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Autore: _Natalie_    06/05/2014    1 recensioni
Otto ragazzi.
Apparentemente tutti diversi.
Effettivamente tutti uguali.
Ognuno di loro hanno motivazioni diverse per unirsi. Ognuno di loro ha un loro fantasma del passato.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 kymberlin http://i62.tinypic.com/qrnsbs.jpg

Capitolo3
            Melanie&Sean



Melanie aprì gli occhi, voltandosi  verso l’altro lato del letto. Si alzò e con movimento veloce si ritrovò giù da letto.
Andò verso lo specchio, si guardò da capo a fondo per poi andare verso il bagno.
Camminò per il lungo corridoio di casa, quando si sentì prendere da dietro, Sean la guardò e lascio cadere sopra il letto sfatto.
Melanie iniziò a ridere, per poi sdraiarsi di fianco al fratello.
Sean gli prese la mano, e la tenne stretta alla sua.
‘Sai che giorno è oggi, vero?’ disse Sean guardando la sorella, poi l’abbracciò ‘Auguri Scema’ disse tenendola ancora più stretta.
La ragazza sorrise e lo guardò intensamente, lui era l’unica persona che gli era rimasto, non aveva più nessuno su cui contare, sua madre si era lasciata con suo padre, abbandonandoli e suo padre li picchiava da piccoli, poi sono stati trasferirti in una casa con altri genitori, li avevano lasciati soli.
Avevano sofferto così tanto nella loro vita, che ora sembrava uno scherzo che fossero felici.
Sean aveva cicatrici su tutto il corpo, per tutte le volte che aveva difeso la sua sorellina, invece Melanie stava soffrendo ora.
L’unica cosa che riusciva a fare quando si sentiva male, era chiudersi in bagno, prendere quella forbice che aveva messo da parte e incidersi la pelle. Per sentire quel dolore che lei non aveva mai provato. Sean lo sapeva benissimo che faceva questo, ha cercato di aiutarla, era andata tante volte in centro appositi, eppure questo non lo aveva mai lasciato.
Sean, invece per andare avanti aa droga.
Voleva scomparire da questo mondo e vivere in un altro. I suoi genitori adottivi non se ne sono mai realmente accorti, forse fanno finta di non capire, Melanie ha sempre pensato che si sentivano in debito con loro perché erano bambini devastati.
Melanie si alzò dal letto e riprovò ad andare verso il bagno, quando dopo i vari momenti di routine, andò verso il tavolo. Insieme a Sean fecero colazione, infine uscirono di casa.
‘Sean, passami  una sigaretta so’ che ce l’hai!’ disse la ragazza guardando il fratello, lui sorrise e gli passò la sigaretta.
La ragazza disse grazie, mentre stava già prendendo l’accendino.
Pochi secondi dopo si ritrovò davanti a lei Sebastian, Ami e Nicolas che la guardarono e sorrisero.
‘Vieni dai!’ disse Sebastian, la portarono nel parco della cittadina, e le fecero chiudere gli occhi. Quando Melanie aprì gli occhi vide di fronte a lei un cartellone con scritto ‘Auguri alla ragazza magnifica che sei Melanie!’.
Melanie scoppiò a piangere, e abbracciò stretti i suoi amici.
‘Grazie’ disse in mezzo alle lacrime, poi andò verso Sebastian e senza pensarci gli prese la mano. Tutti i presenti fecero finta di niente, e andarono verso scuola.

Kimberlyn si presentò agli amici con il suo solito sorriso finto, poi andò verso Melanie ‘Sophie mi ha detto che oggi sei diventata grande! Auguri Mel’ disse la ragazza abbracciandola, poi dopo pochi secondi Sophie si presentò a tutti mano nella mano con Kyle.
Kimberlyn aveva la coscienza pulita, almeno sperava, quella sera che era uscita con Kyle non era successo niente. Almeno la ragazza aveva ricordi offuscati, si ricordava solo il suo volto.
Ricordava solo di un ragazzo, di cui non conosceva neppure il nome, si ricordava che qualcuno l’aveva presa da parte e l’aveva baciata, per poi andare verso il bagno.
Poi ricordava Kyle, ricordava Kyle con un ragazza, a cui non riusciva a dare un volto, sicuramente non era Sophie.
Sophie le sorrise, e fece gli auguri a Melanie ‘Stasera allora la grande festa?’ disse guardandola negli occhi, la ragazza annuì per poi fare l’occhiolino all’amica.
Melanie prese tra le mani di Sebastian poi si mise al centro del suo gruppetto di amici.
‘Noi dobbiamo dirvi una cosa importante, io e lui, come posso dire, stiamo insieme.’ La frase gli uscì dalla bocca senza nessun controllo, quando tutti iniziarono a ridere. Tutti già lo sapevano semplicemente nessuno voleva dirlo.
Poi sorrise e disse che voleva entrare e passare del tempo col suo ragazzo.
Una volta entrati a scuola, Sebastian fermò Melanie ‘Perché lo hai detto?’ disse il ragazzo, lei lo guardò ‘Se dobbiamo farlo per finta, è giusto che loro ci credano. Non posso sapere la verità. Non voglio che ti facciano del male’ disse la ragazza.
Quando Sebastian gli prese le mani e la guardò dritta negli occhi, poi le disse ‘Vedi che sei fantastica? E’ bellissimo quello che fai per me, e continui farlo. Grazie di aiutarmi. Grazie di non dire a tutti che sono gay’.
La ragazza lo abbracciò stretto, per poi dargli un bacio sulla guancia, poi gli disse di andare verso la classe.

