Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Imyoursmaljk    16/05/2014    1 recensioni
Nella vita di Sunshine non c'era mai stato molto per cui sorridere: la perdita di suo padre, madre e nonna costantemente in conflitto e l'adozione di una sorella le rendevano la vita praticamente impossibile. La sua vita era dipinta su era tela monotona che comprendeva i suoi corsi di letteratura all'università e le chiacchiere inutili con il suo migliore amico Zayn. La sua vita cambiò radicalmente all'arrivo del nuovo vicino, Louis Tomlinson; un ragazzo solare, pieno di vita e sempre con un sorriso stampato sulle labbra. Ma, dietro quel sorriso che tanto ostinava far vedere a tutti, nascondeva qualcosa? 
 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-FORGIVE-

Se era possibile vedersi? Certo, per lei avrebbe fatto qualsiasi cosa ma forse Sunshine non era consapevole di questo. Si erano dati appuntamento al solito bar e Zayn era lì da venti minuti. Se prima era un ritardatario, adesso era quello che si presentava in anticipo agli appuntamenti. Questo era uno dei suoi tantissimi difetti che era riuscito a migliorare, per fortuna. Non sapeva di preciso cosa gli avrebbe detto ma se Sunshine gli aveva chiesto di incontrarsi qualcosa doveva esserci, ne era sicuro. Zayn sperava con tutto sè stesso che non gli dicesse che doveva sparire dalla sua vita, di non cercarla più; sapeva che Sunshine non era una persona che dava gli addii via messaggi, preferiva farlo di persona anche se questo lo rendeva più doloroso e questa consapevolezza lo rendeva sempre insicuro e nervoso.

Iniziò a pasticciare la salvietta con stampato sopra il marchio del bar e provò a fare un piccolo cigno di origami ma senza successo. Pescò un'altra salvietta e fece la prima piega quando all'improvviso il posto di fronte a lui si occupò. «Ciao» salutò la mora col capo basso. Lui accennò un sorriso forzato e stropicciò completamente la salvietta tra le mani. «Come stai?» chiese in un sussurro il ragazzo. Sunshine alzò lo sguardo facendo incontrare i suoi occhi con le iridi scure del pakistano. «Sono stata meglio» buttò lì, «e tu?» Zayn annuì leggermente in segno di aver capito e poi rispose. «Anche.» Tra loro calò il silenzio, tanto che si sentiva perfettamente lo sbattere delle tazzine e il chiacchierio dell'altra clientela nel bar.

L'aria era abbastanza tesa e l'imbarazzo non rendeva migliore affatto la situazione. «Zayn, guardami» sussurrò Sunshine. Il moro alzò lo sguardo quasi come se si vergognasse di guardarla nel viso. «Non ti ho fatto venire per sbatterti in faccia che ti sei comportato come perfetto idiota, no» iniziò la ragazza e poggiò la mano su quella di Zayn che in quel momento stava distruggendo nervosamente la salvietta, «ti ho fatto venire per dirti che ti perdono.» Zayn inghiottì a vuoto, non credendo alle parole uscite dalla bocca della ragazza. «N..non sei arrabbiata?» chiese balbettando e Sunshine storse le labbra.

«Certo che lo sono, e sono anche parecchio ferita a dir la verità ma non importa» confessò stringendo ancora più forte la mano del ragazzo. «Come fai a perdonarmi? Ti ho fatto del male, ti-» cercò di dire sporgendosi verso di lei sul tavolo, catturando pure con l'altra mano quelle di Sunshine ma fu interrotto. «Lo so» disse, «ma l'hai fatto soltanto perchè ti serviva aiuto. So che non era tua intenzione ferirmi ed è per questo che ti perdono. Tutti meritano una seconda possibilità, tu in primis» gli sorrise. Si sentiva contento, sollevato e se fosse stato per lui si sarebbe messo ad urlare per la gioia ma non gli sembrava il caso. Sunshine continuava a massaggiargli le nocche con delicatezza e nei suoi gesti non c'era nessuna rabbia. Zayn le carezzò la guancia e la guardo dritto negli occhi vedendoli luccicare. 

