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Autore: ielma    03/06/2014    2 recensioni
E la baciò, così su due piedi, la baciò. Fu un bacio distaccato, ma intenso. Era come se Lucius non la volesse invadere troppo ma desiderasse comunque baciarla con foga. Fu romantico da parte sua. Tuttavia, le sensazioni che provò Narcissa non furono delle migliori. Non era pronta, il suo dolore per Thomas si fece risentire, più potente di prima. Quando le loro labbra si allontanarono, lei abbozzò un sorriso alla meno peggio e si allontanò per rifugiarsi in un qualche luogo in cui poter sfogare il suo dolore.
Ce ne volle di tempo prima che riuscì a dimenticare quello che provava per Thomas; ce ne vollero di baci. Passarono i giorni, i mesi, e Narcissa si accorse che man mano che il terreno si ricopriva di neve, il suo dolore diminuiva. Ma forse non era un fatto legato alla neve, che fosse legato a Lucius?

Questa storia partecipa al contest "L'eternità era sui nostri occhi e sulle nostre labbra" indetto da ColeiCheDanzaColFuoco sul forum di EFP.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo III

La mattina dopo, come avevo già accennato, sarebbero dovuti andare a Hogsmeade. Lucius e Narcissa si erano dati appuntamento nella sala comune dei Serpeverde alle nove in punto. Quando lei uscì dal suo dormitorio erano appena le otto, la sala era ancora deserta a eccezione di un ragazzo bruno che le dava le spalle. Quando quest'ultimo si voltò, lei si sorprese di non averlo riconosciuto prima.
«Thomas»
«Ciao Narcissa»
«Vai a Hogsmeade?»
«No»
Lui le parlò con un tono freddo, distaccato. Questo fece rinascere in lei quel dolore immenso che si era quasi assopito.
«Come mai?» gli chiese deglutendo saliva e lacrime.
«Non mi piace andare in quel posto, non far finta di non sapere perché»
Il ragazzo si mosse in direzione della porta d'uscita.
«Thomas, aspetta»
«Sì?» lui si voltò prontamente, come se stesse sperando che lei lo richiamasse.
«Volevo dirti... Mi dispiace. Lasciandoti ho buttato via il più bell'amore che io abbia mai ricevuto»
«Che c'è? Con Malfoy le cose hanno preso una brutta piega?»
«Lascia stare, quella è un'altra storia»
Thomas all'improvviso capì, le si avvicinò e prese le sue mani con dolcezza.
«Ascolta, non importa. Dimmi solo se sei stata costretta ad accettare la proposta di Malfoy. Dimmi questo e non ci sarà bisogno di altre parole. Se tu ami me, lui dovrà ritirare il contratto. E' semplice, Cissy, devi dirmi da che parte stai. Io ho ancora bisogno di te e del tuo amore. Io non desidero più nulla oltre al tuo amore»
«Io...» la sua voce era spezzata dalle lacrime «non lo so»
La vista di Narcissa si annebbiò e tutto attorno a lei cominciò a vorticare. Corse via, incapace di formulare un pensiero coerente. Corse via, spinta da una forza che non credeva di possedere. Corse via, verso Hogsmeade, verso il bosco in cui tutto era iniziato, in cui il suo cuore si era spezzato. Spalancò la legnosa porta scardinata e si ritrovò nella stamberga strillante. Si accasciò su un letto malmesso che stava per essere bagnato dalle sue lacrime. Perché aveva detto a Thomas che non lo sapeva? Avrebbe potuto risollevare la sua vita in un soffio e invece era scappata. Lei amava Thomas, di questo ne era certa. E Lucius? A lei non piaceva, lui non prendeva sul serio l'amore e il matrimonio. Lui era arrogante, presuntuoso ed egoista. Lui era lì.
«Cosa ci fai qui?»
«Nemmeno tu dovresti esserci, Narcissa»
«Lasciami in pace»
«Voglio parlarti»
«Di cosa?»
«Ho deciso di fissare la data del matrimonio»
«Pensavo mi dicessi che se volevo avresti retratto la promessa»
«Non farei mai una cosa del genere»
«Quindi preferisci avere al tuo fianco una donna che ama un altro uomo piuttosto che rinunciare ai tuoi desideri?»
«Affatto. E' che non mi lascerei scappare per nulla al mondo una donna come te»
«Lucius, io da quando ero bambina sogno il mio matrimonio: un abito bianco, un bell'uomo che mi aspetta all'altare»
«Ed è tutto ciò che avrai da me, se vorrai accettare il mio amore»
“Il suo amore”, quale amore? Narcissa assunse un'espressione attonita. «Ascolta, o buttiamo giù le maschere o non se ne fa niente»
«Sono stato io a pregare mio padre affinché potessi chiedere la tua mano» ammise lui, abbassando lo sguardo verso terra.
«Co-come?» Narcissa era visibilmente sorpresa, aveva creduto che a Lucius non gliene importasse nulla di lei, credeva che per lui una donna ne valesse un'altra. «Quindi cosa significa?»
«Significa che ti amo e che voglio sposarti, che voglio un bambino che abbia i tuoi occhi e che voglio vivere per sempre accanto a te. Sai, mio padre non voleva, “i Black sono una famiglia di Traditori” diceva. Ma io l'ho supplicato fino a quando non è stato costretto a cedere, mi ero innamorato di te. Se ora mi dicessero di abbandonare ogni vanità ed ogni orgoglio, ogni desiderio ed ogni ambizione, qualunque più caro ricordo del passato, qualunque più dolce lusinga del futuro, e di vivere unicamente in te e per te, senza domani, senza jeri, senza alcun altro legame, senza alcuna altra preferenza, fuor del mondo, interamente perduto nel tuo essere, per sempre, fino alla morte, io non esiterei, io non esiterei. Credimi. Perché io sono nel tuo sangue e nella tua anima; io mi sento in ogni palpito delle tue arterie; io non ti tocco eppure mi mescolo con te come se ti tenessi di continuo tra le mie braccia, su la mia bocca, sul mio cuore. Io ti amo e tu mi ami; e questo dura da secoli, durerà nei secoli, per sempre. Accanto a te, vivendo di te, ho il sentimento dell'infinito, il sentimento dell'eterno. Io ti amo e tu mi ami.
So di non avere le qualità dell'uomo ideale ma mi impegnerò per diventare un buon marito, un buon padre. E' una promessa»
Narcissa si gettò tra le sue braccia. Aveva la testa poggiata sul suo petto e sentiva il cuore di lui battere straordinariamente forte.
«Lo senti? Brucia di amore per te»
«Ti amo anch'io, Lucius»
All'improvviso il ghiaccio si sciolse e i loro corpi divennero di fuoco. Narcissa posò le labbra su quelle del suo promesso sposo, di lì alla vita, di lì a per sempre.
  
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