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Autore: Ser Balzo    05/05/2014    15 recensioni
In una notte buia e tempestosa, un autore frustrato ha una pessima idea…
Una storia folle, presuntuosa e (si spera) divertente, scritta a quattro mani dal sottoscritto e dal suo irritante e insubordinato personaggio.
CIAO STELLINE XD QUESTA E LA PRIMA FF K SCRIVO QUINDI NN VACCOLLATE SE SCRIVO MALE :) SONO PRESENTI SCENE PERVY E ROBA FORTE, QUINDI SE AVETE IL PANCINO DELIKATO NON ROMPETE E NON LEGGETE
…ma che sei matta? Non puoi aggredire i potenziali lettori in questo modo! E da quando ci sono "scene pervy e roba forte"?
ODDIO NON TI ACCOLLARE ANKE QUI POI TI SPIEGO OK???
Eh sì, poi mi spieghi. Bella idea ho avuto, proprio una bella idea...
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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prova

 


 

 













Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So, di quella gran tipa di Livia.
Della serie ricevere cose gratis per cui avresti pagato soldi veri.





 

Undici.

Dove Louis ricompare, anche se per poco, 
Justin muove i suoi pezzi

e Heil Bieber diventa Capitano mio Capitano



 

 

 









HARRY DICE LE COSE

 

Qualcosa non quadrava, Harry ne era certo. Sembrava una mattinata come le altre: il professor Payne, con un vistoso cerotto sulla faccia, faceva l’appello, Zayn dormiva sul banco, Louis...

Dove diavolo è Louis?

Il suo banco era vuoto. L’ultima volta che l’aveva visto si dirigeva verso l’aula di Storia; da quel momento, nessuno sembrava averlo più visto.

Avrà i suoi motivi.

«Bene, ragazzi» diceva il professor Payne «oggi vorrei spendere qualche minuto per mettervi in guardia su una insidiosa e terribile minaccia...»

Harty sentì il cuore saltargli in gola. Che il suo presentimento non fosse campato per aria?

«... quella dell’Erinaceus europaeus, detto anche riccio comune. Questo famelico predatore nasconde dietro un tenero musetto e delle goffe zampine l’indistruttibile e incrollabile volontà di sostituirsi al genere umano come razza dominante su questo pianeta.»

Harry crollò sul banco, sbuffando.

Forse davvero non è successo niente.

E non successe davvero nulla, almeno per la durata della lezione: il paio di minuti del professor Payne si trasformarono in un’accurata conferenza, con tanto di grafici a torta, mappe e istogrammi, su come madre natura avesse reso il riccio comune una perfetta macchina assassina. Una ragazza nella seconda fila scoppiò a piangere perché aveva due ricci nel giardino di casa, mentre un ragazzo tarchiato uscì di corsa dall’aula per chiamare a casa e sincerarsi che i suoi genitori fossero ancora vivi.

Harry, però, non ascoltava. C’era qualcos’altro che mancava, oltre a Louis, un piccolo tassello che non riusciva a trovare il suo posto nel puzzle.

Quasi per caso, lo sguardo gli cadde sul banco accanto alla finestra, nell’ultima fila.

Era il banco di Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So.

Ed era vuoto.

In quel momento, gli altoparlanti della scuola fischiarono sgradevolmente. Il preside Wilcroft si schiarì la voce.

«Attenzione, studenti. Una piccola comunicazione. Si avvisa che da questo momento la scuola non è più sotto la giurisdizione della città, ma della...» il preside si interruppe. «Questa parola non esiste» disse poi, rivolto a qualcun altro.

«Dilla lo stesso XD» disse un’altra voce, acuta e sgradevole.

«E va bene... dicevo, ma della Fantasorca Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So. Da questo giorno avrà potere di vita e di morte su di voi. Addio, ragazzi, e sempre... devo per forza dirlo? No, no, ok, lo dico, lo dico... ehm, e sempre Heil Bieber

Con un altro fischio, gli altoparlanti tacquero. Per qualche istante, la classe di Harry fu troppo sbigottita per parlare. Tutti si guardavano intorno, con aria ebete. Poi, non appena l’informazione venne assorbita dal cervello e debitamente tradotta, il panico esplose e l’intero corpo studenti si alzò di scatto dalle sedie e si lanciò a rotta di collo verso l’uscita, travolgendo banchi, compagni, bidelli e insegnanti.

