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Autore: lollipop 2013    06/05/2014    7 recensioni
Due culture diverse si incontrano, mescolandosi.
Un amore contrastato, che va oltre la famiglia, oltre le tradizioni.
John si innamora di Mary.
Mary si innamora di John.
Lui è un gipsy, uno zingaro inglese che ormai staziona da anni nella stessa città.
Lei é una ragazza normale, una tipa di città, indipendente e con fin troppi problemi.
Due culture così diverse riusciranno ad amalgamarsi o entreranno in collisione?
Riuscirà John a vivere questa sua storia d'amore impossibile?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 17

 
Nei due mesi a seguire dalla mia proposta di matrimonio a Mary, io e lei non abbiamo fatto altro che organizzare le nozze.
Vogliamo una cerimonia intima ciò nonostante né io né lei vogliamo rinunciare al romanticismo.
Oggi è il giorno delle nozze e di fatti come da tradizione, lo sposo e la sposa non possono vedersi prima di incontrarsi dinanzi al signore.
Di primo mattino Mary mi ha cacciato di casa, impedendomi di vestirmi col mio smoking nero da cermimonia.
<< Non posso vederti vestito da sposo. >> mi ha detto chiudendomi la porta sulla faccia.
Mi reco in palestra, l’unico posto dotato di un bagno con degli specchi dove posso prepararmi…
Il mese scorso ho mandato l’invito per il matrimonio a mio padre, gliel ho spedito qui in palestra visti i trascorsi con mia madre. Non ho ricevuto risposta nonostante le porte della palestra per me siano sempre aperte, ho timore nel vedere la reazione di mio padre quando arriverò nel suo luogo di lavoro con in mano l’abito che indosserò per sposarmi.
<< Hey John, oggi è il grande giorno… >> Paul e Nathan due miei compagni, mi si avvicinano congratulandosi con me.
<< Verremo a vederti in chiesa, ti serve una mano per prepararti? >> non so annodare una cravatta figuriamoci appuntarmi al collo un papillon, quindi si, mi serve decisamente aiuto.
<< Ci penso io ad aiutare mio figlio ragazzi, voi andate a prepararvi non vorrete venire in chiesa con la tuta? >> Billy Evans entra negli spogliatoi vestito di tutto punto…
<< Papà, non credevo venissi… >> evito di dire “al matrimonio” per evitare figuracce e ferirmi da solo.
<< Non voglio perdermi il matrimonio di mio figlio… e poi, hai bisogno di un testimone. >> sorrido commosso buttandomi tra le sue braccia. Non mi ero reso conto di quanto avessi bisogno di mio padre.
<< C’è qualcun altro che vorrebbe dare una mano… >> ad un tratto mi ritrovo sommerso dagli abbracci dei mie fratelli minori. Vedo Malcom, Andrea e Peter stretti nei loro abiti eleganti sorridermi.
<< E Brece? >> chiedo con una vena di malinconia, non vederla mi fa pensare alle peggio… Che mamma l’abbia rinchiusa in camera e gettato via la chiave?
<< C’è qualcun altro che ha bisogno di aiuto per prepararsi John… >> aggrotto le sopracciglia cercando di capire di cosa stia parlando mio padre, ma poi comprendo… Mary, è di lei che mio padre sta parlando.
<< Brece è andata da Mary? >> vedo mio padre e i miei fratelli annuire compiaciuti e finalmente riconosco la mia famiglia.
Siamo gipsy, diversi ma al col tempo uguali ai gorge. Abbiamo le nostre regole, la nostra cultura ma questo non può impedirci di amare i nostri familiari al di là di tutto, nonostante tutto.
Io sono gipsy e amo una gorge per la mia famiglia è difficile comprendere questo mio sentimento ma l’amore, l’affetto che ci lega va oltre la ragione, le regole e le culture, oltre ogni comprensione.
L’uomo alto è forzuto che è di fronte a me è mio padre e i tre marmocchi che ghignano alle sue spalle sono i miei fratelli, sangue del mio sangue. La mia famiglia, ed io sono onorato di essere un Evans! Grazie per essere qui….

 

Pov’s Mary:

