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Autore: Ilaria_mm_    02/05/2014    1 recensioni
Arrivato a scuola, appena avanti al cancello, vidi la persona più bella che conoscessi. Era più basso di me e di me (forse) conosceva solo il nome.
Avrei voluto sapere molto di più di lui ma era molto riservato.
Mi sorrise e per poco non svenni.
-Larry- -Diall-
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non avrei mai pensato che un viaggio di pochi minuti in uno stupido autobus potesse significare così tanto!
Era così allegro, così aperto, non mi sembrava lo stesso ragazzo di cui mi parlavano Selena e Demi.
Appena saliti sull’autobus mi disse:
‘Quali sono i tuoi cantanti preferiti?’
‘Coldplay, Beatles e Pink Floyd e i tuoi?’
‘A me piace molto Robbie Williams –mi disse con dolcezza- ci conosciamo da poco, dove abiti?’
‘Nello stesso vialetto di Selena, sono nella terza villetta dopo di lei. E tu?’
 
Può sembrare strano ma credevo di sognare.
 
‘Io abito nella via prima. Non siamo così lontani allora.’
 
Non riuscii più a parlare. Continuavo a fissare la sua bocca.
Un messaggio riuscì a togliermi da questa situazione imbarazzante.
Era Demi che mi chiedeva se potevo andare a casa sua il pomeriggio con Selena per ‘discutere di alcune cose’.
Non mi spaventai più di tanto. Di solito Sel mi chiedeva consigli sui ragazzi anche se quello che ne aveva più bisogno tra i due ero io..!
Purtroppo il viaggio era breve ed eravamo già arrivati a destinazione.
Scendemmo dall’autobus e Louis si girò per salutarmi.
‘E’ stato bello chiacchierare, anche se per pochi minuti, con te. Sei simpatico.’ Mi disse.
‘G..grazie, lo sei anche tu. Ehm..’
‘Ci vediamo domani a scuola?’ mi chiese con gentilezza.
‘Certo’ gli risposi quasi saltellando.
Ci salutammo con un cenno della mano e ci dividemmo.
Ogni tanto mi giravo per guardarlo. Era bello pure da dietro.
Dovevo imparare a contenermi perché non potevo permettermi di saltellare per un ‘ci vediamo domani’.
Ero davvero felice.
 
Come promesso alle due mie amiche andai a casa di Demi.
Citofonai e arrivò immediatamente la padrona di casa ad accogliermi.
Entrato la prima cosa che poteva vedere era il divano del soggiorno in lontananza.
Seduta c’era Sel e un’altra persona della quale vedevo solo le gambe.
Indossava dei Jeans semplicissimi e un paio di Converse nere.
Lo stipite della porta mi impediva di osservare oltre quei jeans.
Cercavo di essere presente mentre Demi mi parlava del suo gatto e del topo che aveva portato la sera prima a tutta la famiglia ma si vedeva che la mia testa era totalmente da un’altra parte.
Ripensavo e ripensavo a Lou, al viaggetto in autobus, al suo ‘ci vediamo domani’ per il quale stavo ancora saltellando.
Finalmente dopo dieci minuti passati a offrirmi qualcosa Demi mi fece andare in quel soggiorno tanto desiderato.
Volevo bene a Demi, era davvero tenerissima e tutto ciò che faceva non era mai per cattiveria o quant’altro. Era davvero fantastica.
Piano piano intravidi la maglietta della misteriosa figura sul divano che parlava con Selena. Era nera a righe orizzontali bianche.
 
Era Louis.
 
