Capitolo
13
Pov
Lola
Quella
famosa sera Federico mi ha chiesto di uscire e ho felicemente
accettato, quel
ragazzo comincia a piacermi. Sì, lo so che ha tutte quelle
“problematiche”
riguardo alla droga e tutto quanto ma mi ha promesso di smettere e
smetterà: ci
credo davvero.
Mi
ha detto di stare pronta per le 18.00 che mi avrebbe portata a mangiare
poi in
un posto che a dir suo mi sarebbe piaciuto tantissimo. Non vedo
l’ora!
Ho
preferito un crop-top nero e degli shorts in jeans dall’aria
parecchio vissuta**,
ai piedi ho un paio di allstar nere con delle catene*.
Ale
mi avverte che bussano alla porta e vado ad aprire.
-Ciao
Fede- il mio sguardo cade su quel bellissimo girasole che tiene tra le
mani, il
girasole è il mio fiore preferito!
-Vedo
che ho fatto colpo, ti piace eh?- mi fa l’occhiolino e
accenna un sorriso, non
so cosa sia più bello in quel momento tra il sorriso e il
girasole.
-Oh…bhe…d-diciamo
che- Lola riprenditi con calma su, un bel respiro e vai avanti
–è il mio fiore
preferito-
-Questo
si chiama culo sai… e poi tu e i girasoli siete simili sai?
Siete bellissimi
nella loro semplicità. C’è solo una
minima differenza, tu non segui il sole: tu
sei il sole-
Credo
di essermi sciolta di fronte a quelle parole, non me le aveva mai dette
nessuno. Mi ha detto che sono bellissima e mi ha paragonato al sole,
non finirà
mai di stupirmi.
-Gr-grazie,
sei il primo che mi dice certe cose- pronunciando queste parole abbasso
lo
sguardo arrossendo, Federico mi piace cacchio e neanche
poco… ogni cosa che fa,
che dice mi sembra bellissima e mi fa arrossire.
-C’è
sempre una prima volta no?- si avvicina a me e mi prende per mano
–vogliamo
andare?-
-Metto
il girasole in casa e arrivo, faccio subito!- mi fiondo letteralmente
in casa e
aggiungo il girasole a una composizione in sala, quando torno a casa lo
sistemerò meglio in camera mia.
Pov
Federico
L’ho
già detto che quella ragazza è bellissima?
Quella
piccoletta mi manda a puttroccole la ragione! Non posso credere che io,
Bellini
Federico, puttaniere e amante della vita notturna: mi sia presentato
qui, a
casa di una ragazza dopo una doccia con un girasole in mano pronto a
portarla a
cena e al luna park. L’unico posto in cui porto le ragazze di
solito è il
letto.
Eccola
che compare sulla soglia della porta, indossa un paio di jeans che
mettono in
mostra le sue gambe… non sono quelle tipiche da modella:
magre e lunghe anzi
sono abbastanza tondette e non troppo slanciate ma io le vedo perfette
lo
stesso.
-Pronta,
andiamo?-
-Andiamo!-
***
Dopo
un viaggio relativamente lungo ma allo stesso modo divertente,
arriviamo alla
mia pizzeria preferita: venivo sempre con la mia famiglia da piccolo.
-Ma
questo posto è stupendo!-
-Sapevo
che ti sarebbe piaciuto… è alla buona come
funziona da te no?-
-Esatto,
hai fatto centro! Prima il girasole, adesso la pizzeria manca solo che
mi porti
in un enorme parco giochi e potrei sposarti- ride lei e rido
anch’io.
-Diciamo
che dove ti porto dopo non è poi un parco giochi ma ci si
avvicina- il suo
sguardo si illumina –adesso basta spoiler, su mangia!-
Parliamo
del più e del meno per tutta la sera, ci conosciamo un
po’di più dopo quella
pizza.
A
dieci minuti di macchina da lì ci aspetta il luna park,
appena le annuncio che
l’avrei portata lì sul suo volto prende forma un
bellissimo e radioso sorriso.
Una
volta arrivati a destinazione provammo un po’ di giostre fino
a quando non
incontrammo la “bancarella” del tiro a bersaglio
nella quale Lola aveva
adocchiato un peluche di Mike
Wazowski di Monster&Co.
-Lo vuoi?-
chiesi trascinandola
vicino alla bancarella, abbassando lo sguardo annuisce. Mi avvicino al
responsabile, che sta mangiando con gli occhi Lola, e gli chiedo se mi
fa
tirare.
Con mia
immensa fortuna riesco a
totalizzare abbastanza punti per averlo in premio.
-Allora
bellezza, scegli tu?- gli
sorride malizioso ma lei non gli da retta e cerca la mia mano che
prontamente
la afferro.
-Prendiamo
Mike- dice sorridendo.
-Sicura? Non
preferiresti uscire
con me?- le sorride di nuovo.
-No, sta con
me e adesso dalle quel
dannato peluche- credo abbia notato che il mio tono è
alquanto alterato.
-Concordo!
Sgancia Mike!- la
piccoletta interviene ferma e decisa lasciando stupito il ragazzo che
tutto
rammaricato le consegna il suo tanto ambito peluche mentre io trattengo
a stento
le risate.
***
La serata
passa molto in fretta,
credo che sia stata una delle sere più belle di sempre; con
lei sono stato
davvero molto bene.
Entrambi ci
siamo divertiti ed è
arrivato il momento di lasciarla davanti alla porta di casa.
-Questa cosa
è da rifare,
assolutamente! Quando sto con te mi diverto tantissimo-
-Oh
bhe… grazie, lo rifaremo
sicuro-
Mi avvicino
lentamente e si
lascia stringere nelle mie braccia, dopo istanti che mi parvero
infiniti, Lola
sta per allontanarsi ma la fermo in tempo per unire le nostre labbra in
un
tenero e innocente bacio.
-Cioccolato,
le tue labbra sanno
di cioccolato- le sorrido guardandola negli occhi –e io amo
il cioccolato-
-Qu…
questo cos’era?-
-Un bacio,
un bacio perché mi
piaci e mi piacerebbe tanto che tu diventassi la mia ragazza ma non ti
preoccupare,
pensaci e mi dirai- mi avvicino al suo orecchio e le sussurro un
“buona notte
scricciolo” lasciandole un umido bacio appena sotto
l’orecchio.
-Buona notte
gigante- si alza
sulle punte e, aggrappandosi alle mie spalle mi bacia il mento incapace
di
arrivare alla guancia –e fatti la barba che pungi-
Scoppiamo in
una lieve risata e
salgo in macchina aspettando che entrasse in casa prima di mettere in
moto e
partire.
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"Non
passa una vita davanti allo specchio
che non te la fai in un momento,
che non gli frega del tuo aspetto ma che ti guarda dentro
che ha una faccia da gatta quando ti guarda
ma se si incazza sa essere crudele e bastarda,
che in tutto quello che fa è stilosa e originale
che se stai con lei ti fa sentire un po’ speciale"
-Articolo 31, Solo Per Te