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Autore: Live_Dreams    13/05/2014    2 recensioni
Salve, mi chiamo Francesca ed ho un grande sogno per il quale lotto.
Sono dell'idea che se ci credi davvero e lotti con tutte le tue forze prima o poi i tuoi sogni possono realizzarsi e sapete una cosa? E' proprio ciò che mi è successo.
Ad un certo punto mi ritrovai con i miei più grandi idoli a vivere il mio sogno più grande meglio di quanto mi aspettassi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mi svegliai completamente esausta con il rumore della sveglia che suonava già da qualche minuto picchiettando fastidiosamente all'interno della mia testa.
Non riuscii neanche ad aprire subito gli occhi, però alla fine, non so dove, trovai le forze e, con movimenti lenti rudi, protesi il mio braccio verso la sveglia nel comodino accanto a me e la spensi, poi mi alzai per andare a preparare la colazione.
Quando fui in cucina mi accorsi che i ragazzi stavano ancora dormendo, ma non trovai le forze per andare a rompergli le scatole...
Incominciai a preparare la colazione; decisi che avrei svegliato i ragazzi portandogli la colazione in camera.
Quando ebbi finito, con calma, incominciai a mangiare e a bere il mio caffè doppio (anche se per svegliarmi me ne serviva uno MOLTO più forte), poi andai in bagno e mi gettai dell'acqua gelata in faccia per riprendermi un po, allora mi vestii e andai a preparare la colazione per i ragazzi che dormivano ancora.
Presi uno dei vassoi e andai prima da Zayn.
Portai il vassoio tra le mani con brioche e caffè e camminai tranquillamente verso la sua stanza. Quando mi ci ritrovai di fronte l'aprii ed entrai per poi attraversare la stanza cercando di non fare alcun rumore (fortuna che tutti dormivamo con le tende aperte, così potevo vedere dove stavo andando).
Arrivai davanti al letto di Zayn, dormiva con la bocca aperta ed era in una posizione indescrivibile.
Gli diedi un bacio sulla fronte.
Io: "Buongiorno Zayn." Dissi in un soffio di voce quando mi accorsi che i suoi occhi castani si stavano aprendo.
Zayn: "Buon giorno Angy." Mi guardò e si stiracchiò.
Lo guardai stropicciarsi gli occhi umidi per poi sistemarsi in modo eretto sul soffice materasso, protesi il vassoio in sua direzione e alla fine lo poggiai sulle sue gambe.
Zayn: "Oh, grazie Angy. Sei davvero un angelo." I suoi occhi si illuminarono non appena vide il vassoio che si trovava di fronte; sorrise come un bambino senza distogliere gli occhi da esso.
Sorrisi poi mi alzai dirigendomi verso la porta della stanza.
Io: "Vado a portare la colazione anche agli altri." Sorrisi ed uscii.
Quando arrivai in cucina notai Liam già in piedi che stava osservando in modo confuso i vassoi posti sul tavolo.
Io: "Oh Liam, sei sveglio? Stavo venendo a portarti la colazione a letto." Sorrisi.
Lui si voltò e mi guardò, i suoi occhi color caramello si specchiarono nei miei azzurri e un dolce e caldo sorriso si fece spazio in quel viso d'angelo, in fine i suoi occhi ricaddero nuovamente sui.
Liam: "Ah grazie piccola. Sono mattiniero." Sorrise e con il dito indice indicò uno dei vassoi. "Questo è il mio?" Chiese indicando quello dove c'era meno roba.
Io: "Si, gli altri sono: uno di Niall, perché mangia il doppio di tutti e l'altro per Harry e Louis, ho usato un vassoio unico." Risposi sorridendo e ricevendo un altro splendido sorriso di rimando.
Lo osservai mentre si sedeva delicatamente davanti al suo vassoio. Solo dopo che si fu seduto i suoi occhi ricaddero nuovamente sui miei osservatori.
Liam: “Grazie di nuovo!” Sorrise un'ultima volta facendomi scaldare il cuore e alla fine incominciò a mangiare.
Avanzai verso Liam per afferrare il vassoio di Louis ed Harry e mi precipitai nella loro stanza, sperando che Harry fosse vestito, ma così non era.
