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Autore: Yumemi_sama    04/05/2014    7 recensioni
Naruto si sente in colpa.
Durante una missione, ha fatto una mossa azzardata che ha causato la morte del Maestro Iruka.
Si sente più solo che mai, e decide di partire da Konoha, per tornare quando sarà pronto.
Cosa succederà quando tornerà?
Sarà davvero cambiato come voleva?
Dopo due anni di assenza, cominciano a dubitare del suo ritorno.
Quando durante una missione per portare a termine un compito, che si pensava fosse stato concluso, tutto cambierà...
*******
-Che cosa?!-
-Non può essere!-
-Invece è così- ribatté la voce secca dell'Hokage -Il jutsu del Clan Hyuga è stato nuovamente portato via-
-Vuol dire che...- Kiba sbarrò gli occhi, terrorizzato
Shino sussurrò una sola parola, spaventato -Hinata...!-
*******
Sakura piangeva.
-Dov'è Naruto quando serve!? - singhiozzò
Ino era disperata anche lei -Naruto... possiamo farcela solo con il tuo aiuto.... ti prego... NARUTOO!- Ino urlava sconvolta e in preda alle lacrime. Tremavano tutti.
Volevano che tornasse. Sapevano che urlavano in vano.
Non li avrebbe sentiti da li...
Lui non c'era...
Speravano in troppo.
Lui non sarebbe venuto a salvarli di nuovo come con Pain.
Finché...
-RASENGAN!-
*******
Una storia Naruto\Hinata. Romantica.
Il rating rischia di alternarsi fra rosso e arancione!
Potrebbe essere leggermente OOC!
Buona lettura! ^^
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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                                                                                                      UN NUOVO NARUTO      

                   Capitolo 3: Nuovi jutsu 

-Naruto Uzumaki? Intendi quel Naruto Uzumaki?- chiese la ragazza con gli occhi spalancati. Fuori il temporale infuriava come non ci fosse un domani. Era difficile parlare con tutto quel rumore.
-Si. Proprio io. Sono così famoso?- e scoppiò in una simpatica risata nervosa che aiutò ad alleggerire la tensione che si era creata poco prima. Un tuono rimbombò fra le pareti.
-A voglia! Tutti nel nostro Villaggio parlano di te. Però gira una voce strana…- e qui il suo tono di voce divenne più cauto. Come se avesse paura che lui l’aggredisse se osasse pronunciare quelle parole…
-Che cosa?- il suo tono di voce cambiò diventando inquietantemente serio. Guardava in basso verso la sciarpa bianca e continuava a passarsela fra le falangi.
-Dicono che tu… durante una missione…- deglutì -… hai ucciso il tuo sensei-
Naruto si alzò di scatto e andò contro la parte opposta della grotta. Il respiro gli era aumentato e teneva una mano appoggiata alla roccia fredda. La testa bassa, tremava. Quando parlò il tono era basso e secco. Si stava sforzando di non farsi prendere dall’emozione -Io non volevo ucciderlo. E’ stato un incidente. Per me lui era importante…- la voce gli si incrinò e le spalle gli si incurvarono verso il basso. Sembrò esausto. Come se tutta la fatica di portarla lì lo investisse proprio in quel momento. Ululati di vento stridevano fra le rocce come se volesse graffiarle.
-Naruto…- cercò di trovare un modo per consolarlo, ma non sapeva come.
-Padrone, ne abbiamo già parlato- la voce della volpe, di solito secca e autoritaria, adesso era quasi delicata. I suoi occhi esprimevano compassione e dolcezza verso il proprio padrone.
-Mi dispiace, non volevo toccare questo argomento così delicato. La mia bocca ha parlato senza connettersi al cervello- e cercò di formulare una risatina ironica.
Un po’ funzionò perché il ninja tornò dritto e guardò verso la ragazza con un piccolo sorriso. Sospirò e tornò da lei. Si sedette e la guardò con uno sguardo leggero.