Mentre tutti fuggivano come un branco di bufali impazziti, Harry rimase seduto davanti al suo banco.

Era inutile scappare, ne era certo. 

Il regno di Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So era appena cominciato.

 

NITSUJ POV

 

L’Essere scendeva le scale della megavilla con passo lento e deciso. Il megaprato era completamente riempito da ranghi perfettamente serrati dei suoi fidi soldati. I Bed And Cattiv avevano finalmente rivelato la loro natura, buttando via le giacche di pelle e infilandosi delle cattivissime divise nere, con elmetto d’acciaio e maschera antigas.

Perché diamine, se devi conquistare il mondo, fallo con stile.

Come una sola, unica entità, i soldati fecero scattare il braccio destro, tendendolo verso il cielo.

«HEIL BIEBER!» ruggirono in coro, fieri e pronti ad uccidere.

L’Essere si compiacque. Aveva tirato fuori dalla naftalina la sua divisa migliore, con mantello, alamari, nappine dorate e una Croce di Ferro di prima classe con foglie di quercia.

Tutto era pronto per il suo Avvento. Ma prima, c’era una cosa da fare.

«Alla scuola!» gridò. 

Un boato accolse le sue parole. Dopodiché, i soldati dell’Apocalisse si girarono di scatto e presero a marciare fuori dal megacancello della megavilla.

«Portatemi il mio cavallo!» gridò la Creatura. Con un sorriso, osservò le sue legioni e seppe di aver già vinto.

Provate a fermarmi, frocetti. Questa volta non basterà dire alle bambine pubescenti che sono bellissime. Questa volta vi serve un esercito. MwahahahahAAHHAHAHAHHAHAHAHAHaha.... ahem. Oh per tutti gli oltraggi a Dio, come mi sta bene questa divisa. Devo ricordarmi di dire a Janice di chiamare qualcuno di bravo per farmi fare un ritratto come si deve. Magari che mi tiri su un po’ il culetto che con tutta questa pianificazione dell’Armageddon non ho fatto molta pal... ehi! Ma stai ancora scrivendo? Dovevi staccare alla risata malvagia, patetico sottoscroto!

Oh, ehm, sì, perdonami. Pensavo che avresti fatto qualche altra sparata politico-militare. Magari citando Sun Tzu, che so...

No, testa di cazzo. Ora sparisci, ho un mondo da conquistare.

Certo, sparisco. Ossequi, e Heil Bieber!

 

RITORNA HARRY

La mandria impazzita degli studenti si arrestò, non appena vide la porta d’ingresso della scuola sbarrata e sorvegliata da un paio di cattivissimi soldati dell’Apocalisse.

Un ufficiale con berretto e fascetta rossa sul braccio intimò l’alt. «Per ordine del Demonführer Bieber  nessuno può lasciare la scuola senza esplicita dichiarazione della Fantasorca.»

«Vai al diavolo, porco di un naziskin!» gridò una bidella sulla sessantina, senza collo e con l’aria da mastino. «Voi fascisti merdosi siete tutti uguali: fate tanto i gradassi, poi scappate appena qualcuno comincia a prendervi a calci nel culo.»

L’ufficiale non rispose. Estrasse la sua cattivissima Luger d’ordinanza e sparò in testa alla donna.

«La Fantasorca terrà un discorso nella sala conferenze. Siete tutti caldamente invitati a partecipare.» 

Gli studenti vennero cacciati indietro dai minacciosi fucili dei soldati. Harry si aggregò alla massa, impossibilitato a trovare un’altra soluzione.

«Ehi, Harry» bisbigliò una voce alla sua destra. Harry si girò, e la gioia si irradiò dal suo volto.

«Louis! Ma dov’eri finito?»

«Ora non c’è tempo.» il ragazzo prese qualcosa dalla tasca dei pantaloni e la consegnò ad Harry. «Prendi questo, ti sarà utile contro Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So.»

Harry osservò l’oggetto sul palmo della propria mano. Era una moneta da venti centesimi di euro.

«E a cosa diavolo dovrebbe servirmi questa? Non è neanche una sterlina!»

