Volevo dirti che…
Masashi
Kishimoto ©
Zoe
chan ®
CAPITOLO
2
Aprendo la porta, Sasuke
aveva capito che Sakura voleva fare l’amore con lui. Si era cambiato, aveva
abbassato le luci e l’aveva accolta con una bottiglia di vino e due bicchieri
pieni.
-Benvenuta, Confettino.-
Lei, un po’ smarrita nel
grande portico, si era messa le mani nelle tasche dei jeans aderenti che
indossava con stivali da cowboy e maglietta attillata.
-Salve dottor Uchiha -
aveva risposto, con la voce bassa.
Gli occhi avidi di Sasuke
si erano posati sul suo corpo, minuto e pieno al tempo stesso, che raramente
vedeva senza il camice. I capelli rosa le cadevano morbidamente sulla schiena,
sfiorandogli le scapole. Decisamente la divisa dell’ospedale non le rendeva
giustizia. Quando l’aveva invitata ad entrare lei aveva fatto finta di
pensarci.
-Sono sola- l’aveva
avvisato.
-Lo so, ma visto che sei
arrivata fin qui…-
Sakura aveva sorriso. Poi
i suoi occhi di smeraldo si erano oscurati di sensualità. La luce bassa, la
musica e il vino sembravano proprio come nei film. In quel momento però le luci
si erano accese, illuminando il salone decorato con palloncini e festoni e
Sasuke si era pentito di non aver invitato solo Sakura per sedurla. Mentre
formulava quel pensiero, medici e infermiere erano spuntati da ogni angolo
della stanza urlando :-SORPRESA! Ci mancherai, Sakura, torna presto!-.
I suoi occhi si erano
colmati di delusione, poi di sollievo misto a tristezza, e Sasuke non ne aveva
capito il motivo. Era sicuro che non avesse mai preso sul serio le sue battute.
Dopo il lavoro scappava via, come per evitarlo. Doveva avere una rovente storia
d’amore: con quegli occhi, era inevitabile. Ora che la festa era finita e tutti
erano andati a casa Sasuke era felice che Sakura fosse rimasta. Era in cucina e
caricava la lavastoviglie.
-Mi piacciono i quadri che
mi hai mostrato in corridoio-osservò lei.
Erano i ritratti dei suoi
antenati.
-E tu che ci giudicavi
degli snob- osservò sorridendo.
Sakura fece una smorfia.-
Tutti i suoi parenti, erano medici.-
-E’ vero- ammise Sasuke
ridendo, -ma duecento anni fa i medici erano quasi stregoni, non stimati
professionisti.-
Sakura scosse la testa
rosata incredula. Sasuke voleva dirle che aveva i capelli più belli di Konoha,
ma lei lo precedette.
-Davvero non le dispiace
se resto?-
Dispiacere? Nell’istante
in cui era entrata, Sasuke aveva sperato che rimanesse tutta la notte.
-dopo le feste sono sempre
un po’ malinconico- rispose
Lei tolse dal lavandino i
piatti della torta.
-Risposta sbagliata!
Avrebbe dovuto dire che adoro la mia compagnia.-
-Sei a caccia di
complimenti?- scherzò Sasuke.
-Può darsi. E comunque
perché sorride?-
Non poteva certo dirle
che, quando si chinava, si godeva la vista delle sue curve sode!
-Oh, neinte,
ti guardavo. Camice e mascherina non ti rendono giustizia.-
-Mentre fanno lei ancora
più bello?-
-Perché, non è così?-
chiese Sasuke, fingendosi stupito.
-No, e se avessi saputo
che organizzava una festa in mio onore- aggiunse in tono severo, - mi sarei vestita
meglio.-
-Stai benissimo- replicò
Sasuke. – Mi piacciono le donne con i jeans aderenti. Vuoi girarti e sfilare
per me?-
-Può baciare il mio
sederino irlandese, dottor Uchiha- borbottò lei.
-Che cosa?- Ridendo,
Sasuke si versò un altro bicchiere di vino.