I suoi occhi azzurri erano bellissimi. A questo pensava la ragazza.
-Magari ti spiegherò cos’è successo più avanti… intanto, come hai fatto a trovarmi?-
Mahra fu felice di cambiare argomento –Sono specializzata in Dissimulazione e Tecniche di Spionaggio. In realtà è stato molto difficile trovarti, ti spostavi di continuo e a un ritmo impressionante. Non capivo se stessi cercando qualcosa o semplicemente stessi girovagando un po’ per le Nazioni. Poi ad un tratto ti sei fermato in un villaggio quasi del tutto deserto che mi ero quasi dimenticata che esistesse e non capivo che cosa potevi trovarci di interessante. Ti ho perso per un po’ di tempo, ma ti ho ritrovato quando ti ho visto combattere contro dei samurai di Mudruru. E’ qui che ho capito che mi saresti stato utile! Tu sei un suo nemico, e tu gli dai la caccia e….-
-Aspetta, frena. Perché mi stavi cercando? E a cosa ti sarei utile? Io voglio sistemare quei samurai perché hanno ucciso un sacco di gente innocente in quel villaggio. Tutto è governato malissimo e ho intenzione di aiutare quella povera gente. Non è per un motivo personale- confessò lo shinobi passandosi la sciarpa intorno ai fianchi e legandola con due nodi stretti –La gente di quel Villaggio mi è stata molto d’aiuto, e io ho… fatto una promessa a due abitanti di quel villaggio che mi hanno offerto riparo in un momento di grande difficoltà… glielo devo- Un altro tuonò rimbombò nel cielo.
Mahra prese fiato –E questo è una cosa nobilissima da parte tua, sul serio. Ma anch’io sono contro quegli uomini. Li ho già sfidati più volte ma sono più forti di me. Da sola non ce la posso fare. Mi sono mascherata da uomo per entrare nel loro nascondiglio e ho scoperto cose terribili che vogliono fare al tuo Villaggio!-
Finalmente Naruto capì la gravità della situazione e si avvicinò alla ragazza per sentire meglio.
-Perché non ti fai aiutare dagli altri membri della tua squadra ANBU? Perché venire fino a qui solo per cercare Naruto?- Rotus guardava, interessato anche lui, la ragazza.
Lei impallidì visivamente –Q-Qu-Questo non è importante… ha-hanno affidato a me la missione e io la devo portare a termine! N-Nessun altro!-
Naruto alzò un sopracciglio, dubbioso. Non capiva perché non potesse chiedere aiuto a qualcuno dei suoi membri, ma per forza a uno che neanche conosceva.
-Sai che sei strana, vero?  Ma se devi portare a termine questa missione da sola, perché sei venuta a cercarmi?-
La ragazza sospirò, esausta. Si portò le dita alla testa e si massaggiò le tempie.
-Ti prego ascolta, non abbiamo molto tempo… loro…-
Ma prima che poté finire Naruto si alzò in piedi e tirò fuori un kunai con cui bloccò la traiettoria di uno shuriken che era stato lanciato proprio in quel momento.
Se non avesse avuto i riflessi pronti, avrebbe colpito la testa della ragazza uccidendola.
-Maledetto, Uzumaki! Poco male, vuol dire che la uccideremo con le nostre lame-
Un uomo comparì davanti alla grotta. Era bagnato fradicio e portava una maschera che gli copriva tutto il viso e la testa. Portava sulle gambe, sulle braccia e sul petto delle protezioni, e dietro la schiena spuntava l’elsa della katana.  
Accanto a lui c’era un altro uomo vestito uguale, e oltre alla katana aveva una cintura di shuriken.
-Allora sei una ragazza? Ecco perché eri così debole- e scoppiò in una risata roca e baritonale –Hai rischiato di rovinare tutto, ragazzina. Ora vedi di morire senza troppe storie!-
Mahra non poteva fare niente con la caviglia ingessata e la ferita alla coscia, non poteva proprio muoversi.
