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Autore: Gx_Gse    28/07/2008    3 recensioni
Edward non ha mai conosciuto Bella, ma una nuova ragazza si aggira per la scuola di Forks, insieme alla sua migliore amica e sorellastra... Che succederebbe se lei sapesse già dei vampiri, e la su amica gli uccidesse??
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Emmett Cullen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Terzo - Per Averti Qui...

“Rooooox. Io vado ok??”

  “Va bene!”  dissi dal salone dove ero intenta a guardare un video musicale.

Era di Usher. E decisi che era meglio guardare Usher che fare i compiti.

Ma come mai quel tizio, dopo essere stato chiuso dentro un locale, prende e si mette a cantare.

Io se ero lì, con quel buio, piuttosto facevo l’impronta tipo gatto Silvestro per uscire, ma non mi mettevo a cantare.

Dopo 1 minuto mi annoiai e spensi.

Salì sopra, in camera, e presi il mio borsone dove avrei messo tutte le cose da portare alla mia amica.

Presi il blocchetto e cominciai a mettere le cose.

  “Cerotti” presi la penna e misi una v vicino “fatto”.

Mi ci vollero circa 30 minuti per mettere tutto quello che mi aveva scritto, e più che una ragazza, sembra dovesse mangiare una mandria di bufali affamati.

 

La sera tornammo a casa alle 3 di notte visto che una persona mi aveva chiesto di aiutarla. Ma aiutarla come che non sapevo fare niente?

In pratica avevo passato la serata seduta su un masso a guardare scene dell’horror.

Forse era meglio Usher.

 

  “Rox, dai svegliati, Rooox, dai svegliati”

Se quella mattina aprì gli occhi era solo per trovare la sveglia e buttargliela addosso.

Così feci, poi gli richiusi e mi girai dall’altra parte.

Sentì solo un “Ahi” detto piano, come per non farsi sentire.

A quello mi venne da ridere.

  “Che ridi?”

  “Dì la verità, ti ho presa!” dissi guardandola

  “No” lo disse facendo la smorfiosetta.

A quel punto risi ancora. Poi mi alzai e decisi che era davvero tardi per sentire una delle sue stupidaggini.

 

Mi vestì velocemente mettendo giusto il jeans, le mie amatissime converse e un dolcevita.

Poi scesi giù.

  “Ma’ e Ash?”

  “è ancora di sopra”

  “e meno male che ero io quella in ritardo...!”

Poi mi girai e vidi la bionda scendere.

  “Finalmente!”

Quando salimmo in macchina lei mi guardò curiosa.

  “Perchè mi guardi così?”

  “Mmmm...”

  “che c’è? È irritante..”

  “stanotte...”

  “si?!” stanotte, oddio, meglio non ricordare. Avevo fatto un sogno alquanto “strano” se così si poteva definire.

  “ti sei messa a ridere nel sonno...”

A quella cosa abbassai la testa e arrossì violentemente.

  “fermati!”

  “come?”

  “Rox, ferma l’auto!”

Di scatto mi fermai e la vidi scendere e venire dalla mia parte.

Mi aprì la portella.

  “Scendi...”

  “Come?”

  “uffa, ma che hai oggi?” poi si avvicinò a me ed alzò la voce “ho-detto-scen-di!”

Io scesi dall’auto e la vidi sedersi al mio posto.

  “Guido io, tu hai la testa chissà dove...”

Decisi di non controbattere. Se non altro, era vero.

Ash diede gas e poi partì. All’inizio sembrava guidasse un ubriaca, poi prese il ritmo.

Quando vidi che andava meglio, guardai fuori dal mio finestrino.

Gli alberi sfrecciavano veloci.

Mentre “ricordi” riempiva l’aria con le sue note.

Appoggiai la testa al vetro.

Le risate fra di noi... mille discussioni e instanti di follia...

Guardavo ancora fuori, quando sul lato della strada vidi una moto ferma.

Subito alzai il capo e la seguì con lo sguardo.

  “che guardi?” disse Ash distogliendo lo sguardo dalla strada.

Poi guardò nuovamente, visto che si sentì un “bum” e tutt’e 2 finimmo quasi con la faccia sul paraurti.

  “Ash...” gridai arrabbiata.

Subito uscimmo fuori.

La nostra macchina si era leggermente ammaccata, ma anche quella davanti, sul retro però.

Quello che guidava l’auto davanti scese.

  “Madò, minimo ci fa una denuncia questo...”

  “Uffa, la macchina e mia e tu hai tamponato una jeep, quella che si dovrebbe preoccupare sono io...”

Il ragazzo ci venne incontro.

  “ciao” disse guardando Ash.

Mentre io la guardavo senza capire.

  “Ciao... aspetta, ho tamponato la tua macchina?”

  “proprio così, certo che io ti venivo addosso, ma non con la macchina!”

  “Ah beh si...” era un po’ arrossata “scusa...”

  “Non preoccuparti!”

  “sul serio?”

  “si... ma questa me la paghi...” disse avvicinandosi a lei.

  “Bene, allora noi andiamo...” dissi tirando Ash per il giubbotto.

  “Ci vediamo a scuola” disse lui e poi tornò in auto.

