Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: xlovethem    27/05/2014    0 recensioni
«Non hai la faccia di uno che vuole accorciarsi la vita fumando. Quindi rimane solo un motivo. -faccio una pausa- Posso chiederti che malattia ha tua sorella?»
Lui inspira a fondo, e guarda verso l'alto un po' per poi rispondermi «Tumore ai polmoni.»
«Dimmi che senso ha quello che stai facendo. Trovo ammirevole che tu stia vicino a tua sorella appena puoi, che vicino a lei tu sia sempre allegro, ma fumare quando tua sorella ha un tumore ai polmoni non ha alcun senso.»
«Preferirei averlo io.» mi guarda negli occhi e per la prima volta vicino a lui mi sento stupida.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

(2)


Apro la porta della stanza, senza fare rumore e mi appoggio allo spigolo del muro sorridendo. C'è Harry nascosto sotto al letto e Els che conta fino a venti ad occhi chiusi. Apre gli occhi e mi vede, il suo sorriso si amplia. Poggio un dito sulla mia bocca facendola stare in silenzio e poi le indico il letto per farle vedere dov'è nascosto suo fratello facendola ridere. Lei si sporge sotto il letto facendo ciao con la manina a suo fratello. Lo sento sbuffare e sbattere la testa sotto al letto.
«Ahia!» Els scoppia a ridere e io la seguo.
Sono ancora appoggiata al muro con le braccia incrociate e il sorriso sulle labbra quando suo fratello riesce ad uscire da sotto al letto ed alzarsi in piedi sfregandosi il punto dove ha battuto. Mi vede e spalanca per un attimo gli occhi per poi agitare le mani in modo strano ripetendo diverse volte: «Tu non hai visto niente.» e ri-nascondendosi sotto al letto.
Rido di nuovo e Els con me, mentre lui sembra soddisfatto di averci fatto ridere, ma ancora sofferente per la botta.
Mi dirigo verso Elizabeth e le porgo la mano ancora ridendo «We, sorella, come butta?»
Mi batte il cinque e mi sorride stando al gioco «Bene sorella, forse però non è la stessa cosa per la testa di mio fratello.»
Lo guardo e vedendo la sua faccia buffa non riesco a fare a meno di sorridere.
«Ma che c'è adesso? Io sto soffrendo!» aggiunge ancora ironicamente.
Mi stupisco di come si apra facilmente con le persone, fino ad adesso ci siamo rivolti solo un saluto, ma mi tratta subito come un'amica. Forse è meglio così però; non avere mai difficoltà a fare amicizia, essere considerato simpatico da tutti. E' sicuramente meglio di essere timido e vivere nell'angolino da solo. Io non mi considero né una persona estremamente estroversa, né una timida, ma cambio soprattutto a secondo della persona che ho davanti. Se sono con le mie amiche sono veramente frivola e scherzo su ogni cosa con tutti, ma se sono in mezzo a persone sconosciute, non dico quasi niente. L'unica eccezione sono i bambini, con loro è sempre facile parlare. Non so perchè, ma il loro animo puro è bellissimo. Non hanno pregiudizi, non gli importa il tuo aspetto e ti parlano come se ti conoscessero da anni.
Forse se rimanessimo bambini sarebbe un mondo migliore, chi lo sa.
«Cos'è quella scatola che hai in mano?» mi ridesto dai miei pensieri grazie alla domanda di Elizabeth.
«Oh, giusto. Sono dei biscotti, li ho fatti io oggi.» appena pronuncio la frase Harry scatta in piedi e urla «Biscotti!!»
«Ho dei dubbi su chi sia il bambino qua dentro.» scherzo poco prima di ridere.
Poggio la scatola sul letto e Harry la apre porgendo un biscotto a sua sorella e tenendosene uno per sé. Lo gusta e assume una faccia seria per poi dire con un forte accento americano: «Mi stai diludendo.»
Mi metto a ridere e poi sto al gioco rispondendo «Scusi chef.»
«Qualcosa mi dice che non sono l'unico a guardare Masterchef. Visto Els?» Elizabeth sbuffa e si rivolge a me «A casa guardava solo quello e non mi lasciava vedere i cartoni.»
Dopo quella risposta vedo negli occhi di Harry un lampo di tristezza che cancella subito. Dev'essere veramente difficile trovarsi al suo posto.
Qualcuno entra dalla porta, un maschio e una femmina di mezz'età. Devono essere i genitori.
«Ciao mamma! Ciao papà!» Els gli corre incontro e il papà la prende in braccio. Non hanno una bella cera i due, ma d'altronde è logico.
Harry si alza in piedi vicino a me e segue la scena con un sorriso triste. I due genitori si accorgono di noi e si presentano.


