Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Harihanna    30/04/2014    0 recensioni
Un amicizia nata in estate tra due ragazzi il quale si ritrovano loro e i loro amici.
Tanto divertimento e amore per Jane Margaret Evans.
#
-Chi minchia è sto figo?- ero ancora senza parole guardando la figura difronte a me, esattamente seduto al posto di Alex.
-Lui è...- il prof interruppe la nostra mini conversazione.
-Se avete intenzione di stare li a fissare il signor Payne allora fatelo dopo la mia ora, non voglio perdere tempo con queste bambinate- avevo la gola secca e non sapevo cosa dire.
-Ciao Alex- disse lui mostrandomi un sorriso a 32 denti, fantastico.
-Ciao Liam- probabilmente avevo appena fatto la figura della malaticcia con la laringite perchè era proprio quella la voce che mi era uscita, un misto tra ultimo respiro e una che stava affogando.
Genere: Demenziale, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

-Non ci credo sei ancora a letto?- aprii lentamente gli occhi, lo immaginavo fosse Alex a rompermi le palle di primo mattino.
-Si e magari starei ancora dormendo se non fosse che tu sei la ragazza più rompipalle di questo mondo- lei sbuffò e afferrando le mie caviglie da sotto le coperte, mi tirò giù dal letto. Mannaggia a me che ho un' amica così!
 
-Spiegami ora perchè mai siamo venute da Starbucks alle 7 di sabato mattino e giuro che se non hai una motivazione più che valida, ti tiro questo caffè in faccia- dalla sua espressione potei ben capire che non mi stava minimamente ascoltando era assorta in una sorta di incantesimo che probabilmente solo qualcuno avrebbe potuto spezzare.
-Mi devi parlare di qualcuno in particolare?- azzardai ricevendo un sorriso dalla mia amica.
-Luke- spiegato chi l' aveva incantata.
-Luke? Il tipo che abita in casa con te?- lei annuii insistentemente grattandosi il collo, quando era imbarazzata aveva questa specie di TIC di grattarsi, era più forte di lei.
-Giurami che non lo dirai a nessuno- annuii, si avvicinò col viso al tavolo, feci lo stesso.
-Ecco bhe... io e lui... bhe si... ecco...- la interruppi.
-Arriva al dunque... tu e lui cosa?-
-Questa notte per la prima volta ho perso la verginità- quasi caddi col mento sopra la tazza di caffè, speravo fosse uno scherzo perchè era davvero di pessimo gusto.
-Alex smettila di scherzare non è giornata- notai che quel sorriso che poco prima le era fiorito sulle labbra scomparve, deglutii.
-Alex... tu... COSA HAI FATTO??- esclamai battendo le mani sul tavolo talmente forte che mezzo locale si voltò a guardarci.
-E voi che avete da guardare? Ora non si può neanche avere una conversazione con la propria amica???- si voltarono infastiditi dal mio atteggiamento, in questo momento avevo ben altro a cui pensare.
-Te l' ho detto Jane, io e Luke abbiamo fatto l' amore stanotte- sentivo di avere un infarto da un momento all' altro, tutto ciò che in questo momento assimilavo era “abbiamo fatto l' amore”, era a dir poco da stupidi pensare che due persone che si conoscevano a malapena da 2 giorni avessero già fatto sesso se non dell' amore come lo definisce lei.
-Alex ti rendi conto della grande cazzata che hai fatto?- lei mi guardò perplessa, non potevo credere di avere un' amica con un cervello bacato come il suo. Sperava davvero che gli battessi le mani in faccia per l' enorme coraggio ad avere avuto la prima volta con un perfetto sconosciuto?
-No mi rendo conto che tu invece di essere felice per me mi rimproveri per qualcosa di così... profondo! Noi ci siamo amati questa notte e tu non puoi capire come mi sono sentita per la prima volta- ero senza parole, era a dir poco inaccettabile che una ragazza di 16 anni potesse aver fatto tutto così avventato. Se avessi in questo esatto momento davanti quel Luke probabilmente lo prenderei a sberle e calci.
-L' unica cosa che vedo di profondo in questo momento è il suo pene che entra nella tua vagina e non è per niente carina come cosa, visto che l' hai ricevuto da un perfetto sconosciuto- rimase a guardarmi, probabilmente stava pensando di uccidermi con lo sguardo ma si sapeva che non era una eroina e supergirl non esiste.
-Pensavo fossi mia amica...- vidi i suoi occhi farsi lucidi, perfetto ora non solo non sapevo come comportarmi ma dovevo anche confortare una perfetta cretina.
-Dai Alex lo sai che io ti voglio bene ma quando ci vuole, ci vuole. Io non so cosa ti ha detto lui ieri notte ma penso lo sai anche tu che per lui non è stata una prima volta- asciugò una lacrima che era scivolata.
-Ti sbagli è stata anche per lui la sua prima volta- il suo tono freddo e distaccato mi fecero capire che cominciava ad avere indifferenza nei miei confronti.
-E tu ci credi per davvero? Lui voleva solo portarti a letto, scoparti. Non gli interessa nulla di te. Dio Alex perchè devi essere così stupida?- lei si alzò all' improvviso facendo cadere la sedia.
-Per lo meno io non ci provo con un altro mentre sono fidanzata- quelle parole furono come una coltella al cuore, non potevo credere che lo avesse davvero detto.
-Alex che...- non riuscii a finire la frase.
-Hai davvero una bella faccia tosta a sgridarmi, Liam ti vuole bene ci tiene a te e tu cosa fai? Esci con Harry la sera stessa in cui saresti dovuta uscire con lui. Pensa prima a ciò che hai fatto tu e poi ne riparliamo- la vidi uscire velocemente riservandomi una sbattuta di porta, perfetto potevo dire che ora la mia vita era davvero una merda.
 
