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Autore: Jamie234    04/05/2014    0 recensioni
Vedo fuoco. Si. Letteralmente. Vivevo in un paesino nella terra dei fuochi,tra Napoli e Caserta.
Ad appena diciassette anni,sapevo già di non avere una grande e lunga prospettiva di vita.
Mia madre era una tossicodipendente e mio padre era un delinquente,rinchiuso in carcere. Il mio unico amico,beh, era l’alcool.
Ero consapevole che presto, sarei bruciata tra le fiamme di quella terra,ma un giorno accadde un miracolo. Qualcosa che arriva come un treno che passa a prenderti una volta sola nella vita; mia zia Carol mi salvò e mi portò a vivere con lei.
Non la vedevo da quando avevo cinque anni circa,quando mi portava a giocare e ogni sera mi raccontava la favola della buonanotte.
Non mi era mai stato detto niente su di lei.
Mi era solo stato detto che abitava lontano.
Ma non pensavo così lontano.
A Londra.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                 Chapter 1.
 
                          “Welcome,my babe”
 
 
Forse è ora che io mi presenti.
Il  mio nome è Cristina, ma voi chiamatemi solo Chris.
In quanto al cognome,beh, mi avevano detto che non era sicuro mantenere il mio vero cognome, quindi mi era stato dato quello di un mio lontano prozio del quale non sapevo neanche l’esistenza, chiamato Mitchell.
Chris Mitchell. Suona bene. Non mi riconoscevo tanto in quel nome, ma alla fine mia andava bene così.
Per più di mezz’ora caddi in un silenzio di tomba.
Quelle persone vestite di bianco erano sempre più simili agli spiriti.
 Mi facevano domande, cercavano di rasserenarmi, ma io volevo studiarli meglio quindi ritenni saggio non rispondere.
Ad un certo punto, mi accorsi che era passato già troppo tempo,e non riconoscevo più i paesaggi che scrutavo dal finestrino, quindi mi feci coraggio e chiesi con tono freddo al fantasma seduto accanto a me: << Dove andiamo? >>
<< Come..ancora non lo sai? >> accennò un sorriso
<< Cosa devo sapere? >>
<< Dove andiamo? >> sembrava stupita.
<< Nessuno mi ha detto niente >> sbottai io.
Poi il fantasma mi prese le mani, erano calde e cercò di scaldare le mie che erano freddissime, come sempre. La ragazza-fantasma poteva vedere la paura nei miei occhi, quindi per non spaventarmi troppo non mi disse il nome della destinazione precisa.
<< Andiamo lontano. >> continuò << dobbiamo prendere un aereo >>
 