Kimberlyn prese da parte Kyle, inventando una scusa a Sophie, lo prese e lo mise contro un muro.
‘Adesso, dimmi immediatamente cosa facevi quella notte con quella ragazza al pub’ disse con tono deciso Kimberlyn, il ragazzo la guardò ridendo ‘Cara eri fatta, non so’ quanto tu possa ricordare, magari stai sbagliando.’ Disse Kyle, la ragazza si girò per poi urlargli contro.
Kyle la guardò, per poi ridere ‘Senti  chi parla, la ragazzina che tanto faceva la santa, poi si passa qualsiasi ragazzo gli passa di fianco, ammettilo se non fossi stato il ragazzo si Sophie ti saresti già fatta toccare da me..’ disse Kyle, quando Kimberlyn gli diede uno schiaffo, e lui iniziò a ridere di nuovo.
Pochi secondi dopo, sentì una voce in lontananza ‘Ero io, Kim.’, si girò di scatto e di fronte a lei aveva il volto di Ami.
Kyle iniziò a ridere per poi prendere Ami per il bacino e baciarla.
‘Cosa fate voi due? Oddio non vi vergognate?’ disse Kimberlyn disgustata, quando Kyle gli fece l’occhiolino ‘Compleanno di Tom, di tre anni fa. E’ dall’ora che stiamo insieme. Ti ricordi di me, adesso?’ disse guardandola.
Kimberlyn abbassò lo sguardo per poi ricordarsi di quel ragazzo. Era il compleanno di Tom, e lei stava andando a bere della Coca cola, quando conobbe questo ragazzo che gli consigliò di provare a bere qualcosa di più forte, lei aveva accettato.
Kimberlyn lo guardò, per poi andarsene.
Incontrò per il corridoio Nicolas che le andò al fianco. ‘Ehi, cosa ci facevi ad urlare?’ ‘Niente Nicolas, lasciami in pace’ disse Kimberlyn voltandogli le spalle e girandosi dall’altro lato.

Sean andò verso la classe, quando arrivando incrociò Sophie baciarsi con Kyle. Si sentiva morire ogni volta che li vedeva insieme, ogni volta che lo loro labbra si sfioravano sentiva un tornando partire dentro di lui, voleva solo andarsene e lasciare tutto. Avrebbe mai detto a Sophie che l’amava da così tanto tempo? Molto probabilmente Sean sarebbe stato zitto come sempre e sarebbe restato immobile davanti a lei. Vederla per sempre con qualcuno al suo fianco che non portava il suo nome.
Ora restava solo, e guardava verso il basso quando la incrociava per i corridoi. Si sentiva solo un suo amico, infetti lui era solo un suo amico.
‘Ehi, Sean, cosa prendiamo a Mel?’ disse la ragazza cerando lo sguardo di Sean, perso tra mille pensieri.
Sean la guardò per poi sorridere, per poi pronunciare poche parole ‘Non lo so’, è una ragazza strana..’, Sophie gli prese la mano e lo portò verso il loro banco.
Questi piccoli gesti facevano soffrire Sean, Sophie lo trattava sempre così, e lui ogni volta si sentiva morire.

Melanie, guardò nuovamente quel ragazzo che gli si presentava davanti, Nicolas era davanti a lei nelle macchinette della scuola. La ragazza stava aspettando da ormai dieci minuti e lui non riusciva a decidersi.
Quando Melanie gli si avvicinò e gli andò di fianco all’orecchio, e con cautela urlò il suo nome.
Nicolas si girò di scatto, iniziando a ridere. Il ragazzo aveva preparato un cartellino con scritto ‘Auguri!’, la ragazza sorrise, e guardo nuovamente Nicolas. Gli mise le mani al collo e lo tenne stretto.
‘Grazie, grazie, Nicolas.’ Disse, sorridendo.
La ragazza era da sempre innamorata di lui, per le attenzioni che gli dava, invece lui non l’aveva mai nemmeno tenuta in nota. Ora vedeva dai suoi occhi che era innamorato di un'altra ragazza e sapeva benissimo chi fosse.
Sapeva benissimo che nei suoi pensieri c’era solo la nuova Kimberlyn.
‘Melanie pronta per la festa?’ disse il ragazzo guardandola negli occhi, la ragazza sorrise per poi tenergli stretta la mano.
‘Si, prontissima’ i due si abbracciarono, per poi dirigersi verso le proprio stanze.