POV ALEX
 
Le lacrime fuoriuscirono, taglienti e senza alcun risentimento, piangevo perchè non aveva riposto un po' di fiducia nelle mie parole dopo che ci conosciamo da tanto tempo, pensavo fosse mia amica e che sarebbe stata contenta per me ma a quanto pare mi sbagliavo, come al solito.
Girai l' angolo cercando i fazzoletti nella borsetta ma come al solito da brava sbadata me ne ero dimenticata, quando mi imbattei contro il corpo di qualcuno. La borsa che era leggermente aperta fece un volone per terra insieme a ciò che conteneva.
-Perfetto come finire in bellezza- esclamai esasperata abbassandomi a raccogliere, qualcuno nel frattempo si abbassò ad aiutarmi.
-Alex- alzai la testa trovandomi una folta chioma bionda e due occhi azzurro cielo, sorrisi.
-Niall- mi rialzai da terra chiudendo la borsa e guardandolo.
-Che ci fai in giro alle 7 e mezza di mattino di sabato?-
-Mi schiarisco le idee e tu?- infilò le mani nelle tasche della felpa.
-Uguale- notai il suo sguardo rivolto verso i miei occhi, arrossii.
-Stavi piangendo?- abbassai immediatamente le palpebre, non volevo mi vedesse così, odiavo farmi vedere piangere.
-Non ho dormito molto stanotte- e in effetti non avevo tutti i torti, sorrisi ripensando ai bei momenti con Luke.
 