Non capivo. Un aereo. Per andare dove? Il posto più lontano che immaginavo era Caserta, al limite.
<< Poi vedrai, piccina. Non preoccuparti. >>
La risposta era inutile. Il tempo passava, e vidi che erano passate due ore e mezza. La macchina parcheggiò direttamente all’interno di una grande struttura. Doveva essere l’aeroporto.
<< abbiamo già tutti i tuoi bagagli >> mi rassicurò l’altro fantasma.
Lo guardai con riluttanza.
Gli spiriti mi avevano fatto fare tutti i controlli necessari. E io salii sull’aereo.
Non ci ero mai salita sopra prima d’ora e fu come, una liberazione.
Man mano che l’aero saliva potevo riconoscere dei monumenti.. il colosseo..ma ero a Roma?? Ero nel panico, e cercai di sopprimerlo guardando in un punto fisso davanti a me, quindi ripiombai nel silenzio di tomba.
Dopo un po’, gli spiriti si erano addormentati.
Io non potevo rimanere con dubbio devastante. Feci una domanda alla signora seduta davanti a me.
<< Scusi Signora,sapete dove stiamo andando? >>
Ma lei non capiva. Faceva solo segni.
<< SAPETE DOVE STIAMO ANDANDO? >> gridai.
Niente, mi rassegnai. Chiesi ad un ragazzo dietro di me.
<< Scusami sai dove va l’aereo?? >>
<< Mi perdoni signorina?? >> Rispose con un italiano forbito.
<< SAI DOVE STA ANDANDO QUESTO AEREO? >>
<< Però non alzi il tono della voce, non sono sordo >>
Ero spazientita.
<< Comunque, ci stiamo dirigendo a Londra non lo sa? Anzi, fra esattamente 34 minuti saremo arrivati >>
Cosa?
Tutto d’ un tratto diventai pallida. Pallidissima. Non poteva essere vero.  Londra? Ma proprio quella Londra??? Stava scherzando.
<< Scusa, ma stai scherzando vero? >>
<< Prendermi giuoco di lei signorina? Non mi azzarderei mai. Guardi,ecco il biglietto dell’aereo. >>
Il biglietto diceva chiaramente “Londra, Regno Unito”, a questo punto non potevo non crederci. Feci cadere il biglietto a terra. E ricaddi immersa nei miei pensieri.
Londra. Era come andare dall’altra parte del mondo. Era impossibile, improbabile, fuori luogo. Una come me, a Londra?
Il fantasma si svegliò, e intanto l’aereo stava scendendo di quota.
<< Andiamo davvero a Londra? >>
<< Si >> deglutii. << Voglio scendere >>. 
<< Tesoro, non spaventarti. Starai meglio, ne sono certa, ci sarà tua zia all’aeroporto ad aspettarti >>
Me n’ero completamente scordata! La zia! Vederla mi avrebbe fatto sentire meglio ,ma chissà se mi avrebbe riconosciuto, se avesse ancora potuto vedere la stessa bambina di cinque anni di cui si prendeva cura.
Appena scesa, sentii che l’aria era fredda e c’era un lieve nevischio.
Improvvisamente cercai lo sguardo di Carol tra la folla, poi i fantasmi mi condussero da lei.
Era bellissima. Aveva dei capelli neri cobalto a caschetto e degli occhi grandissimi, color cioccolato.
Mi guardò con uno sguardo pieno d’affetto e mi sussurrò:
<< Ciao bambina mia. >>
Io istintivamente la abbracciai forte. Non avevo mai abbracciato nessuno al di fuori di lei. Questo forse era il primo vero abbraccio che io avessi mai dato.
<< Abbiamo fatto la nostra parte >> Disse uno dei fantasmi. Poi sparirono nello stesso modo in cui erano arrivati.
<< Forza, andiamo a casa ora. Poi mi racconterai tutto >>
L aeroporto non era tanto distante da casa della zia, ci impiegammo un quarto d’ora di macchina circa.
La zia abitava in un piccolo appartamento,nel centro di Londra.Lavorava in una libreria, ma con gli straordinari riusciva a pagarsi l’affitto.
<< Benvenuta a casa! >> Esclamò
Era piccola ma molto carina. Aveva tanti fiori e piante,era aperta e spaziosa e l’aria di Settembre rendeva il tutto ancora più fresco e confortevole. Mi sentivo finalmente a casa.
Iniziammo a parlare e finimmo dopo ore.
 L’amavo sempre di più,anche più di prima. Poi cucinammo uno spaghetto con il pomodoro.
<< Grazie davvero di tutto zia. >>
<< E di che! >> disse lei con un sorriso da ragazzina << Dobbiamo metterci subito all’opera, i soldi non crescono sugli alberi! Ti ho già trovato un lavoro! >>
<< Lavoro? >> ero entusiasta.
<< Si,da Starbucks, una caffetteria qua vicino. Avevo pensato che magari ti saresti annoiata a venire in libreria con me, la cercavano una commessa quindi.. >>
<< Ma è fantastico ! >> L’abbracciai.
<< Poi >> continuò << Tra poco dovrai iniziare la scuola >>
Rizzai il naso << Scuola? >>
<< Certo tesoro. Adesso riposati, che ti aspetta un bel po’ di lavoro. Buonanotte >>
<< Buonanotte zia >>
Tutte le luci si spensero, ma io rimasi ad osservare il panorama per un po’. Il Big Ben, era bellissimo.
<< Forse inizierò a vivere >> Mi dissi.
Chiusi gli occhi e mi addormentai.
 
SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, mi chiamo Chris! Come avete già potuto intuire, questa non è la solita fan fiction dove tutto è rosa e fiori. Essendo napoletana, ho voluto inserire un po’ della mia terra, perché dove abito io gente come la protagonista se ne vede di continuo.
**Avvertimento** Gli spunti per questa fan. Nascono dell’Agosto 2011, quindi non vi aspettate un Liam con la barba o un Zayn supermegatatuatissimo, ma i one direction di un po’ di tempo fa. Vi auguro buon divertimento e buona lettura!
 
  
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