“Buongiorno, mamma e papà io vado a scuola con una ragazza che ho conosciuto ieri, si chiama Maddy ed è la figlia dei nostri vicini di casa, ritorno oggi pomeriggio, vi voglio bene.” dissi ai miei genitori, prendendo un pezzo di crostata e mangiandolo in fretta salutandoli contemporaneamente.
“E tua sorella?” mi domandò mio padre.
“Oh no, papino, io non vado a scuola con lei, mi rovinerebbe la reputazione.” disse mia sorella, rispondendo al posto mio.
“Già, migliorerei di troppo la sua reputazione, ora vado, ciao.” conclusi io chiudendo la porta.
“Stronzetta ieri sera non mi hai chiamata, eh.” mi urlò all’orecchio Maddy.
“Oddio, mi hai fatta spaventare. Comunque scusa, mi sono addormentata.” le risposi io.
“Tranquilla, scherzavo. Comunque lui è mio fratello, Niall lei è Candice, la ragazza della quale ti ho parlato ieri e Candice, lui è Niall, mio fratello.” disse la mia nuova amica, indicando un ragazzo dietro di lei.
“Ciao, piacere, Candice.” gli dissi osservandolo e sorridendo gentilmente. Era un ragazzo carino, alto, capelli biondi e occhi azzurri.
“Ciao - mi disse distrattamente per poi continuare a parlare al telefono - beh si Harry, dicevo che Sammy ieri è venuta in bagno e..."
“Candis, hai paura? Sei agitata? Dico..è il tuo primo giorno di scuola.” mi domandò la bionda.
“Nah, non ha senso essere agitati, è solo il primo giorno di scuola, come hai detto tu, niente più e niente meno e poi no, non ho alcun motivo per aver paura, nessuno mi ucciderà, o beh forse la matematica, ma dettagli.” le risposi io ridendo e facendo ridere anche lei.
“Effettivamente hai ragione.” - disse lei tra le risate - “uhm siamo arrivati, questa è la scuola.” terminò la ragazza, fermandosi davanti ad un edificio grandissimo e con un bel po’ di ragazzi in giro.
“Wow, è immensa.” affermai io osservandola.
“Io vado.” disse il fratello della mia amica.
“Scusalo da parte mia, è un coglione. Ti spiego, praticamente lui e i suoi amici sono i più popolari in questa scuola, mi dispiace ammetterlo, ma effettivamente si fanno tutte le ragazze della scuola, scommettono su chi se le fa per primo e cose del genere ed il bello è che loro ci stanno, sono tutte una più cagna dell’altra, che schifo. Ma poi il bello è che tutte, proprio tutte li vogliono. Comunque loro sono stronzi, quindi non farci caso, okay? Se ti prendono per il culo, ignorali. Se provano di portarti a letti, rifiutali. Ignorali ed andrà tutto bene. Spero che hai capito quello che ho cercato di dirti, è complicato descriverli.” mi sussurrò Maddy, scusandosi per il comportamento del fratello.
“Tranquilla, non importa. Ho capito cosa intendi, sono quei tipi di ragazzi che sono tutti ‘giacca di pelle nera e milioni di ragazze ai loro piedi’, sono quei ragazzi che cercano sempre di risultare sexy negli occhi delle ragazze, facendo magari sorrisetti maliziosi, che poi, detto tra di noi, quello che esce da quelle labbra sono solo delle cose strane che sembrano smorfie di dolore a causa del ciclo, ma questi sono solo dettagli.” le risposi io scoppiando a ridere.
“Buongiorno signorina, lei è Candice, Candice Green, vero? Io sono la preside di questa scuola, la preside Cox, per qualsiasi cosa non esiti a venire nel mio ufficio. Comunque vedo che ha già fatto amicizia con la signorina Horan, è una ragazza esemplare, molto brava a scuola, proprio come lei, so che nella sua vecchia scuola a Los Angeles aveva una media abbastanza alta e spero che riuscirà a mantenerla anche in questa scuola.” mi disse sorridendo una signora sulla quarantina, molto giovane, sorriso bellissimo, alta, capelli scuri e occhi chiari, sembrava giovanissima.
“Salve preside, grazie mille, è stata gentilissima, la ringrazio davvero e ovviamente cercherò di mantenere la mia media alta, voglio avere un buon futuro e so che per averlo devo studiare e lo farò.” le risposi io sorridendole a sua volta. Anche se odiavo la scuola, devo ammettere che ero abbastanza brava, certo, c’erano materie nelle quali andavo meglio e in altre dove andavo peggio, ma è totalmente normale.
“Magari tutti gli adolescenti fossero come lei, comunque questo è il suo orario, questa è la chiave del suo armadietto e, dimenticavo: benvenuta.” mi disse lei porgendomi un foglietto e della chiavi.
“Grazie mille di nuovo.” affermai io sorridendole, era una persona dolcissima.
“Allora, che materia hai la prima ora?” mi domandò la bionda.
“Educazione fisica, che rottura, tu?” le risposi io sbuffano. Ho sempre odiato l’educazione fisica, cazzo, ma non serve ad un bel nulla. Mi muovo e non ho bisogno di farlo a scuola.