FLASHBACK
 
Eravamo beatamente sdraiati sul divano, io con la testa sul cuscino da un lato e Luke dall' altro lato, era buffo quando guardava la televisione sembrava quasi un bambino che guardava i suoi cartoni preferiti.
-Smettila di guardarmi- sussultai, aveva un carattere così poco confidenziale ma con me riusciva a essere anche aperto qualche volta.
-Penso che mia mamma non ritornerà prima di mezzanotte, ti va qualcosa da mangiare?- i suoi occhi inondarono nei miei, sussultai a quel contatto, possibile che non ci fosse un ragazzo con dei occhi più belli dei suoi?
-Ti aiuto- mi rivolse un sorriso che mi riempii il cuore di gioia, adoravo vederlo sorridere.
Mi avvicinai alla cucina tirando fuori tutto ciò che poteva essere commestibile nel frigo o nelle mensole, un' ardua impresa visto che mia mamma fa la spesa per 2 o 3 giorni massimo di cibo confezionato tra l' altro. Lei era incapace a cucinare e infatti quando avevo del momento libero cucinavo io per noi 2, dovevo dire che la mia cucina non era niente male.
-Spaghetti o... zuppa ai fagioli?- inarcai un sopracciglio scettica, odiavo minestre e zuppe.
-Spaghetti- disse lui cominciando ad apparecchiare il tavolo, annuii e feci bollire l' acqua.
-Sai cosa penso?- dissi di punto in bianco, lui si voltò a guardarmi.
-Che mia mamma dovrebbe trovarsi un uomo- non rispose, forse non aveva recepito bene il messaggio. All' improvviso una maestosa risata si levò nell' aria, era Luke che stava ridendo.
-Hei perchè ridi?- dissi ridendo anche io, aveva davvero una risata contagiosa.
-Perchè tua mamma è troppo... troppo figa per avere un uomo stabile- rimasi spiazzata, aveva davvero osato dire che mia mamma era figa?
-Hei stai parlando di mia mamma!- esclamai, sapevo perfettamente che mia mamma fosse bella ma definirla “figa” faceva troppo da giovincella e lei non lo era nonostante portasse bene i suoi anni.
-Lo so, in effetti mi chiedo da chi abbia preso la figlia- gli riservai un occhiataccia voltandomi, si stava prendendo gioco di me lo stronzo.
-Stavo scherzando dai- non risposi facendo la difficile, non meritava neanche un occhiata da parte mia.
-Eddai Alex lo sai che...- non appena lo sentii avvicinarsi, presi il bicchiere d' acqua che era accanto e glielo versai o meglio dire buttai addosso, sorrisi soddisfatta.
-Hai capito ora da chi ho preso?- lui si guardò da capo a piedi, ora mi avrebbe uccisa.
-Sei morta- cominciai a correre ritrovandomi su per le scale diretta verso qualche stanza al piano di sopra, dovevo chiudermici dentro e non farlo entrare.
-Se ti prendo...- aprii la mia stanza e velocemente aprii la porta ma non appena ero pronta a chiuderla, si aprì di scatto mostrando un ragazzo furibondo.
-Ora non mi scappi più- deglutii cominciando a camminare all' indietro, potevo ora dire che ero morta.
Arrivai fino al letto sentendone il contatto attraverso le gambe, intanto lui si avvicinava, un po' troppo.
Mi morsi il labbro non sapendo cosa fare, ero in trappola.
-Non farlo- vidi che la sua espressione era diventata improvvisamente seria.
-Cosa?- dissi a fil di voce, sentivo le gambe cedere da un momento all' altro.
-Quello che hai appena fatto- disse lui, ormai la vicinanza si poteva contare a millimetri, il suo viso era terribilmente vicino al mio, deglutii quando sentii di star cadendo sul letto, lui mi afferrò prontamente, andai a sbattere contro il suo petto, arrossii.
-Adoro quando arrossisci- alzai la testa notando che aveva un sorriso alquanto malizioso, ero un incapace in tutto ciò che riguardava l' argomento “maschi”, forse avrei dovuto farmi aiutare da Jane che lei un ragazzo lo aveva.