-Mi dispiace, ragazzi!- Naruto tirò fuori il suo kunai e si mise davanti a lei per proteggerla, lo stesse fece Rotus mettendosi accanto al proprio padrone. Il suo ringhio era pari a quello di venti cani imbestialiti
- Ma voi non la toccherete con un dito- la fronte era corrugata in un espressione di odio –Mahra? Infilati il mio mantello, subito!- e una volta detto questo andò contro il samurai.
Ma quello tirò fuori la sua katana e fece per colpirlo dalla testa, ma Naruto fu più veloce. Si scansò da una parte e afferrò con la mano sinistra il polso dell’uomo che reggeva la katana e con il gomito destro colpì la gola dell’uomo bucandogli le difese.
Gli sfilò la katana e tagliò le cinghie che reggevano le protezioni sul petto.
Intanto Mahra fece come aveva detto Naruto. Prese da dietro la sua schiena il mantello e se lo infilò. Era grande per lei, ma morbido e caldo.
Intanto Rotus cercava di seguire l’esempio di Naruto e provare a mordere le cinghie dell’armatura. Purtroppo fu colpito sul muso con uno shuriken e per un attimo fu costretto ad abbassare lo sguardo con un guaito.
Il samurai ne approfittò per corrergli di fianco e raggiungere Mahra.
La ragazza urlò spaventata e con la gamba buona cercò di prendere a calci l’uomo.
-E sta ferma!- urlò questo. Afferrò da sotto le ginocchia la ragazza e se la coricò in spalla.
-NO! NARUTO!-
L’interpellato, per un momento fatale si distrasse e guardò verso di lei –MAHRA!-
Il samurai gli tirò un pugno allo stomaco e il ragazzo indietreggiò di mezzo metro.
Intanto l’uomo aveva cominciato a scappare, ma era lento e goffo con la ragazza sulle spalle e appesantito dalla pioggia.
Naruto unì l’indice e il medio delle dita e le sovrappose formando una croce –Kage Bunshin no Jutsu!- tre copie si formarono accanto lui.
-Pronti ragazzi?!- urlò una copia
–SI!- gridarono le altre.
-ROTUS!- urlò l’originale –PENSA A QUESTO SAMURAI QUI MENTRE IO VADO A PRENDERE MAHRA! CI SERVONO INFORMAZIONI, QUINDI NON LO UCCIDERE!-
-SISSIGNORE!- urlò lui. Adesso si che era arrabbiato.
Mentre le copie si buttarono contro di lui, impedendogli una via di fuga, Rotus con una zampata gli graffiò il petto, non troppo in profondità, ma abbastanza perché soffrisse. L’uomo cacciò un urlo che fu attutito da un tuono.
Intanto Naruto raggiunse subito l’uomo che teneva sulle spalle Mahra. Lei lo vide e cercò di liberarsi dalla sua presa ancora di più. Agitandosi, muovendosi e provando anche a morderlo, ma era inutile con l’armatura che aveva!
Capendo che non ci sarebbe riuscita a liberarsi senza l’aiuto di qualcuno, allungò una mano verso di lui e urlò –NARUTOOO!-
Un urlo acuto e graffiante che fece desiderare allo shinobi di vedere quell’uomo morto. La pioggia infuriava e il ragazzo era bagnato fradicio.
“Sto arrivando, sto arrivando Mahra!” pensava il ragazzo. Già era abbastanza incazzato con quegli uomini che facevano del male a gente innocente, ma se ci mettevano di mezzo anche lei, erano spacciati!
Lo raggiunse  e gli sferrò un calcio sulla schiena che lo fece quasi cadere, ma prima che succedesse e cadesse addosso a lei però, Naruto gli saltò sulla spalla sinistra, si mise davanti a lui e, attento a non colpire le gambe di Mahra,  gli sferrò una ginocchiata allo stomaco che lo fece ribaltare all’indietro.
