Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Horansmile    18/05/2014    1 recensioni
Ero rimasta intrappolata nel ricordo.
Nel ricordo di lui, che lasciava una dolce scia di dolore e tormento, che tutte le notti ritrovavo in ogni incubo,in ogni urlo e in tutte le lacrime.
Lo cercavo, in un secondo,minuto o ora della giornata, chiudevo gli occhi e la sua figura si materializzava nella mente e nel cuore,come inciso su pietra, in entrambe.
Quella lattina ancora stava ferma sulla finestra,avevo paura ad alzarla e rendermi consapevole che dall’altra parte non c’era più niente, o peggio che non c’era più lui.
Avevo paura a seguire quel filo, avevo paura che non portasse più in quella strada,in quella casa,in quella finestra, in quella stanza,che non portasse più a lui.
Avevo paura che alzandola lui non mi avrebbe più ascoltata e io non avrei sentito più nessuno sussurro di quella sua splendida voce.
Quel giorno la lattina si mosse, cadde ,il filo si tirò e il rumore del mare squarciò il silenzio della stanza.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AMORE SENZA FILI

FOLLE INCUBO
E così Respirare la tua paura
Assorbire la tua delicata fragilità…
Possedere quel corpo
Che si concede con remissione..
E forte e intenso
L’ardore che spaventa e che unisce
Lacrime ...

di Enrica Bandini

THE NIGHTMARES
.Prologo.

 
I suoi occhi erano verdi e sotto la luce del sole sembravano essere diventati trasparenti,la pelle risaltava bianca come il latte a contrasto con l’inchiostro nero sulla pelle,le labbra rosse ed invitanti erano ad un soffio dalle mie,mentre l’alito caldo soffiava sul mio viso.
Lo abbracciai, le mie braccia stringevano il suo busto e mi ero accoccolata a lui, dolcemente, nell’incavo del collo spigoloso e magro, le ossa del suo petto si sollevavano e si riabbassavano a contatto con il mio viso.
La sua mano accarezzava i miei capelli e con delicatezza alzò il mio viso e mi diede un bacio leggero sulle labbra,a fior di labbra a differenza del mio cuore che divenne pesante e lo stomaco che iniziò a volare, ma di colpo si alzò  e mi guardò con occhi diversi, lo sguardo era feroce,freddo,differente, non era il ragazzo innamorato che c’era qualche secondo fa e nei suoi occhi non c’era l’amore che c’era sempre stato.
Mi spintonò via,facendomi barcollare all’indietro, per poco non caddi,ma mi ressi, con difficoltà,ancora in piedi,lo guardai ancora una volta prima,che mi tirasse uno schiaffo.
La guancia bruciava,la mia mano istintivamente andò a poggiarsi sulla parte rossa della guancia che dolorante pulsava il sangue, come quello che pulsava dentro le vene del ragazzo che davanti a me,arrabbiato e con il capo rivolto a terra, ghignò e poi si voltò, andandosene con passo svelto.
Urlai a grande voce il suo nome.

”Harry!Harry!! Harry!!”
 
la voce si strozzava nella gola,ma le ultime parole del suo nome urlato dall’ultima aria rimasta nei polmoni, sembravano rimbalzare sulla sua schiena ormai già lontana.
Di colpo si girò verso di me e rimase ad ascoltare, da lì, da lontano, mi guardava con orgoglio, gonfiando il petto, mentre ormai le lacrime rigavano scrosciose il mio viso.
 
“Tu brutto bastardo!! Mi avevi promesso che non mi avresti mai abbandonata, che non mi avresti illusa,né delusa, invece te ne sei andato,fottuto bastardo sei stato capace di illudermi, di abbandonarmi e di rendermi delusa.
E’ così difficile odiarti, perché ti ho amato così tanto e ti amo tuttora, ti amerò ancora e ancora, tutto quell’amore che tu non hai mai provato per me, è quello che porterò dietro io, che mi farà soffrire e che mi fa stare male.
Harry non te ne andare, ti prego, come posso stare senza te, come posso vivere, se il mio unico gesto di vita e di follia eri tu, cosa farò ora che tu non ci sei più, dimmelo! Dimmelo!…Perché io non lo so! Se tu hai fatto ciò che hai fatto, vuol dire che ne sai il motivo, allora dimmelo!! Porca puttana dimmelo!!”
 