-Io no- appoggiò una mano su un mio fianco e sentii il suo naso sfiorare il mio, ormai mancavano secondi se non dire millesimi di secondi per far scattare quel fatidico bacio.
-Mi scappa da pisciare!- esclamai quando ormai era a fior di labbra, lo spinsi via correndo in bagno e chiudendomici dentro, avevo il cuore che probabilmente avrebbe smesso di battere da un momento all' altro talmente batteva forte, mi guardai allo specchio notando che avevo lo stesso colorito di un pomodoro e il respiro molto accelerato, forse dovevo darmi una sistemata. Cominciai a pettinarmi e riempirmi di cipria e fondotinta in modo che si vedesse meno il colorito, infondo me la cavavo nei trucchi se non troppo.
-Alex tutto ok?- non appena sentii la sua voce dall' altra parte sobbalzai, andando a colpire la testa contro la mensolina accanto, il bernoccolo no!!
-Si Luke- esclamai.
-Esci?- deglutii, era combattuta, non sapevo se rimanere qui per il resto della mia vita o uscire e affrontare quel bellissimo ragazzo dagli occhi bellissimi. Ok la seconda.
Feci un bel respiro davanti alla porta e la aprii, lui era davanti a questa con sguardo perplesso, forse era preoccupato.
-Ma ti sei truccata?- disse con un filo di ironia, non dovevo arrossire, non dovevo arrossire.
-Non sono fatti tuoi- risposi prontamente pronta a tornare in cucina, non mi sarei mostrata una ragazza facile niente affatto.
-Tu non vai da nessuna parte- quando ormai ero un passo dall' uscire da quella porta, lui mi prese per il polso facendomi girare verso di lui e sbattendomi contro la porta dietro, sentivo di perdere lucidità.
-Sei bellissima- sorrise avvicinandosi al mio collo e cominciando a lasciarci una scia di baci infiniti, sapevo di stare sbagliando infondo non lo conoscevo bene ma mi stava solo baciando il collo niente di più.
Lo vidi alzare la testa poggiando lievi baci sulla guancia, sul mento sul naso e quando si stava avvicinando alle mie labbra lo fermai, la coscienza cominciava a parlare.
-No Luke non posso- dissi, lui si allontanò, sentivo come dire più freddo ora.
-Alex tu puoi so che lo vuoi, io non ti obbligherò non sono quel tipo di ragazzo ma sappi che tu mi piaci davvero- deglutii mentre apriva la porta pronto a uscire, riflettei sulle parole che aveva appena detto, ero in crisi e in difficoltà quanto avrei voluto avere qui Jane.
Io gli piacevo, questo è quello che aveva detto... e io? Io cosa cosa provavo? Forse un bacio avrebbe fatto si che capissi i miei sentimenti.
-Aspetta- urlai dalle scale, lui che aveva appena preso la giacca per uscire si fermò non appena sentì di essere chiamato.
-Ecco... io... non so... cioè...- maledetta me che non ero mai stata brava con le parole e come potevasi dimostrare Luke fraintese ciò che volevo dire e aprì la porta per uscire ma mi fuoriuscii ciò che probabilmente non avrei mai pensato di dire.
-Baciami- lui rimase fermo e dopo qualche secondo si voltò camminando incontro a me, poggio le sue labbra sulle mie, potevo svenire ora. Diedi libero accesso alla sua lingua che cominciò a intrecciarsi con la mia, gli circondai il collo con le braccia infilando le dita tra i suoi capelli, quei capelli che adoravo tanto.
Sentii la sua stretta possente attorno alle mie coscie e così mi alzò, mi stava tenendo in braccio e intanto mi baciava, quanto forza poteva avere quel ragazzo. Cominciò a camminare verso la camera da letto, mille pensieri mi invasero provocandomi anche qualche brivido. Mi distese sul letto e lui si mise sopra di me continuando a baciarmi, avevo davvero bisogno dei suoi baci, improvvisamente la sua mano prese possesso sotto la maglietta cominciando a indugiare, emisi un mugolio.