«Posso baciarti?» chiese Zayn come se non avesse più il permesso di poterlo fare e Sunshine annuì con un piccolo sorriso. Gli sfiorò semplicemente le labbra, questo gli bastò per sentirsi di nuovo vicino alla ragazza. «Sun?» mormorò il moro. «Mhh?» «Verrai lo stesso con me alla festa dei miei genitori come la mia ragazza?» azzardò. Forse era stata una domanda stupida da porre ma voleva sapere, doveva sapere se le cose tra loro due erano rimaste come prima. «Certo, perchè non dovrei venire?» alzò le spalle. Zayn annuì e riprese la salvietta tra le mani.

«Ci sarà anche lui» la informò. Era una cosa futile da dire ma secondo Zayn era naturale invitare il suo migliore amico alla festa, anche perchè Trisha e Yasar lo avevano conosciuto durante questi mesi e Louis come al solito aveva conquistato tutti con il suo fascino. Ovviamente, però, se a Sunshine avesse dato fastidio la sua presenza gli avrebbe chiesto gentilmente di non venire e di sicuro lui avrebbe capito. «Zayn, non importa. Anche lui merita una seconda possibilità» rispose tranquillamente. Era un buon segno?, non lo sapeva ma forse ben presto lo saprà.

* * *

Nonostante la sala fosse enorme Louis stava morendo decisamente dal caldo e lo zio Joe non faceva altro che infilarsi uno stuzzichino dopo l'altro in bocca. Lo smoking nero che indossava gli prudeva in un modo insopportabile in certi posti e i suoi capelli laccati in modo perfetto gli davano l'aria da uomo serio ed elegante, caratteristiche che gli davano la nausea. La cosa che lo irritava più di tutto era il fatto che non conoscesse nessuno all'interno di quella sala, se non Zayn e Sunshine. Erano tutte persone sofisticate, persone di successo e che gestivano potente imprese o aziende. E lui chi era? Un ragazzo a cui restava, forse, sei mesi di vita e che si era intrufolato in questa festa solo grazie all'invito del figlio dei festeggiati, ma cercò di non pensarci e di godersi la festa.

Tutto sembrava essere tornato come quattro mesi fa: lui e Sunshine avevano avuto un piccolo scambio di parole e lei aveva ammesso di averlo perdonarlo, anche se non sapeva esattamente per cosa. Per essersi innamorato di lei ma di averla rifiutata?, per averla indirettamente convinta di diventare la ragazza del suo migliore amico? Rimaneva un mistero ma in fondo gli andava bene così; lei stava con Zayn e Louis era soddisfatto di aver raggiunto il suo obiettivo: unire i loro cuori. «Devi assolutamente assaggiare questi al tonno, sono ottimi!» disse Joe porgendogli un piattino con dei pasticcini con una forma strana. Louis rise e rifiutò. Joe alzò le spalle e continuò tranquillamente ad abbuffarsi.

Da dietro, qualcosa o qualcuno gli oscurò la vista con una stoffa morbida. Riconobbe il profumo ma non azzardò dire il nome della persona. «Chi sono?» domandò una voce maschile alle sue spalle. Louis rise e sollevò la stoffa che aveva sugli occhi ritrovandosi un foulard turchese tra le mani. «Siamo a delle nozze d'argento o ad un compleanno d'asilo?» scherzò il castano girandosi verso il moro. Quando si voltò, la vide: perfetta come sempre con un vestito turchese pallido, i capelli perfettamente rialzati che scoprivano il suo collo lungo. Sunshine ercava di sistemarsi il foulard nuovamente sulla braccia e Zayn provò ad aiutarla.

Come poteva non invidiarlo? Sunshine gli schiacciò un sorriso in segno di saluto e lui per rendere tutto più teatrale le fece un inchino. «Louis, tesoro, cercati un signorina con cui fare coppia. E' arrivato il momento di ballare!» annunciò Trisha raggiungendo suo figlio e stampando un bacio al castano. «Grazie signora Malik, ma credo che passerò» rispose cordialmente. Gli accarezzò la guancia prima di raggiungere i musicisti e di dargli il permesso di poter suonare gli strumenti. Zayn gli diede una pacca sulle spalle e poi tese la mano a Sunshine per invitarla a ballare. Dopotutto due mesi di corsi di danza non dovevano essere stati inutili e questo era il modo perfetto per dimostrarlo. Il moro e la sua accompagnatrice si allontanarono, iniziarono a fare i primi passi e, da lontano, Louis osservava ogni minima mossa con estrema attenzione.