Lì Naruto passò le braccia intorno alla vita della ragazza e la portò dietro con sé con un salto. Mentre era in aria la prese in braccio, tenendola ben stretta a lui, e con una capriola in aria atterrò in ginocchio.
-Stai bene?- le chiese
-Naruto! Oh per i Kage, grazie- la voce era smorzata dallo spavento
-Resta qui, io devo sistemare quel samurai- la posò contro un albero e si alzò in piedi sfidando a braccia aperte il samurai che si stava rialzando in quel momento.
-Un po’ pesantuccio con quell’armatura, non credi?- lo prese in giro
-Stai zitto, moccioso!-
-No ho alcuna voglia di sprecare chakra per uno come te! Fatti sotto!- e così dicendo si mise in una posizione da combattimento. Il braccio e la gamba sinistra avanti e la gamba destra piegata indietro. La mano destra pronta a parare eventuali colpi davanti al petto.
Ma il samurai non era intenzionato a giocare pulito, tirò fuori due shuriken dalla sua cinta e li lanciò contro il ninja.
“Sta scherzando, vero?” pensò Mahra “Vuole usare un’arma ninja contro un ninja? E’ davvero baka questo samurai
A Naruto non servì neanche muovere il corpo. Con un unico gesto della mano prese al volo i due shuriken, e questi si ritrovarono a ruotare tra le dita dello shinobi.
Naruto aveva infilato le dita tra la fessura circolare dello shuriken che si trovava in mezzo a esso.
Li impiantò a terra e corse con una velocità impressionante verso il samurai. Gli afferrò la spada da dietro le spalle e tagliò anche a lui le cinghie dell’armatura.
Il ninja scomparve in mezzo alla pioggia.
-CODARDO!- urlò il samurai –LASCI QUI LA RAGAZZA?!- cominciò a correre verso di lei, la quale si rannicchiò contro il tronco dell’albero come se potesse aiutare a non essere presa.
-NARUTO!- implorò. In un attimo le fu davanti, mollò un calcio al samurai che le stava correndo incontro e gli graffiò il petto con la sua stessa katana.
L’uomo urlò.
Naruto posò le mani a terra e con uno slanciò tirò su le gambe facendole ruotare in aria e colpì il viso dell’uomo che cade a terra svenuto.
-Così impari…- mormorò gettando via la katana. Il ninja si girò verso di lei e le si inginocchiò per vederla negli occhi.
-Stai bene?-
Mahra annuì, anche se poco convinta –M-Mi… Mi si è riaperta la ferita… quella della gamba…- e indicò la garza macchiata di sangue.
-Oh cavolo… deve essere successo quando ti ha preso in spalla- la sua fronte era corrugata in un espressione di disgusto verso quell’uomo.
-Vieni, ti porto al sicuro-
La ragazza annuì e allungò le braccia verso il collo del ragazzo, legandole intorno a esso.
Lui con delicatezza la prese fra le braccia e la strinse a sé. Era bagnato e freddo.
Cominciò a saltare fra gli alberi, mentre l’aria pungeva il corpo della ragazza facendola rabbrividire.
-N-Naruto… ho freddo…-
Sentì la presa del ragazzo stringersi  intorno a lei.
-Ci siamo, Mahra. Resisti-
Naruto raggiunse la grotta e vi portò lei dentro, tremante e infreddolita come un pulcino. Si stringeva forte a lui in cerca di calore.
-Tra poco sarai al caldo, dammi un attimo- parlava frettolosamente, cercava di fare in fretta.  La posò a terra con delicatezza e poi si inginocchiò.
Chiuse gli occhi e posò una mano chiusa a pugno sull’altra aperta verticale e pronunciò –Mui! Ian! Ka!-
Poi si portò il pollice destro tra i denti e lo morse forte, facendo uscire sangue.
Fece delle posizioni con le mani e infine la posò a terra pronunciando -Kuchiyose no Jutsu!-
Da lì si creò uno strano disegno a terra, e dopo un grosso colpo di luce, spuntò una volpe.
