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Autore: AnnaHazza    26/05/2014    3 recensioni
L’amore è qualcosa che attendiamo.
Ci immaginiamo il nostro primo bacio e addirittura la nostra prima volta.
Ma certo non immaginiamo la prima volta che ci si spezza il cuore, forse perché, anche il solo immaginarlo, fa troppo male.
Però, in qualche modo, il dolore per amore è quello che ci cambia davvero..
Buona lettura!
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Liam aprì gli occhi portandosi le mani sul viso, tutto appariva così surreale.
La ragazza distesa a fianco a lui era girata su un fianco, dandogli come visuale la sua nuda e bianca schiena. 
Pose il viso sui capelli di Jamie, i quali occupavano diramati il cuscino.
Non poteva credere che la ragazza fosse lì. 
Liam avrebbe voluto poter fermare quel momento con una foto da incorniciare, per poter rivivere quel giorno in ogni suo secondo. 
Era già successo che finissero a letto insieme ma nonostante la confusione di quel singolo attimo, Liam seppe tenere i nervi saldi e affrontare la situazione, questa volta invece, lui sperava di non essere stato solamente un rimpiazzo.

Zayn cercò d’alzarsi dal letto ma ricadde in avanti, con il viso immerso fra le coperte.
Puzzava di fumo, forse non uno degli odori migliori con cui risvegliarsi la mattina.
Si trascinò faticosamente in bagno, dove sciacquò il viso più volte per riprendersi meglio dalla sbornia.
Appoggiato alla ceramica sul muro con entrambe le mani, spostò lo sguardo sullo specchio, per poi accorgersi della sorella rannicchiata attorno alla tavoletta del bagno.
La guardò facendo fatica a collegare l’immagine a una plausibile ragione.
Mose dormiva mentre Zayn la prese fra le sue braccia con un accenno di divertimento nel vederla in quello stato.
La posò delicatamente sul divano appoggiandole sopra una coperta, assicurandosi che stesse al caldo.

La ragazza si rigirò nel letto, sorridendo al proprio migliore amico.
Liam avvicinò il proprio viso a quello di Jamie, per poi lasciarle un caldo bacio sulle labbra.
“Dobbiamo darci dei limiti, Liam” lo rimproverò lei puntandogli un dito contro.
“Non capisco” balbettò il ragazzo.
“Tu ed io non siamo fidanzati, baciarci è sbagliato” disse lei scuotendo la testa.
“Anche fare sesso ma ieri non eri in disaccordo, Jamie” commentò lui innervosito.
“E’ stato tuttora un errore” intervenne lei alzandosi per raccogliere i vestiti.
“Il fatto è che tu mi hai travolto all’improvviso, senza che io potessi fermarti” spiegò Liam agitato.
Jamie si lasciò un veloce bacio sulla guancia, aprì la porta della camera e scese le scale, cercando di raggiungere casa propria prima possibile.
Scosse la testa mentre si mordeva il labbro, non doveva permettere che Liam s’innamorasse di lei perché il suo cuore era già occupato.

Durante la settimana successiva Niall aveva cambiato numero di telefono, date le insistenti chiamate di Charlotte e Mose, forse le due persone più importanti della sua vita. 
Entrambe lo imploravano di perdonarle ma lui non aveva la minima intenzione di ascoltare interamente i messaggi in segreteria e soprattutto, di richiamarle per chiarire.
Non si era nemmeno preparato per l’esame universitario che avrebbe avuto quel giorno, preferiva andare in palestra a scaricare la propria tensione.
Si sentiva tradito dalla migliore amica, non la riteneva capace di una simile azione e neppure ora riusciva davvero a crederci.
Il suo cuore invece, era stato spezzato dall’unica persona che aveva realmente amato, per la quale ora provava solo disgusto.
Prese la chitarra in mano, scese velocemente le scale del condominio e la appoggiò in macchina prima di partire.

