Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Averyn    28/07/2008    2 recensioni
"Guardò Draco Malfoy, seduto un paio di banchi indietro, che guardava fuori dalla finestra strofinandosi il naso contro la piuma con aria assente. E poi, d’improvviso, come attraversata da un lampo, le venne in mente che poteva essere stato lui a scriverglielo, e suo malgrado, si sentì bene quando lo pensò. Ma, ragionandoci ben bene, capì che non poteva essere effettivamente lui, perché lui non l’avrebbe mai fatto, così come non l’avrebbe fatto lei."
Anno 1998, anno successivo alla battaglia decisiva contro Voldemort. Hermione è l'unica del trio a tornare ad Hogwarts, decisa a predere il suo M.A.G.O. insieme alla sorella di Ron, Ginny. E siccome l'erba cattiva non muore mai,fa il suo ritorno in scena anche Draco Malfoy. Non vogliono ammetterlo, ma tutti e due sono completamente cambiati e sapranno di esserlo solo.... sotto la pioggia. Ma forse tutto quello che accadrà sarà solo una bugia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hp di Averyn 3

CAPITOLO III

Hey, svegliati! Dai, coraggio!-

Eh? Che succede? Che ore sono?-

Hermione era balzata sulla poltrona, davanti a un fuoco ancora sufficientemente scoppiettante, con davanti una Ginny Weasley resa sinistra dalle fiamme dietro di lei. Sentiva un gran mal di testa e, a giudicare dall’oscurità della sala, doveva essere perlomeno ancora buio.

Sono le tre del mattino!- la informò Ginny, preoccupata. Le sembrava di ascoltarsi con quello stesso tono quando parlava ad Harry e Ron, fino a qualche anno prima, che ormai era lontano come un’altra vita o un passato che non gli apparteneva. – Hai lavorato tutta la notte!

Sì,- rispose Hermione, guardandosi intorno. Gli occhi erano ancora addormentati, e aveva una gran voglia di andare a dormire. Rivolse un’occhiata sorpresa a Ginny.- Ma tu non dovresti essere a letto?

Ginny scrollò le spalle con uno sbuffo. Le sembrò terribilmente Malfoy in quel momento, anche se con lui lei non centrava niente. – Beh, non sono riuscita a dormire. Mi sono svegliata e non eri a letto…

…. Così hai deciso di scendere a controllare!- completò Hermione per lei. – Beh sì!- confermò Ginny, la fronte aggrottata. Poi suoi occhi si abbassarono, puntando su un libricino aperto proprio ai piedi di Hermione. La ragazza lo osservò con aria curiosa, chinandosi per prenderlo, ma l’altra fu più veloce e glielo sfilò da sotto il naso, o per essere più precisa, dalle dita.

Cos’è?- chiese,incuriosita. Ad Hermione la turbava il sorriso furbo che le si era formato sulla faccia. Non voleva che sapesse che trovata Draco Malfoy un tipo affascinante, non avendoglielo mai confidato, né voleva che venisse alla luce in qualche modo, perché come si sapeva i Weasley e i Malfoy erano nemici da secoli. Non voleva procurarle un qualche shock. Si chiedeva come avrebbe reagito Ron che si fosse trovato lì in quel momento, al posto di Ginny, ma informato di tutto: come minimo non le avrebbe rivolto più la parola.

Niente.- disse. Ginny la osservò, scettica; era chiaro che era difficile ingannarla.

Non è vero.- ribattè con una verità disarmante, ma ancora incuriosita.- Da quant’è che hai un diario segreto?-

Da adesso!-

- Pensa da solo?

No!

Ok. Basta che non ti possegga.

Già. Andiamo a letto, sono stanca.

E la ragazza si alzò, tenendo salda la presa del diario nella sua mano, salendo le scale che portavano al dormitorio delle femmine, seguita da Ginny. Questi si addormentò quasi subito ed Hermione aprì il suo baule, mettendo al sicuro il suo diario, ricordandosi in futuro di fare più attenzione a non addormentarsi davanti a camini scoppiettanti.
Ripensò a quella sera il pomeriggio seguente, quando scese nei sotterranei per la lezione di Difesa insieme a Ginny. Pensò anche al bel viso di Draco Malfoy, e che tra poco l’avrebbe rivisto. Fu con aria distratta che oltrepassò la soglia che la portava nell’aula, e fu con aria assente che sfogliò le pagine, finché qualcosa non cadde dal libro. Hermione si chinò per raccoglierlo, e notò che era un pezzo di pergamena. Rigirandolo tra le dita, notò che c’era una scritta. La lesse.
 
HERMIONE, DEVO VEDERTI. VIENI SULLA TORRE DI ASTRONOMIA DOMANI NOTTE.
P.S ATTENTA A GAZZA.
 
