Lo seguii per i corridoi dell'ospedale e fuori nel giardino, attraverso le strade di Konoha, di fianco a negozi e case, fino agli uffici del villaggio, dove vive l'Hockage.

Non avevo avuto il tempo di chiedere a Naruto chi abbiamo trovato, ma qualcosa nel mio cuore mi sussurrava che la risposta la so già.

Mi avrebbe fatto piacere rivederlo? Oppure no? Quando lo avrei rivisto dopo 2 anni di agonia all'ospedale tra una visita e l'altra e operazioni e uno di ricordi e turbamenti sarei riuscita guardarlo in faccia e riconoscerlo?

Non ho fatto in tempo a finire questo pensiero che mi sono ritrovata all'ingresso posteriore degli uffici, dove Naruto si è fermato e voltato verso di me. Allora anch'io mi sono fermata a riprendere fiato a mi sono avvicinata a lui. Con voce decisa Naruto mi guarda in faccia e dice:

-“ Sakura, lo so che stai pensando: non abbiamo trovato Sasuke, ma il fuggiasco della missione di settimana scorsa. Tsunade-sama ci ha chiamato perchè vuole che assistiamo all'interrogatorio visto che la missione era assegnata a noi. Mi raccomando, lo sai che è pericoloso, ti voglio concentrata”

Queste parole mi colpiscono più forte di un pugno in pieno stomaco o di un calcio in faccia, più forte di qualsiasi sasso lanciato ad alta velocità sulla testa o di qualunque coltello che ti lacera la gola.

Ero così sicura che fosse Sasuke che non ho contemplato il fatto che forse non era lui – penso con rabbia.

Sono così stupida da non aver previsto un'uscita simile, ma con un'enorme sforzo apro la bocca in un sorriso e gli dico:

-“ Naruto, cosa ti fa pensare che stessi pensando a lui? Non ti preoccupare, Io sto bene e sono pronta per svolgere l'interrogatorio al prigioniero senza problemi”

Non sembra molto convinto, ma dopo aver alzato le spalle, scende giù per una lunga scalinata che porta al seminterrato. Il tempo di percorrere la scala in discesa mi permette di svuotare la mente, anche se con un'enorme sforzo. Siamo entrati nella sala ottagonale senza luci se non sul pavimento.
Adesso l'interrogatorio può iniziare.

E' stato lungo, è durato più di 7 ore e abbiamo dovuto usare anche delle tecniche mediche per scavargli nella mente per avere le informazioni, ma alla fine l'interrogato ha ceduto e, dopo aver registrato le informazioni, siamo liberi di andare a riposare.

Adesso mi trovo sul letto di camera mia. Devo dormire – mi dico, ma è più facile a dirsi che a farsi...

Quando finalmente mi addormento sogno Sasuke che mi chiama.

Capisco solo una frase di quello che dice e la ripete continuamente, in modo quasi ossessivo:

“ Vicino al sasso rosso, vicino al sasso rosso, vicino al sasso rosso, vicino al sasso rosso...”

Finalmente mi sveglio con un sussulto e capisco che Lui mi sta chiamando! Vuole che ci incontriamo. Un ninja dei miei livelli dovrebbe subito pensare ad una trappola, ma non lo penso; penso solo che mi vuole vedere e che ci dobbiamo incontrare... finalmente!!!

Forse vuole tornare al villaggio, forse vuole fare pace, forse vuole solo incontrarmi! Non ci penso due volte: lo so benissimo dov'è il sasso rosso. E' il sasso in mezzo alla prateria del Cervo, dove Naruto, preso da un attacco di creatività, aveva colorato con il colore rosso tutto il masso e da quel momento lo abbiamo sempre chiamato “Sasso Rosso”.

Subito prendo le mie cose e le metto dentro una borsa di tela beige. Quel luogo dista circa 2 giorni di viaggio a piedi quindi non ho bisogno di molto: acqua, un po' di cibo, un sacco a pelo e una torcia per la notte.

Dopo 15 minuti sono partita alla volta del posto designato spinta dal desiderio di rivederlo e, finalmente, di riabbracciarlo!

To be continued...

Come andrà a finire? Sasuke vorrà chiarire con Sakura la sua posizione e i suoi gesti oppure la conduce verso una trappola? Il prossimo capitolo sarà disponibile tra qualche giorno!