-Sii sincere. Non hai
pensato, nemmeno per un istante, che ti avessi invitata per sedurti?-
-Oh, sa com’è- spiegò
Sakura dopo un attimo di imbarazzo, - noi infermiere speriamo sempre, quando
c’è di mezzo un medico.-
Lui la inchiodò con lo
sguardo.
-Anche tu, questa sera?-
-Continui a sognare!- lo
prese in giro lei.
-Lo considero un
incoraggiamento- ribatté Sasuke.
Sakura non aveva idea
dell’effetto che gli stava facendo.
-Abbiamo un sacco di tempo
per sognare, la notte è ancora giovane.-
Il silenzio che seguì
quello scambio di battute durò a lungo. Loro due si vedevano e scherzavano
quasi ogni girono, ma ora erano soli in quella grande casa, e Sakura sarebbe
stata via tre mesi, un tempo sufficiente per dimenticare l’avventura di una
notte.
-Non molto giovane- lo
corresse infine. – Ce già la luna piena.-
L’accento di Sakura lo
riscaldò. Il suo se n’era andato anni prima, cancellato nelle esclusive scuole
private che aveva frequentato.
-Per certe donne la luna
piena è fatale. Anche per te, Sakura?-
-Spero solo che lei non si
trasformi.-
-In un lupo mannaro o in
un vampiro?-
-In qualcosa di peggio.-
Un altro sorso di vino gli
fece venire voglia di assaggiare qualcosa di più caldo e inebriante…
-Mi macherai-
Si sorprese a dire con voce roca. –Sei la
nostra infermiera più in gamba, e quando tornerai Naruto Uzumaki ti rapirà per
portarti nella sua èquipe.-
Sakura scosse per
l’ennesima volta la testa, facendo oscillare la chioma.
-Mi prende in giro,
dottore?-
-No.
Quando ti deciderai a chiamarmi Ssuke e a darmi del
tu?-
-Mai- sorrise lei.
-Sei tremenda! Lascia
stare i piatti. Ti ho invitato per una festa d’addio, non per fare le pulizie.-
Sakura si arrese. –La
festa è stata molto bella, grazie…Sasuke.-
Gli piaceva sentirsi chiamare
per nome da lei, e ancora di più avere addosso quegli occhi ai quali non
sfuggiva niente.
-Grazie per la lettera di
raccomandazione che hai mandato al paese della sabbia.-
Sasuke aveva scritto che
era l’infermiera migliore che avesse mai avuto.
Ho detto la verità.-
Sakura era fantastica e
tutti le volevano bene.
C’era un sacco di gente
che voleva salutarti, e soltanto casa mia era abbastanza grande.-
-In effetti è enorme.-
Lui non poté resistere.
-Le dimensioni ti
spaventano?-
Sakura arrossì e lo guardò
seccata.
-Dovrei avere paura delle
dimensioni di una casa?-
-A volte è troppo grande
anche per me- Ammise Sasuke.
Sakura si sfiorò i capelli
e lui morì dalla voglia di accarezzarli.
-E’ enorme per una persona
sola- affermò decisa.
-Ho un sacco di servitù-
mentì Sasuke, sulla difensiva.
Lei alzò gli occhi al
cielo. –Di notte non hai paura?-
Sasuke la incatenò con lo
sguardo.-Mi stai offrendo compagnia?-
-Io non ho mai bisogno di
compagnia- ribatté lei spavalda. – Ho troppo sangue Irlandese, non ho paura di
niente.-
Era vero. Sakura era molto
forte e non vacillava mai, anche quando sembrava troppo tardi per salvare una
vita, e non gli diceva mai di arrendersi, come facevano altre infermiere. Seguì
un altro silenzio imbarazzato, rotto soltanto dal tintinnio dei bicchieri.
-Assaggi questo vino. E’
molto buono.-
-Forse è troppo ricco per
il mio sangue- scherzò Sakura – Non ha niente di meno caro?-
-Tu non mi apprezzi! Alla maggior parte delle donne
piaccio soprattutto per i miei soldi.-
Lei lo guardò con un’ombra
di compassione.
-Ti sembro come la maggior
parte delle donne?-
Sasuke scosse la testa,
fissando il suo viso.