Osservava i loro visi, sorridenti e felici, i loro sguardi, confortanti e sinceri. Gli doleva ammetterlo ma era geloso, geloso di Zayn per essere così fortunato da avere l'amore di Sunshine. Ma allo stesso tempo era felice, contento di essere riuscito a spingerla tra le braccia del moro. Se Sunshine non poteva essere sua, preferiva che stesse con Zayn di cui era consapevole dei suoi sentimenti, piuttosto che con uno sconosciuto. Quanto avrebbe voluto tornare bambino e poter correre in mezzo la sala, mangiare e sporcarsi tutto il viso senza la minima preoccupazione nonostante la madre continuasse a ripetergli di stare attento a non sporcare i vestiti costosi. «Louis!» Il castano cercò con gli occhi la persona che lo aveva chiamato finchè la trovò. Zayn gli fece un cenno di avvicinarsi con la mano e lui li raggiunse cercando di non sbattere contro la gente che si muoveva per la sala. «Potresti farle compagnia, devo andare in bagno» spiegò. Louis annuì e Zayn gli fece l'occhiolino. Bastardo.

Dopo aver imprecato mentalmente, dedicò tutta la sua attenzione alla ragazza mora. «Pretty Woman, balliamo!» disse euforico Louis porgendole la mano. Forse Zayn non l'aveva fatto per fargli un torto o un dispetto, la sua intenzione era solo quella di poter recuperare, anche se di poco, l'amicizia che c'era tra Louis e Sunshine. «Folletto» sorrise la ragazza unendo la sua mano con quella di Louis. Con delicatezza poggiò la mano sul fianco della ragazza ed iniziarono a ballare e roteare su sè stessi. I passi erano lenti e la distanza tra i lori corpi gli permetteva di non farle notare la sua agitazione perchè sì, Louis era abbastanza agitato. Sarebbe bastata una semplice mossa sbagliata da parte sua e di sicuro Sunshine lo avrebbe mandato al diavolo esattamente come aveva fatto l'ultima volta.

Ma non era così che aveva intenzione di trascorre gli ultimi mesi; voleva passarli felici assieme ai suoi amici che, malgrado, stava mentendo nascondendogli tutta la verità. «Sei bellissima» gli uscì dalle labbra. Non appena realizzò di aver parlato ad alta voce si morse la lingua, maledicendola per non essersi fermata. «Grazie, anche tu stai molto bene» rispose. Louis non riuscì a dire più nulla, voleva soltanto godersi questo ballo con la ragazza che non sarebbe mai potuta essere sua. «Louis, lo sai che ti vorrò sempre bene anche se ora sto con Zayn» gli assicurò. Louis non sapeva se essere sollevato o ferito da questa affermazione ma preferì esserne il primo, sentendo che Sunshine era in buone mani.

Le sorrise prima di avvicinarsi al suo viso e premette le sue labbra contro la guancia. «Lo so» disse semplicemente facendole fare una capovolta su sè stessa e concludendo la danza. Tutta la gente dentro la grande sala applaudì ai musicisti e Zayn tornò, controllando che fosse tutto apposto. «Grazie per essere rimasto con lei. Se non ci fossi stato tu di sicuro l'avrei trovata ad abbuffarsi al buffet con tuo zio!» scherzò ed in piena risposta ricevette uno schiaffo al braccio dalla ragazza. «Idiota» brontolò Sunshine arricciando il naso. Yasar sbatté ripetutamente il cucchiaino contro il bicchiere di cristallo per richiamare l'attenzione degli ospiti.