A questo punto credo che sia l'ora di andare: «E' stato un piacere conoscervi ma penso che ora debba andare.» dico sorridendo.
«Ti accompagno.» dice Harry. Accetto e saluto gli altri per poi uscire.
Usciamo dall'ospedale e Harry si ferma e estrae un pacchetto di sigarette dalla tasca per accenderne una. Lo osservo per un po'. «Allora, il fumo attutisce davvero il dolore come dicono?»
«Cosa ti dice che io fumi solo per Els?» mi dice cercando di nascondere la sua sorpresa per la mia intuizione.
«Non hai la faccia di uno che vuole accorciarsi la vita fumando. Quindi rimane solo un motivo. -faccio una pausa- Posso chiederti che malattia ha tua sorella?»
Lui inspira a fondo, e guarda verso l'alto un po' per poi rispondermi «Tumore ai polmoni.»
«Dimmi che senso ha quello che stai facendo. Trovo ammirevole che tu stia vicino a tua sorella appena puoi, che vicino a lei tu sia sempre allegro, ma fumare quando tua sorella ha un tumore ai polmoni non ha alcun senso.»
«Preferirei averlo io.» mi guarda negli occhi e per la prima volta vicino a lui mi sento stupida. Segue una pausa di quelle imbarazzanti.
«Scusami.» sono capace a rispondergli solo questo.
«No, scusami tu. Il mio carattere è quello di prima, ma ogni tanto ho questi momenti.» mi sorride.
«Sei forte. Ma non nel senso di “figo”, nel senso di forte.» sposta lo sguardo a terra e dà un calcio ad un sassolino mentre fa un mezzo sorriso.
Dà un ultimo tiro alla sigaretta e butta il mozzicone a terra prima di pestarlo.
«Come sei arrivata?» mi chiede con l'alito che odora di tabacco. Di solito odio l'odore del tabacco, ma questo mi piace.
«A piedi. Casa mia è qui vicino.»
«Posso avere l'onore di accompagnarla signorina?» basta poco per farmi sciogliere e questo ragazzo ci sa fare, porca puttana se ci sa fare.
«Sicuro amico.»
«Hai appena rovinato la mia frase.» mi sorride mentre incominciamo a camminare fianco a fianco.
«Sono un'esperta in questo.» gli faccio l'occhiolino e lui si mette a ridere.
«Hai dei capelli strani.» dico di nuovo io. Ride di nuovo e sentire il suono della sua risata mi piace più che sentire quella degli altri.
«Come ti è venuto in mente adesso?»
«Mi vengono in mente tante cose che neanche t'immagini, bello.»
«Piaci un sacco ad Els.» mi dice e mi arresto. Lui se ne accorge e, avendo fatto un passo in più di me si volta. «Che succede?»
«E' la prima volta che piaccio a qualcuno la prima volta. Di solito sto sulle palle a tutti e ci metto un sacco per fargli cambiare idea.» sorride e mi prende per il braccio incominciando a trascinarmi. «A me sei stata simpatica subito.»

Una recensioncina per il prossimo capitolo? :*

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: xlovethem