Rimasi sullo stipite della porta immobile.
Demi mi spinse verso sinistra per farla passare.
Selena mi guardava come se stesse aspettando un saluto.
E Louis si girò di scatto verso di me.
In quel momento se qualcuno mi avesse tirato giù i pantaloni davanti a tutti sarebbe stato sicuramente meno imbarazzante per me.
Non capivo cosa provassero gli altri.
Demi non capiva quel che succedeva.
Selena continuava ad aspettare un mio saluto o almeno una mia parola.
E Louis guardava un angolo vuoto del soggiorno.
Era in imbarazzo quanto me?
Non me lo aspettavo. Dovevo essere pronto per queste cose. Sono sensibile. Forse troppo.
Così Selena, sicuramente mossa dalla tenerezza o dalla compassione, smorzò quel silenzio così dannatamente pesante e imbarazzante.
‘Ciao Harry!’ esclamò.
‘Stai bene?’ mi chiese Demi.
‘Penso di sì’ risposi con un filo di voce.
Louis smise di guardare quel’angolo insignificante e si girò verso di me, non che fossi meno insignificante.
‘Perché siamo qui?’ chiese Louis.
‘Non sei felice di stare con la tua migliore amica?’ chiese Demi ironicamente.
‘Sì ma mi avete chiamato che non avevo nemmeno finito di mangiare’ rispose Louis senza cattiveria.
‘Tranquilli su, volevo parlarvi di una cosa..’ disse Selena prendendo la parola.
‘Ok’ rispondemmo all’unisono io e Lou.
Mancava poco perché saltellassi anche per quello.
Io rimasi in piedi ma Louis fece una cosa inaspettata. Inaspettatissima:
Si alzò e venne accanto a me.
Mi sorrise dolcemente e mi salutò sussurrando, quasi come se non volesse farsi sentire da nessun altro.
‘Allora ragazzi volevamo chiedervi una cosa. Ce n’è almeno uno di voi che si intende di ragazze?’
Mi si abbozzò un sorriso ironico sul viso senza che potessi fermarlo.
Guardai Louis senza voltare il viso.
Anche lui sorrideva.
‘Perché ce lo chiedete?’ dissi. Questa fu sicuramente la prima frase detta senza tremare con Louis nello stesso luogo.
‘Non sappiamo se ad una nostra amica piace un ragazzo e lei non ce lo vuole dire.’
Dai sorrisi ironici io e Louis passammo ad un’espressione stranita. Davvero molto stranita.
‘Ma cosa vi interessa?’ chiese Louis ridendo.
‘Così la possiamo aiutare!’ disse Selena.
In quel momento decisi di dire una frase abbastanza significativa. Per far capire alla mia migliore amica ciò che non le avevo ancora detto:
‘Vedi Sel, tu vuoi sempre aiutare gli altri e questo ti fa onore. Ma a volte le persone vorrebbero fare le cose da soli. Per vedere se ci riescono, se ce la fanno senza un supporto morale e fisico grande come il tuo. Non che io non lo apprezzi eh, ma ci sono dei giorni durante l’anno in cui vorrei fare le cose a modo mio, per vedere se funziona.’
Demi e Louis voltarono lo sguardo verso Selena, per vedere il suo comportamento.
Non si scompose. Sapevo che mi avrebbe capito. Sapevo che eravamo perfetti migliori amici.
A quanto pare i due altri membri del gruppo erano abbastanza straniti. Ma poco importava in quel momento, sarebbe stato meglio se non avessero capito.
‘Finalmente dici frasi, di seguito, di senso compiuto. –disse ridendo Sel- e cosa vorresti fare da solo Haz?’ chiese sorridendo.
Ecco come potevo dirlo senza farmi capire?
‘Mi piace qualcuno.’
DETTO.
Non riuscivo a non dire le cose a Selena per più di qualche giorno. Prima o poi io scoppio.
 
