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Autore: Payneskiss    09/05/2014    0 recensioni
Eh già! Gli One Direction avevano sfondato. Liam e tutti gli altri avevano realizzato il loro sogno. Ero al settimo cielo per loro. Amo quei ragazzi e si meritano tutto ciò che c’è di buono nel mondo!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 7:
 
http://www.youtube.com/watch?v=b8HSy1ZpetE
(mettete questa canzone come sottofondo, mi piace da morire!)
 
I medici stavano facendo di tutto per salvare la vita di Liam.
Ora si trovava in sala operatoria. Aveva avuto un peggioramento.
La sua situazione si era aggravata e dopo questa operazione tutti speravamo che la situazione ritornasse stabile, perche di miglioramenti non se ne parlava mai.
Mi ritrovavo nella sala d’attesa insieme agli altri.
Tutti nel più assoluto silenzio, con le teste e gli sguardi bassi, a scrutare il pavimento.
La paura, la preoccupazione e tutte le ansie si erano ritrovate nel corpo di ognuno di noi e sembrava che stessero dando una festa, cercando di scoppiarmi nel petto, che mi faceva male.
Ad un certo punto partì una canzone.
Gli altoparlanti installati nella sala d’attesa la fecero uscire chiaramente, come facevano tutti i giorni.
Dal corridoio si sentiva la musica invadere le stanze, la conoscevo.
Riempiva l’aria e notai del movimento accanto a me.
Sul viso di Louis scorrevano delle lacrime. Non aveva mai pianto davanti agli altri, solo io lo avevo visto una volta, per caso.
 
So please babe 
So please don't judge me 
And I won't judge you 
Cause it could get ugly 
Before it gets beautiful 
Please don't judge me 
And I won't judge you 
And if you love me 
Then let it be beautiful 


Iniziai a canticchiare, era da molto che non lo facevo.
Non avevo mai cantato davanti a nessuno, odiavo la mia voce.
Il ritornello iniziò.
Chiusi gli occhi e le parole uscivano dalla mia bocca, quasi senza volerlo… mi stavo liberando di tutto lo stress, la rabbia e il dolore che avevo tenuto dentro per tre lunghissimi mesi.
Misi il braccio intorno alle spalle di Louis e mi accoccolai a lui per dargli il mio supporto.
Appena lo toccai sentii dei brividi sul suo corpo, poi i muscoli si sciolsero.
Un ringraziamento che mi fece senza nemmeno saperlo.
Sentì una voce seguirmi.
Aprii gli occhi e Harry mi stava accompagnando con la sua voce.
Gli sorrisi leggermente e questa volto lo feci per davvero e lui sembrò notarlo, tanto che mi rispose con un sorriso vero e genuino e i suoi occhi sembravano aver ripreso a vivere.
Si… erano verde smeraldo, proprio come un tempo.
Pian piano tutti attaccarono a canticchiare.
Guardai Louis.
Aveva gli occhi leggermente aperti e mi fissava, le sue labbra si muovevano a ritmo con le mie e con la musica.
I suoi occhi, come quelli degli altri, erano tornati del loro splendido colore. Blu accesso.
Qualche lacrime scivolò anche dal mio viso.
Sentii il mio cuore battere forte, come se avesse smesso di farlo nei mesi precedenti e sentii un calore dentro di me, come se la mia anima si fosse ripresa dopo una lunga glaciazione.
Sentii Louis stringermi più forte, segno che aveva visto il mio viso tra le lacrime.
Zayn poi mi abbracciò, un abbraccio caldo e forte, come solo lui sapeva fare. Nascosi il viso nell’incavo del suo collo, inspirando il suo profumo che tanto mi era mancato.
Tutto ciò di cui avevo veramente bisogno era un abbraccio dato con il cuore e io non me n'ero nemmeno accorta.
Vidi Niall scrivere sul cellulare.
Aveva aggiornato le fans su twitter.
Aveva detto che stavamo tutti un po’ meglio anche se non si avevano notizie di Liam.

Mi sedetti di fianco a lui e lo osservai mentre digitava velocemente il messaggio.
Aveva gli occhi lucidi e finalmente erano tornati a splendere.
Lo abbracciai a lungo, mentre sentivo defluire tutta l’ansia all’interno del mio e del suo corpo.

Niall:”Sei tornata finalmente… mi sei mancata un sacco” mi sussurrò nell’orecchio.

Sorrisi leggermente pensando a quanto fossero dolci quelle parole.
Gli accarezzai leggermente la schiena, così che potesse capire che lo avevo sentito.
Zayn stava finendo di consolare Louis quando mi staccai dal lungo abbraccio.
E finalmente vidi spuntargli un sorriso sulle labbra, era meraviglioso.

Harry:”Ragazzi so che sono stati dei mesi difficili questi, Liam è in gravi condizioni e siamo maledettamente indietro sulle varie tabelle in marcia, ma ora siamo tutti qui. Ci eravamo come fermati, congelati – spiegò Harry gesticolando – ma ora siamo tornati più forti di prima, giusto? Siamo una famiglia e dobbiamo sostenerci a vicenda e tu – disse indicandomi – hai bisogno di una bella mangiata e poi una lunga dormita” disse sorridendo, come per farmi capire che se anche avessi cercato di tirarmi indietro, loro lo avrebbero fatto comunque.

Gli altri tre annuirono, tutti d’accordo con le parole appena espresse dal riccio.
Aspettammo notizie di Liam per diverse ore e alla fine arrivarono.
Era tornato stabile e tutti tirammo un sospiro di sollievo anche se avremmo voluto sentire notizie differenti.
Ma per ora eravamo contenti così.

Mi portarono fuori dall’ospedale e appena oltrepassai l’uscita, l’aria mi riempì i polmoni e fu una sensazione fantastica.
Dei giornalisti cercarono di farci delle domande, ma Zayn li liquidò velocemente dicendo che non si sapeva ancora nulla.
Arrivammo a casa e tutto era così strano.
Gli oggetti erano familiari ma sembravano non appartenermi più dopo così tanto tempo che erano rimasti lì, soli e immobili.
Mangiai qualcosa anche se il mio stomaco non era d’accordo.
Ero troppo abituata a mangiare così poco che quel poco cibo che avevo mangiato mi aveva riempita.
Salendo le scale mi fermai in bagno e, passando davanti allo specchio, mi fermai ad osservare la mia figura, che un tempo veniva considerata bella.
Era così diversa.
Magra, magrissima, per colpa del poco cibo ingerito. Si potevano contare le costole e le clavicole erano molto sporgenti. Il viso era scavato e due profonde occhiaie violacee solcavano il mio viso.
Avevo bisogno di una bella dormita e poi avrei dovuto mettermi in forze iniziando a mangiare meglio.
Le gambe erano doloranti, perché erano sottilissime.
Andai verso le mia camera, mentre per le scale saliva Zayn.

Notò la difficoltà che avevo nel camminare e mi aiutò a raggiungere la mia stanza, nella quale tutto era rimasto immobile come lo avevo lasciato.

C’erano in giro ancora dei vestiti di Liam, il suo orologio era ancora sul suo comodino, così come una foto di noi due, che mi fermai a guardare.

Eravamo felici lì.

Aveva il suo braccio intorno alle mie spalle mentre io gli schioccavo un bacio sulla guancia.
Zayn mi coprì con una coperta e si mise tra me e la foto.

Zayn:”Non dovresti farti più male di quanto tu ne stia già provando” disse, scavandomi nell’anima con quegli occhi intensi.

E forse aveva ragione. Ma il dolore è sempre stato il mio migliore amico.
  
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