  “Ash!” dissi un po’ più forte visto che la mia amica era rimasta impalata a guardare il ragazzo mentre saliva in macchina.

  “Ash, mi sto innervosendo...”

  “si scusa” disse per poi salire in auto.

  “sai che faccio? Guido io che è meglio, prima che mi fai fare qualche altro incidente...”

Lei fece il faccino da cane bastonato.

  “Daiii. Guiderai un’altra volta!”

  “Ok” fece lei ancora con il faccino triste “Comunque che stavi guardando?”

Solo ora mi ricordai..

La moto...

Quella moto...

Dove ero salita chissà quante volte...

  “Niente così...”

Lei fece spallucce e si mise a guardare fuori.

  “Comunque non ci vado più alla gita...”

  “Fai bene...”

 

 

Dopo un po’ arrivammo a  scuola.

Parcheggiai e poi dallo specchietto guardai dietro, la Volvo era già lì.

Cominciai ad agitarmi alla sola vista di quel ragazzo appoggiato al cofano della sua macchina.

Poi mi decisi e scesi.

  “Ciao” mi disse quando passai vicino a lui.

  “Ciao...”

  “Come va?” indicava la mano.

E certo, mica gli interessa qualcos’altro. E che se mi sono fatta male si sente male tutto qui.

  “Meglio...” poi continuai a camminare.

La vidi ferma lì, quella moto.

Il suo conducente era appena sceso e si era tolto il casco.

Intanto io per non fare una figura come l’altra volta decisi di andarmene e lasciar perdere.

 

 

Oggi come prima ora c’era educazione fisica. Ovviamente quella che odiavo di più. Allora finsi un giramento di testa e mi sedetti in panchina.

Guardavo gli altri giocare, e posai lo sguardo alle porte trasparenti della palestra. Lo vidi passare...

Si proprio lui...

No... non era possibile...

Ma quella specie di sogno fu interrotto dalla pallonata che mi arrivò in piena faccia.

Per un attimo non capì niente. mi misi le mani sul viso, sperando che quel dolore cessasse, ma sentì solo il professore dire che se volevo potevo uscire fuori.

Oh grazie, pensavo che sarei dovuta rimanere lì dentro!

Velocemente mi alzai e raggiunsi la vetrata per poi uscire e spingerla con forza, molta forza, che fece un fracasso tremendo e per di più mi fece ritornare quel leggero dolore alla mano.

 

 

Mi ritrovai nel cortile, e mi sedetti sul piccolo scalino di marmo.

Poi pian piano cominciò a piovere, quella pioggia leggera e fastidiosa, che sembra pungerti.

  “è successo qualcosa?”

Una voce del tutto inumana e soave mi parlò da dietro.

  “si...” dissi senza guardarlo, avevo capito chi fosse “la mia vita era già abbastanza incasinata ma Forks ha deciso di rendermela peggiore...”

  “che brutta cosa...” disse scherzando e sedendosi vicino a me.

Io feci un cenno con la testa.

  “e pensi che una polmonite aggiusterebbe le cose?”

  “come?” mi girai e lo guardai, cosa che non avrei dovuto fare.

Mi persi nei suoi occhi, mi persi nel topazio, mi persi nell’immenso...

Immenso che avrei tanto voluto attraversare...

  “Se resti ancora sotto la pioggia senza giubbotto te ne prenderai una...!”

E mi tese il suo.

Io lo presi.

  “Grazie, ma ora tu...”

  “Non preoccuparti per me...”

Io mi girai e guardai nuovamente davanti a me.

Decisi che tenere per avere la coda faceva freddo, allora tolsi l’elastico e la prima cosa che mi venne in mente era di metterlo nel giubbotto.

I miei odiosi boccoli scesero fino a raggiungere il colletto.

  “Rox...”

Una voce...

Un suono flebile...

Quel suono detto, un po’ con stupore, un po’ con felicità...

Perchè?

Felicità per cosa?

Mi girai.

Lui era lì, in tutta la sua perfezione, in tutta la sua bellezza... in tutto...

 

Spazio Autrice

 

Allora... so che questo non è un gran che, ma ne avevo bisogno... vi spiego, un capitolo di transito... non vi preoccupate... tra poco arriva il bello... ma voi avete capito chi è che ha chiamato Rox?

 

Bella4 : Sono contenta che ti sia piaciuto, anche se più dell’altro. Forse è un meglio, significa che vado in salita...di questo che ne pensi?

p.s. volevo ringraziarti per aver messo la ff fra i preferiti... tanks...

kiss kiss...

 

alexandrathebest: Ehi tesorooo... sono contenta che ti sia piaciuto...

Rosalie, come ti ho spiegato, c’è, ma infondo mica Ash si è messa con Emmett. Tu come li vedresti insieme? Ti è piaciuto il chappy?

Baci8...

 

BlackEyes: Amoooore... eh lo so che ti piace, hihi...

Di questo che ne pensi? È concentrato sulla tua coppia preferita no?!

Uno smack maxi....:)...

 

E ringrazio anche tutti quelli che l’hanno letta...

Alla prossima...

 

Gx_Gse

  
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