Non vidi nessuno fare un’espressione strana o incredula. Erano tutti impassibili. Come se li avessi detto di aver mangiato un ghiacciolo nel pomeriggio.
Non capivo.
Selena smorzò di nuovo quel silenzio imbarazzante, non il primo in giornata. Non il primo in quell’ora:
‘Lo so. In realtà lo sappiamo.’
‘Chi è che lo sa?’ chiesi strabuzzando gli occhi e urlando.
‘Noi.’ Disse sorridendo.
‘Io no’ disse Louis quasi arrabbiato.
Ne ero abbastanza sollevato sinceramente.
‘Perché qui sono l’unico a non sapere le cose?’ chiese con tono alterato.
‘Tranquillo caro che anche di te sappiamo tutto’ disse Demi sorridendo.
Louis fece la mia stessa espressione ma, a differenza mia, non disse niente.
‘Qui quelle che sanno tutto siete solo voi due.’ Dissi riferendomi alle due uniche ragazze presenti nella stanza.
‘Vero –disse la mia migliore amica –e, fidati, non sarà per molto.’
Odiavo non capirla.
Odiavo leggere i suoi occhi così dannatamente male.
Demi sorrideva.
Selena pure.
Io ero esterrefatto.
Louis pure.
Cercai di non ritornare su quell’argomento per tutta l’ora successiva e vidi che anche Lou cercava di fare lo stesso.
Parlammo, o meglio, parlarono, della scuola e di alcuni cantanti e/o band ed esprimevano il loro pensiero.
Ad una certa ora ce ne andammo tutti e, tornato a casa, ripensai e ripensai a quanto era successo il pomeriggio stesso.
Decisi di mandare un messaggio alla mia migliore amica. Non potevo rimanere così chissà per quanto tempo.
 
-Selena puoi dirmi cosa intendevi oggi?-
 
-No bellissimo-
 
-Dai Sally-
 
-Odio quando mi chiami così-
 
-Lo so, bellissima! Rispondimi però..-Non avrei mai pensato che un viaggio di pochi minuti in uno stupido autobus potesse significare così tanto!
Era così allegro, così aperto, non mi sembrava lo stesso ragazzo di cui mi parlavano Selena e Demi.
Appena saliti sull’autobus mi disse:
‘Quali sono i tuoi cantanti preferiti?’
‘Coldplay, Beatles e Pink Floyd e i tuoi?’
‘A me piace molto Robbie Williams –mi disse con dolcezza- ci conosciamo da poco, dove abiti?’
‘Nello stesso vialetto di Selena, sono nella terza villetta dopo di lei. E tu?’
 
Può sembrare strano ma credevo di sognare.
 
‘Io abito nella via prima. Non siamo così lontani allora.’
 
Non riuscii più a parlare. Continuavo a fissare la sua bocca.
Un messaggio riuscì a togliermi da questa situazione imbarazzante.
Era Demi che mi chiedeva se potevo andare a casa sua il pomeriggio con Selena per ‘discutere di alcune cose’.
Non mi spaventai più di tanto. Di solito Sel mi chiedeva consigli sui ragazzi anche se quello che ne aveva più bisogno tra i due ero io..!
Purtroppo il viaggio era breve ed eravamo già arrivati a destinazione.
Scendemmo dall’autobus e Louis si girò per salutarmi.
‘E’ stato bello chiacchierare, anche se per pochi minuti, con te. Sei simpatico.’ Mi disse.
‘G..grazie, lo sei anche tu. Ehm..’
‘Ci vediamo domani a scuola?’ mi chiese con gentilezza.
‘Certo’ gli risposi quasi saltellando.
Ci salutammo con un cenno della mano e ci dividemmo.
Ogni tanto mi giravo per guardarlo. Era bello pure da dietro.
Dovevo imparare a contenermi perché non potevo permettermi di saltellare per un ‘ci vediamo domani’.
Ero davvero felice.
 
