Capitolo 2
‘’Sorprise’’
Continuava a fissarmi, le sue mani tremavano. Tremava come una foglia in autunno. ‘’mamma’’.. sussurrai cercando di calmarla, dietro di lei spuntò Safaa, la guardai e lei guardava me. Era una ragazza bellissima, più bella di quanto immaginassi, pian piano tutta la famiglia si riunì davanti alla porta.
Tutti fissano me, mio padre mi guardò con così tanto disgusto che mi avrebbe ucciso subito.
‘’Zayn..’’ Sussurrò mia madre, mentre mi guardava con le lacrime agli occhi, mi accarezzò leggermente la guancia e rabbrividì a quel contatto così famigliare ma, allo stesso tempo così lontano e distaccato.
‘’Non toccarlo’’ Intervenne mio padre che si mise tra me e mia madre ‘’Non parlare con questo criminale’’ ,mi guardò dritto negli occhi e io feci lo stesso.  ‘’caro ti prego..’’ sussurrò mia madre ‘’NO! Trisha! Non voglio questo criminale in casa nostra’’ urlò.
Rimasi in silenzio e guardai le mie sorelline che continuavano a guardarmi confuse, sorrisi a loro, ma loro non fecero niente, rimasero li immobili a guardarmi.
‘’Sparisci Zayn’’ sussurrò a denti stretti Yaser.
 ‘’Papà ascolt..’’
‘’No Zayn! Non voglio ascoltarti, non voglio vederti qui, non voglio più vedere te con nessuno della mia famiglia..Tu non sei più nessuno Zayn, sei un fallito criminale’’
Rabbrividì sentendo una fitta al petto, presi la mia borsa e scesi dallo scalino e girai le spalle a quella che ritenevo la mia famiglia e mi incamminai. Sentì una donna gridare il mio nome, non mi girai nemmeno per guardarli. Non volevo più avere a che fare con loro, ora avrei vissuto la mia vita. Lontano da tutto e da tutti.

Notte fonda, sono le 3:00 del mattino.
Non avevo dove dormire, usai il mio borsone come cuscino mentre ero sdraiato sulla panchina del mio campo da Baseball, dove prima giocavo. Chiusi gli occhi, ricordai i bei tempi quando mio padre veniva a guardarmi a giocare a baseball e teneva sempre quella sua bandierina rossa con scritto ‘’go Zayn!’’, sorrisi.
Il sorriso si trasformò subito in una smorfia ricordando la sfuriata appena fatta da mio padre.
Chiusi gli occhi e finalmente decisi di lasciarmi andare ai miei sogni.
 
WALYHA
‘’cosa significa questo Trisha?!’’ urlò papà.
‘’Possiamo dargli un’altra possibilità Yaser, sono passati due anni’’
‘’Non me ne frega un cazzo!’’ urlava più forte.
Era davvero infuriato, ero nella stanza di Safaa e Donya mentre cercavo di addormentare la piccola, che non riusciva a dormire per colpa delle urla.
Le accarezzai i capelli, mentre pensavo a Zayn. Mio fratello, mio fratello che ben 2 anni fa aveva ucciso un uomo e che era stato mandato in prigione, ora era qui.
Vederlo di nuovo creò in me una strana sensazione, avevo voglia di abbracciarlo e dirgli che gli sarei stata vicino, ma non potevo farlo. Oppure si?!
senza pensarci corsi in camera e misi due cuscini sotto le coperte, in modo tale che non si notasse nulla.
Per fortuna, avevo la stanza vicino un melo che stava li da quando ci eravamo trasferiti a Londra. Aprì la finestra, respirai a pieni polmoni e mi arrampicai sul ramo più alto e entrai nella nostra casa sull’albero grazie alla quale scesi a terra sana e salva.
Corsi via, finchè non fui abbastanza lontana e pensai a dove potesse essere Zayn. Camminai lentamente, passando davanti al campetto da Baseball e sorrisi, sapendo che avrei trovato li la persona che stavo tanto cercando. Camminai piano, senza fare rumore era notte fonda oramai e non volevo svegliare Zayn. Vidi una figura dormire su una panchina e sorrisi vedendo che fosse lui. Mi avvicinai cautamente salendo i gradini della tribuna e mi avvicinai a lui. Capelli arruffati neri, la sua solita barbetta, il suo odore di sigarette e lui, mio fratello. Avrei voluto abbracciarlo ma, non volevo svegliarlo a quest'ora di mentre stava dormendo tranquillo. Lo vidi muoversi e mi allontanai subito. ''Cazzo'' sussurrai vedendolo seduto e si girò verso di me avvicinandosi con il viso per vedermi meglio. ''Waly?'' sussurrò lui con voce roca. Annuì lentamente mentre lui mi illuminava il viso con il cellulare. ''Ma che cazzo ci fai qui in piena notte?' ''sono venuta a cercarti'' ''Walyha torna a casa'' ''Zayn non puoi dormire qui per sempre'' ''Invece posso Waly'' Non sapevo più che dirgli e mi venne in mente un idea, sperai vivamente che accettasse. ''Io so dove potresti stare'' ''dove?'' ''Da un mio amico, vive da solo'' ''Come si chiama?'' chiese perplesso. ''Liam, Liam Payne.''...