10/9- di attaccanti e registi
Abbandonare un compagno di squadra nel
momento del (proprio) bisogno
Sandorian
era (a ragione, credeva Kyousuke) il posto più strano
in cui avesse mai messo piede. Era affascinante,
guardarsi attorno e non trovare nulla che corrispondesse
alla sua vita sulla Terra. I colori, i profumi, persino il modo di attirare i
clienti in un negozio era totalmente differente.
Si fermò
ad ascoltare un Sandoriano elencare con il suo
accento appena spigoloso la propria mercanzia, cercando di capire cosa fossero gli ornamenti colorati che riempivano la sua
bancarella. Takuto e Zanakurou
gli si affiancarono, lanciando occhiate curiose a ciò che stava guardando.
L’attore di kabuki sorrise mesto
–Sono molto scenografici, quei copricapo.- commentò, ammiccando ad un cappello
di piume multicolori.
Kyousuke
alzò le spalle –Tutto è molto…
scenografico, da queste parti.- lanciò uno sguardo vago a Takuto,
che venne ricambiato. Ammiccò. Il castano distolse gli
occhi e si schiarì la voce –Vogliamo dare un’occhiata?-
propose, avanzando un passo verso il piccolo negozio.
Zanakurou
sembrava entusiasta, e annuendo lo seguì. Kyousuke
picchiettò la punta del piede sul terreno sabbioso e andò loro dietro, le mani
infilate nelle tasche del giacchetto.
Un
gruppetto di Sandoriani lanciò loro un’occhiata. Non
sapeva dire se ostile o meno, anche se da un pianeta che rischiava la
distruzione nel caso avesse perso contro di loro ad una partita di calcio non
si aspettava di certo grande benevolenza.
L’aria,
nonostante il paesaggio desertico, non era particolarmente calda. Si crogiolò
al piacevole venticello che soffiava mentre i suoi senpai osservavano interessati la mercanzia esposta. Kyousuke notò una specie di sciarpa colorata molto
singolare. Quando si accorse che aveva gli occhi,
decise di guardare altrove.
Incontrò
di nuovo lo sguardo di Takuto. Lo vide mordersi le
labbra e guardarsi nervoso attorno.
Sorrise e
gli si avvicinò con tranquillità, mentre Zanakurou
domandava il prezzo di questo o quell’altro accessorio, commentando con “questo
sarebbe perfetto in scena!” o frasi del genere.
Kyousuke
inclinò il capo verso il castano, vago -… Mi pare… molto preso.-
ammiccò con il mento all’altro ragazzo, scrollando le spalle.
Takuto
annuì, in silenzio.
-Non
pensi che… dovremmo lasciarlo ai suoi interessi?- sussurrò
il più piccolo, tornando a picchiettare la punta del piede a terra, senza
distogliere gli occhi dal ragazzo dai capelli verdi.
L’altro sorrise invisibilmente –E se si perdesse, da solo?- domandò, ma già aveva
mosso un passo indietro.
-Credo abbia un buon senso dell’orientamento, sai.- gli lanciò un’occhiata
critica, poi annuì, imitando il suo senpai
–Sicuramente sa cavarsela.- annuì.
Un “voi
avete teatri da queste parti?” fu l’ultima cosa che sentirono pronunciare da Zanakurou, mentre di soppiatto si allontanavano dalla
bancarella. Non appena furono fuori dalla visuale, si
misero a correre per le stradine di Sandorian,
perdendosi tra vie più o meno strette, passando di fianco a vari negozi, vari Sandoriani. Incrociarono anche Shin
e Hayato ad un certo punto, ma furono abbastanza
svelti da non farsi vedere.
Si
fermarono solo quando ritennero di essersi allontanati
abbastanza. Takuto di poggiò
al fianco di una costruzione in quello che credeva fosse legno, riprendendo fiato,
mentre Kyousuke si piegava sulle ginocchia. Si
guardarono e sorrisero –Non è stato molto carino da parte nostra.- commentò il
più grande, scuotendo la testa.
L’altro
arricciò il naso. Non era per Zanakurou, ma fin da
quando l’allenatore aveva concesso loro una giornata di libertà aveva pensato
di passarla in compagnia di Takuto, quindi non si
sentiva poi molto in colpa –Suppongo di no.- replicò,
scrollando le spalle -… Facciamo un giro?- propose poi, e il suo senpai sospirò, dandogli una leggera spintarella –Un giro?-
domandò.
-Puoi
considerarlo come un appuntamento, se vuoi.- Kyousuke
chiuse gli occhi, arrossendo invisibilmente. Qual
momento migliore per dire qualcosa di così imbarazzante?
Ammutolirono
entrambi.
Kyousuke schiuse un occhio, guardando il suo
senpai, cercando di darsi un’aria tranquilla.
-Il fatto
che siamo soli non significa necessariamente che…- cominciò Takuto,
balbettando.
-Ma
anche tu volevi rimanessimo da soli.- avanzò l’altro, guardandolo di soppiatto.
Sperò che il rossore sulle sue guance fosse un buon segno.
-Non ho
mai detto che—
-Mi hai
seguito fino a qui.-
-Bhe
ma perché—
-Hai
lasciato Ichikawa da solo. Dovresti compensare questa
cattiva azione con una buona.-
-E
fare un giro con te lo sarebbe?-
-Appuntamento, senpai.-
Si
guardarono ancora una volta.
Il più
grande si morse il labbro per trattenere un sorriso. Gli si avvicinò di un
passo.
-… Dovevi
proprio aspettare che
-Non è mai troppo tardi, giusto?- Kyousuke scrollò
le spalle, sorridendogli mesto.
Takuto
sbuffò, e lo spinse di nuovo.
Poi
ricambiò il sorriso.
-Hai un
modo tutto tuo di chiedere alle persone di uscire, sai, Tsurugi?-
Bhè, supponeva avesse ragione.
-Aah! Questo
copricapo è davvero perfetto! Non appena torneremo a casa lo farò vedere alla
mia famiglia, ne sarà entusiasta, vorranno sicuramente usarlo in uno
spettacolo! Voi cosa ne pensate, ragazzi? Vi piac—?
Uh-?-
-…-
-… Ragazzi?-
-Ehi, ragazzi, dove siet—?-
*
Salve a
tutti!
Wow, sto
aggiornando, io- non ho- parole-
Allora.
Ieri, con
la mia senpai Eternal_Blizzard ho visto altri episodi del Galaxy (fino a quello in cui [SPOLER] Hayato
sbrocca molto lov [FINE
SPOILER]) ed ecco che insomma abbiamo visto le puntate di Sandorian
e quindi cioè KYOUTAKU RAGAZZI.
E,
insomma, mentre guardavamo la puntata in cui vanno in giro per Sandorian, e abbiamo notato Shindou
Tsurugi e Ichikawa assieme,
il nostro commento è stato tipo “Ichikawa stai in
mezzo”, “mo appena possono Shindou e Tsurugi scappano per stare da soli” et
voilà! E’ uscita questa fic.
Non è niente
di troppo profondo, solo un Missing Moments pieno di amore KyouTaku
Mi
mancavano, un sacco ;u;
Spero che questa shot vi sia piaciuta <3
Senpai,
è tutta per te (?) <3
BRINDIAMO
ASSIEME ALLA KYOUTAK—
Vvb
<3
Alla
prossima <3
Greta.