-No, tu sei l’unica.-
Lei rise. –Okay, dottor Uchia, mi hai convinto.-
-A restare qui e amarmi per
qualcosa che non sia il mio denaro?- scherzò Sasuke.
-Non tentare la sorte.-
-Vuoi vedere di nuovo le
scuderie?- azzardò.
-No, grazie, ma la visita
mi è piaciuta molto.-
Gli si avvicinò e a Sasuke
mancò il respiro quando inalò il profumo di pulito unito alla sua
inconfondibile essenza. Petali di ciliegio. La osservò mentre, dalla finestra,
ammirava rapita i tre purosangue.
-E’ da tanto che non
facevo una passeggiata così bella.-
-E’ stupendo camminare
sotto la luna- confermò lei con un sorriso dolce, -ma abbiamo solo
spettegolato.-
-Mi piacciono i
pettegolezzi- confessò Sasuke, leccandosi una goccia di vino dalle labbra.
-Anche a me- ammise
Sakura. Era rossa in viso e agitata, e quando le sfuggì un sospiro Sasuke ebbe
un brivido.
-Sei bellissima- sussurrò,
fissandola.
-Forse farei meglio ad
andare a casa, dottore- sussurrò incerta.
- Sasuke –la corresse lui
con voce roca. –E non voglio che tu te ne vada…Rimani, voglio darti un addio
come si deve.-
Vedendo i suoi occhi
accesi di desiderio, le prese la mano, se la portò al petto e non poté
trattenere un gemito quando, senza volere, le dita di Sakura gli sfiorarono un
capezzolo. Come aveva fatto a non capire che un tocco di Sakura Haruno lo
avrebbe mandato in estasi?
-Come si deve?- ripeté
Sakura, stupita.
- Bé, non proprio- ammise
Sasuke. Aveva in mente ben altro. Le affondò le dita nei morbidi capelli.
-I tuoi capelli sembrano
di seta- bisbigliò, e la bacio dall’orecchio al collo, assaggiandola.
Sakura si stava
sciogliendo. Le gambe non la reggevano. Sasuke la strinse a sé, eccitato in
modo quasi doloroso.
-E’ tutta la sera che
cerco di evitarlo- confessò, stuzzicandole l’orecchio con la lingua.
Voleva che ricordasse ogni
istante di quella notte.
-Sono troppo vecchio per
te- continuò – Siamo molto diversi: io sono uno scapolo convinto, ho 27 anni e
so quel che voglio.-
-Davvero?- sussurrò Sakura
senza fiato.
- Si. - Con un lungo
gemito, Sasuke la baciò sul collo e sul mento.
-Voglio te, Sakura.-
Fine
2 capitlooooooooooo!!
Alleluia…ed
ora ring razzio tutta la brava gente che mi ha recensito e che ha messo la
storia nei preferiti:
Chi mi ha messo nei preferiti: chibiSuzaku, kya chan, muccina89, Reikauchiha, Rukia_Chan, tishi, Toru85.
Deliaiason88: Grazie
mille per la recensione, spero che il continuo ti sia piaciuto. Al massimo se
fa schifo non leggerla più…anzi leggila ti prego ç_ç. Aspetta con la stessa
ansia il terzo! Perché ora le cose inizieranno a complicarsi!!^^
Mimi18: Grazie amovaH!! ç__ç SN COMMOSSA!! Ma…credo
che Shika non comparirà più, cosa vuoi pretendere, è appena nato!! Eheh,
scusa!^^” Cmq grazie davvero*-*, sei l’unica che mi incoraggia sempre e che mi
aiuti*_*. Continua a leggerla così mi dici come è e se fa schifo. Bacione!!
Toru85: Grazie
tante ancora!! Sia per averla messa nei preferiti che per aver commentato!!
Continua a seguirla mi raccomando!^_^
Reikauchiha: grazie*_*. Sono contenta che ti
piaccia e che ti intrighi!! Spero che il continuo sia di tuo gradimento!!^_^
Nunichan: Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!>.<
Sono contentissima che ti piaccia e come te amo le Sasusaku e quindi più
piovono meglio è!!! Mi raccomando dimmi cosa ne pensi di questo capitolo…grazie
ancora!!^_^