Beh, pensò Hermione, almeno non c’era il dubbio che fosse rivolto a lei. Ma non sembrava la grafia né di Ron, né di Harry ( anche se le sembrava improbabile che potesse trattarsi di uno dei due) né di Ginny,né di qualcun altro che conosceva. Se veramente si trattava di Ginny, non capiva perché sarebbero dovuti andare fino alla Torre di Astronomia per parlare. Avrebbe potuto farlo benissimo nella sala comune o in qualunque altro posto. Guardò Draco Malfoy, seduto un paio di banchi indietro, che guardava fuori dalla finestra strofinandosi il naso contro la piuma con aria assente. E poi, d’improvviso, come attraversata da un lampo, le venne in mente che poteva essere stato lui a scriverglielo, e suo malgrado, si sentì bene quando lo pensò. Ma, ragionandoci ben bene, capì che non poteva essere effettivamente lui, perché lui non l’avrebbe mai fatto, così come non l’avrebbe fatto lei. Appallottolò il piccolo pezzo di pergamena e lo mise dentro il libro in modo che Ginny non lo vedesse. Sentiva che la faccenda riguardava strettamente lei e non voleva coinvolgere altre persone. Valeva davvero la pena andare a un appuntamento di una persona che non si era firmata nemmeno? Quando suonò la campanella, Hermione e Ginny rimisero la loro roba nelle borse e uscirono dall'aula. La folla era fuori dall'aula a parlare, chiacchierare e lui era lì, da solo e smarrito, che guardava fuori dalla finestra. Ed Hermione si fermò ad ammirare il suo bel viso lungo ed appuntito, i suoi capelli chiari e la carnagione pallida. E poi, lui la guardò e lei provò la stessa sensazione di quando l'aveva considerato un possibile candidato come autore del biglietto. E poi, timidamente, un sorriso si fece largo sul viso del giovane, il sorriso che le aveva mostrato quando erano da soli, chiusi nella Stamberga Strillante. Hermione si sentì stupida e, leggermente, anche sul suo viso comparve un piccolo sorriso. - Hermione!Hermione, ma dove guardi?- Era la voce di Ginny he la risvegliò dai suoi pensieri. - Niente, Ginny. Andiamo.- Non sapeva spiegarlo. Ma dopo quello che era accaduto,il rapporto tra lei e Malfoy era profondamente cambiato, forse il modo di vedere le cose aveva subito una mutazione. Quello non era più Draco Malfoy. Draco Malfoy era arrogante, superbo, faceva battutine stupide solo per attirare l'attenzione e, inoltre, se non la cosa più importante, era un gran razzista. O forse lo faceva così solo per farsi accettare dalla sua Casata? No, si rispondeva Hermione, Malfoy aveva ricevuto una educazione di questo tipo e ne era sempre stato convinto. Si vedeva. Quel pomeriggio, andò in biblioteca per cercare un libro sul suo saggio di Storia della Magia. Poggiò la sua borsa su un tavolo e cercò nello scaffale vicino e, dopo un'intensa ricerca, lo trovò e, soddisfatta, se ne andò. Solo a metà strada si accorse di essersi scordata l'astuccio in biblioteca e fece per tornare a prenderlo, ma evidentemente ci aveva pensato già qualcun altro. - Granger! Hey Granger!- una voce ben conosciuta la chiamava. Hermione si voltò molto lentamente verso di lui. Aveva il suo astuccio in mano. - Hai dimenticato questo!- disse, avvicinandosi a lei e porgendogli l'oggetto. La ragazza lo prese e lo mise nella cartella. - Come mai così gentili,Malfoy? - Non sono affatto gentile - disse l'altro, storcendo il naso, come disgustato dalla prospettiva - hai solo scordato un astuccio ...- - ...Perchè non saresti mai e poi mai disposto ad essere gentile con una sudicia mezzosangue come me, giusto?- finì per lui Hermione; era fin troppo semplice indoviare ciò che avrebbe detto. Draco fece un sorriso beffardo e soddisfatto. - Più o meno. E comunque, non farti strane idee su quello che ci siamo detti le ultime volte. Per me in realtà quell'incontro avvenuto a Hogsmeade non significa niente. Volevo solo punzecchiarti.Capito? Tu non mi interessi e non ho intenzione di star dietro ad una mezzosangue,anche se mi avesse salvato la vita cento volte. - Ma la giovane non era del tutto convinta delle sue parole; diceva così solo per mantenersi una reputazione, ma nei fatti faceva tutto il contrario; ed Hermione era sempre più convinta che in qualche modo, che avesse scritto o non scritto lui quel biglietto, Draco Malfoy era interessato a lei. Nei giorni seguenti, non ebbero modo di parlarsi; e chissà perchè, le parole di Malfoy avevano fatto breccia nel suo cuore, nonostante sapesse che in realtà non erano affatto vere. Ed intanto si chiedeva chi fosse l'autore del biglietto.
 
*
 
E la sera tanto temuta dell'appuntamento al buio arrivò. Era una notte stellata, quella che era riflessa attraverso la finestra del castello. La ragazza avanzava stringendo la bacchetta che illuminava il suo percorso. Aveva un’aria temeraria sul volto, era pronta a combattere se si fosse rivelata una trappola, ma era anche pronta a riderci su se si fosse trattato di uno scherzo. E intanto, pensava a Ron, il suo dolcissimo Ron. E poi c’era Draco, questo nuovo Malfoy enigmatico. Che doveva pensare?
Con un sospiro che le appesantiva il cuore, prese a salire le scale che portavano fin su alla Torre di Astronomia,stringendo la bacchetta più che poteva per farsi coraggio. Doveva ammetterlo, non le piacevano questi cosiddetti appuntamenti al buio. Era arrivata alla porta. Tese la mano tremante e, con il cuore che le era preso a battere come poche volte nella sua vita, quasi un urlo straziante, aprì la porta. Quello che vide davanti ai suoi occhi la riempiva di gioia, perché l’aveva sospettato. Ma, allo stesso tempo, la rendeva ancora più confusa.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Averyn