La serata iniziò sul presto, Melanie si era messa un vestito color rosa antico, i capelli li aveva raccolti, e il trucco era leggero. Ami si era messa invece, un vestitino blu mare, che le facevano rispecchiare i lunghi capelli.
Quanto a Sophie, Kimberlyn l’aveva obbligata a mettersi un vestito largo, non poteva fare altrimenti, la sua vita era grande come una nocciola.
Kimberlyn invece indossava un top nero che le arrivava fin sotto l’ombelico, con sotto una gonna di pelle nera, con delle calza a righe nere. Erano perfette, erano uniche. Erano ragazze  cui era stato tolto qualcosa e ora avevano il coraggio di andare avanti.
Melanie andò verso la porta della sua camera per poi sorridere ‘Che ne dite di iniziare la festa con queste?’ disse la ragazza tirando fuori dalla borsa qualche pasticca.
‘Eh dai ragazze, non sono niente, le ho prese dalla camera di mio fratello’ cercò di incoraggiare le ragazze, quando Kimberlyn si avvicinò ‘Non devi nemmeno chiedere piccola Mel’ disse ridendo avvicinando alla bocca quella pasticca per poi lasciarla andare giù per la sua gola.
Ne prese un'altra fra le mani per poi avvicinarsi a Sophie ‘Non ti ucciderà una pasticca’ disse con un sorriso fra le labbra.
Sophie abbassò lo sguardo, non voleva drogarsi. Almeno non voleva prendere cose così pesanti.
Quando Kimberlyn le avvicinò la pastiglia vicino alla bocca, per poi metterla su un dito e farla andare dentro la sua bocca.
‘Ora fai scendere’ disse e la ragazza dai capelli biondi seguì gli ordine come se fosse un burattino.
Melanie arrivò di fianco a Ami, e le diede l’ultima pastiglia che le era rimasta. Le quattro ragazze uscirono da quella stanza come se nulla fosse successo.
La festa ebbe inizio, quella stanza che la ragazza aveva affittato ora era piena di ragazzi.
Melanie, prese un microfono per poi annunciare l’inizio della festa per poi buttarsi fra le braccia di Sebastian, il ragazzo la prese per poi abbracciarla stretta.
‘Non dirmi che sei già fatta Mel’ disse il ragazzo con tono deluso, quando la ragazza iniziò a ridere per poi tirare fuori dal reggiseno un pacchetto d’erba.
Iniziò a ridere per poi avvicinarsi alla pizza che c’era sul tavolo da buffet.
‘Tutti ne avranno un po’ non voglio essere egoista’ disse lasciandone cadere un po’ sulla pizza, per poi ricominciare a ridere.
‘Venite tutti a mangiare, la pizza è buonissima’ disse urlando per tutta la stanza.
Quando Sean le andò dietro e la prese da parte, la ragazza lo guardò per poi cominciare a ridere.
‘Non devi prendere niente da camera mia’ disse guardandola negli occhi, la ragazza rise per poi abbracciare il fratello ‘Sai le cose si condividono’ disse prendendogli la mano, dandogli un pezzo di pizza.
Il ragazzo capì e inconsciamente si lasciò andare. Lasciò stare la sorella e lasciò fare i suoi sbagli.
Nicolas si presentò con un po’ di ritardo alla festa, quando davanti a lui vide Kimberlyn ballare con un ragazzo. Si sentiva male al solo pensiero di vederla fra le mani di un altro.
Quando andò verso la festeggiata per disperazione.
‘Melanie vuoi ballare?’ disse il ragazzo cosciente di quello che stava facendo. Sapeva benissimo che Melanie era innamorata persa di lui, e sapeva che poteva incantarla con poco. Si sentiva male, si sentiva male così tanto da voler provocare dolore a qualcun altro.
La ragazza annuì e le andò al fianco a ballare, quando la ragazza lo guardò sorridendo.
‘E’ la prima volta che balliamo Nic’ disse la ragazza prendendogli la mano. Il ragazzo le diede un bacio sulla guancia per poi avvicinarsi alla bocca.
‘Sono fidanzata, non puoi farlo Nicolas’ disse allontanando il ragazzo.
Nicolas  si allontanò, per poi andare verso l’uscita. Era stato rifiutato due volte. Eppure, se lo era meritato, si era meritato di essere rifiutato da Melanie. Lui voleva usarla.
Era la sua punizione. Stava uscendo dalla stanza, quando si sentì prendere la mano.
‘Dove stai andando?’ disse Kimberlyn tenendogli la mano.
‘Sto andando via, non mi va di restare qua’  disse guardando verso il basso, quando notò gli occhi rossi della ragazza.