Charlotte camminava lentamente fra i corridoi dell’università dirigendosi verso la propria aula mentre cercava con lo sguardo Niall.
I capelli erano raccolti in una disordinata crocchia e indossava abiti sportivi.
Appoggiò i propri libri sul banco e mise entrambe le mani sul proprio volto, non avrebbe voluto pensare ancora al suo migliore amico.
La porta dell’aula si chiuse con violenza, facendola sobbalzare.
“Non ho voglia di parlare” disse Charlotte anticipando il suo compagno di facoltà.
“Tristezza dovuta alla inimicizia di Niall o all’omosessualità di Louis?” chiese Harry  sedendosi vicino a lei, ansioso di una risposta.
Charlotte alzò velocemente il proprio viso, era insopportabile l’arroganza di quel ragazzo ma probabilmente sarebbe stato l’unico a essere obiettivo nei suoi confronti.
“Attendibili voci di corridoio non mentono mai” disse Harry riferendosi a Louis.
Appoggiò entrambi i piedi sul banco, sgranchendosi anche le braccia mentre la ragazza lo osservava attentamente, in attesa di scoprire maggiori informazioni.
“Ho bisogno di prove più concrete” confessò Charlotte mordendosi il labbro.
Il professore di tedesco entrò interrompendo il loro discorso, sistemò meglio gli occhiali sul naso e diede un nuovo sguardo ai presenti.
“Styles e Medway” esclamò considerando il loro anticipo “è proprio vero che gli ultimi saranno i primi”.
Harry e Charlotte si lanciarono un’occhiata.

Zayn finì di bere il caffè quando Mose si diresse verso la cucina, lentamente.
“E’ la prima volta che ti vedo ubriaca” sogghignò Zayn passandole una tazza di caffè.
“Tu invece sei talmente abituato che ti riprendi subito dopo un paio d’ore” commentò appoggiando una mano sulla fronte.
“Almeno io non mi sono addormentato in bagno, dopo aver rigettato” disse puntandole un dico contro.
Mose impallidì dalla vergogna, incamminandosi verso il divano.
“Ancora mi chiedo come degli schizzi siano riusciti a raggiungere il soffitto” spiegò lui scuotendo svariate volte la testa.
“Perché hai bevuto? C’è sempre una causa delle proprie azioni, Mose” riaprì Zayn l’argomento.
“Avevo buoni motivi, anche se alla fine è successo l’inevitabile” disse vaga.
“Io ricordo solo le prime ore della serata, per il resto sono ricordi confusi” sospirò accomodandosi di fianco alla sorella.
Zayn pensò a Jamie, stranamente il nome della ragazza gli ricordava qualcosa, probabilmente il fatto d’esserci andato a letto circa due mesi prima gli era tornato alla mente.
 
George sorrise ascoltando il ragazzo seduto di fronte a lui.
Louis indossava un’aderente maglia bianca, coperta da una felpa e un paio di semplici jeans.
“Ho fatto le selezioni per la squadra del Doncaster Rovers un anno fa” sorrise fissandosi le mani.
“Non ne ero a conoscenza” disse George togliendosi gli occhiali da vista.
“Ho giocato qualche partita, anche se gioco più come riserva data la mia età” commentò sistemandosi meglio sulla poltroni di casa Medway.
“E’ un’ottima notizia, Louis” si complimentò l’uomo dandogli una pacca sulla spalla “devi essere davvero fiero di te stesso, sono sicuro che farai carriera”.
Louis lo ringraziò, continuando a tenere lo sguardo verso la partita di calcio che stavano trasmettendo in televisione.
“Potremmo venire a vederti durante qualche partita, ragazzo” esclamò George entusiasta.
“Mi farebbe molto piacere” rispose sorridendo.

“Parlami Gwyneth” le sussurrò Charlotte in macchina, seduta di fianco a lei.
La sorella teneva lo sguardo fisso oltre il finestrino, senza rispondere.
“Ti chiedo scusa per ciò che è successo” sospirò appoggiando le mani al volante.
“Hai tradito la fiducia di Niall, non la mia” disse seccata Gwyneth prendendo un pacchetto di sigarette dalla borsa. Charlotte serrò la mandibola.
“Non mi perdonerà mai” commentò la sorella maggiore.
“Mi auguro che non lo faccia” terminò la minore infilandosi il mozzicone dietro l’orecchio.
Aprì la portiera della macchina e uscì sbattendo velocemente la portiera, lasciando di nuovo sola a se stessa Charlotte.

Niall suonava la chitarra mentre Theo s’agitava in braccio a Gwyneth, seduta di fianco a Denise. 
“Non ho più notizie di Mose da qualche settimana” sospirò sua madre provocando una leggera tensione nel figlio, visibile dal suo viso.
“Abbiamo deciso di lasciarci, non eravamo fatti l’uno per l’altra” disse Niall distrattamente, passando le proprie dita sulle piccole mani del nipote.
Maura impallidì alle parole del figlio minore ma lasciò cadere il discorso, gli avrebbe sicuramente chiesto spiegazioni in seguito.
Era strano quanto in poco tempo Niall era riuscito a dimenticare la sua fidanzata, rendendosi conto di non amarla quasi più.
Il dolore che lei e Charlotte gli avevano provocato lo aveva totalmente distrutto, facendolo cadere in una depressione emotiva.

 

 

 

 

   
 
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