Come promesso alle due mie amiche andai a casa di Demi.
Citofonai e arrivò immediatamente la padrona di casa ad accogliermi.
Entrato la prima cosa che poteva vedere era il divano del soggiorno in lontananza.
Seduta c’era Sel e un’altra persona della quale vedevo solo le gambe.
Indossava dei Jeans semplicissimi e un paio di Converse nere.
Lo stipite della porta mi impediva di osservare oltre quei jeans.
Cercavo di essere presente mentre Demi mi parlava del suo gatto e del topo che aveva portato la sera prima a tutta la famiglia ma si vedeva che la mia testa era totalmente da un’altra parte.
Ripensavo e ripensavo a Lou, al viaggetto in autobus, al suo ‘ci vediamo domani’ per il quale stavo ancora saltellando.
Finalmente dopo dieci minuti passati a offrirmi qualcosa Demi mi fece andare in quel soggiorno tanto desiderato.
Volevo bene a Demi, era davvero tenerissima e tutto ciò che faceva non era mai per cattiveria o quant’altro. Era davvero fantastica.
Piano piano intravidi la maglietta della misteriosa figura sul divano che parlava con Selena. Era nera a righe orizzontali bianche.
 
Era Louis.
 
Rimasi sullo stipite della porta immobile.
Demi mi spinse verso sinistra per farla passare.
Selena mi guardava come se stesse aspettando un saluto.
E Louis si girò di scatto verso di me.
In quel momento se qualcuno mi avesse tirato giù i pantaloni davanti a tutti sarebbe stato sicuramente meno imbarazzante per me.
Non capivo cosa provassero gli altri.
Demi non capiva quel che succedeva.
Selena continuava ad aspettare un mio saluto o almeno una mia parola.
E Louis guardava un angolo vuoto del soggiorno.
Era in imbarazzo quanto me?
Non me lo aspettavo. Dovevo essere pronto per queste cose. Sono sensibile. Forse troppo.
Così Selena, sicuramente mossa dalla tenerezza o dalla compassione, smorzò quel silenzio così dannatamente pesante e imbarazzante.
‘Ciao Harry!’ esclamò.
‘Stai bene?’ mi chiese Demi.
‘Penso di sì’ risposi con un filo di voce.
Louis smise di guardare quel’angolo insignificante e si girò verso di me, non che fossi meno insignificante.
‘Perché siamo qui?’ chiese Louis.
‘Non sei felice di stare con la tua migliore amica?’ chiese Demi ironicamente.
‘Sì ma mi avete chiamato che non avevo nemmeno finito di mangiare’ rispose Louis senza cattiveria.
‘Tranquilli su, volevo parlarvi di una cosa..’ disse Selena prendendo la parola.
‘Ok’ rispondemmo all’unisono io e Lou.
Mancava poco perché saltellassi anche per quello.
Io rimasi in piedi ma Louis fece una cosa inaspettata. Inaspettatissima:
Si alzò e venne accanto a me.
Mi sorrise dolcemente e mi salutò sussurrando, quasi come se non volesse farsi sentire da nessun altro.
‘Allora ragazzi volevamo chiedervi una cosa. Ce n’è almeno uno di voi che si intende di ragazze?’
Mi si abbozzò un sorriso ironico sul viso senza che potessi fermarlo.
Guardai Louis senza voltare il viso.
Anche lui sorrideva.
‘Perché ce lo chiedete?’ dissi. Questa fu sicuramente la prima frase detta senza tremare con Louis nello stesso luogo.
‘Non sappiamo se ad una nostra amica piace un ragazzo e lei non ce lo vuole dire.’
Dai sorrisi ironici io e Louis passammo ad un’espressione stranita. Davvero molto stranita.
‘Ma cosa vi interessa?’ chiese Louis ridendo.
‘Così la possiamo aiutare!’ disse Selena.
In quel momento decisi di dire una frase abbastanza significativa. Per far capire alla mia migliore amica ciò che non le avevo ancora detto:
‘Vedi Sel, tu vuoi sempre aiutare gli altri e questo ti fa onore. Ma a volte le persone vorrebbero fare le cose da soli. Per vedere se ci riescono, se ce la fanno senza un supporto morale e fisico grande come il tuo. Non che io non lo apprezzi eh, ma ci sono dei giorni durante l’anno in cui vorrei fare le cose a modo mio, per vedere se funziona.’
Demi e Louis voltarono lo sguardo verso Selena, per vedere il suo comportamento.
Non si scompose. Sapevo che mi avrebbe capito. Sapevo che eravamo perfetti migliori amici.
A quanto pare i due altri membri del gruppo erano abbastanza straniti. Ma poco importava in quel momento, sarebbe stato meglio se non avessero capito.
‘Finalmente dici frasi, di seguito, di senso compiuto. –disse ridendo Sel- e cosa vorresti fare da solo Haz?’ chiese sorridendo.
Ecco come potevo dirlo senza farmi capire?
‘Mi piace qualcuno.’
DETTO.
Non riuscivo a non dire le cose a Selena per più di qualche giorno. Prima o poi io scoppio.
 