«Tu tienila. Ora devo andare, Harry, ma ci rivedremo presto.»

Harry lo afferrò per il braccio. «Aspetta, Louis! Dove stai andando? Che cosa vuoi fare?»

«Ora non c’è tempo» disse Louis, togliendo la mano di Harry dal suo braccio. Per un istante, le loro dita si intrecciarono. Il ragazzo fissò intesamente l’amico. «Harry, io...»

«Muovetevi, forza! Schnell! Schnell!» latrò un soldato, spintonando un paio di ragazzi con il calcio del fucile.

«...devo andare.» concluse Louis, abbassando lo sguardo. «Addio, Harry.»

«No, Louis! Aspetta!» gridò Harry.

Ma Louis era già sparito.

 

Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So

 

ommioddeo cioè k bello so la sorkona daaa skola!!!!! mammameaaaaaaaaa

Vabbè, comunque.

I miei sudditi si mettono nella sala, perché io adesso devo parlare. Arrivano e quelli che arrivano prima si mettono nelle prime file, poi quelli che arrivano dopo nella seconda fila e via dicendo finchè non è tutto pieno.

Guardano tutti me. Per l’occasione o scelto dal megarmadio della megastanza della megavilla di Juss un vestito parecchio sconcio con una gonna a girofiga XD piena de strass e pajett rosso scarlatto perchè sono peccatosa dentro.

Appena sono entrati tutti mi schiaro la gola.

Io: salve gente bè immagino vi chiediate perchè sono qui ma innanzitutto mi presento sono Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So ho 16 anni ho i capelli biondi lunghi con le punte rosse le curve al punto giusto e tanti tanti ormoni. Ma bando alle ciancie, passiamo subito al dunque. I seguenti studenti diventeranno miei schiavi a vita:

Harry Styles

Louis Tomlinson

Niall Horan

Zayn Malik

Liam Payne

Su avanti, fateli venire qui adesso.

 

I miei soldati -che poi io li volevo fuxia, ma Juss a detto che neri erano più timorosi e in effetti c’ha raggione, fanno abbastanza paura brrr- me li portano subbito.

Oh sì, ora sono tutti miei.

Qualcuno fa casino - quell’insopportabile Josh del cavolo- sbraccia urla e rompe le palle

J: o ti prego no Niall tu sei la mia vita bla bla sono ghey e mi piacciono le bambole gne gne

Io: portate via quell’inutile coso

Gnente mi impedirà di soddisfare le mie oscure voglie.

Gnente e nessuno.

 

TOCCA DI NUOVO AD HARRY

 

I soldati afferrarono Josh, che si dibatteva come una bestia furiosa.

«Lasciatemi andare, maledetti bastardi!»

«Josh, no! Non fare pazzie, stai calmo ti prego!» gridava Niall.

«No! Non permetterò che quella puttana ti usi come un giocattolo!»

Accadde tutto in un attimo. Josh diede una gomitata nello stomaco ad un soldato, si liberò dalla stretta dell’altro e corse verso Niall. L’irlandese gridò. I soldati di guardia alle porte sollevarono i fucili. Il frastuono di una raffica di spari assordò tutti.

E Josh cadde fra le braccia di Niall, con cinque fori vermigli aperti sulla schiena.

Per un attimo il ragazzo biondo non seppe cosa dire. Adagiò Josh a terra, con immensa delicatezza.

«Josh...»

«Niall...» la mano di Josh si sollevò, accarezzando le guance roventi bagnate dalle lacrime del ragazzo. «Non avere... paura.» La mano si abbassò, e il dito medio si appoggiò sul petto di Niall «Io... sono... qui.» 

Poi la mano cadde sul pavimento insanguinato, e la luce dietro gli occhi di Josh si spense.

«Beh gli.. gli  stava bene!» esclamò Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So. Cercava di ostentare superiorità e fermezza, ma la sua voce tremava. «Portatelo via, adesso!»

Le guardie afferrarono il cadavere di Josh e lo trascinarono con poca cortesia fuori dalla sala. Niall rimase in ginocchio, pietrificato, lo sguardo perso nel vuoto.

Harry si girò verso di lei. Gli occhi verde smeraldo erano contratti in uno sguardo di puro disgusto.

«Spero che tu sia contenta.»

Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So impallidì violentemente. «Non osare parlarmi, schiavo! Mi servirai fino alla fine dei tuoi giorni, mi amerai, e mi farai cose strane che la mia innocenza ancora non ha appreso appieno!»

La Fantagnocca della scuola sollevò le braccia. Harry percepì una zaffata di incenso e vaniglia talmente potente da essere nauseante.

«AMATEMI!» gridò Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So.

Liam e Zayn si gettarono ai suoi piedi.

«Usaci! Ti prego!»

«Sì! Sviliscici e rendici dei corpi vuoti bidimensionali!»

Niall resistette per qualche istante. Il dolore per la morte di Josh lottava fieramente contro gli influssi mefitici di Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So. Poi alla fine si arrese, e cominciò a strisciare verso di lei, emettendo strani mugugni.

Harry sentì tentacoli invisibili farsi strada nella sua gola, percorrere la trachea e penetrare in tutto il suo essere. Uno strano verso rimbombava nella sua testa. Un verso potente e ancestrale, proveniente da un passato remoto e terrificante.

Mlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmllmllmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlm

Improvvisamente si accorse che il suono non era nella sua mente. Tutti gli studenti si erano alzati in piedi, gli occhi vitrei e il volto privo di espressione. Le bocche si muovevano appena, salmodiando in quello strano linguaggio.

MlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLMLM

Harry non poteva fare nulla. Sentiva Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So prendere lentamente il controllo delle sue gambe, delle sue braccia, della sua testa, del suo cuore.

D’altronde, perché lottare? Erano prigionieri, sudditi, schiavi. Erano sono degli strumenti. Erano lì per quello. Erano stati cresciuti per quello.

Erano nati per quello.

Lentamente, Harry cominciò ad avanzare verso Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So. Avrebbe accettato il suo destino. Avrebbe fatto da schiavo ai capricci della sua padrona finché un nuovo giocattolo più giovane e bello l’avrebbe rimpiazzato.

Sentì uno strano sollievo pervaderlo. Era così facile arrendersi. Lottare aveva portato solo alla morte di Josh.

Niente più morte, niente più dolore. Era tutto al suo posto.

Tutto al suo posto.

...o forse no?

Qualcosa si arrampicò squittendo sulla sua gamba. Harry abbassò lo sguardo e lo vide.

Il riccio.

Louis.

La moneta.

Senza rendersi conto di quello che faceva, Harry estrasse i venti centesimi dalla tasca dei jeans e li frappose fra lui e Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So.

E improvvisamente, i tentacoli allentarono la loro presa, la zaffata di incenso e vaniglia svanì, e il malefico incantesimo di Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So si spezzò. 

 

Non capisco. Non va bene. Non va bene per niente!!!

Non funziona! Perché non funziona?

Non sono più ai miei comandi!!!!! Non riesco più a schiavarli!!!!!

PERCHEEEEEEEEEEEEEE

 

«Il tuo regno di terrore è finito» disse Harry, guardandola con disprezzo. «Ora vattene.»

 

No! NO! VOI SIETE MIEI! È LA MIA FANFY E FARETE TUTTO QUELLO CHE

 

«Finiscila. Nessuno seguirà più i tuoi ordini.»

 

Come osi! Il mio Juss verrà qui e vi farà quei vostri bei culetti sodi a stelle e striscie!

 

«Che venga. Noi lo aspettiamo.»

 

Con un ruggito di rabbia, frustrazione e sentimenti feriti, Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So si lanciò fuori dalla classe.

I soldati si guardarono sbigottiti. Poi videro un centinaio di sguardi furiosi puntati contro di loro, e si resero conto di essere in terrificante inferiorità numerica.

«Fareste meglio a seguire la vostra Fantagnocca» disse Harry, sprezzante.

I soldati si guardarono intorno nervosi, poi gettarono le armi e si diedero alla fuga.

Un coro di urla esultanti riempì la sala, mentre gli studenti esultavano per la vittoria.

«Non è ancora finita» esclamò Harry. Sugli studenti scese il silenzio. Tutti si sedettero.