Aprii la porta della stanza un po insicura e guardai Harry notando immediatamente le gambe nude che fuoriuscivano dalla coperta ormai stropicciata ai piedi del letto. Arrossii di colpo di colpo costringendomi a bloccare lo sguardo per non andare oltre, voltai la testa dalla parte opposta alla sua visuale, camminai cautamente verso di lui in modo da non andare a sbattere da nessuna parte e, quando finalmente lo raggiunsi, lo coprii.
Tirai un sospiro di sollievo e finalmente voltai la testa perdendo lo sguardo in quel visino d'angelo che dormiva, le mie pupille poi si puntarono sul moretto accanto a lui, decisi di andare in sua direzione e così feci.
Mi avvicinai all'orecchio di Louis.
Io: "Buongiorno Loui." Sussurrai con voce flebile e dolce.
I suoi occhi blu mare si aprirono lentamente mostrandosi in tutta la loro profondità, mi ci persi per un istante ma mi ripresi quando vidi spuntare un dolce sorriso sul suo volto. L'osservai sorridendo mentre si stiracchiava in modo bizzarro.
Louis: “Buongiorno!” Sussurrò in fine a sua volta con voce ancora impastata dal sonno.
Io: "Vi ho portato la colazione, svegli tu Harry? Non voglio rischiare di vedere altro." Risi leggermente contagiando Louis che dovette trattenersi. Gli porsi il vassoio sulle ginocchia e lentamente uscii dalla stanza mentre la sua risata soffocata continuava ad echeggiare.
Tornai tranquillamente in cucina per rincontrare nuovamente gli occhi da cerbiatto di Liam, afferrai l'ultimo vassoio rimasto colmo di roba da mangiare e tornai in dietro dirigendomi verso la stanza di Niall.
Sapevo che svegliarlo sarebbe stato complicato, un brivido di eccitazione mi pervase quando constatai che stavo mettendo me stessa alla prova cercando di svegliarlo. Dovevo vincere io!
Entrai nella stanza lentamente osservandolo da lontano.
Era disteso nel suo letto girato su di un fianco, nel lato opposto al mio rivolto verso le finestre che facevano entrare una luce fioca e offuscata per via delle tende che le ricoprivano. Osservai la sua sagoma da dietro e notai le possenti spalle che lo sostenevano, seguii tutta la linea del suo corpo e sorrisi divertita immaginando la sua faccia mentre dormiva. Mi avvicinai al letto ed appoggiai il vassoio sul comodino accanto ad esso per poi salire con le ginocchia nella parte del letto di Liam fino a raggiungere la schiena di Niall.
Io: "Niall?! Niall svegliati!" Sussurrai dolcemente al suo orecchio sperando che potesse bastare ma, ovviamente, non ci fu alcun tipo di reazione da parte sua.
Scesi dal letto sbuffando, sentendo l'eccitazione di prima farsi nuovamente viva dentro il mio stomaco, presi il vassoio ed andai dall'altro lato del letto, in modo da vedergli il volto.
La luce del sole lo illuminava e rendeva la sua pelle lucida, evidenziando il lieve sudore che lo ricopriva. Aveva gli occhi bagnati, tipico di chi sta dormendo, tra le sue corte ciglia minuscole gocce brillavano come diamanti, i capelli biondi e completamente arruffati, tipico di chi si muove molto mentre dorme, la bocca socchiusa con quelle labbra perfettamente rosee e carnose al punto giusto, le mani sotto il cuscino e le gambe strette verso il petto, il suo leggero respiro calmo e frequente mi fece rabbrividire, il suo corpo era immerso sotto le coperte ed emanava calore, persino essendo così lontana lo percepii.
Arrossii all'improvviso e un brivido mi percosse la schiena, le mani incominciarono a sudarmi e il battito del mio cuore accelerò all'improvviso.
Ma cosa mi stava succedendo? Come mai mi sentivo così strana alla vista di Niall in quel momento?
E' uno dei miei idoli si, è normale che un po fossi nervosa con tutti, ma non era mai successo con gli altri, non era successo neanche all'inizio con lui.
'Non sarà mica che....Che mi piace Horan?!