“Beata, io ho fisica, allora di vediamo dopo?” mi domandò.
“Certo, va bene.” le risposi sorridendole ed avviandomi in cerca della palestra.
“Ciao.” mi disse un ragazzo alto, con gli occhi azzurri, i capelli di un biondo cenere e sorridendo.
“Ciao, sai dov’è la palestra?” gli domandai sorridendo.
“Si, anche io adesso ho educazione fisica, vieni, seguimi. Ma sei nuova? E..scommetto che non sei inglese, vero?” mi domandò camminando di fianco a me e fissandomi, mi stava mettendo a disagio, odio essere fissata.
“Si, sono nuova e si, non sono inglese, sono americana. Come hai fatto a capirlo? No, aspetta, scommetto a causa dell’accento, vero? E davvero così..americano? Mh.” dissi io.
“Haha, sei simpatica. Comunque si, lo è. Oh, che stupido, piacere, Cody.” si presentò lui entrando dentro la palestra.
“Simpatica? Uhm forse. Piacere, Candice.” gli risposi io.
“Ti devi cambiare?” mi domandò.
“Uhm non lo so..mi devo cambiare?” gli domandai io.
“Oh beh, che stupido, tecnicamente si, dovresti trovare dei pantaloncini e una canottiera nel tuo armadietto dello spogliatoio femminile, ha la stessa chiave del tuo armadietto normale ed è lo stesso numero.” mi rispose sorridendo.
“Ah, okay, ma perchè continui a definirti 'stupido'? Boh, comunque grazie mille, a dopo.” conclusi io entrando nello spogliatoio. Che strana la gente! Oddio che feto di merda. Oh maro', maro', maro', moru, moru, moru, crepo, crepo, crepo. Okay, basta, ma seriamente che puzza. C’è puzza di sudore misto a cacca, forse diarrea..non lo so. Si muore, da quanto tempo non aprono questo posto? Sembra che un topo abbia appena cagato dopo un mese che non lo faceva, non che sappia che odore faccia la puzza della cacca dei topi, ma..la immagino, credo.
“Oh, finalmente sono riuscita a liberarmi, che cagata, oh ragazze, non la facevo da una settimana.” disse una ragazza uscendo da un bagno, oddio, che feto che esce da quel bagno, allora la puzza deriva da questa, ew.
“Sei stitica?” le domandai io mentre mi stavo iniziando a cambiare.
“Come?” mi chiese.
“Ho detto: sei stitica?” le ripetei.
“Ah, capito. Si, troppo. Tu?” mi domandò a sua volta.
“Ehm no.” le risposi, finendo di mettere il pantaloncino ed uscendo dalla porta. Che strana la gente!
“Ragazze oddio, oggi abbiamo la lezione con la stessa classe dove c’è il gruppetto di Styles.”
“Oddio, il figlio della preside è un bonazzo assurdo.”
“Hai visto che occhi?”
“E il suo fisico?”
“E tu hai visto ai suoi amici? Horan e Tomlinson sono troppo sexy.”
“Perché scusa vuoi dire che Malik e Payne sono di meno? Mh, Malik ispira non so cosa.”
Oddio, ma sono esaurite o cosa? Ma chi saranno mai questi? E poi tutte queste sembrano solo delle ippopotame in calore, che sarà mai. Per dei ragazzi carini fanno troppo casino, oh. Aspetta, Horan..Horan dovrebbe essere il fratello di Maddy, quindi aveva ragione quando diceva che tutte, ma proprio tutte le ragazze gli vanno dietro. Che strana la gente! Ad un certo punto piombò un silenzio assoluto in palestra, una classe entrò. Forse erano entrati quei ragazzi, vedendo le espressioni delle ragazze sembrava proprio così, mah. Io proprio non le capisco. Come se non abbiano mai visto dei ragazzi carini in tutta la loro vita, pff.
"Allora, ragazzi, oggi mischiamo tutte e due le classi e giochiamo a calcio, va bene?" disse il professore, ottenendo come risposta dei sorrisi da parte dei ragazzi e alcuni sbuffi da quale ragazza, mentre da altre ragazze no.
"Bene, allora: Ambrose, Benson, Briana, Niall, Cole, Zayn, Mary, Alis e Liam. Poi: Styles, Dominick, Stephania, Ally, Candice, Louis, Erick, Gabriel e Jennifer. Capitano della prima quadra: Zayn. Capitano della seconda quadra: Styles. Iniziate, 1, 2, 3, VIA." urlò il professore.
La partita andò bene, la mia squadra vinse contro l'altra, anche se la maggior parte delle ragazze non riuscirono a giocare bene, diciamo che erano abbastanza impegnate ad urlare cose del tipo 'vai Harry' 'dai Zayn, ce la puoi fare' 'Liam sei sexy' 'Oddio, no, poi mi rovino le unghia' 'che schifo, il sudore' 'minchia ragazze, devo andare a cagare di nuovo, Louis, aspettami, per favore, il tempo che faccio la cacchina e torno' 'Niall guardami, sto tifando per te', solo una parola: P A T E T I C H E.