-Maestro Naruto, mi ha chiamata?-
Era un'altra volpe, ma non come Rotus. Era più piccola e femminile, magra e con la coda più vaporosa. La voce era stranamente rilassante.
-Leia, mi serve il tuo aiuto-
-Si lo vedo! Siete conciato malissimo, Maestro- e si avvicinò al suo padrone, ma lui scosse la testa –Non a me, a lei- e indicò Mahra -Sta congelando-
La volpe si voltò a guardarla, aveva gli occhi che le luccicavano di gentilezza.
-Si, Maestro. Ma voi?-
-Non preoccuparti per me. Devo ancora occuparmi di una cosa- e così dicendo si alzò e andò da Rotus.
Intanto Leia si avvicinò alla ragazza –Oh, povera cara… cucciola? Mi senti? Ti dobbiamo togliere questi vestiti bagnati-
-O-Ok- tremò la ragazza e cominciò piano piano a spogliarsi togliendo gli abiti bagnati. Leia le si mise davanti in modo da non far intravedere nulla a Maestro Naruto.
-Brava cucciola… Maestro Naruto? Ha qualcosa con cui asciugarla?-
Lo shinobi le lanciò un asciugamano che afferrò al volo tra i denti.
-Tieni, cucciola… asciugati-
Mahra lo prese e si asciugò il corpo infreddolito e i capelli, che ricaddero lunghi fino a sotto le scapole senza la bandana a reggerli.
-Molto bene, adesso vieni-
Con la sua coda, la volpe avvolse il corpo della ragazza e la fece accucciare tra la sua pelliccia per riscaldarla. La ragazza rabbrividì all’inizio, ma poi si lasciò andare alla morbidezza e al calore della pelliccia, rannicchiandosi su di sé.
Leia si era girata verso Rotus e Naruto e li osservava per vedere cosa facevano.
Entrambi stavano legando qualcosa… o qualcuno.
-Maestro Naruto, lui è…?- domandò Leia
-Uno dei samurai che ci ha attaccati. Domani quando si sveglierà lo interrogheremo-
Mahra guardò prima Naruto poi l’uomo che avevano appena finito di legare. Ad un tratto spalancò gli occhi –Dov’è il suo compagno?! L’ultima volta che l’ho visto mi stava venendo addosso e… poi è stato tutto così veloce e fulmineo… -
Naruto la guardò, comprensivo, e sorrise –A lui ci ho pensato io. Stai tranquilla. Gli ho dato un colpo alla testa che se lo ricorderà. Adesso i casi sono due: se è intelligente, appena si sveglierà se ne andrà ad avvertire il nemico, se invece viene qui per salvare il suo amico- e indicò l’uomo legato –allora sarà stato nobile da parte sua, ma verrà anche lui legato come un salame come questo qui-
-Ma se andrà ad avvertire il nemico, verranno qui in molti di più-
-Saremo andati via già da tempo prima che riesca a tornare alla loro base-
La ragazza pensò di aver capito male –“Saremo”? Intendi… noi?-
Naruto si aprì in un enorme sorriso e alzò il pollice in su guardandola –Proprio così!-
Lei non sapeva che dire.
-Ho deciso di aiutarti. Però sono un po’ confuso e devo riorganizzarmi con le idee… tu sei una degli ANBU del tuo Villaggio della Foglia specializzata in Dissimulazione e Tecniche di Spionaggio…- andò a prendere i vestiti della ragazza e li appese abbastanza vicini al fuco in modo da fargli asciugare.
-Si- confermò lei.
-… i nostri Villaggi sono in un alleanza segreta per proteggere il jutsu degli Hyuga…- afferrò con le mani il colletto della sua maglia e se la sfilò da sopra la testa.
Mahra divenne bordeaux dall’imbarazzo. Era così normale per lui togliersi la maglia come se niente fosse?! Ma presto l’imbarazzo le passò, occupato da un'altra emozione: sgomento.