-Sei così bella- disse lui scendendo a baciarmi il collo e più in basso, era questo che si provava? Una strana sensazione nel bassoventre e una voglia irrefrenabile di continuare, cominciò a sbottonarmi i pantaloni liberandomene e dopodichè mi diede piccoli baci sulla pacia sempre più giù arrivando alle mutandine, sentii le sue dita abbassarle, perchè mi sentivo così... come se volessi scappare ma allo stesso tempo restare, ma qualcosa mi disse che la prima opzione prevalse.
-Luke io... ti prego no- lui si fermò e mi guardò, annuì e si tolse da sopra di me tornando in piedi sul pavimento.
-Scusami- dissi, lui si voltò.
-Hai bisogno del tuo tempo e lo capisco, devi schiarirti le idee forse- annuii, lo vidi allontanarsi e uscire una volta per tutte dalla stanza, avevo combinato una cavolata o no? Confusa, ero molto confusa!
Arrivò sera e avevo lasciato il suo piatto di pasta accanto al microonde, se aveva fame sapeva cosa mangiare. Erano le 11 e mezza così decisi di salire di sopra, dormire porta consiglio e in questo momento ne avevo davvero bisogno.
Mi lavai e cambiai, mi sdraiai a letto cominciando a fissare il soffitto, perchè tutto doveva essere così difficile. Chissà cosa stava facendo Luke... magari mi odiava a tal punto che aveva preferito la compagnia di qualche altra ragazza. Sentivo una sensazione strana, non poteva essere gelosia infondo ci conoscevamo appena come potevo essere gelosa di un ragazzo che avevo solamente baciato.
Varie immagini di lui insieme ad altre ragazze comparvero davanti ai miei occhi, tentai di cacciarle ma era più forte di me, mi voltai dall' altro lato chiudendo gli occhi e provando ad addormentarmi ma era difficile troppo difficile. Luke perchè sei così... potevo non incontrarti?
Quando provai a non pensarci e addormentarmi una volta per tutte, sentii la porta della camera aprirsi, era tornato. Sorrisi e non ne capii il motivo infondo non era partito in guerra e nemmeno era andato in un altro continente, era solo uscito.
-Dove sei stato?-
-Non sono affari tuoi- era incazzato con me lo sapevo, strinsi le lenzuola, dovevo scaricare la tensione.
-Se hai fame ti ho lasciato il piatto giù- nessuna risposta, solo la porta del bagno chiudersi. Sentivo gli occhi pizzicare, non dovevo piangere, era umiliante soprattutto difronte a un ragazzo.
Mi girai dall' altro vedendo il suo giubbotto sul letto, mi alzai e cautamente mi ci avvicinai, cominciai a rovistare nelle tasche, cellulare e un fogliettino. Presi quest' ultimo.
Mi dispiace che stasera non sia andata come speravamo, sarà per una prossima volta. Xx Bailey
E questa ora chi diavolo era? Stropicciai il foglio buttandolo in un angolino, tornai a letto, non dovevo più pensare a lui, mi sarei solo fatta del male.
Sentii la porta del bagno riaprirsi, deglutii.
-Hai toccato il mio giubbotto?- sentivo di avere la pelle d'oca, possibile che se ne fosse accorto?
-No- dissi distaccata esattamente come aveva fatto lui prima.
-E invece si...- sentii la sua stretta sul mio polso e poi tirarmi su, mi spaventai.
-Come hai detto tu non sono affari miei, perchè mai dovrei interessarmi alle fughe fugaci con le tue ragazze?- notai la sua espressione trasformarsi, stava quasi per ridere.
-Perchè io ti piaccio e non puoi negarlo- fece un passo in avanti facendo si che io ricadessi nel letto.
-Non preoccuparti non faccio nulla- lo vidi allontanarsi e uscire dalla stanza, probabilmente era diretto in sala a guardarsi un po' di tv.
Passarono 20 minuti e come immaginavo la tv stava andando, volevo mia mamma in questo esatto momento. Sentii vibrare il cellulare, lo afferrai.
Hei amore non torno stasera, domani ti racconto. Xx Mami