No, Francesca non deve accadere questo. Niall è un tuo amico, e poi non ricambierà mai i tuoi sentimenti, non puoi innamorarti di lui, lui è fantastico, è famoso, è stupendo, tu non sei nessuno, sarebbe solo un sogno impossibile.'
Mentre ero imbambolata a guardare quella meraviglia che dormiva illuminata dalla luce del sole notai uno scatto e ad un tratto i suoi occhi azzurri si spalancarono lentamente facendomi morire per un istante.
Sentii il battito del mio cuore fermarsi di colpo, sensazioni mai provate prima mi sovrastarono tutto d'un colpo. L'intensità di quegli occhi color ghiaccio mi penetrò nel sangue, il tempo sembrò fermarsi, quegli attimi sembravano interminabili.
Niall: "Ehi, Buongiorno." Disse strizzando quegli occhi profondi come il mare.
Rimasi pietrificata per un attimo, poi mi ripresi, scossi la testa cercando di scacciare quei pensieri e tornare alla normalità.
Io: "Ehhhm... t-t-ti sono venuta a portare l-la colazione." Balbettai terrorizzata.
Niall mi guardò stupito e rise dolcemente facendomi avvertire un blocco piacevole all'altezza dello stomaco.
Niall: "Grazie mille Francesca." Sorrise. Quel sorriso mi fece rabbrividire, era un sorriso fantastico, l'avevo sempre pensato, anche guardandolo in foto, ma non era mai stato così... così intenso come in quel momento.
Mi persi in quel sorriso, poi tornai in me quando lui mi prese il vassoio dalle mani. Le nostre mani si incrociarono e il mio corpo rabbrividì nuovamente, ma questa volta più lentamente, dalla punta dei piedi, fino alle punte dei miei capelli scuri, era un brivido estremamente piacevole.
Tolsi immediatamente le mani lasciandogli il vassoio e me ne andai alla svelta mentre lui mi guardava confuso.
Mi appoggiai ad una parete toccandomi il cuore appena fui uscita dalla stanza e cercai di ristabilire il battito cardiaco e tornare alla normalità. Aspettai qualche minuto, poi mi diedi degli schiaffetti e cercai di cancellare ogni singola cosa successa.
Mi diressi verso la cucina e raggiunsi gli altri, Stavano lavando piatti e tazzine. Senza neanche guardarli attraversai il corridoio di fretta fino ad arrivare alla mia stanza. Non mi accorsi nemmeno della voce di Liam che ripeté il mio nome un paio di volte.
Liam: "Ma che gli prende?!" Sentii pronunciare quelle parole ma non ci feci caso, mi truccai come se nulla fosse e tornai di là, costringendomi a far tornare tutto normale.
Grazie all'arrivo improvviso di Paul, che arrivò nell'esatto istante in cui io ritornai dai ragazzi con il cuore ancora a mille, non dovetti affrontare nuovamente gli occhi di Niall e i brividi che essi mi causavano. Fummo costretti ad uscire di casa e andare tutti in una sala televisiva. Dovevamo annunciare al pubblico la mia partecipazione ai prossimi concerti dei one direction.

Arrivati in quello studio entrammo in un enorme sala piena di telecamere, macchine fotografiche, fili e persone ovunque.
Paul andò spedito verso un signore che parlava ad un'attrice che aveva sbagliato la sua battuta.
Paul: "Nicolas!" Andò ad abbracciarlo dopo che l'altro, accorgendosi di lui, si era voltato urlando il suo nome e aveva aperto le braccia per accoglierlo.
Nicolas: "Sei venuto per la registrazione della pubblicità giusto!?" Sorrise e Paul annuì.
Li vidi venirci in contro con passo deciso, Paul ci presentò Nicolas che subito dopo ci accompagnò in un'altra sala; era molto simile a quella precedente, ma era molto più piccola e rivestita con delle poltrone piccole e rotonde rivestite di pelle bianca poste davanti alle telecamere e con uno sfondo azzurro che le precedeva.
Ai ragazzi venne dato un microfono di quelli che si posizionano dietro l'orecchio, un ragazzo alto e biondo sulla trentina li aiutò a sistemarli per poi allontanarsi da loro.