Le mani mi sudano e il mio respiro è irregolare, cerco di dare al mio viso un aspetto più sano visto il pallore che lo caratterizza. Non sono una di quelle ragazze che ama fare shopping e truccarsi quindi faccio fatica anche a mettermi del semplice mascara…
<< Ahi! >> le setole del pennello del mascara mi si infilano nell’occhio destro, facendomi lacrimare.
Le lacrime cadono copiose sulle guancia rigandomi il fondotinta messo poco prima. Perfetto, ora devo ricominciare tutto da capo!
Faccio per struccarmi quando il campanello suona, distraendomi.
<< Oh maledetto John, non vuole proprio darmi ascolto… Ah ma ora mi sente. >> borbotto e scalza corro verso la porta. La apro von veemenza pronta ad inveire contro l’irritante John… << Tu? >> resto sbigottita trovandomi davanti la figura di Brece Evans, la sorella minore di John.
<< Brece cosa fai qui? >>
<< Che domande, ogni sposa ha bisogno di aiuto per vestirsi nel giorno del suo matrimonio… >> entra in casa trascinando dietro di se un piccolo trolley rosso…
Dopo pochi istanti sono inchiodata ad una sedia con Brece che traffica sulla mia faccia con pennelli e trucchi vari.
<< Quindi verrai al matrimonio? >> le chiedo speranzosa
<< Certo e non sono l’unica sorpresa della giornata. >> corrugo la fronte in attesa di sapere altro, il nostro dialogo però viene interrotto dal suono del campanello.
<< Oh, sarà il fioraio. >> spingo via Brece che tenta di tenermi legata alla sedia per terminare la sua “opera” e corro ad aprire…
<< Grazie. >> stringo tra le mani il mio bouquet di rose rosse e tulipani blu.
Le rose sono i  miei fiori preferiti e rosso è il colore preferito di John viceversa per il tulipano.
Sembra strano che ad un ragazzo piacciano i fiori ma John mi ha raccontato di quanto da piccolo gli piaceva correre a piedi nudi nel campo di tulipani che si estendeva alle spalle della casa di sua nonna Liz, quindi ho voluto omaggiare anche lui in questo bouquet.
<< Whao è bellissimo… Ma manca qualcosa. >> guardo Brece che maneggia sui miei fiori.
<< Ecco ora va meglio! >> mi porge il Bouquet impreziosito da piccoli diamantini adesivi… E’ davvero bello così!
<< Su è ora di vestirsi. >> infilato il mio abito bianco, Brece si chiude in bagno a prepararsi mentre io appunto al collo la catenina di mia madre…
<< Eccomi. >> Brece è fasciata in un mini dress floreale dal bustino stretto e semplice. La gonna è corta ed ampia un po’ svolazzante. Si è truccata in modo semplice tale da marcare la sua bellezza e ha raccolto i capelli in un morbido chignon che lascia libere alcune ciocche che le cadono dinanzi al viso.
<< Sei bellissima Brece. >>
<< Lo sei di più tu. >> ho un vestito semplice stile sirena. La gonna ha un leggero sbuffo di tulle infondo. La scollatura a cuore è tempestata di diamantini che richiamano la decorazione del velo.
Raccolgo i capelli lasciando che la parte posteriore mi caschi sulle spalle nude, Brece ha leggermente arricciato le punte ed una volta terminata la sua opera appunta il velo sul mio capo.
<< Ok, sei pronta. Ora facciamo un piccolo controllo… non deve mancare nulla ad una sposa. >> la guardo curiosa per poi scoppiare a ridere.
<< Sii seria, è importante. Allora innanzitutto ci serve qualcosa di vecchio e qualcosa di nuovo. >>
<< C’è l’ho. Di nuovo ho il vestito e di vecchio questa… >> stringo tra le mani la collana di mia madre, mostrandogliela. Brece mi strizza l’occhio poi spunta via le cose dalla sua lista.
<< Ora, qualcosa di regalato e qualcosa di prestato. >>
<< Regalato c’è sempre la collana e di prestato ho questo. >> alzo il polso della mano destra e dal gancetto del bracciale penzola una medaglina.
<< Cos’è? >>
<< Ritrae il viso di Gesù, è stato Zack a prestarmela è il suo portafortuna. >>
Brece fa una smorfia poi china nuovamente il capo sul suo taccuino.
<< Ultima cosa ma non meno importante… Qualcosa di blu. >>
<< mmm… Nada a meno che non contino i fiori del bouquet. >>
<< Si, potrebbero contare ma ho qualcosa di meglio per te… >> sfila dalla tasca anteriore del trolley un pacchetto bianco e me lo porge. Lo apro lentamente e all’interno vi trovo una giarrettiera di colore blu.
<< E cosa dovrei farci con questa? >> sgrano gli occhi puntandoli su Brece.
<< Bhè si inizia sfilando questa dalla gamba durante i festeggiamenti e poi si continua in un letto durante a luna di miele… >>
<< Brece! >> la ammonisco alzandomi dalla sedia.
Dopo vari tira e molla mi convince ad indossare la giarrettiera, poi un ulteriore suono del campanello attira la nostra attenzione.
<< Il taxi è già qui… >> chiedo perplessa…
<< Niente taxi. >> guardo Brece che saltellante apre la porta, dopo pochi istanti la figura di Billy Evans il padre di John, entra in casa.
<< S—s—alve. >> balbetto in soggezione.
<< Sei bellissima. Pronta per raggiungere mio figlio sull’altare? Se lo facciamo attendere troppo rischiamo che gli venga un infarto. >> sorrido a malapena. Ho gli occhi ricolmi di lacrima ed il cuore leggero e felice. Mi sento finalmente in famiglia.
Arriviamo in chiesa e da una porta semisocchiusa riesco a vedere John, è già sull’altare e alle sue spalle c’è suo fratello Malcom che chiacchiera con lui per distrarlo e tranquillizzarlo.
<< Mary, voglio presentarti mia sorella Andrea… ti farà strada sull’altare spargendo i fiori. Solo petali rossi. >> mi strizza l’occhio Brece mentre Andrea corre verso di me abbracciandomi. Ricambio l’abbraccio e poi faccio un lungo respiro.
<< Brece posso chiederti un favore? >> mi fa cenno di si col capo, mi volto ed estraggo dal mio bouquet poggiato su una sedia, una rosa rossa e un tulipano blu. Sfilo via un nastrino bianco dal cestino dei fiori di Andrea e lo lego ai gambi dei due fiori, unendoli.
<< Ti andrebbe di farmi da damigella nonché testimone? >> le porgo i fiori, lei li afferra stringendoli tra le mani.
<< Ne sarei onorata. >> ci stringiamo forte e dopo poco anche Andrea si unisce a noi.
Veniamo interrotte da un tocchetto sulla porta.
<< Sei pronta? >> faccio cenno di si con la testa al signor Evans ed esco dalla stanza seguita da Brece.
Andrea inizia a spargere i petali e l’organo della chiesa comincia a suonare.
Mi preparo alla mia camminata solitaria lungo la navata quando Billy mi porge il braccio:
<< Posso avere l’onore di condurti sull’altare? >> nonostante io abbia promesso a Brece di non rovinare il suo lavoro col trucco non riesco a trattenere le lacrime e più di una fuggono al mio controllo rigandomi il viso.
Mormoro un tremante “si” e mi aggrappo al suo braccio.
Andrea mi fa strada spargendo petali, Billy mi conduce sull’altare da John e Brece segue i miei passi.