«Il padrone di Hope Crystal Jane Chantal Chanel Emma Charlotte Arya e Poi Non So sta venendo qui. E lui non è fragile come la sua creatura. È potente, pericoloso e terribilmente pieno di se’. Non avrà pace finché non ci avrà ridotto tutti in schiavitù» Harry fece una pausa. Non sapeva da dove gli venissero quelle parole, ne’ se fosse giusto dirle. Ma non poteva fare altrimenti, perciò continuò.

«Le legioni dell’Apocalisse ridono di noi. Ci considerano dei ragazzetti inutili, buoni solo per fare da trastullo per una ragazzina. Noi gli dimostreremo che si sbagliano. Noi resisteremo, qui in questa scuola. Moriremo, molto probabilmente, dal primo all’ultimo. Ma dimostreremo a Justin Bieber che c’è ancora qualcuno su questa terra pronto a prenderlo a calci nel culo.»

Il tempo sembrava essersi fermato. Anche i granelli di polvere pendevano dalle labbra di Harry. «Nessuno è costretto a rimanere. Chiunque di voi non se la senta, può tornare a casa. Ma io resterò qui. Anche se dovessi farlo da solo.»

«Non da solo» disse una voce alla sue spalle. Il volto di Niall era ancora rigato dalle lacrime. «Sono con te, Harry. Per te. Per Josh. Fino alla fine.»

«Fino alla fine, vecchio mio» rispose Harry, commosso.

«Sono un insegnante precoce sessualmente frustrato e sottopagato» disse Liam. «Se cerchi qualcuno che abbia voglia di fare a botte, lo hai trovato. Ai tuoi ordini, capitano.»

«Immagino che ti servano le abilità del criminale più pericolo della scuola» disse Zayn. «Ho sempre combattuto per me stesso, e credevo mi rendesse più forte. Mi sbagliavo. È combattere per qualcun altro che ti rende invincibile.» Il pakistano allungò una mano, che Harry strinse caldamente. «Per te, Harry. E per la libertà.»

«Amici miei... non vi ringrazierò mai abbastanza.» Harry si girò verso gli studenti, il cuore talmente gonfio che temeva gli sarebbe esploso da un momento all’altro.

«Allora, chi è con noi?»

Silenzio. Nessuno si mosse. Poi qualcuno sbottò. 

«Ah che diamine, siete tutti dei gran codardi.» 

Una ragazza del primo anno, con l’apparecchio, gli occhiali spessi e i capelli crespi raccolti in una coda, si alzò in piedi.

«Capitano mio capitano!» disse.

E lentamente, uno per uno, tutti gli studenti si alzarono, chi eslamando, chi sussurrando, la stessa, identica frase.

«Capitano mio capitano!»

Harry temette di restare travolto da tanta immensa e potente emozione. Cercò di concentrarsi sulla terribile minaccia che incombeva su di loro, per evitare di scoppiare in lacrime.

«Grazie. A tutti voi.» Respirò profondamente. «Ora muoviamoci. Abbiamo una guerra da vincere.»

Mentre la sala esplodeva in grida di giubilo, Niall si avvicino ad Harry.

«Hai un piano, vero?»

Harry guardò l’umile moneta detentrice di un grande potere. La mente andò a Louis e al suo fare misterioso. Aveva qualcosa in mente, se lo sentiva. E lui avrebbe dovuto fidarsi.

«Lo spero, Niall. Lo spero.»









SPAZIO AUTRICE: UFFAAAAAAAAA MA XKEEEEEEE IO VOLEVO SOLO SFOGARE LE MIE ANZIE E LE FRUSTAZIONE DI GIOVANE DONNA E INVECE OGNI VOLTA VA TUTTO IN VACCAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAA A MA ADESSO MI SENTONO E ADESSO VADO DA JUSS CI PENZA LUI A PORTARMI I MIE SCHIAVETTI HIHIHIHIHIH
xd ciao stelle mi rakko recenzite e hihi XD basux


Spazio Autore: Signori e signore, siamo alle battute finali orami. Come mio solito ho trasformato una puttanata innocente in uno scontro apocalittico all'ultimo sangue. Ecco perché non combinerò mai nulla di buono nella vita.
E niente gente, come Harry sono commosso dalle recenz, dall'affetto e da tutto quello che provate per questa sequela di ridicole minchiate. Vi voglio bene. A presto, si spera, con un nuovo ciappi!

Tante care cose, a presto e Heil Bieber!

 
  
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