Non vidi nessuno fare un’espressione strana o incredula. Erano tutti impassibili. Come se li avessi detto di aver mangiato un ghiacciolo nel pomeriggio.
Non capivo.
Selena smorzò di nuovo quel silenzio imbarazzante, non il primo in giornata. Non il primo in quell’ora:
‘Lo so. In realtà lo sappiamo.’
‘Chi è che lo sa?’ chiesi strabuzzando gli occhi e urlando.
‘Noi.’ Disse sorridendo.
‘Io no’ disse Louis quasi arrabbiato.
Ne ero abbastanza sollevato sinceramente.
‘Perché qui sono l’unico a non sapere le cose?’ chiese con tono alterato.
‘Tranquillo caro che anche di te sappiamo tutto’ disse Demi sorridendo.
Louis fece la mia stessa espressione ma, a differenza mia, non disse niente.
‘Qui quelle che sanno tutto siete solo voi due.’ Dissi riferendomi alle due uniche ragazze presenti nella stanza.
‘Vero –disse la mia migliore amica –e, fidati, non sarà per molto.’
Odiavo non capirla.
Odiavo leggere i suoi occhi così dannatamente male.
Demi sorrideva.
Selena pure.
Io ero esterrefatto.
Louis pure.
Cercai di non ritornare su quell’argomento per tutta l’ora successiva e vidi che anche Lou cercava di fare lo stesso.
Parlammo, o meglio, parlarono, della scuola e di alcuni cantanti e/o band ed esprimevano il loro pensiero.
Ad una certa ora ce ne andammo tutti e, tornato a casa, ripensai e ripensai a quanto era successo il pomeriggio stesso.
Decisi di mandare un messaggio alla mia migliore amica. Non potevo rimanere così chissà per quanto tempo.
 
-Selena puoi dirmi cosa intendevi oggi?-
 
-No bellissimo-
 
-Dai Sally-
 
-Odio quando mi chiami così-
 
-Lo so, bellissima! Rispondimi però..-
 
Non mi rispose più. Cercai di non pensarci e, poco prima di addormentarmi,ancora abbastanza sveglio nel letto, mi feci i miei soliti film mentali che, come protagonista, ovviamente, avevano colui che mi piaceva da morire.
Pensai se fosse giusto pensare già all’amore.
Magari era un po’ troppo. Era vero che mi piaceva da mesi ma cominciai a parlargli solo qualche settimana fa.
Diciamo che ero infatuato.. Ecco!
Anche se io mi sentivo innamorato!
Con questi pensieri mi addormentai.
 
Non mi rispose più. Cercai di non pensarci e, poco prima di addormentarmi,ancora abbastanza sveglio nel letto, mi feci i miei soliti film mentali che, come protagonista, ovviamente, avevano colui che mi piaceva da morire.
Pensai se fosse giusto pensare già all’amore.
Magari era un po’ troppo. Era vero che mi piaceva da mesi ma cominciai a parlargli solo qualche settimana fa.
Diciamo che ero infatuato.. Ecco!
Anche se io mi sentivo innamorato!
Con questi pensieri mi addormentai.
  
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