Osservai i ragazzi che si sistemarono in modo calmo e rilassato sulle poltrone mentre scherzavano e ridevano tra di loro. Mi salutarono con la mano mentre sorridevano. Sorrisi a mia volta per poi salutarli, io non dovevo apparire nelle riprese, il mio compito era quello di assistere.
Rimasi con Paul che mi indicò una poltrona in pelle nera che si trovava in fondo alla stanza. Sarei dovuta rimanere lì fino al termine delle riprese.
Annuii a Paul e mi diressi verso la poltrona per poi accomodarmi su di essa, incominciai poi ad osservare i ragazzi.
Gli diedero i copioni con su scritte le rispettive battute e gli spiegarono bene le mosse che avrebbero dovuto fare e la struttura della pubblicità che doveva venire più o meno così:
Ragazzi: "Salve!" Gesto con la mano. “Noi siamo i One Direction!” Sorrisone sui volti di tutti.
Louis: "Come forse già saprete, abbiamo indetto, qualche mese fa, un concorso che invitava a partecipare tutte le directioners."
Breve video dei provini delle partecipanti al concorso.
Liam: "Le partecipati dovevano presentarsi ad un provino e cantare una nostra canzone ad una giuria appositamente selezionata. Chi fosse stato ritenuto più adatto a cantare con noi avrebbe avuto la possibilità di far parte dei One direction per ben tre mesi." Altri video delle partecipanti.
Harry: "Dopo la decisione presa ed una competizione tra due fenomenali directioner, abbiamo fatto la scelta finale."
Niall: "Parteciperà a qualunque nostra comparizione. La ragazza in questione si chiama Francesca e potrete conoscerla durante il nostro prossimo concerto."
Ragazzi: "Speriamo l'accogliate a braccia aperte."
Saluto dei ragazzi. Fine.
Non sembrerebbe una cosa complicata e rimasi sull'attenti aspettando il momento in cui sarebbe finito tutto, ma ci vollero esattamente 5 ore per far venire delle buone riprese, e in più c'era da contare anche il tempo che avevamo impiegato per pranzare tutti insieme.
In quelle 5 ore di prova io rimasi in un angolino e mi ritrovai a riflettere, sommersa nelle voci della mia testa.
Guardai Niall e il mio cuore incominciò a battere all'impazzata, in una mossa involontaria, i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce, vedevo ogni cosa di lui fantastica e perfetta ora, non so cosa fosse cambiato ma qualcosa di diverso c'era.
Non mi ero mai sentita così, quei sorrisi che si aprivano sul volto senza motivo apparente, i brividi su tutto il corpo quando in realtà non faceva per niente freddo, il cuore che accelerava di colpo i battiti facendomi mancare il respiro.
Mi soffermai a pensare a tutti i momenti passati con lui e nella mia mente incominciai a riviverli ma tutto mi sembrava differente.
Mi ritrovai a sorridere come una sciocca soffermandomi a pensare alla sua risata contagiosa, quasi mi sembrò di sentirla proprio in quel momento, ma fermai all'istante ogni mio pensiero scacciandolo duramente. Era solo una cosa impossibile, dovevo scacciare i miei pensieri, non c'erano speranze, siamo troppo differenti, viviamo due vite completamente diverse, lui era un cantante, una star, e io chi ero? Una ragazzina che non smetteva mai di sognare. Non ero nulla di più e non sarei mai stata abbastanza.
Mi bloccai in un istante schiacciata dai miei pensieri fin troppo giusti, poi mi feci forza e la determinazione si impossessò di me. Ce la potevo fare sono una ragazza forte e so controllare le mie emozioni, anche se non erano mai state così potenti da essere in grado di controllare la mia mente.
Tra i mille pensieri e la stanchezza nelle ossa mi addormentai senza che nessuno potesse accorgersene.









Eccomi qui con un altro capitolo :)
Spero davvero che il capitolo vi piaccia, io personalmente mi sento orgogliosa della descrizione del fantastico Horan. <3
Mi aspetto un paio di recensioni per questo capitolo. Vi prego non mi deludete, ci tengo tanto!
Grazie per il sostegno. Un bacio <3

 

  
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