La schiena dello shinobi era ricoperta di cicatrici orribili. Era come se lo avessero trafitto con un palo su certi punti calcolati. Stessa distanza, stessa ampiezza della ferita e stesso diametro. Cercò di mascherare lo sgomento e soprattutto di non guardarlo troppo, o almeno non direttamente.
-… e facendo due più due, quei due hanno qualcosa in mente da svolgere che tu conosci… cos’è?- chiese guardandola
La ragazza deglutì –Due anni fa avete portato a termine quella missione, è vero. Avete salvato il jutsu degli Hyuga e…-
-Hinata-
Lei lo guardò, non capendo cosa volesse dire –Cosa?-
-Hinata è il nome della ragazza che possiede il jutsu degli Hyuga della Casata Principale-
Dal modo in cui lo disse capì che c’era qualcosa tra lui e quella Hinata di molto profondo. Lei lo trovò davvero romantico, ma non commentò. Forse quel ragazzo, aveva anche lui un punto debole. E il suo nome è Hinata.
-Ah, buono a sapersi. Comunque, avete fatto un ottimo lavoro, nessuno vi dice il contrario o osa anche solo pensarlo… ma quando sei scappato, Mudruru ha deciso di riprovarci. Ma vuole fare anche qualcos’altro! Ha in mente qualcosa di più grosso e malvagio di un semplice rapimento. Non sono riuscito a scoprire bene di che cosa si tratti, o che potenziale ha… ma so che è un jutsu molto complicato e che ci vogliono due anni per completarlo-
-Un jutsu così potente che solo un Jinchuriki può avere qualche possibilità di batterlo?- tirò a indovinare con un sorrisino mentre passava le mani fra i capelli per asciugarli
Alla ragazza le si illuminarono gli occhi. Stava capendo tutto -Esatto! E tu hai quello più potente: Il Novecode!-
Naruto rise limpidamente e in tono basso, come se non volesse farsi sentire –Non lo chiamo più così da molto tempo ormai. Il suo nome è Kurama.
Comunque ho capito. Ma toglimi un dubbio… - e si parò davanti a lei come per sfidarla a mentire –Proveranno di nuovo a rapirla?-
Per un secondo lei pensò di mentirgli e dire “Ma no, figurati!”, ma non sarebbe riuscita a mantenere il segreto per troppo a lungo. L’avrebbe consumata.
Inoltre, Naruto teneva moltissimo a questa Hinata e se gli mentisse, non la perdonerebbe mai!
-E’ importante per te saperlo? Ci tieni tanto a lei?-
I suoi occhi bruciavano di determinazione e passione, come a voler dire “Stai scherzando vero? A te cosa sembra? Che non me ne importi nulla?”
-
Più della mia stessa vita- disse, infatti
Mahre sospirò –Allora mi dispiace ma sì… la rapiranno di nuovo. E in poco tempo-
-Le faranno del male?-
Mahre non rispose. Sia perché non ne era certa, sia perché non si sentiva di dire di no, perché infondo c’erano buone possibilità che potesse succedere.
Lui sembrò leggerle nel pensiero.
-Non riusciranno neanche a sfiorarla. Non permetterò che accada-
-Allora qual è il piano?- domandò Rotus, facendo sobbalzare la ragazza. Si era quasi dimenticata di lui, del fatto che fosse li e che aveva ascoltato tutto.
Si era perfino dimenticata che era in biancheria intima riscaldata in mezzo alla pelliccia di una mamma volpe!
-Mi sa che Shin e Mida dovranno aspettare per i nostri saluti. Mi dispiace lasciare il Villaggio senza rivederli un ultima volta, ma dobbiamo. Torneremo indietro-
-Dove esattamente?-
Naruto si sedette a terra e poggiò la schiena contro il suo corpo peloso e caldo.
