocemente gliela sfilò, poi gli slacciò la cintura  e gli tolse i pantaloni. Lui intanto le tolse la biancheria intima e si levò i boxer, si alzò leggermente facendo peso sulle braccia e guardò Miley. Vide uno strano luccichio nei suoi occhi e pensò che alla fin fine quello che stavano facendo anche per lei significava qualcosa -Sei stupenda- sussurrò per poi entrare dentro di lei con delicatezza.
Avevano fatto l'amore tante volte ma lui continuava a conservare con lei la stessa delicatezza della loro prima volta. Ti amo, pensò mentre si muoveva, continuò a ripeterlo ma sempre nella sua testa. Sapeva che se l'avesse detto ad alta voce, quella magia che si era creata tra loro sarebbe svanita e Miley avrebbe ripreso ad essere razionale, lo avrebbe respinto dicendo che non era giusto ciò che stavano facendo, anche se in quel momento per Nick, per entrambi, sembrava più che giusto.
  
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