Dopo nove mesi...
Nefertiti diede alla luce due bellissimi gemelli:
Il Faraone si trovava fuori dalla porta della stanza da letto della regina e percorse tutto il corridoio avanti e indietro, e indietro e avanti e... avete capito. Fino a quando non senti le urla di un bambino. Era nato! Dopo dieci secondi sentì lo strillo di una altro neonato e capi che non si trattava di un solo figlio, ma di due eredi maschi! Una serva uscì dalla stanza con un panno di sangue e appena alzò lo sguardi quasi si prese un infarto nel vedere il Faraone si chinò salutandolo e disse:
“ Il bambino è nato mio sovrano”
“ Avrei giurato di aver sentito due strilli di due bambini”disse il faraone.
“ Mi dispiace profondamente mio Faraone, ma il primo è morto”disse la serva con rammarico.
“ Cosa...” lo disse con voce affievolita e cade seduto.
“ Si sente bene?”chiese Karen con tono colpevole.
Quando uscì la più fedele ancella della regina Nefertiti:
“ Karen dove sei ...ah! Eccoti!- vide che il Faraone era lì e si allarmò - AH...mio Faraone non sapevo che fosse qui. La stavo venendo a chiamare.” guardo ancora una volta il Faraone con aria preoccupata e poi fisso Karen come per chiederle cosa avesse. Al guardare altra ancella capì tutto.
“ Mi dispiace mio sovrano.” All' improvviso le porte della stanza si spalancarono e irruppe un forte vento scompigliando i capelli di Nefertiti.
“ Ramseth! Nostro figlio è morto!” lo guardò con aria angosciata.
Il Faraone prese coraggio e si avvicinò al figlio ormai morto. Quando lo prese tra le braccia il cielo iniziò a schiarirsi e i raggi solari vollero uscire da quell'oscurità che gli impedivano di vedere, un fascio di luce illuminò la testolina del piccino. Una voce irruppe il silenzio e inizio a parlare:
“ Sono il dio Ra colui che da' vita in questo mondo e che tiene lontano le tenebre”
Tutti i presenti si guardarono sbalorditi e lasciarono che Ra continuasse.
“ Mio Faraone so' che mi credi e sarò ben lieto di mostrartelo. Avvicina il corpo di tuo figlio alla luce.”
Il Faraone non fece obbiezioni e fece come gli ordinò il dio Ra.
Appena lo porse alla luce dorata del sole, il corpiccino del piccolo si illumino fino ad alzarsi ed esplose la luce fino a dissolversi.
I presenti furono costretti a coprirsi gli occhi o gli avrebbe accecati.
Quando tutto tornò normale il bambino si ritrovo tra le braccia del padre e mosse le sue manina. Il Faraone lo guardò stupefatto e molto felice che suo figlio non fosse morto. Salutò la regina e corse subito a preparare le cose necessarie per venerare il dio Ra.
I piccoli crescevano sempre più belli, sani e forti. Per i loro otto anni il padre volle organizzare una festa ai due gemelli, così invitò tutti gli abitanti del proprio regno (perché nel proprio regno non esisteva povertà) e gli altri sovrani provenienti dall'Egitto assieme ai loro figli, mogli e sudditi. Infatti il Faraone aveva in mente di scegliere le future mogli dei loro figli.
I fanciulli erano ansiosi che arrivasse il giorno successivo per festeggiare il loro compleanno, ma quella sera non riuscirono a prendere sonno, forse per l' agitazione del giorno seguente o per qualcosa che stava per succedere. Infatti in quella notte così quieta si sentiva nell'aria qualcosa di strano.
I piccoli si addormentarono con un solo pensiero: il loro compleanno.