«Buonasera. Ringrazio a tutti di essere venuti per festeggiare le mie nozze d'argento con questa splendida donna» le mandò un bacio volante, «da quando l'ho conosciuta sono passati ventotto lunghissimi anni e la amo come se fosse appena passato un giorno... Bene, adesso basta con queste smancerie! Io e mia moglie siamo ancora giovani e quindi basta con questa musica noiosa, portiamo un po' di ritmo in questa sala!» Dietro di lui, i musicisti avevano smesso di suonare musica raffinata ed avevano iniziato a suonare musica country. Tutti gli ospiti della sala, compresi anziani e bambini, si erano riuniti al centro per ballare. Perfino Louis, romanticone che era, aveva chiesto ad una bambina di ballare con lui, nonostante fosse costretto a curvarsi con la schiena dato che la bambina aveva malapena cinque anni. Anche lo zio Joe aveva trovato la compagnia di una signora che come lui mangiava i pasticcini al tonno. 

Quando la bambina fu chiamata dalla madre e costretta ad allontanarsi da Louis. Il ragazzo si stava per dirigere dai suoi amici quando, all'improvviso, fu costretto a fermarsi. Non sentiva più la musica assordante e le immagini iniziarono a diventare sfocati e tendenti al rosso. Sentiva un caldo infernale ed iniziò a tossire e sudare. Si allontanò dalla sala per andare in bagno e, senza nemmeno fermare a chiave, si sciacquò ripetutamente il viso ma lui continuava a sudare e gli mancava l'aria. Si accasciò a terra cercando di levarsi la giacca dello smoking e di allentare la cravatta ma la tosse glielo impediva.

«Signora, se non cerca di levare subito il tonno si macchierà il suo bellissimo vest-.» Joe si immobilizzò non appena aprì la porta del bagno e trovò Louis per terra completamente sudato e con le mani sul petto. «Louis, Louis! Adesso andrà tutto bene, andiamo!» Joe cercò di scuotere il ragazzo ma lui continuava ad ansimare e tremare. Non aveva mai assistito ad una crisi di suo nipote ma sapeva benissimo che la prima cosa che c'era da fare era portarlo all'ospedale. «J..Joe, che succede?» domandò preoccupata la donna alle sue spalle. L'uomo le lanciò una breve occhiata, tentando di prendere in braccio Louis. «Stia tranquilla,ha solo esagerato con lo champagne!» mentì ed uscì velocemente dal bagno con tra le braccia suo nipote probabilmente svenuto. Cercò di uscire dalla residenza Malik sperando che nessuno li avesse notati. Non voleva assolutamente rovinare la festa, quindi senza avvertire nessuno, portò Louis all'ospedale.

 
 

LOOK AT ME!

Ok, chiedo umilmente scusa per il mio mostruoso ritardo ma non ho avuto seriamente tempo! Sorry!
Comunque, il capitolo:
Il capitolo scorso vi avevo avvertito di un piccolo colpo di scena ed eccolo.
Per la prima volta nella mia storia Louis ha avuto una specie di attacco e questo durante la festa.
Il motivo per cui non ha chiesto aiuto a nessuno credo sia comprensibile...
Ad ogni modo le acque tra i protagonisti si sono calmate e sono tutti tornati 'amici',
perfino Louis e Sunshine.

Poi... Volevo dirvi delle cosucce:
1. Tra una decina di giorni avrò le prove strutturate e poi gli esami quindi non so quando 
potrò di nuovo aggiornare ma, essendo che in fondo sono una nulla facente, ho quasi il prossimo capitolo completo
e cercherò di finirlo e pubblicarlo entro questi dieci giorni.
2. Ho finalmente deciso il finale per questa storia e durante l'ora di francese mi sono fatta una specie di scaletta
di quello che farò nei prossimi capitoli, quindi ho già tutto mentalmente programmato e finito. Adesso mi resta
solo scriverlo. Secondo i miei calcoli la storia dovrebbe arrivare a massimo 23 capitoli e non ci sarà nessun epilogo.
Poi capirete il perchè...

Ok, ho finito di annoiarvi. Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo e tutto il resto. R E C E N S I T E. <3
Approposito! Prossimo capitolo, che ho già quasi finito, sara SuperMegaBoom, molto più boom di questo.
Insomma un B O O M di quello galattico. ;)

Vi saluto. Un bacio,
Cristina.

Twitter. 


Altre mie storie:
Rebellion.
Strange.

 


  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Imyoursmaljk