Gli accarezzò il collo e disse –Al Villaggio della Foglia-
-Non vedo l’ora, Maestro Naruto- disse la Volpe. Sembrò quasi onorata di poter fare da appoggio al suo padrone –Adesso riposate, ne avete bisogno. Domani mattina ci sarà un lungo viaggio-
Naruto annuì a Rotus e guardò la ragazza –Anche tu dovresti dormire-
-Tra poco vado anche io. Non ti preoccupare per me, e pensa un po’ a te stesso per una volta-
Rise limpidamente, poi chiuse gli occhi. In poco tempo si addormentò e vidi il movimento del suo petto farsi regolare.
-Povero Maestro Naruto…- mormorò Leia.
-Scusate… non vorrei essere troppo invadente. Ma qual è la sua storia?- e la ragazza, con il mento, indicò il ninja che si era appena addormentato –Cioè, ho sentito delle voci… ma qual è la verità?-
Le volpi si guardarono tra loro, poi Rotus allungò l’enorme muso verso di lei e annusò dalla sua parte. Poi scrollò la testa come se volesse scacciarsi una mosca che gironzola fra le orecchie e guardò Leia –Non ha cattive intenzioni. E’ solo innocentemente curiosa. Non metterà mai in pericolo il padrone-
-Be’, in questo caso…- le passò il muso sui capelli a mo’ di carezza e cominciò a raccontare
-Dovete sapere che il Maestro non è mai stato accettato da nessuno mentre aveva il potere di Kurama sigillato dentro di sé. Veniva spesso picchiato e preso in giro, e questo, in un certo senso, è stato quello che l’ha reso forte come è adesso.
Nonostante tutto, ha capito dal suo dolore delle lezioni molto importanti che si è sempre ripetuto nei momenti difficili. Ha una forza d’animo impressionante. Non molla mai, fa sempre il meglio per sé e per gli alti. Non gli importa dei giudizi altri, lui fa tutto quello che ritiene giusto secondo le sue idee e combatte per ciò in cui crede.
Per lui, non seguire il suo cuore e quello in cui crede, è il peggio del peggio. Se le sue idee fossero da pazzi, lui preferirebbe essere definito folle piuttosto che rinunciare a ciò in cui crede.
Con queste idee, ha conquistato il cuore di molti nemici che si è trovato davanti e ha cambiato loro le idee e il modo di pensare, conducendoli verso un sentiero luminoso di felicità che non avrebbero mai creduto possibile.
Un esempio è Gaara. Gaara adora Naruto e lo rispetta molto. Gli ha cambiato la vita e farebbe di tutto per lui.
Era una Forza Portante anche lui e grazie all’aiuto di Maestro Naruto è riuscito a trovare la pace e la serenità. Adesso è Kazekage del Villaggio della Sabbia-
“Uau!” pensò la ragazza “Davvero niente male, Naruto”
-Un altro esempio è Pain. Hai visto quelle cicatrici che ha sulla schiena, vero? Gliele ha inflitte lui-
-Come?- la ragazza pendeva letteralmente dalle labbra della volpe
-Lo ha trafitto per tenerlo fermo con dei pali di chakra-
La ragazza si tappò la bocca con le mani. Ci aveva già pensato, ma  non avrebbe mai immaginato che fosse tutto vero! L’idea la fece rabbrividire.
-Alla fine, però, è riuscito a conquistare anche il suo cuore, e allo stesso tempo si è guadagnato la fiducia e la stima di tutto il suo Villaggio. L’hanno definito l’eroe del Villaggio e finalmente, Maestro Naruto non è stato più odiato da nessuno. Anzi, tutto il contrario. Dopo anni di prese in giro, diffidamenti, risse e chi più ne ha più ne metta, si è finalmente conquistato la stima di tutti, senza mai cambiare idea su sé stesso o sul suo credo. E’ questo che stupisce la maggior parte delle persone che incontra.