La voce iniziò a mancare sempre di più e le parole rimanevano bloccate nella bocca dello stomaco, le lacrime rigavano nuovamente le guance, strinsi gli occhi e con un gesto impacciato cercai di portare via dalla pelle della faccia la lacrima salata che era uscita dalle ciglia, cadde sulle labbra e quella fu l’ultima lacrima, prima del frastuono, di quell’unico urlo,così lungo e frustrante, prima della realtà, prima del buio.

 
“Calma…calmati,Esme,era un sogno come tutti gli altri, ci sono qui io ora,calmati… non urlare Esme.”
 
Mi calmai e le urla si placarono, gli spasmi dei muscoli rallentarono come le lacrime bagnate.
Gli occhi ancora chiusi cercavano il viso del ragazzo che lentamente veniva spazzato via insieme al sonno e al sogno ormai perduto.
Il ricordo di lui era così doloroso e al tempo stesso così rincuorante, faceva male,lacerava le pareti del mio corpo dall’interno, mentre faceva pompare il cuore a mille, la luce che emanavano i pensieri ,passo dopo passo, con estrema cautela e accortezza, portavano via con se tutto ciò che di più bello avevo di lui.
Il conforto dell’abbraccio di Liz, fece scattare il buio, all’improvviso, del sogno che andava scemando con i secondi che passavano, sembravano minuti, ore, giorni interi, perfino una stessa vita, ma il dolore, come i ricordi che ne conseguivano e ne erano la causa, rimanevano impressi, come scolpiti su pietra.
 
“Esme..”
 
Liz pronunciò soltanto il mio nome, dalle sue labbra rosse, uscì, lettera per lettera, in un modo così flebile e dolce, soffiate sui miei capelli,che accarezzava con delicatezza.
La sua voce mi fece stringere il cuore,mentre gli occhi si aprirono, dilaniati dalle lacrime.
 
“perché?! Io mi chiedo perché….se ha fatto le sue scelte c’è un perché!!, ma io questo perché non lo so e mi fa incazzare da morire.
Mi uccide il solo pensiero di svegliarmi ogni mattina,pensando che lui non ci sarà,che non vedrò più quel bellissimo ragazzo, che se n’è andato lasciandosi dietro solo dolore e sofferenza, portandosi via il mio cuore e…. e porca puttana io non so perché!!”
 
Urlai contro il suo petto,mentre lei mi stringeva sempre di più contro la stoffa morbida del pigiama,come a voler soffocare la mia sofferenza.
Ci staccammo e la sua mano dalla pelle bianca portò via le lacrime umide che avevano stazionato sul volto fino a prima.
Mi sorrise e anche io provai a tirare un sorriso, gli angoli della bocca tirarono all’esterno e le labbra si assottigliarono, ma anche sorridere senza di lui faceva male, sembrava sbagliato,ma i miei occhi riflessi in quelli di mia sorella chiedevano scusa e, con sincerità, sorridevano alla ragazza che mi stava accanto.
Mi cullò per tutta la notte e rimase con me fino al mattino, quando il sole abbagliò i nostri corpi, distesi ed intrecciati, sul mio letto.




Il sole brillava ancora e rimasi a guardarlo,attraverso le lenti scure degli occhiali, ancora per tanto tempo, appoggiata al muro in cemento; finche la mano di Louis si posò sul mio braccio.
 
“Esme è successo ancora?”
”Si Louis “

“E’ difficile farlo passare”
”E’ difficile dimenticarlo, soprattutto amandolo ancora, ed è ancora più difficile dimenticare non volendolo fare”
”Esme…”
”Lo so che è difficile,ma non sei costretto a dirmi qualcosa ogni volta che succede, so che è difficile capire cosa dire,ma è meglio rimanere in silenzio,che straparlare, quando non si ha niente da dire.”

 
Lui mi abbracciò, stringendomi forte a lui, facendomi spazio tra il suo viso,che poggiava sulla mia testa, e la sua spalla.
Avevo capito, aveva capito che non c’era bisogno di parole,che io non ne avevo bisogno,ma che mi sarebbe dovuto rimanere vicino, semplicemente così, come era lui, Louis Tommlinson, il ragazzo dagli occhi cielo, l’eterno Petern Pan.
Mi sarebbe rimasto accanto, con semplicità e affetto, perché lui era così, lui era Louis Tommlinson, lui era il mio migliore amico.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Horansmile