‘Come stai Kimberlyn? Stai tremando’ disse il ragazzo tenendogli ancora più stretto la mano.  Quando la ragazza sorrise, per poi cadergli fra le braccia.
Stava tremando, stava agonizzando fra le sue braccia.
Nicolas cominciò a urlare quando Sean gli si avvicinò. Vedendo la scena chiamò l’ambulanza, per po’ far andare via tutti.
Sophie corse immediatamente dalla sua amica, sentendosi  spezzare il cuore. I ragazzi erano intorno a lei sperando che l’ambulanza arrivasse il prima possibile.
Sophie era rimasta da sola davanti a quella scena, il suo caro fidanzato era scomparso in mezzo alla folla, allora il ragazzo le andò di fianco e le prese la mano.
La tenne stretta per un po’ per poi abbracciarla.
La ragazza scoppiò a piangere ricordando la scena di quando era rimasta in coma. Di quando aveva visto Kimberlyn in un lettino dì ospedale inerme.
Di quando suo fratello era morto.
L’ambulanza arrivò, per caricarla e farle qualche esame.
‘Cos’ha preso questa ragazza?’ disse il medico  cercando una risposta dai ragazzi, Melanie disperata disse che non sapeva con esattezza cosa fosse, che non sapeva cosa avesse dato all’amica. Lei aveva solo prese qualche pillola in giro per la stanza di Sean.
Rimase li inerme, aspettando la risposta dei medici. Che non ci fu, chiusero la porta dell’ambulanza e andarono verso l’ospedale.
Nicolas rimase immobile, fermo davanti alla strada. Sophie era in lacrima non riusciva a reagire.
Melanie si mise in u angolo della stanza, con le ginocchia in mezzo alle braccia. Rimase immobile, esattamente come quando sentiva le urla di suo padre.
Quando sentiva suo padre picchiare Sean. Si metteva in un angolo con le ginocchia fra le mani aspettando il suo turno. Non poteva fare nulla era solo una bambina. E ora era immobile, non sapeva cosa avesse combinato a Kimberlyn.
Nicolas le andò al fianco per più stringergli la mano ‘Non è colpa tua, è solo sua. Dopo il trauma cranico che ha subito doveva stare attenta’ disse guardando verso il basso. Quando Melanie per la prima volta scoppiò in lacrime, in lacrima sulla spalla di Nicolas  che le tenne stretta la testa.
‘Non piangere Mel, ci sono io qui’ disse il ragazzo stringendo ancora più forte la mano ‘Dai smettila di piangere, smettila. Tu non hai fatto nulla’ continuava a ripetergli. La ragazza si allontanò di colpo, per poi uscire da quella stanza. Si mise e davanti alla porta d’entrata lasciandosi scivolare per terra, per poi prendere lo specchio che aveva nascosto nella sua borsa. Lo lanciò contro un sasso per farlo spezzare in mille pezzi, ne prese un pezzo, per poi spostare i guanti che le coprivano le braccia. Puntò il pezzo più appuntito alla sua pelle, per poi conficcarlo nel punto esatto.
Con calma fece spostare il pezzo di vetro, finché il sangue cominciò a uscire, e il dolore cominciava a sentirsi.
Sean uscì pochi secondi dopo, quando vide quella scena. Corse in contro a sua sorella, per prendergli quel pezzo di vetro, la prese in braccio e la portò all’interno.
Melanie, cercò di opporsi ma diventava debole, sempre più debole.
Entrando prese un pezzo di carta e gli avvolse il braccio con esso, per poi chiedere un cerotto. Pochi secondi dopo tutti erano intorno alla ragazza, che rimaneva a barcollare sopra le braccia del fratello.
Per poi svenirci fra le braccia. Sean iniziò a urlargli contro, finché iniziò a urlare, a sclerare. Quando Sophie gli prese la mano e lo fece calmare, gli diede un sacchetto di carta e lo fece respirare.
La ragazza si avvicinò a Melanie, e con cautela le alzò il volto per poi provare a bagnarlo, prese poi la mano finché non sentì la stretta della ragazza.
Melanie sorrise delicatamente con quelle poche forze che aveva. Sean l’abbracciò stretta per poi portarla a casa.
Arrivati, andarono nel lettone di Sean per poi lasciarsi cadere sopra.
La scena era memorabile, due fratelli abbracciati.
Due fratelli che si amano.
Due fratelli che il mondo non potrà mai separe.


  
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