Perfetto ora avrei dovuto passare la notte in casa da sola con Luke, più i minuti passavano e più mi tornavano in mente i vividi baci tra me e lui. Dovevo smetterla o sarei sembrata una ragazzina arrapata per dei stupidi baci, dei baci terribilmente eccitanti. Mi girai a destra e sinistra tentando di cacciarli dalla mia testa ma era più forte di me, mi alzai di scatto e scesi velocemente al piano di sotto, stava guardando un reality, mi piazzai davanti alla tv.
Alzò la testa guardandomi, deglutii, non so se sarebbe stata una buona idea ma ormai ne ero dentro e non potevo più sopportare l' idea di pensarlo costantemente.
Mi misi sopra di lui sul divano mentre era seduto e mi avvicinai al suo orecchio mordendone il lobo, non sapevo nemmeno io dove trovavo il coraggio di fare ciò. Sentii un gemito provenire dalle sue labbra e le sue mani possenti sul mio corpo, tornai a guardarlo e in meno di un nano secondo le nostre labbra ripresero possesso intervallandosi momenti di respiro ma proprio corti perchè eravamo come due uragani in tempesta.
Cominciò a levarmi la maglietta e a baciarmi il seno nonostante ci fosse su ancora il reggiseno, era una situazione imbarazzante per la Alex di sempre ma ora come ora l' unica cosa a cui pensavo era che volevo restare con lui, per tutta la notte.
Lo liberai della maglietta, aveva un fisico perfetto, ne troppo asciutto e ne troppo muscoloso, insomma come piaceva a me. Mi diede leggeri morsi sulla pelle da tutte le parti, era troppo per me.
Lo liberai dei pantaloni notando il gonfiore nelle mutande, lui sorrise e ribaltò la situazione mettendosi sopra di me, mi liberò dei pantaloni del pigiama sorridendo, probabilmente aveva notato le mie imbarazzanti mutandine con le fragole sopra. Arrossii.
-Sei eccitante quando arrossisci- lo guardai per un breve momento prima di rifiondarmi sulle sue labbra. Le sue dita intanto trafficavano con l' elastico delle mutandine, le levò.
-Te la senti?- sorrisi, apprezzavo il fatto che volesse la mia approvazione prima di fare ciò che stava per fare. Annuii, prese un preservativo da sotto il divano, aspetta un attimo ma cosa ci faceva un preservativo sotto il divano? Glielo avrei chiesto più tardi. Dopo averlo messo, mi guardò, gli sorrisi, mi fidavo di lui nonostante lo conoscessi da 2 giorni era come se lo conoscessi da una vita che poi in effetti lo conoscevo da piccola ma poi abbiamo perso i contatti, purtroppo.
Cominciò entrando per la prima volta, un dolore atroce mi invase, strinsi forte i denti tentando di non piangere dal dolore.
-Ti sto facendo male?- uscii immediatamente, scossi la testa non avrei mai voluto rovinare questo momento, così entrò di nuovo ma più lentamente e se inizialmente sentivo un forte dolore ora cominciavo a sentire piacere, un piacere mai provato prima che provocava gemiti da entrambe le parti.
-Sei bellissima- disse abbozzando un sorriso.
-Lo hai gia detto-
-E non finirò mai- ricambiai il sorriso, si tolse da me definitivamente sdraiandosi accanto e prendendomi tra le sue braccia, cominciò a baciarmi i capelli.
-Sai questa era la mia prima volta- dissi io timidamente.
-Anche la mia- lo guardai, sorrisi.
 
FINE FLASHBACK
 
-Alex stai bene?- guardai Niall che era ancora difronte a me con le mani in tasca, sorrisi annuendo.
-Mai stata meglio-

 

 

 

Questo capitolo era per lo più incentrato su Alex che come vedete anche lei ha i suoi vari problemi di cuore cui a volte ti portano a fare sciocchezze, il prossimo capitolo sarà incentrato su Liam e Jane che a quanto pare hanno litigato, non vi resta che aspettare e nel frattempo commentare vi prego :)

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Harihanna