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Autore: Fee17    23/07/2008    6 recensioni
Un' amicizia che dura dall'infanzia, due ragazze diverse, ma legate in maniera impressionante. Ne hanno superate tante, riusciranno a superare anche l'uragano Kaulitz?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo ragazze, ecco a voi il gran finale! Sarà davvero o no un lieto fine?

(I tokio Hotel non mi appartengono, è tutto frutto della mia fantasia, no scopo di lucro)

7 anni dopo

"Mathias! Dove sei?" Urlai.

Dopo qualche istante apparvero dall’angolo della cucina due occhioni nocciola enormi ed espressivi. Un bambino aveva posato a terra lo sguardo. Aveva assunto un’espressione di chi sa di essere colpevole.

Con le mani sui fianchi e con aria di rimprovero mista a tenerezza per quella creaturina adorabile, lo guardai.

"Allora dov’eri?!"

Nessuna risposta.. solo un’aria ancora più colpevole.

"Che cos’hai nascosto la dietro?"

"Niente mamma…"

"Lo sai che non si dicono le bugie Mathias, quante volte devo dirtelo? Su dammi qua.."

Con rassegnazione il piccolo mi porse ciò che nascondeva segretamente nella manina.

"Lo sapevo! Ti ho già detto che non se ne possono mangiare troppi di questi!"

"Ma papi li mangia sempre gli orcetti gommoci!" Mi disse con sguardo da cucciolo.

"Ma papi sbaglia e ogni volta che va dal dentista si fa tanta bua! Vuoi che succeda anche a te?"

" No mamma."

"Bene, ora vai di la che tra poco andiamo da zio Tom!"

Accarezzai dolcemente il bambino e mi diressi verso la camera.

"Amore, mica vorrai farti più bello dello sposo?" Abbracciai da dietro il mio uomo e gli posai un bacio sul collo.

"Ma io sono già più bello dello sposo…"

"Già giusto, che domande…" Sorrisi. Era bello davvero. Aveva i capelli lisci che piovevano sulle sue spalle, erano tutti neri, niente più meches bianche e il trucco che tanto aveva amato da ragazzino non c’era più. I suoi occhi erano nudi e splendenti, naturali.

"Però sai che ci tengo a fare bella figura! Ancora non riesco a credere che mio fratello si sposi…"

"Lo so amore, oggi è un giorno speciale per tutti"

"Già… ti amo, te l’ ho mai detto?"

"Mai abbastanza.."

Le nostre labbra si incontrarono in un bacio. Un bacio simbolo di un amore maturo, consapevole, solido. Un amore indistruttibile. Si perché quando ami davvero capisci di aver trovato una parte di te che mancava dalla nascita, quel qualcuno che era destinato a te da sempre, colui che ti completa. E’ quando ami che inizi a vivere. Vivi perché lui vive, respiri perché lui respira, ridi perché lui ride, piangi perché lui piange.

Per me era così. Io avevo trovato la parte mancante, io adesso avevo Bill, avevo la vita.

Entrammo in chiesa e ci avviammo verso i lati dell’ altare. Bill era accanto a Tom che impaziente aspettava la sua consorte. I rasta erano raccolti in maniera disciplinata, il piercing non c’era più. Il suo viso era liscio e pulito. I due gemelli ora erano identici. Tutti e due in abito scuro e nella stessa posizione. Con la stessa aria ansiosa.

Io ero dall’altra parte dell’ altare, dalla parte della sposa. Ero la sua testimone.

Ad un tratto partì una musica. La marcia nuziale risuonò in tutta la chiesa. Mai avrei creduto un giorno di vedere Tom con un vestito elegante, sposarsi in Chiesa con cerimonia tradizionale. Ma era innamorato e per amore avrebbe fatto questo ed altro.

Dal portone entrò il mio piccolo Mathias con un cuscinetto in mano sopra il quale erano posizionate le fedi. Lo osservai. Più cresceva più somigliava al padre. Stessi occhi, stesse espressioni.

Poi finalmente lei, la sposa.

Anna era bellissima, aveva un vestito semplice, color avorio. Le spalle erano nude ed i capelli raccolti in un ciuffo dal quale cadeva un velo lungo fino ai fianchi.

Avanzava lenta, con la camminata sensuale che tanto amava Tom.

Occhi azzurri come il mare, languidi, sinceri, perfetti.

Sorriso smagliante di chi sa che sta per coronare il suo sogno.

Si avvicinò all’altare e mi guardò. Ricambiai il suo sguardo in maniera complice. Una lacrima apparve sui nostri volti.

Accarezzai il mio collo, sul lato sinistro, lei fece lo stesso. Era in quel punto che avevo fatto il mio terzo tatuaggio. Avevo tatuato una "A" e lei una "M" nella stessa posizione. Successe poco dopo il giorno della pace tra di noi. Quei disegni sulla nostra pelle simboleggiavano la nostra amicizia. Un’amicizia che non finirà mai.

Anna era diventata l’interprete ufficiale dei Tokio Hotel, li seguiva in tour. Il loro successo ormai era inarrestabile. Lei e Tom si amarono alla follia. Le litigate erano all’ordine del giorno, a causa delle bravate del Rasta, ma poi tutto tornava sempre alla normalità. Due anni dopo il loro matrimonio nacque Kristian, frutto del loro amore.

Io ero diventata invece una traduttrice di libri, ma traducevo anche le canzoni dei ragazzi verso l’inglese. Consideravo quell’attività più che un mestiere, una vera e propria arte. L’arte di capire fino in fondo un messaggio da trasmettere. Nessuno meglio di me poteva comprendere davvero ciò che voleva esprimere Bill attraverso le sue parole. La maggior parte di esse erano infatti dedicate a me e alla nostra storia. Così difficile all’inizio e così semplice dopo. Quella semplicità che solo un amore concreto come il nostro avrebbe potuto dare.

Dopo un anno dal matrimonio di Anna e Tom una sorellina arrivò a far compagnia a Mathias e a riempire di gioia me e Bill.

Il suo nome fu Annarita.

Due nomi fuso in uno. Anna e Margherita…

Anna e Margherita per sempre.

 

Allora, come avete visto stavolta c'è stato un lieto fine, contrariamente alle altre mie due FF.

Questa storia che mi ha accompagnato per tanto tempo è giunta alla fine. La scrittura di essa è stata molto tormentata, all'inizio non ero neppure sicura di continuarla. Poi però siete arrivate voi, le mie lettrici!

E' grazie a voi se ho continuato, grazie a voi se sono felice di aver trasmesso qualcosa, grazie a voi se continuerò a scrivere ancora. Grazie ai vostri commenti ho riso, mi sono commossa ed ho gioito. Non vi ringrazierò mai abbastanza...

Adesso stacco per un mese, me ne vado negli Usa. Non avrò il computer, quindi per me sarà una vera e propria pausa Ff. Ne approfitterò per farmi venire qualche idea. Al mio ritorno vedrò di scrivere qualcos' altro e spero che voi sarete di nuovo al mio fianco.

Mi mancherete tantissimo, non dimenticatevi di me!

Baci dalla vostra Fee17...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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