Il suo modo di fare, di combattere e di essere.  E’ ciò che ha conquistato anche noi Bijuu. Tutti i Jinchuriki prima di lui consideravano Kurama una forza molto potente di solo odio. Per questo lui continuava ad odiare: nessuno gli permetteva di pensare che in fondo gli umani possono essere anche gentili e buoni. Naruto è stato il primo, a forza di combattere e parlare con Kurama a conquistare il suo cuore. Il primo che è riuscito a definire Kurama un suo amico e compagno- la volpe prese fiato
-Dopo la morte del suo maestro, si è deciso a voler maturare, e due anni fa è partito per compiere questo atto. Ha imparato a gestire al meglio il potere di Kurama e anche a combattere insieme. E’ stato qui che ha imparato a evocare noi- e indicò con il muso anche Rotus.
-Come funziona questo suo potere? Come fa a evocarvi? E perché non siete volpi tutte uguali? Che jutsu è?-
-Mi dispiace, ma non sono in grado di risponderti a queste domande. In fondo sono solo una parte del chakra di Naruto mischiato a quello di Kurama. Ho un anima artificiale, per così dire. So solo che questi Shin e Mida lo hanno aiutato molto anche a sviluppare questo jutsu. Se vuoi sapere appieno come funziona questo suo nuovo potere, lo devi chiedere a lui-
La ragazza annuì. Non riuscì a trattenermi dal guardare il corpo sfinito del ragazzo.
Era bello. Muscoloso, ma non troppo. Tonico e asciutto.
Lei notò che piano piano qualcosa stava comparendo tra gli addominali scolpiti del ragazzo. Una sorta di disegno geometrico molto complesso.
-Cos’è quello?-
Leia guardò il corpo del ragazzo e soffiò dell’aria da naso, come se qualcosa le stesse sopra al muso e volesse scacciarla via – Quello è il sigillo. Gli compare solo quando usa il suo chakra-
-Ma adesso non sta usando chakra, no? Insomma… sta dormendo!-
La volpe, in un modo strano, rise –Sei sicura, cucciola? Pensaci bene. Maestro Naruto mi ha evocato con una tecnica del richiamo normalissima, no? Quindi ha usato chakra. Parte del suo chakra, mescolato con quello di Kurama, continua a scorrere dentro di me, quindi è come se continuasse ad usarlo. Quel sigillò scomparirà solo se richiamerà me e Rotus e smetterà così di mettere in circolazione parte del suo chakra-
-Ma quindi… più volpi come voi evita, più chakra consuma… e più è debole! Giusto?-
-Questo ragionamento sarebbe esatto… se parlassimo di un ninja normale- rise la volpe –Maestro Naruto aveva cento volte il chakra del Quarto Hokage quando ancora non sapeva sfruttare quello di Kurama. Adesso, prova a immaginare che razza di potenziale di chakra ha questo misero essere dentro si sé. Maestro Naruto è il più potente di tutti i ninja e di tutte le Forze Portanti. Per lui, due misere evocazioni come me e Rotus (senza offesa!) non è niente.
Lui è in grado di evocare un intero demone! Quanti ninja che conosci lo sanno fare?-
“Ah però… non ci avevo mai pensato! Cavolo, meno male che non me lo sono fatto nemico! Uno come lui ti mangia a colazione!” rabbrividì la ragazza.
-Forza! Ora a dormire, cucciola. Domani ci aspetta un lungo viaggio!-
Così dicendo avvolse ancor di più la ragazza con il suo torpore da mamma volpe e la coccolò finché non si addormentò.
“Naruto-kun…” fu il suo ultimo pensiero prima di addormentarsi.
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Salve! ^^
Scusate per questo ritardo, ma questo capitolo mi è venuto più lungo del previsto!
Spero si capisca qualcosa di più! Mi sembra di averlo fatto un po’ confusionario!
Ditemi voi che cosa ne pensate, e soprattutto ditemi dove sbaglio o dove devo migliorare!
Se c’è qualcosa che non capite, chiedetemi tutto.
Grazie e al prossimo capitolo! ^^
P.S Vorrei specificare, inoltre, che il titolo si riferisce al jutsu di Naruto e quello del nemico.
(Lo so, non ho una buona fantasia per i titoli dei capitoli XD) 
- Lady Malfoy_01
  
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