 

Mary arriva di fronte a me. Andrea precede i suoi passi e Brece prende posto dietro di lei sull’altare.
Malcom si accomoda sulla panca di fianco a Zack e ai miei compagni della palestra. Mio padre si porta alle mie spalle è lui il mio testimone.
La cerimonia ha inizio!
<< Ora, potete scambiarvi gli anelli. >> a quelle parole Peter vestito di tutto punto, con il papillon che gli impedisce di respirare regolarmente, percorre la navata.
Con le dita della mano destra Peter allenta il nodo del papillon e sul palmo della sinistra ha poggiato il cuscinetto sul quale sono riposte le nostre fedi.
Le porta a noi sorridendoci il mio fratellino. Io e Mary ci scambiamo gli anelli.
Ho sempre odiato i matrimoni ma oggi è diverso, questo è il mio giorno , è il giorno in cui Mary si unisce a me e diventa mia, mia soltanto.
<< Puoi baciare la sposa. >> alle parole del prete sorrido malizioso e bacio Mary.
Finalmente siamo marito e moglie dopo quest’anno lungo e difficile siamo riusciti a superare tutto e a realizzare il nostro sogno d’amore.
Spostiamo i festeggiamenti allo Zack’s bar, avere la mia famiglia intorno mi rallegra, questo giorno non potrebbe essere più perfetto di così… Mi rammarica non vedere Jenny e mia madre ma continuo a sperare che in un futuro non lontano loro due possano capire ed accettare ciò che sono, ciò che provo.
Oggi però non voglio pensarci, voglio godermi questa giornata, voglio vivermi la mia sposa…
<< Hey, a che pensi? >> Mary si siede sulle mie gambe stringendomi il collo con un  braccio.
Tiro fuori dalla tasca dei pantaloni la giarrettiera sfilatagli poco prima…
<< Penso che Brece ti abbia fatto proprio un bel regalo. >> sorrido sventolando il pezzo di stoffa blu per aria.
<< Scemo da qua… >> me lo strappa dalla mano sporgendosi verso di me.
Le stringo il viso tra le mani baciandola dolcemente.
<< Ti amo. >> le sussurro…
<< Ti amo anch’io John. >>
Questo è l’inizio di tutto, l’inizio di qualcosa che mi ha cambiato la vita e che rifarei migliaia di volte… nonostante tutto.












La fantastica Brece.

 

- 1 al gran finale... Pronti?!?
C'è stato il matrimonio e parte della famiglia di John era presente.
Ammetto di aver pianto scrivendo questo capitolo.
Come vi avevo promesso c'è anche il pov's di Mary in questo capitolo,
spero vi sia piaciuto sapere anche il suo punto di vista.

Attendo tanti ma tanti commenti. ;) 
Vi invito a passare  nella mia originale drammatica, venite a dargli un occhiata: Unbreakable.


 
xo lollipop 2013 
   
 
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